Zitodor (Visufarma spa)

Collirio soluzione coll 30fl 2%+0,5%

Principio attivo:Dorzolamide cloridrato/timololo maleato
Gruppo terapeutico:Preparati antiglaucoma e miotici
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • glaucoma
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Posologia

    La dose è una goccia di ZITODOR nell’occhio o negli occhi affetti (sacco congiuntivale) due volte al giorno.

    Se si usa un altro agente oftalmico topico, ZITODOR e l’altro agente devono essere somministrati ad almeno 10 minuti di distanza.

    Informare il paziente che deve lavarsi le mani prima dell’uso ed evitare che la punta del contagocce venga a contatto con l’occhio o con le zone circostanti.

    Bisogna inoltre informare il paziente, che le soluzioni oftalmiche, se manipolate impropriamente, possono essere contaminate da batteri comuni che notoriamente causano infezioni oculari.

    L’uso di soluzioni infette può causare gravi danni all’occhio e conseguente perdita della visione.

    L’occlusione naso lacrimale o la chiusura delle palpebre per 2 minuti riduce l’assorbimento sistemico con conseguente minore insorgenza di effetti indesiderati sistemici ed aumento dell’attività locale.

    Istruzioni per l’uso

    ZITODOR collirio, soluzione – Flacone multidose

    – Si lavi le mani e si sieda, o stia in piedi, comodamente.

    – Rimuova il tappo con una leggera rotazione

    – Inclini il capo all’indietro e tiri leggermente verso il basso la palpebra inferiore, in modo da formare una tasca fra la palpebra e l’occhio.

    – Posizioni la punta del flacone vicino all’occhio senza toccarlo (è molto importante non mettere a contatto la punta del contagocce con l’occhio o con la palpebra)

    – Eserciti una leggera pressione sul flacone in modo che una singola goccia vada all’interno dell’occhio, come prescritto dal proprio medico, quindi rilasci la palpebra inferiore.

    – Prema con un dito sull’angolo interno dell’occhio interessato. Aspetti un minuto tenendo gli occhi chiusi. Questo aiuta a prevenire che il collirio venga drenato nel dotto lacrimale.

    – Ripeta l’operazione anche nell’altro occhio, se il medico le ha detto di farlo.

    – Riavviti il tappo ermeticamente. Non stringa eccessivamente per evitare di danneggiare il flacone e il tappo.

    – Il contagocce è calibrato per l’emissione di una singola goccia; quindi, NON allarghi il foro del contagocce

    ZITODOR collirio, soluzione– contenitore monodose

    – Si lavi le mani e si sieda, o stia in piedi, comodamente.

    – Rimuova una fiala dallo strip e sviti il tappo con una leggera rotazione

    – Inclini il capo all’indietro e tiri leggermente verso il basso la palpebra inferiore, in modo da formare una tasca fra la palpebra e l’occhio.

    – Posizioni la punta del flacone vicino all’occhio senza toccarlo

    – Eserciti una leggera pressione sul flacone in modo che una singola goccia vada all’interno dell’occhio, come prescritto dal proprio medico, quindi rilasci la palpebra inferiore.

    – Prema con un dito sull’angolo interno dell’occhio interessato. Aspetti un minuto tenendo gli occhi chiusi. Questo aiuta a prevenire che il collirio venga drenato nel dotto lacrimale.

    – Ripeta l’operazione anche nell’altro occhio, se il medico le ha detto di farlo.

    – Getti via la fiala e l’eventuale contenuto rimanente.

    Uso pediatrico:

    L’efficacia nei pazienti pediatrici non è dimostrata. La sicurezza nei pazienti pediatrici al di sotto dei 2 anni di età non è stata dimostrata (per informazioni riguardo il profilo di sicurezza nei pazienti pediatrici di età uguale o superiore a 2 anni è inferiore a 6 anni vedere paragrafo 5.1).

    Controindicazioni
  • asma bronchiale
  • bradicardia sinusale
  • blocco atrioventricolare
  • insufficienza cardiaca
  • shock cardiogeno
  • acidosi ipercloremica
  • componenti
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Interazioni
  • stati effettuati studi specifici sull’interazione
  • calcioantagonisti
  • diuretici
  • antiinfiammatori non steroidei
  • aspirina
  • estrogeni
  • insulina
  • tiroxina
  • calcio
  • beta bloccanti
  • antiaritmici
  • amiodarone
  • glicosidi digitalici
  • parasimpaticomimetici
  • guanetidina
  • narcotici
  • inibitori delle monoaminossidasi
  • chinidina
  • adrenalina
  • beta–bloccanti
  • ipoglicemizzante
  • antidiabetici
  • clonidina
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Avvertenze

    Reazioni cardiovascolari/respiratorie

    Come altri agenti oftalmici per uso topico, il timololo maleato è assorbito per via sistemica. Il componente timololo è un beta–bloccante. Quindi, con la somministrazione topica possono verificarsi gli stessi tipi di reazioni indesiderate cardiovascolari, polmonari ed altre osservate riscontrate con la somministrazione sistemica dei beta–bloccanti.

    L’incidenza di reazioni avverse al farmaco sistemiche dopo somministrazione oftalmica per uso topico è più bassa rispetto alla somministrazione per via sistemica. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.

    Patologie cardiache

    Nei pazienti con malattie cardiovascolari (ad es., cardiopatia coronarica, angina di Prinzmetal e insufficienza cardiaca) e ipotensione, la terapia con beta–bloccanti deve essere valutata in modo critico e deve essere presa in considerazione la terapia con altre sostanze attive. I pazienti con malattie cardiovascolari devono essere tenuti sotto controllo per l’insorgenza di segni di peggioramento di queste malattie e di reazioni avverse.

    A causa del loro effetto negativo sul tempo di conduzione, i beta–bloccanti devono sempre essere somministrati con cautela a pazienti con blocco cardiaco di primo grado.

    Patologie vascolari

    Pazienti con gravi disturbi/patologie della circolazione periferica (cioè gravi forme di malattia di Raynaud o sindrome di Raynaud) devono essere trattati con cautela.

    Patologie respiratorie

    Sono state riportate reazioni respiratorie, incluso il decesso dovuto a broncospasmo in pazienti asmatici, a seguito della somministrazione di alcuni beta–bloccanti oftalmici.

    ZITODOR deve essere usato con cautela in pazienti con malattia polmonare ostruttiva cronica (BPCO) lieve/moderata e soltanto se il beneficio potenziale è superiore al rischio potenziale.

    Compromissione epatica

    ZITODOR non è stato studiato in pazienti con compromissione epatica; in tali pazienti, quindi, deve essere usato con cautela.

    Immmunologia e ipersensibilità

    Come altri agenti oftalmici per uso topico, questo medicinale può essere assorbito per via sistemica. La dorzolamide contiene un gruppo sulfonamidico, che si trova anche nelle sulfonamidi.

    Quindi, gli stessi tipi di reazioni avverse riscontrate con la somministrazione sistemica delle sulfonamidi possono verificarsi con la somministrazione topica, incluse reazioni gravi quali sindrome di Stevens–Johnson e necrolisi epidermica tossica. Sospendere l’uso di questa preparazione qualora si manifestino segni di reazioni gravi o di ipersensibilità.

    Con l’uso di colliri a base di dorzolamide e timololo sono state osservate reazioni avverse oculari simili a quelle osservate con il collirio a base di dorzolamide cloridrato. Se si verificano queste reazioni, si deve prendere in considerazione l’interruzione della terapia con questo medicinale.

    Pazienti con una storia di atopia o reazione anafilattica grave verso una varietà di allergeni, mentre assumono beta–bloccanti, possono essere più reattivi nei confronti di una accidentale, diagnostica o terapeutica ripetuta esposizione a tali allergeni e possono non rispondere alle dosi abituali di adrenalina usata per trattare reazioni anafilattiche.

    Terapia concomitante

    L’effetto sulla pressione endoculare o gli effetti noti di un beta–blocco sistemico possono essere potenziati quando il timololo maleato è somministrato a pazienti che già assumono un agente betabloccante sistemico. La risposta di questi pazienti deve essere monitorata attentamente. L’uso di due agenti di blocco beta–adrenergico per uso topico non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5).

    L’uso di dorzolamide e di inibitori dell’anidrasi carbonica per via orale non è raccomandato.

    Sospensione della terapia

    Come per i beta–bloccanti sistemici, se nei pazienti con cardiopatia coronarica è necessaria la sospensione del timololo oftalmico, la terapia deve essere sospesa gradualmente.

    Effetti additivi del beta–blocco

    Ipoglicemia/diabete

    I beta–bloccanti devono essere somministrati con cautela in pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o a pazienti con diabete instabile poichè i beta–bloccanti possono mascherare i segni e i sintomi dell’ipoglicemia acuta.

    I beta–bloccanti possono mascherare anche i segni dell’ipertiroidismo. La sospensione brusca della terapia con beta–bloccanti può accelerare un peggioramento dei sintomi.

    Malattie della cornea

    I beta–bloccanti oftalmici possono indurre secchezza degli occhi. I pazienti con malattie della cornea devono essere trattati con cautela.

    Anestesia chirurgica

    Preparazioni oftalmologiche contenenti beta–bloccanti possono bloccare gli effetti sistemici dei beta–agonisti ad es. dell’adrenalina. L’anestesista deve essere informato quando il paziente sta ricevendo timololo maleato.

    La terapia con beta–bloccanti può aggravare i sintomi della miastenia gravis.

    Ulteriori effetti dell’inibizione dell’anidrasi carbonica

    Specialmente nei pazienti con una precedente anamnesi di calcoli renali, la terapia con inibitori orali dell’anidrasi carbonica è stata associata con urolitiasi quale risultato dell’alterazione dell’equilibrio acido–base. Sebbene con ZITODOR non siano state osservate alterazioni dell’equilibrio acido–base, infrequentemente è stata riferita urolitiasi. Poichè ZITODOR contiene un inibitore topico dell’anidrasi carbonica che viene assorbito per via sistemica, i pazienti con una precedente anamnesi di calcoli renali possono essere maggiormente a rischio per urolitiasi mentre usano ZITODOR.

    Altro

    La gestione dei pazienti con glaucoma ad angolo chiuso in fase acuta richiede interventi terapeutici in aggiunta agli agenti ipotensivi oculari. ZITODOR non è stato studiato in pazienti con glaucoma acuto ad angolo chiuso.

    Nei pazienti con alterazioni corneali croniche preesistenti e/o storia di chirurgia intraoculare, è stato riportato edema corneale e scompenso corneale irreversibile con l’uso di dorzolamide. Vi è un aumento della possibilità di sviluppo di edema corneale in pazienti con un basso conteggio delle cellule endoteliali. In tali pazienti, la dorzolamide per uso topico deve essere usata con cautela. Con la somministrazione di terapia che riduce l’umore acqueo (ad esempio timololo, acetazolamide), sono stati riportati distacco della coroide concomitante ad ipotonia oculare dopo procedure filtranti.

    Cosi come con l’uso di altri farmaci antiglaucoma, è stata riportata in alcuni pazienti una ridotta responsività al timololo maleato oftalmico dopo terapia prolungata. Comunque, in studi clinici nei quali 164 pazienti sono stati seguiti per almeno tre anni, dopo l’iniziale stabilizzazione non sono state osservate differenze significative nella pressione intraoculare media.

    Uso di lenti a contatto

    ZITODOR, collirio, soluzione in flacone multidose contiene il conservante benzalconio cloruro che può causare irritazione oculare. Rimuovere le lenti a contatto prima dell’applicazione delle gocce oculari ed attendere almeno 15 minuti prima di reinserirle. È noto che il cloruro di benzalconio causa una alterazione del colore delle lenti a contatto morbide.

    Uso pediatrico

    Vedere paragrafo 5.1.

    Gravidanza

    Uso durante la gravidanza

    ZITODOR non deve essere usato durante la gravidanza.

    Dorzolamide

    Non sono disponibili dati clinici adeguati sull’esposizione al trattamento durante la gravidanza.

    Nei conigli, la dorzolamide ha prodotto effetti teratogenici a dosi materno tossiche (vedere paragrafo 5.3).

    Timololo

    Non ci sono dati adeguati per l’uso di timololo maleato in donne in gravidanza. Il timololo maleato non deve essere usato durante la gravidanza a meno che non sia chiaramente necessario. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.

    Studi epidemiologici non hanno evidenziato effetti malformativi ma mostrano un rischio di ritardo della crescita intra uterina quando i beta–bloccanti vengono somministrati per via orale.

    In aggiunta, segni e sintomi di beta–blocco (ad esempio bradicardia, ipotensione, distress respiratorio e ipoglicemia) sono stati osservati nei neonati quando i beta–bloccanti sono stati somministrati fino al parto.

    Se ZITODOR viene somministrato fino al parto, si deve monitorare attentamente il neonato durante i primi giorni di vita.

    Uso durante l’allattamento

    Dorzolamide

    Non è noto se la dorzolamide sia escreta nel latte materno. In ratti che allattano in terapia con cui era stata somministrata dorzolamide, è stata osservata una riduzione dell’accrescimento del peso corporeo dei neonati.

    Timololo

    I beta–bloccanti sono escreti nel latte umano. Tuttavia, a dosi terapeutiche di timololo maleato in collirio non è probabile che nel latte materno siano presenti quantitativi sufficienti per produrre sintomi di beta–blocco nel lattante. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.

    Non è raccomandato l’allattamento al seno qualora si renda necessario un trattamento con ZITODOR.

    Effetti Collaterali

    In studi clinici con dorzolamide/timololo collirio le reazioni avverse osservate sono state consistenti con quelle riportate precedentemente con dorzolamide cloridrato e/o timololo maleato.

    Durante gli studi clinici, 1.035 pazienti sono stati trattati con collirio a base di dorzolamide e timololo. Circa il 2,4% di tutti i pazienti ha interrotto la terapia con questo medicinale a causa di reazioni indesiderate oculari locali, circa l’1,2% di tutti i pazienti l’ha interrotta a causa di reazioni locali indesiderate indicative di allergia o ipersensibilità (come infiammazione della palpebra e congiuntivite).

    Come altri medicinali oftalmici per uso topico, il timololo maleato è assorbito nel circolo sistemico. Questo può causare effetti indesiderati simili a quelli osservati con gli agenti betabloccanti sistemici. L’incidenza di reazioni avverse al farmaco sistemiche dopo somministrazione oftalmica per uso topico è più bassa rispetto alla somministrazione per via sistemica.

    Le seguenti reazioni avverse sono state riportate con ZITODOR o con uno dei suoi componenti durante gli studi clinici o durante l’esperienza post–marketing: molto comuni: (≥1/10), comuni: (≥1/100 a <1/10), non comuni: (≥1/1.000 a <1/100), rari: (≥1/10.000 a <1/1.0).

    Classificazione per sistemi e organi (MedDRA) Formulazione Molto comune Comune Non comune Raro Non nota**
    Disturbi del sistema immunitario
      Dorzolamide timololo collirio, soluzione       Segni e sintomi di reazioni allergiche sistemiche, inclusi angioedema, orticaria, prurito, eruzione cutanea, anafilassi  
      Timmololo maleato collirio, soluzione       Segni e sintomi di reazioni allergiche inclusi angioedema, orticaria, eruzione cutanea localizzata e generalizzata, anafilassi Prurito
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
      Timololo maleato collirio, soluzione         Ipoglicemia
    Disturbi psichiatrici
      Timololo maleato collirio, soluzione     Depressione* Insonnia*, incubi*, perdita di memoria*  
    Patologie del sistema nervoso
      Dorzolamide cloridrato collirio, soluzione   Cefalea*   Capogiro*, parestesia*  
      Timololo maleato collirio, soluzione   Cefalea* Capogiro*, sincope* Parestesia*, aumento dei segni e sintomi di miastenia gravis, diminuzione della libido, diminuzione della libido*, accidente cerebrovascolari*, ischemia cerebrale  
    Patologie dell’occhio
      Dorzolamide timololo collirio, soluzione Bruciore e dolore puntorio Iniezione congiuntivale, visione offuscata, erosione della cornea, prurito oculare, lacrimazione      
      Dorzolamide cloridrato collirio, soluzione   Infiammazione della palpebra*, irritazione della palpebra* Iridociclite* Irritazione inclusi arrossamento*, dolore*, incrostazione della palpebra*, miopia transitoria (che si è risolta con l’interruzione della terapia), edema corneale*, ipotonia oculare*, distacco della coroide (a seguito di chirurgia filtrante)*  
      Timololo maleato collirio, soluzione   Segni e sintomi di irritazione oculare incluse blefarite*,cheratite*, diminuita sensibilità corneale, e secchezza oculare* Disturbi visivi incluse alterazioni della rifrazione (dovuti in alcuni casi all’interruzione miotica Ptosi, dispepsia, distacco della coroide, dopo chirurgia filtrante* (vedere Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego 4.4) Prurito, lacrimazione, arrossamento, visione offuscata, erosione della cornea
    Patologie dell’orecchio e del labirinto
      Timololo maleato collirio, soluzione       Tinnito*  
    Patologie cardiache
      Timololo maleato collirio, soluzione     Bradicardia* Dolore toracico*, palpitazione*, edema*, aritmia*, insufficienza cardiaca congestizia*, arresto cardiaco*, blocco cardiaco Blocco atrioventricolare, insufficienza cardiaca
    Patologie vascolari
      Timololo maleato collirio, soluzione       Ipotensione*, claudicatio, fenomeno di Raynaud*, mani e piedi freddi*  
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
      Dorzolamide timololo collirio, soluzione   sinusite   Respiro corto, insufficienza respiratoria, rinite, raramento broncospasmo  
      Dorzolamide cloridrato collirio, soluzione       Epistassi*  
      Timololo maleato collirio, soluzione     Dispnea* Broncospasmo (principalmente in pazienti con storia di patologia broncospastica preesistente)*, insufficienza respiratoria, tosse*  
    Patologie gastrointestinali
      Dorzolamide timololo collirio, soluzione Disgeusia        
      Dorzolamide cloridrato collirio, soluzione   Nausea*   Irritazione della gola, bocca secca*  
      Timololo maleato collirio, soluzione     Nausea*, dispepsia* Diarrea, bocca secca* Disgeusia, dolore addominale, vomito
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
      Dorzolamide tomilolo collirio, soluzione       Dermatite da contatto, sindrome di Stevens–Johnson, necrolisi epidermica tossica  
      Dorzolamide cloridrato collirio, soluzione       Eruzione cutanea*  
      Timololo maleato collirio, soluzione       Alopecia*, rash psoriasiforme o esacerbazione della psoriasi* Eruzione cutanea
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
      Timololo maleato collirio, soluzione       Lupus eritematoso sistemico Mialgia
    Patologie renali e urinarie
      Dorzolamide timololo collirio, soluzione     Urolitiasi    
    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
      Timololo maleato collirio, soluzone       Malattia di Peyronie*, diminuzione della libido Disfunzione sessuale
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
      Dorzolamide cloridrato collirio, soluzione   Astenia/stanchezza*      
      Tiimololo maleato collirio, soluzione     Astenia/stanchezza*    

    * Queste reazioni avverse sono state anche osservate con dorzolamide timololo collirio durante l’esperienza post–marketing.

    ** Ulteriori reazioni avverse sono state viste con i beta–bloccanti oftalmici e possono potenzialmente verificari con ZITODOR

    Eccipienti

    Contenitori monodose:

    Mannitolo; sodio citrato; idrossietilcellulosa; sodio idrossido; acqua per preparazioni iniettabili.

    Flacone da 5 ml:

    Mannitolo; sodio citrato; idrossietilcellulosa; benzalconio cloruro; sodio idrossido; acqua per preparazioni iniettabili.

    Conservazione

    ZITODOR 2,0% + 0.5% collirio, soluzione – 30 contenitori monodose da 0,166 ml

    Conservare nella confezione originale per riparare il medicinale dalla luce.

    Dopo la prima apertura della busta di alluminio: conservare ad una temperatura non superiore a 25 °C ed utilizzare entro 7 giorni; i contenitori residui devono essere eliminati.

    Il contenitore monodose deve essere utilizzato immediatamente dopo l’apertura; il medicinale residuo deve essere eliminato.

    ZITODOR 2,0% + 0.5% collirio, soluzione – flacone da 5,0 ml

    Conservare nella confezione originale per riparare il medicinale dalla luce.

    Dopo la prima apertura del flacone deve essere conservato ad una temperatura non superiore a 25 °C ed utilizzare entro 28 giorni; trascorso tale periodo il medicinale residuo deve essere eliminato.

    Riportare la data di prima apertura nell’apposito spazio previsto sulla scatola.