Atenololo pensa (Pensa pharma spa)

Compresse 42cpr 100mg

da5.53 €
Principio attivo:Atenololo
Gruppo terapeutico:Betabloccanti
Tipo di farmaco:Farmaco generico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • ipertensione arteriosa
  • angina pectoris
  • aritmie
  • infarto miocardico
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    Posologia

    Adulti:

    Ipertensione arteriosa (compresa quella di origine renale):

    Una compressa (100 mg) al giorno. Di solito il pieno effetto antiipertensivo si raggiunge dopo una o due settimane di terapia. Se necessario, è possibile ottenere una ulteriore riduzione dei valori pressori associando ATENOLOLO PENSA con altri farmaci antiipertensivi.

    In particolare la somministrazione contemporanea di ATENOLOLO PENSA con un diuretico determina un effetto antiipertensivo superiore a quello prodotto dai singoli farmaci.

    Angina pectoris:

    La maggior parte dei pazienti risponde alla somministrazione di una compressa (100 mg) al giorno. Aumentando la posologia non si ottiene generalmente un ulteriore beneficio.

    Aritmie:

    Terapia di mantenimento: 50-100 mg/die.

    Intervento precoce nell’infarto miocardico:

    Il trattamento deve essere iniziato entro le 12 ore dall’insorgenza del dolore precordiale nell’infarto miocardico acuto con una formulazione iniettabile di Atenololo. Dopo 15 minuti dall’iniezione in bolo, somministrare 50 mg di Atenololo PENSA per via orale seguiti da altri 50 mg dopo 12 ore dall’iniezione.

    Successivamente si consiglia una terapia di mantenimento per via orale alla dose da 100 mg/die che dovrebbe essere iniziata dopo altre 12 ore.

    Qualora compaia bradicardia e/o ipotensione (di entità tale da richiedere un intervento terapeutico) o altri gravi effetti indesiderati, Atenololo PENSA deve essere sospeso.

    Anziani:

    Può rendersi necessario ridurre la posologia, particolarmente nei pazienti con compromissioni della funzionalità renale.

    Bambini:

    Non esistono esperienze cliniche relative all’impiego pediatrico di Atenololo PENSA; pertanto se ne sconsiglia la somministrazione ai bambini.

    Insufficienza renale:

    Poiché Atenololo PENSA è escreto per via renale è necessario ridurre il dosaggio nei pazienti con grave compromissione della funzionalità renale. Non si verifica accumulo significativo di ATENOLOLO PENSA nei pazienti che hanno una clearance della creatinina superiore a 35 ml/min (il limite normale è 100-150 ml/min). Nei pazienti con clearance creatininica di 15-35 ml/min (equivalenti a 3,4-6,8 mg % di creatininemia) la posologia deve essere di 50 mg al giorno o 100 mg a giorni alterni.

    Per i pazienti con clearance creatininica minore di 15 ml/min (equivalenti a 6,8 mg % di creatininemia) la posologia deve essere di 50 mg a giorni alterni o 100 mg ogni 4 giorni.

    Ai pazienti in emodialisi Atenololo PENSA deve essere somministrato per via orale alla dose di 50 mg dopo ogni seduta; la somministrazione deve essere effettuata in ambiente ospedaliero, in quanto possono verificarsi marcate riduzioni della pressione arteriosa.

    Controindicazioni
  • shock cardiogeno
  • ipotensione
  • acidosi
  • blocco atrioventricolare
  • malattia del nodo del seno
  • feocromocitoma
  • insufficienza cardiaca
  • verapamil
  • diltiazem
  • gravidanza
  • allattamento
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    Interazioni
  • antiaritmici
  • disopiramide
  • diltiazem
  • calcio
  • verapamil
  • beta-bloccanti
  • dopo
  • clonidina
  • beta-bloccante
  • nifedipina
  • ipotensivo
  • anestetici
  • agenti
  • prostaglandine
  • ibuprofene
  • indometacina
  • digitalici
  • alcool
  • antidiabetici
  • ipoglicemizzante
  • glicemia
  • simpaticomimetici
  • adrenalina
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    Avvertenze

    Sospensione del trattamento:

    La sospensione del trattamento con atenololo deve essere graduale, specialmente nei pazienti affetti da cardiopatia ischemica.

    Insufficienza cardiaca:

    ATENOLOLO PENSA può essere somministrato, con la dovuta cautela, ai pazienti con una riserva cardiaca scarsa, mentre il suo impiego deve essere evitato nei pazienti affetti da insufficienza cardiaca conclamata; il farmaco può tuttavia essere usato nei pazienti con insufficienza cardiaca controllata da terapia adeguata.

    Angina di Prinzmetal:

    Nei pazienti affetti da angina di Prinzmetal, Atenololo PENSA può aumentare il numero e la durata delle crisi anginose tramite vasocostrizione arteriosa coronarica mediata dagli alfa recettori. Tuttavia, seppur con la massima cautela, può essere considerato il suo impiego in questi pazienti, in quanto Atenololo è un beta-bloccante beta-1 selettivo.

    Blocco atrioventricolare di 1° grado:

    Particolare cautela nella somministrazione di Atenololo PENSA va rivolta ai pazienti con blocco atrioventricolare di 1° grado, a causa del suo effetto negativo sul tempo di conduzione.

    Bradicardia:

    La riduzione della frequenza cardiaca è una delle azioni farmacologiche indotte dall'atenololo; qualora compaiano sintomi attribuibili all'eccessiva riduzione della frequenza cardiaca, il dosaggio del farmaco deve essere ridotto.

    Broncopatie:

    La cardioselettività posseduta dall'ATENOLOLO PENSA permette il suo impiego, con cautela, nei pazienti con malattie ostruttive croniche delle vie aeree.

    Tuttavia a volte nei pazienti asmatici può indurre un aumento della resistenza delle vie respiratorie. In caso di broncospasmo, la somministrazione di Atenololo PENSA deve essere interrotta e, se necessario, deve essere instaurata una terapia con preparati broncodilatatori quali il salbutamolo o l’isoprenalina, ai dosaggi comunemente utilizzati.

    Diabetici e pazienti soggetti all'ipoglicemia:

    Nei pazienti diabetici, in particolare in quelli affetti da diabete labile, e in pazienti soggetti ad ipoglicemia l'ATENOLOLO PENSA, a causa della propria attività bloccante beta-adrenergica, può prevenire la comparsa dei segni e dei sintomi premonitori dell'ipoglicemia acuta quali le modificazioni della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa.

    Ipertiroidismo:

    Atenololo PENSA può mascherare i segni di tireotossicosi.

    Disordini vascolari:

    Come già indicato nel paragrafo “Controindicazioni”, ATENOLOLO PENSA non deve essere somministrato a pazienti affetti da gravi disturbi della circolazione arteriosa periferica. Durante il suo impiego, in pazienti affetti da disordini vascolari periferici di modesta entità, si può anche verificare un aggravamento di tali disturbi.

    Reazioni anafilattiche:

    Nei pazienti in terapia con atenololo e con una storia di reazioni anafilattiche a diversi allergeni, si può verificare un aggravamento delle reazioni allergiche in occasione di ripetuti stimoli da parte dell'allergene. Questi pazienti possono non rispondere adeguatamente alle dosi di adrenalina comunemente impiegate nel trattamento delle reazioni allergiche.

    Anestesia:

    Se un paziente in trattamento con ATENOLOLO PENSA dovesse essere sottoposto ad anestesia generale, occorre che l'anestesista sia informato di tale terapia in quanto il blocco beta-adrenergico può ridurre l'effetto inotropo richiesto da quegli anestetici che necessitano di una adeguata mobilizzazione catecolaminica per il mantenimento della funzionalità cardiaca. Dovrà essere pertanto impiegato un agente anestetico con una minima attività inotropa negativa.

    Gravidanza

    L'atenololo attraversa la barriera placentare e si sono riscontrati livelli ematici nel cordone ombelicale.

    Non sono stati effettuati studi sull’impiego dell’atenololo nel 1° trimestre di gravidanza e pertanto non può essere esclusa la possibilità di un danno fetale. L’atenololo è stato impiegato, sotto stretto controllo medico, per il trattamento dell’ipertensione nel 3° trimestre. L’uso dell’atenololo in donne gravide, per il trattamento dell’ipertensione lieve-moderata, è stato associato a un ritardo della crescita intrauterina.

    L’uso dell’atenololo, in donne che sono in gravidanza o che possono iniziarla, richiede un’attenta valutazione dei benefici indotti dalla terapia rispetto ai possibili rischi, particolarmente nel 1° e 2° trimestre di gestazione.

    Si riscontra un accumulo significativo dell’atenololo nel latte materno. Deve essere adottata cautela quando Atenololo PENSA viene somministrato a donne che allattano.

    Effetti Collaterali

    Cardiovascolari

    radicardia, ipotensione, ipotensione posturale che può essere associata a sincope, freddo alle estremità.

    Raramente nei pazienti sensibili si può aggravare un blocco cardiaco, può verificarsi una claudicazione intermittente, Fenomeno di Raynaud.

    Sporadiche segnalazioni di deterioramento della funzionalità cardiaca in pazienti affetti da insufficienza cardiaca.

    Sistema nervoso centrale:

    Capogiri, cefalea, cambiamenti dell’umore, incubi notturni, psicosi e allucinazioni visive, aggravamento di sindromi nervose con depressione mentale, catatonia, confusione e turbe della memoria, raramente sono stati segnalati disturbi del sonno del tipo osservato con altri beta-bloccanti.

    Gastrointestinali:

    Secchezza della bocca, disturbi gastrointestinali.

    Ematologici:

    Trombocitopenia, porpora, granulocitopenia.

    Cute e annessi:

    Alopecia, comparsa di reazioni cutanee di tipo psoriasico o aggravamento della psoriasi, rash cutanei e/o secchezza agli occhi, la cui incidenza è, peraltro, modesta, eruzioni eritematose.

    Neurologici:

    Parestesia.

    Sistema respiratorio:

    In pazienti con asma bronchiale o con una storia di problemi asmatici può verificarsi broncospasmo.

    Sensi:

    Disturbi visivi.

    Altri:

    Affaticamento; è stato osservato un incremento di anticorpi antinucleo, tuttavia non è chiara la rilevanza clinica.

    L’eventuale comparsa occasionale di trombocitopenia, porpora, granulocitopenia, eruzioni eritematose, richiede l’interruzione del trattamento.

    Qualora, secondo il giudizio clinico, la qualità di vita del paziente venisse negativamente interessata dalla presenza di un qualsiasi effetto indesiderato sopraelencato, deve essere considerata la sospensione del trattamento.

    Eccipienti

    Ogni compressa contiene:

    Amido di mais, magnesio carbonato, sodio laurilsolfato, gelatina, talco, magnesio stearato. 

    Conservazione

    Nessuna precauzione particolare.