Alsartir (Crinos spa)

Compresse rivestite divisibili 28cpr riv 160mg

Principio attivo:Valsartan
Gruppo terapeutico:Antagonisti dell'angiotensina ii, non associati
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • insufficienza cardiaca
  • infarto miocardico
  • ipertensione arteriosa essenziale
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    Posologia

    Posologia

    ALSARTIR 40 mg compresse rivestite con film

    Infarto miocardico recente

    Nei pazienti clinicamente stabili, la terapia può essere iniziata 12 ore dopo un infarto miocardico. Dopo un dosaggio iniziale di 20 mg due volte al giorno, il dosaggio di valsartan deve essere aumentato a 40 mg, 80 mg e 160 mg due volte al giorno nelle settimane successive. La dose iniziale è ottenuta mediante la compressa divisibile da 40 mg.

    La dose massima da raggiungere è 160 mg due volte al giorno. In generale si raccomanda che i pazienti raggiungano una dose di 80 mg due volte al giorno entro 2 settimane dall’inizio della terapia e che la dose massima, 160 mg due volte al giorno, sia raggiunta entro 3 mesi, a seconda della tollerabilità del paziente. Nel caso si verifichi ipotensione sintomatica o disfunzione renale si deve considerare una riduzione del dosaggio.

    Valsartan può essere utilizzato in pazienti trattati con altre terapie per il post–infarto del miocardio, quali trombolitici, acido acetilsalicilico, beta–bloccanti, statine e diuretici. Non si raccomanda il trattamento concomitante con ACE inibitori (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).

    La valutazione di pazienti con post–infarto del miocardio deve sempre includere un accertamento della funzionalità renale.

    Insufficienza cardiaca

    Il dosaggio iniziale raccomandato per valsartan è di 40 mg due volte al giorno. L’aumento della dose fino a 80 mg e 160 mg due volte al giorno, deve essere fatto ad intervalli di almeno due settimane, fino al massimo dosaggio tollerato dal paziente. Si deve considerare una riduzione della dose dei diuretici somministrati contemporaneamente. La dose massima giornaliera somministrata durante gli studi clinici è di 320 mg, suddivisa in due dosi separate.

    Valsartan può essere somministrato in concomitanza ad altre terapie per l’insufficienza cardiaca. Tuttavia, la tripla combinazione di un ACE inibitore, valsartan e un betabloccante o un diuretico risparmiatore di potassio non è raccomandata (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). La valutazione di pazienti con insufficienza cardiaca deve sempre includere la valutazione della funzionalità renale

    ALSARTIR 80 mg compresse rivestite con film

    Ipertensione

    Il dosaggio iniziale raccomandato per valsartan è di 80 mg una volta al giorno. L’effetto antipertensivo si presenta sostanzialmente entro 2 settimane e l’effetto massimo si raggiunge entro 4 settimane. In alcuni pazienti la cui pressione arteriosa non riesce ad essere adeguatamente controllata, il dosaggio può essere aumentato a 160 mg e fino ad un massimo di 320 mg.

    Valsartan può anche essere somministrato in associazione con altri farmaci antipertensivi (vedere paragrafi 4.3, 4.4, 4.5 e 5.1). L’aggiunta di un diuretico, come l’idroclorotiazide, diminuirà ancor di più la pressione arteriosa in questi pazienti.

    Infarto miocardico recente

    Nei pazienti clinicamente stabili, la terapia può essere iniziata 12 ore dopo un infarto miocardico. Dopo un dosaggio iniziale di 20 mg due volte al giorno, il dosaggio di valsartan deve essere aumentato a 40 mg, 80 mg e 160 mg due volte al giorno nelle settimane successive. La dose iniziale è ottenuta mediante la compressa divisibile da 40 mg.

    La dose massima da raggiungere è 160 mg due volte al giorno. In generale si raccomanda che i pazienti raggiungano una dose di 80 mg due volte al giorno entro 2 settimane dall’inizio della terapia e che la dose massima, 160 mg due volte al giorno, sia raggiunta entro 3 mesi, a seconda della tollerabilità del paziente. Nel caso si verifichi ipotensione sintomatica o disfunzione renale si deve considerare una riduzione del dosaggio.

    Valsartan può essere utilizzato in pazienti trattati con altre terapie per il post–infarto del miocardio, quali trombolitici, acido acetilsalicilico, beta–bloccanti, statine e diuretici. Non si raccomanda il trattamento concomitante con ACE inibitori (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).

    La valutazione di pazienti post–infarto del miocardio deve sempre includere un accertamento della funzionalità renale.

    Insufficienza cardiaca

    Il dosaggio iniziale raccomandato per valsartan è di 40 mg due volte al giorno. L’aumento della dose fino a 80 mg e 160 mg due volte al giorno, deve essere fatto ad intervalli di almeno due settimane, fino al massimo dosaggio tollerato dal paziente. Si deve considerare una riduzione della dose dei diuretici somministrati contemporaneamente. La dose massima giornaliera somministrata durante gli studi clinici è di 320 mg, suddivisa in due dosi separate.

    Valsartan può essere somministrato in concomitanza ad altre terapie per l’insufficienza cardiaca. Tuttavia, la tripla combinazione di un ACE inibitore, valsartan e un betabloccante o un diuretico risparmiatore di potassio non è raccomandata (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). La valutazione di pazienti con insufficienza cardiaca deve sempre includere la valutazione della funzionalità renale.

    ALSARTIR 160 mg compresse rivestite con film

    Ipertensione

    Il dosaggio iniziale raccomandato per valsartan è di 80 mg una volta al giorno. L’effetto antipertensivo si presenta sostanzialmente entro 2 settimane e l’effetto massimo si raggiunge entro 4 settimane. In alcuni pazienti, la cui pressione arteriosa non riesce ad essere adeguatamente controllata, il dosaggio può essere aumentato a 160 mg e fino ad un massimo di 320 mg.

    Valsartan può anche essere somministrato in associazione ad altri farmaci antipertensivi (vedere paragrafi 4.3, 4.4, 4.5 e 5.1). L’aggiunta di un diuretico, come l’idroclorotiazide, diminuirà ancor di più la pressione arteriosa in questi pazienti.

    Infarto miocardico recente

    Nei pazienti clinicamente stabili, la terapia può essere iniziata 12 ore dopo un infarto miocardico. Dopo un dosaggio iniziale di 20 mg due volte al giorno, il dosaggio di valsartan deve essere aumentato a 40 mg, 80 mg e 160 mg due volte al giorno nelle settimane successive. La dose iniziale è ottenuta mediante la compressa divisibile da 40 mg.

    La dose massima da raggiungere è 160 mg due volte al giorno. In generale si raccomanda che i pazienti raggiungano una dose di 80 mg due volte al giorno entro 2 settimane dall’inizio della terapia e che la dose massima, 160 mg due volte al giorno, sia raggiunta entro 3 mesi, a seconda della tollerabilità del paziente. Nel caso si verifichi ipotensione sintomatica o disfunzione renale si deve considerare una riduzione del dosaggio.

    Valsartan può essere utilizzato in pazienti trattati con altre terapie per il post–infarto del miocardio, quali trombolitici, acido acetilsalicilico, beta–bloccanti, statine e diuretici. Non si raccomanda il trattamento concomitante con ACE inibitori (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).

    La valutazione di pazienti post–infarto del miocardio deve sempre includere un accertamento della funzionalità renale.

    Insufficienza cardiaca

    Il dosaggio iniziale raccomandato per valsartan è di 40 mg due volte al giorno. L’aumento della dose fino a 80 mg e 160 mg due volte al giorno, deve essere fatto ad intervalli di almeno due settimane, fino al massimo dosaggio tollerato dal paziente. Si deve considerare una riduzione della dose dei diuretici somministrati contemporaneamente. La dose massima giornaliera somministrata durante gli studi clinici è di 320 mg, suddivisa in due dosi separate.

    Valsartan può essere somministrato in concomitanza ad altre terapie per l’insufficienza cardiaca. Tuttavia, la tripla combinazione di un ACE inibitore, valsartan e un betabloccante o un diuretico risparmiatore di potassio non è raccomandata (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). La valutazione di pazienti con insufficienza cardiaca deve sempre includere la valutazione della funzionalità renale.

    ALSARTIR 320 mg compresse rivestite con film

    Ipertensione

    Il dosaggio iniziale raccomandato per valsartan è di 80 mg una volta al giorno. L’effetto antipertensivo si presenta sostanzialmente entro 2 settimane e l’effetto massimo si raggiunge entro 4 settimane. In alcuni pazienti, la cui pressione arteriosa non riesce ad essere adeguatamente controllata, il dosaggio può essere aumentato a 160 mg e fino ad un massimo di 320 mg.

    Valsartan può anche essere somministrato in associazione ad altri farmaci antipertensivi (vedere paragrafi 4.3, 4.4, 4.5 e 5.1). L’aggiunta di un diuretico, come l’idroclorotiazide, diminuirà ancor di più la pressione arteriosa in questi pazienti.

    Ulteriori informazioni su popolazioni speciali

    Anziani

    Non è richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti anziani.

    Compromissione renale

    Non è richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti adulti con compromissione renale con clearance della creatinina >10 ml/min (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).

    Compromissione epatica

    L’uso di valsartan è controindicato nei pazienti con compromissione epatica grave e nei pazienti con colestasi (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.2). In pazienti con compromissione epatica lieve o moderata, senza colestasi, la dose di valsartan non deve superare gli 80 mg.

    Popolazione pediatrica

    Ipertensione pediatrica

    Bambini e adolescenti dai 6 ai 18 anni di età

    La dose iniziale è di 40 mg una volta al giorno per bambini di peso inferiore a 35 kg e 80 mg una volta al giorno per quelli che pesano 35 kg o più. La dose deve essere aggiustata in base alla risposta della pressione arteriosa. Fare riferimento alla tabella sottostante per le dosi massime studiate durante la sperimentazione clinica. Dosi superiori a quelle elencate non sono state studiate e non sono pertanto raccomandate.

    Peso Massima dose studiata negli studi clinici
    ≥ 18 kg a <35 kg 80 mg
    ≥ 35 kg a <80 kg 160 mg
    ≥ 80 kg a <160 kg 320 mg

    Bambini con un’età inferiore a 6 anni

    I dati disponibili sono descritti nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2. Tuttavia la sicurezza e l’efficacia di valsartan nei bambini di età compresa tra 1 e 6 anni non sono state stabilite.

    Uso in pazienti pediatrici di età compresa tra 6 a 18 anni con compromissione renale

    L’utilizzo in pazienti pediatrici con una clearance della creatinina <30 ml/min e in pazienti pediatrici sottoposti a dialisi non è stata studiata, quindi valsartan non è raccomandato in questi pazienti. Non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio nei pazienti pediatrici con una clearance della creatinina >30 ml/min. La funzionalità renale e il potassio sierico devono essere attentamente monitorati (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).

    Uso in pazienti pediatrici di età compresa tra 6 a 18 anni con compromissione epatica

    Come negli adulti, valsartan è controindicato in pazienti pediatrici affetti da grave compromissione epatica, cirrosi biliare e nei pazienti con colestasi (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.2). Vi è una limitata esperienza clinica con valsartan in pazienti pediatrici affetti da lieve o moderata compromissione epatica. La dose di valsartan non deve superare 80 mg in questi pazienti.

    Insufficienza cardiaca pediatrica e infarto miocardico recente

    Valsartan non è raccomandato per il trattamento di insufficienza cardiaca o infarto miocardico recente in bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni a causa della mancanza di dati di sicurezza ed efficacia.

    Modo di somministrazione

    Valsartan può essere preso indipendentemente dai pasti e deve essere somministrato con acqua.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
  • compromissione epatica
  • cirrosi
  • gravidanza
  • diabete mellito
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    Interazioni
  • agente
  • litio
  • altri medicinali
  • antinfiammatori
  • acido acetilsalicilico
  • antagonisti dell’angiotensina
  • antipertensivo
  • nota
  • rifampicina
  • ciclosporina
  • interazione
  • state riscontrate interazioni
  • cimetidina
  • warfarin
  • furosemide
  • digossina
  • atenololo
  • indometacina
  • idroclorotiazide
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    Avvertenze

    Iperpotassiemia

    L’uso concomitante di integratori di potassio, diuretici risparmiatori di potassio, sostituti del sale contenenti potassio, o di altre sostanze che possono aumentare i livelli di potassio (eparina, ecc.) non è raccomandato. I livelli ematici di potassio devono essere controllati appropriatamente.

    Compromissione della funzionalità renale

    Non esiste attualmente alcuna esperienza sulla sicurezza d’uso in pazienti con una clearance della creatinina <10 ml/min e pazienti sottoposti a dialisi, pertanto valsartan deve essere usato con cautela in questi pazienti. Non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio nei pazienti adulti con clearance della creatinina > 10 ml/min (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).

    Compromissione epatica

    Nei pazienti con insufficienza epatica lieve o moderata, senza colestasi, valsartan deve essere usato con cautela (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).

    Pazienti sodio e/o volume depleti

    In pazienti con grave deplezione di sodio e/o volume, come coloro che ricevono alte dosi di diuretici, può, in rari casi, verificarsi ipotensione sintomatica dopo l’inizio della terapia con valsartan. La deplezione di sodio e/o di volume deve essere corretta prima di iniziare il trattamento con valsartan, ad es. riducendo la dose di diuretico.

    Stenosi dell’arteria renale

    Non è stata stabilita la sicurezza di impiego di valsartan in pazienti con stenosi bilaterale dell’arteria renale o stenosi di rene unico.

    La somministrazione di valsartan a breve termine a dodici pazienti affetti da ipertensione reno–vascolare secondaria a stenosi unilaterale dell’arteria renale non ha indotto alcuna alterazione significativa dell’emodinamica renale, della creatinina sierica o dell’azoto ureico ematico (BUN). Tuttavia, poiché altre sostanze che agiscono sul sistema renina–angiotensina possono aumentare l’urea nel sangue e la creatinina sierica in pazienti con stenosi unilaterale dell’arteria renale, durante il trattamento con valsartan si raccomanda il monitoraggio della funzionalità renale.

    Trapianto renale

    Attualmente non vi è esperienza sulla sicurezza di impiego di valsartan in pazienti sottoposti a trapianto renale recente.

    Iperaldosteronismo primario

    I pazienti con iperaldosteronismo primario non devono essere trattati con valsartan in quanto il loro sistema renina–angiotensina non è attivato.

    Stenosi della valvola aortica e mitrale, cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva

    Come per tutti gli altri vasodilatatori, è necessaria particolare cautela nei pazienti affetti da stenosi aortica o mitrale o da cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva (HOCM).

    Gravidanza

    La terapia con antagonisti del recettore dell’angiotensina II (AIIRAs) non deve essere iniziata durante la gravidanza. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con AIIRAs.

    Quando viene accertata una gravidanza, il trattamento con AIIRAs deve essere interrotto immediatamente e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa (vedere paragrafi 4.3 e 4.6).

    Anamnesi di angioedema

    In pazienti in trattamento con valsartan è stato riportato angioedema, gonfiore della laringe e della glottide, che provoca ostruzione delle vie aeree e/o gonfiore di viso, labbra, faringe e/o lingua; alcuni di questi pazienti hanno avuto una precedente esperienza di angioedema con altri medicinali incluso gli ACE–inibitori. Il trattamento con valsartan deve essere immediatamente interrotto in pazienti che sviluppino angioedema e valsartan non deve essere ri–somministrato.

    Duplice blocco del sistema renina–angiotensina–aldosterone (RAAS)

    Esiste l’evidenza che l’uso concomitante di ACE–inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren aumenta il rischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa l’insufficienza renale acuta). Il duplice blocco del RAAS attraverso l’uso combinato di ACE–inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren non è pertanto raccomandato (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).

    Se la terapia del duplice blocco è considerata assolutamente necessaria, ciò deve avvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalità renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna.

    Gli ACE–inibitori e gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica.

    Eccipienti

    I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di lattasi o da malassorbimento di glucosio–galattosio non devono assumere questo medicinale (vedere paragrafo 6.1).

    Solo per ALSARTIR 40 mg/80 mg/160 mg compresse rivestite con film

    Infarto miocardico recente

    La somministrazione combinata di captopril e valsartan non ha evidenziato alcun beneficio clinico addizionale, ha invece aumentato il rischio di effetti indesiderati in confronto al trattamento con le rispettive terapie (vedere paragrafi 4.2 e 5.1). L’associazione di valsartan con un ACE inibitore non è pertanto raccomandata.

    Quando si inizia una terapia in pazienti post–infartuati si deve procedere con cautela. La valutazione dei pazienti con post infarto del miocardio deve sempre includere un accertamento della funzionalità renale (vedere paragrafo 4.2).

    L’uso di valsartan nei pazienti con post–infarto del miocardio produce generalmente una certa riduzione della pressione arteriosa, ma di solito non è necessario interrompere la terapia a causa di ipotensione sintomatica persistente, purché vengano seguite le istruzioni sul dosaggio (vedere paragrafo 4.2).

    Insufficienza cardiaca

    Il rischio di reazioni avverse, in particolare ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa l’insufficienza renale acuta), può aumentare quando ALSARTIR viene assunto in associazione con un ACE–inibitore. Nei pazienti con insufficienza cardiaca, la tripla associazione di un ACE inibitore, un betabloccante e ALSARTIR non ha dimostrato alcun beneficio clinico (vedere paragrafo 5.1). Questa associazione sembra aumentare il rischio di eventi avversi e non è pertanto raccomandata. Anche la tripla associazione di un ACE–inibitore, un antagonista del recettore dei mineralcorticoidi e valsartan non è raccomandata. L’uso di queste associazioni deve essere effettuato sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalità renale, degli elettroliti e della pressione del sangue.

    È necessaria cautela quando si inizia una terapia in pazienti con insufficienza cardiaca. La valutazione dei pazienti con insufficienza cardiaca deve sempre includere un esame della funzionalità renale (vedere paragrafo 4.2).

    L’uso di ALSARTIR in pazienti con insufficienza cardiaca generalmente provoca una riduzione della pressione sanguigna, ma non è normalmente necessaria la sospensione della terapia a causa di ipotensione sintomatica persistente, purché vengano seguite le istruzioni relative alla posologia (vedere paragrafo 4.2).

    Nei pazienti in cui la funzionalità renale può dipendere dall’attività del sistema renina–angiotensina– aldosterone (ad esempio, pazienti con grave insufficienza cardiaca congestizia), il trattamento con ACE– inibitori è stato associato a oliguria e/o azotemia progressiva e, in rari casi, a insufficienza renale acuta e/o morte. Poiché il valsartan è un antagonista del recettore dell’angiotensina II, non può essere escluso che l’uso di ALSARTIR possa essere associato a un peggioramento della funzionalità renale.

    Gli ACE–inibitori e gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica.

    Solo per ALSARTIR 320 mg compresse rivestite con film

    Altre condizioni con stimolazione del sistema renina–angiotensina

    Nei pazienti in cui la funzionalità renale può dipendere dall’attività del sistema renina–angiotensina (ad esempio pazienti con grave insufficienza cardiaca congestizia), il trattamento con gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina è stato associato a oliguria e/o progressiva azotemia e, in rari casi, a insufficienza renale acuta e/o decesso. Poiché valsartan è un antagonista dell’angiotensina II non può essere escluso che l’uso di valsartan possa essere associato a compromissione renale.

    Per ALSARTIR 40 mg/80 mg/160mg/320 mg compresse rivestite con film

    Popolazione pediatrica

    Compromissione della funzione renale

    Non è stato studiato l’uso in pazienti pediatrici con una clearance della creatinina <30 ml/min e in pazienti pediatrici sottoposti a dialisi, quindi valsartan non è raccomandato in questi pazienti. Non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio nei pazienti pediatrici con clearance della creatinina >30 ml/min (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). La funzionalità renale e il potassio sierico devono essere attentamente monitorati durante il trattamento con valsartan. Ciò vale in particolare quando il valsartan è somministrato in presenza di altre condizioni (febbre, disidratazione) che possono compromettere la funzionalità renale..

    Compromissione della funzionalità epatica

    Come negli adulti, valsartan è controindicato in pazienti pediatrici affetti da grave compromissione epatica, cirrosi biliare e nei pazienti con colestasi (vedere paragrafi 4.3 e 5.2). Vi è una limitata esperienza clinica con valsartan in pazienti pediatrici affetti da lieve o moderata compromissione epatica. La dose di valsartan non deve superare 80 mg in questi pazienti.

    Gravidanza

    Gravidanza

    L’uso degli antagonisti del recettore dell’angiotensina II (AIIRAs) non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L’uso di AIIRAs è controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).

    L’evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicità a seguito dell’esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non può essere escluso un lieve aumento del rischio. Sebbene non siano disponibili dati epidemiologici controllati circa il rischio dell’utilizzo di antagonisti del recettore dell’angiotensina II (AIIRA), possono esistere rischi simili per questa classe di medicinali. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con valsartan. Quando viene accertata una gravidanza, il trattamento con AIIRA deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa.

    È noto che l’esposizione ad AIIRA durante il secondo ed il terzo trimestre induce tossicità fetale (riduzione della funzionalità renale, oligoidramnios, ritardo nell’ossificazione del cranio) e tossicità neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperpotassiemia) (vedere paragrafo 5.3).

    Se dovesse verificarsi esposizione ad AIIRA dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzione renale e del cranio.

    I neonati le cui madri abbiano assunto AIIRA devono essere attentamente seguiti per quanto riguarda l’ipotensione (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).

    Allattamento

    Poiché non sono disponibili dati riguardanti l’uso di valsartan durante l’allattamento, l’uso di valsartan non è raccomandato e si devono preferire terapie alternative con comprovato profilo di sicurezza per l’uso durante l’allattamento, specialmente in caso di allattamento a neonati e prematuri.

    Fertilità

    Il valsartan non ha avuto effetti negativi sulla capacità riproduttiva di ratti maschi o femmine a dosi orali fino a 200 mg/kg/die. Questa dose è 6 volte superiore alla dose massima raccomandata nell’uomo in mg/m 2 (i calcoli si riferiscono ad un paziente di 60 kg che assume una dose orale di 320 mg/die).

    Effetti Collaterali

    Negli studi clinici controllati in pazienti adulti ipertesi, l’incidenza complessiva delle reazioni avverse era comparabile a quella riscontrata con il placebo ed è consistente con la farmacologia di valsartan. L’incidenza delle reazioni avverse non sembra essere correlata alla dose o alla durata del trattamento né è stata individuata alcuna associazione con il sesso, l’età o l’etnia.

    Le reazioni avverse riportate negli studi clinici, nell’esperienza post–marketing e nei risultati degli esami di laboratorio sono elencate nella tabella che segue secondo la classificazione per sistemi e organi.

    Le reazioni avverse sono classificate in base alla frequenza, secondo la seguente definizione: molto comune (≥1/10); comune (da ≥ 1/100 a <1/10); non comune (da ≥1/1.000 a <1/100); raro (da ≥1/10.000 a < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ogni classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità. Non è possibile attribuire una frequenza alle reazioni avverse segnalate nel corso dell’esperienza post– marketing e nei risultati degli esami di laboratorio e pertanto queste sono riportate con frequenza "non nota".

    Ipertensione

    Classificazione per sistemi e organi Non comune Non nota
    Patologie del sistema emolinfopoietico   Riduzione dell’emoglobina, riduzione dell’ematocrito, neutropenia, trombocitopenia
    Disturbi del sistema immunitario   Ipersensibilità inclusa malattia da siero
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione   Aumento del potassio sierico, iponatriemia
    Patologie dell’orecchio e del labirinto Vertigini  
    Patologie vascolari   Vasculite
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Tosse  
    Patologie gastrointestinali Dolore addominale  
    Patologie epatobiliari   Aumento dei valori della funzionalità epatica compreso l’aumento della bilirubina sierica
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   Angioedema, dermatite bollosa, eruzione cutanea, prurito
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo   Mialgia
    Patologie renali e urinarie   Compromissione e insufficienza renale, aumento della creatinina sierica
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Affaticamento  

    Popolazione pediatrica

    Ipertensione

    L’effetto antipertensivo di valsartan è stato valutato in due studi randomizzati, in doppio cieco in 561 pazienti in età pediatrica di età compresa tra 6 e 18 anni. Con l’eccezione di isolati disturbi gastrointestinali (come dolori addominali, nausea, vomito) e vertigini, non sono state identificate rilevanti differenze in termini di tipologia, frequenza e gravità delle reazioni avverse tra il profilo di sicurezza per i pazienti pediatrici dai 6 ai 18 anni e per i pazienti adulti precedentemente riportate.

    Valutazioni neurocognitive e di sviluppo di pazienti pediatrici dai 6 ai 16 anni non hanno rivelato un impatto avverso clinicamente rilevante dopo il trattamento con valsartan per un massimo di un anno.

    In uno studio randomizzato in doppio cieco in 90 bambini di età compresa tra 1 e 6 anni, che è stato seguito da una proroga di un anno in aperto, sono stati osservati due morti e casi isolati di marcato innalzamento delle transaminasi epatiche.

    Questi casi si sono verificati in una popolazione che aveva comorbidità significative. Non è stata stabilita una relazione causale con valsartan. In un secondo studio in cui 75 bambini di età compresa tra 1 e 6 anni sono stati randomizzati, non si sono verificati né significativi aumenti delle transaminasi epatiche né decesso con il trattamento con valsartan.

    L’iperpotassiemia è stata osservata più frequentemente nei bambini e negli adolescenti dai 6 ai 18 anni con malattia renale cronica basilare.

    Il profilo di sicurezza osservato negli studi clinici controllati nei pazienti adulti post–infarto del miocardio e/o con insufficienza cardiaca differisce dal profilo di sicurezza generale osservato nei pazienti con ipertensione. Questa osservazione può essere correlata alla patologia sottostante. Le reazioni avverse osservate nei pazienti adulti post–infartuati e/o con insufficienza cardiaca sono riportate di seguito:

    Post–infarto miocardico e/o insufficienza cardiaca (studi effettuati solo su pazienti adulti)

    Classificazione per sistemi e Organi Comune Non comune Non nota
    Patologie del sistema emolinfopoietico     Trombocitopenia
    Disturbi del sistema immunitario     Ipersensibilità inclusa malattia da siero
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione   Iperpotassiemia Aumento del potassio sierico, iponatriemia
    Patologie del sistema nervoso Capogiri, capogiri posturali Sincope, mal di testa  
    Patologie dell’orecchio e del labirinto   Vertigini  
    Patologie cardiache   Insufficienza cardiaca  
    Patologie vascolari Ipotensione, ipotensione ortostatica   Vasculite
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche   Tosse  
    Patologie gastrointestinali   Nausea, diarrea  
    Patologie epatobiliari     Aumento dei valori di funzionalità epatica
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   Angioedema Dermatite bollosa, eruzione cutanea, prurito
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo     Mialgia
    Patologie renali e urinarie Compromissione e insufficienza renale Insufficienza renale acuta, aumento della creatinina sierica Aumento dell’azoto ureico nel sangue
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione   Astenia, affaticamento  

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Eccipienti

    Nucleo:

    Lattosio monoidrato

    Cellulosa in polvere

    Ipromellosa

    Croscarmellosa sodica

    Silice colloidale anidra

    Magnesio stearato

    Rivestimento

    Ipromellosa

    Macrogol 8000

    Titanio diossido (E 171)

    Talco

    ALSARTIR 40 mg/160 mg compresse rivestite con film

    Ferro ossido giallo (E 172)

    ALSARTIR 80 mg compresse rivestite con film

    Ferro ossido rosso (E 172)

    ALSARTIR 320 mg compresse rivestite con film

    Ferro ossido giallo (E 172)

    Ferro ossido rosso (E 172)

    Ferro ossido nero (E 172)

    Conservazione

    Non conservare temperatura superiore ai 30° C.