Zindaclin (Difa cooper spa)

Gel gel 30g 1%

da19.00 €
Principio attivo:Clindamicina fosfato
Gruppo terapeutico:Preparati antiacne per uso topico
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • acne
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    Posologia

    Adulti e adolescenti

    Applicare un sottile strato di ZINDACLIN una volta al giorno sulla zona interessata. È buona norma controllare la risposta del paziente dopo 6-8 settimane di trattamento. La durata del trattamento non deve comunque superare le 12 settimane.

    Bambini

    ZINDACLIN non è indicato nei bambini al di sotto di 12 anni.

    Uso cutaneo.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
  • clindamicina
  • eccipiente
  • lincomicina
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    Interazioni
  • eritromicina
  • clindamicina
  • sinergia
  • metronidazolo
  • aminoglicosidi
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    Avvertenze

    La somministrazione orale e parenterale di clindamicina, come della maggior parte degli antibiotici, è stata associata all’insorgenza di colite pseudomembranosa grave. L’uso topico di clindamicina è stato invece associato solo in casi rarissimi a colite pseudomembranosa; tuttavia, qualora compaia diarrea, il prodotto deve essere immediatamente sospeso.

    Dagli studi è emerso che la causa primaria delle coliti antibiotico-dipendenti è rappresentata da una tossina prodotta dal Clostridium difficile. La colite è di solito caratterizzata da grave e persistente diarrea e da crampi addominali. Nel caso in cui si manifesti una colite associata all’antibiotico deve immediatamente provvedere all’esecuzione di accertamenti diagnostici e all’istituzione di una terapia idonea (ad es. interruzione di ZINDACLIN e, se necessario, trattamento antibiotico con vancomicina o metronidazolo).

    La risposta può manifestarsi dopo 4-6 settimane.

    Sebbene il rischio di assorbimento sistemico in seguito a somministrazione di ZINDACLIN sia basso, il possibile manifestarsi di effetti avversi a carico dell’apparato gastrointestinale deve essere comunque valutato nell’indicazione del trattamento a pazienti con anamnesi positiva per colite antibiotico-dipendente, enterite, colite ulcerosa o morbo di Crohn.

    L’uso prolungato di clindamicina può determinare lo sviluppo di resistenza e/o provocare la crescita di batteri o funghi non sensibili, sebbene si tratti di un’evenienza rara.

    È possibile la comparsa di una resistenza crociata con altri antibiotici come la lincomicina e l’eritromicina. Vedere paragrafo 4.5.

    Evitare il contatto con gli occhi o con le mucose del naso e della bocca. In caso di contatto accidentale con gli occhi o con le mucose sciacquare l’area interessata con abbondante acqua fresca.

    ZINDACLIN 1% Gel contiene propilenglicole. Può provocare irritazione della cute.

    L’uso di bendaggio occlusivo può aumentare il potenziale irritativo di ZINDACLIN.

    Gravidanza

    Non esistono dati clinici sull’applicazione cutanea di clindamicina in gravidanza. Alcuni dati relativi ad un numero limitato di casi di impiego di clindamicina in gravidanza somministrata per altre vie non evidenziano effetti avversi sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato. Dagli studi condotti sugli animali non emergono effetti nocivi diretti o indiretti sulla gravidanza, sullo sviluppo dell’embrione/feto, sul parto o sullo sviluppo postnatale. Il medicinale deve essere comunque prescritto con cautela alle donne in gravidanza.

    È stata riportata la presenza di clindamicina nel latte materno dopo somministrazione orale o parenterale. Non è noto se la clindamicina venga escreta nel latte materno dopo l’assunzione di ZINDACLIN. In generale, è buona norma sospendere l’allattamento durante l’assunzione di un qualsiasi medicinale dal momento che molti di essi vengono escreti nel latte umano.

    È opportuno pertanto valutare accuratamente il rapporto beneficio/rischio in caso di somministrazione durante la gravidanza o l’allattamento. Non sono da escludersi fenomeni di sensibilizzazione e diarrea nei bambini allattati

    Effetti Collaterali

    Circa il 10% dei pazienti potrebbe manifestare una reazione avversa. Queste reazioni sono quelle caratteristiche della dermatite irritante. L’incidenza può aumentare se si utilizza una quantità eccessiva di gel. In caso di irritazione, può essere utile l’impiego di un prodotto idratante.

    La tabella qui sotto riporta tutte le reazioni avverse osservate con ZINDACLIN negli studi clinici. Esse sono elencate in base alla frequenza, in ordine decrescente.

    Organo Sistema Comuni (> 1/100, < 1/10) Non Comuni (> 1/1000, < 1/100)
    Disturbi del tessuto cutaneo e sottocutaneo Cute secca, eritema, bruciore della cute, irritazione perioculare, esacerbazione dell’acne, prurito Dolore cutaneo, rash desquamante

    Anche se durante gli studi clinici con ZINDACLIN non è stato segnalato alcun caso di grave diarrea o colite pseudomembranosa e la quantità di clindamicina assorbita attraverso la cute è minima, sono stati riportati casi rarissimi di colite pseudomembranosa associati all’impiego di altri prodotti topici a base di clindamicina. Sussiste pertanto un rischio teorico di sviluppare una colite pseudomembranosa in seguito ad impiego di ZINDACLIN (vedere paragrafo 4.4).

    Eccipienti

    Glicole propilenico

    Acqua depurata

    Etanolo 96%

    Zinco acetato diidrato

    Idrossietilcellulosa

    Sodio idrossido 30% (w/w)

    Conservazione

    Nessuna speciale precauzione per la conservazione.