Principio attivo:Adrenalina
Gruppo terapeutico:Stimolanti cardiaci, esclusi i glicosidi cardiaci
Tipo di farmaco:Farmaco generico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • shock
  • angioedema
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Posologia

    Adulti e adolescenti (12-18 anni di età)

    Una dose di 0,5-1 mg per somministrazione intramuscolare, da ripetersi ogni 10 minuti, considerando la pressione sanguigna e le pulsazioni, fino ai primi segni di miglioramento.

    Nel caso in cui il paziente sia in condizioni gravi ed esistano dubbi riguardo l’assorbimento in seguito a somministrazione intramuscolare, l’adrenalina può essere somministrata lentamente per via endovenosa ad una dose di 0,5 mg con una velocità di infusione pari a 100 mcg/min, usando una diluizione 1:10.000 (ad esempio, diluizione 1:10 ml nel caso di una siringa).

    Adolescenti prepuberali o a ridotto accrescimento

    Utilizzare dosi ridotte della metà (250 mcg).

    Bambini (età inferiore a 12 anni)

    Fino a 6 mesi: 50 mcg per somministrazione intramuscolare.

    Da 6 mesi a 6 anni: 120 mcg per somministrazione intramuscolare (dosaggio per bambini robusti; per bambini sottopeso usare metà di questa dose).

    Da 6 a 12 anni: 250 mcg per somministrazione intramuscolare.

    Nel caso in cui il bambino sia in condizioni gravi ed esistano dubbi riguardo l’assorbimento in seguito a somministrazione intramuscolare, l’adrenalina può essere somministrata molto lentamente per via endovenosa ad una dose di 10 mcg/kg usando una diluizione 1:10.000 ( ad esempio, diluizione 1:10 ml nel caso di una siringa). È necessario un costante monitoraggio per assicurarsi che sia utilizzata la corretta intensità.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
  • shock
  • p
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Interazioni
  • agenti
  • simpaticomimetici
  • beta-bloccanti
  • broncodilatatori
  • adrenalina
  • betabloccanti
  • propranololo
  • alfa-bloccanti
  • ciclopropano
  • anestetici
  • imipramina
  • antistaminici
  • ormoni tiroidei
  • fenotiazine
  • insulina
  • ipoglicemizzanti orali
  • vasopressorio
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Avvertenze

    L’iniezione intramuscolare di adrenalina nelle natiche deve essere evitata a causa del rischio di necrosi tissutale. L’uso prolungato di adrenalina può portare ad una grave acidosi metabolica a causa di un’alta concentrazione ematica di acido lattico.

    L’adrenalina deve essere somministrata con cautela nei pazienti anziani, nei pazienti affetti da diabete mellito o da malattie cardiovascolari e nei soggetti ipersensibili alle amine simpaticomimetiche.

    Informazioni importanti su alcuni eccipienti: la soluzione di adrenalina contiene sodio metabisolfito, un solfito che può causare reazioni di tipo allergico inclusi sintomi anafilattici o fatali o episodi asmatici gravi nei pazienti suscettibili. La presenza di un solfito in questo medicinale non deve impedire la somministrazione del farmaco per il trattamento di reazione allergiche gravi o in situazioni di emergenza.

    Gravidanza

    Gravidanza

    Non vi sono studi adeguati riguardo l’uso di adrenalina in gravidanza. Gli studi condotti sugli animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva quando somministrata a dosi 25 volte superiori rispetto a quelle utilizzate nell’uomo. Il rischio potenziale per l’uomo non è noto.

    L’adrenalina inibisce le contrazioni uterine spontanee o indotte dall’ossitocina e può ritardare il secondo stadio del travaglio. Al dosaggio sufficiente a ridurre le contrazioni uterine, il farmaco può causare un prolungamento dell’atonia uterina con emorragie. Se usato durante la gravidanza, l’adrenalina può causare anossia fetale.

    Per questa ragione l’adrenalina per via parenterale non deve essere somministrata durante il secondo stadio del travaglio. L’adrenalina deve essere usata durante la gravidanza solo se i potenziali benefici giustificano i potenziali rischi per il feto.

    Allattamento

    L’adrenalina viene escreta nel latte materno. Pertanto, l’allattamento deve essere evitato quando si somministra l’adrenalina.

    Effetti Collaterali

    Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati dell’adrenalina organizzati secondo la classificazione sistematica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati.

    Patologie cardiache

    Cardiopalmo

    Tachicardia

    Aritmie cardiache potenzialmente letali

    Patologia del sistema nervoso

    Rigidità

    Agitazione

    Cefalea

    Tremore

    Vertigini

    Stordimento

    Nervosismo

    Insonnia

    Eccitabilità

    Debolezza

    Aggravamento o induzione di stati di agitazione psicomotoria

    Disorientamento

    Perdita della memoria

    Sensazione di panico

    Allucinazioni

    Disturbi psichiatrici

    Tendenze suicide od omicide

    Stati psicotici

    Patologie gastrointestinali

    Nausea

    Vomito

    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

    Sudorazione

    Pallore

    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

    Difficoltà respiratoria

    Apnea.

    Eccipienti

    Sodio cloruro;

    acido cloridrico 1 N;

    sodio metabisolfito;

    acqua per preparazioni iniettabili.

    Conservazione

    Conservare a temperatura inferiore a 25°C in contenitori ermeticamente chiusi.

    Non congelare.

    Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

    La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato. Non usare oltre tale data.