Xyrem (Ucb pharma spa)

Soluzione orale os soluz 180ml 500mg/ml

da726.00 €
Principio attivo:Sodio oxibato
Gruppo terapeutico:Altri farmaci del sistema nervoso
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Rnrl-limit.nr conservare 2anni
GlucosioNon presente
GlutinePresente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • narcolessia
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    Posologia

    La terapia deve essere iniziata e mantenuta sotto il controllo di un medico specialista nel trattamento dei disturbi del sonno. A causa del ben noto potenziale di abuso del sodio oxibato, il medico prima di iniziare il trattamento deve valutare i pazienti con anamnesi positiva o predisposizione all’abuso di farmaci. Durante il trattamento i pazienti devono essere controllati per il rischio di diversione, uso scorretto e abuso del sodio oxibato (vedere paragrafo 4.4).

    Posologia

    La dose iniziale raccomandata è di 4,5 g/die suddivisa in due dosi uguali da 2,25 g/dose. La dose deve essere aumentata gradualmente in base all’efficacia ed alla tollerabilità (vedere paragrafo 4.4) fino ad un massimo di 9 g/die suddiviso in due dosi uguali da 4,5 g/dose tramite incrementi o decrementi della dose di 1,5 g/die (ad esempio 0,75 g/dose). Si raccomanda di far trascorrere un minimo di uno-due settimane tra un incremento di dosaggio e l’altro. La dose di 9 g/die non deve essere superata a causa della possibile comparsa di sintomi gravi a dosaggi di 18 g/die o superiori (vedere paragrafo 4.4).

    Non devono essere somministrate dosi unitarie di 4,5 g a meno che tale dosaggio non sia stato preventivamente titolato sul singolo paziente.

    Interruzione del trattamento con Xyrem

    Gli effetti dovuti all’interruzione della somministrazione di sodio oxibato non sono stati sistematicamente valutati in studi clinici controllati (vedere paragrafo 4.4).

    Se il paziente ha interrotto il trattamento con il medicinale da più di 14 giorni consecutivi si, deve ricominciare la titolazione dalla dose più bassa.

    Popolazioni speciali

    Pazienti con insufficienza epatica

    La dose iniziale deve essere dimezzata in tutti i pazienti con insufficienza epatica e la risposta agli incrementi posologici deve essere monitorata attentamente (vedere paragrafo 4.4).

    Pazienti con insufficienza renale

    Tutti i pazienti con insufficienza renale devono seguire un regime dietetico che riduca l’apporto di sodio (vedere paragrafo 4.4).

    Pazienti anziani

    Durante l’assunzione di sodio oxibato i pazienti anziani devono essere sottoposti ad un attento controllo per rilevare una compromissione della funzione motoria e/o cognitiva (vedere paragrafo 4.4).

    Popolazione pediatrica

    La sicurezza e l’efficacia del sodio oxibato nei bambini e negli adolescenti di età compresa tra i 0 e i 18 anni non è stata stabilita. Non ci sono dati disponibili. Pertanto l’uso del sodio oxibato nei bambini e negli adolescenti non è raccomandato.

    Modo di somministrazione

    Xyrem deve essere assunto per via orale al momento di coricarsi e di nuovo tra 2,5 e 4 ore più tardi. Si raccomanda di preparare entrambe le dosi di Xyrem nello stesso momento prima di andare a letto.

    Xyrem è fornito per essere usato con una siringa graduata di misurazione e due bicchieri dosatori da 90 ml con tappo a prova di bambino. Ogni dose esatta di Xyrem deve essere preparata nel bicchiere dosatore e diluita con 60 ml di acqua prima dell’ingestione.

    Poiché il cibo riduce significativamente la biodisponibilità del sodio oxibato, i pazienti devono mangiare almeno alcune ore (2 – 3) prima di assumere la prima dose di Xyrem al momento di coricarsi. I pazienti devono mantenere sempre lo stesso intervallo di tempo tra l’assunzione ed i pasti.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
  • barbiturici
  • p
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    Interazioni
  • alcool
  • sedativi
  • ipnotici
  • interazione
  • ansiolitico
  • benzodiazepina
  • ipnotico
  • tramadolo
  • oppioide
  • oppioidi
  • antidepressivi e sodio
  • antidepressivi triciclici
  • noto
  • omeprazolo
  • fenitoina
  • etosuccimide
  • bevanda alcolica
  • farmaci antidepressivi
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    Avvertenze

    Xyrem può potenzialmente indurre depressione respiratoria.

    Depressione respiratoria

    Il sodio oxibato può anche potenzialmente indurre depressione respiratoria. Apnea e depressione respiratoria sono state osservate in un soggetto sano a digiuno dopo una singola assunzione di 4,5 g (due volte la dose iniziale raccomandata). I pazienti devono essere interrogati riguardo ai segni di depressione del SNC o respiratoria. Particolare cautela deve essere osservata nei pazienti con un disturbo respiratorio sottostante. A causa del più alto rischio di apnea durante il sonno, i pazienti con un BMI≥40 kg/m²devono essere controllati attentamente quando assumono sodio oxibato.

    All’incirca l’80% dei pazienti trattati con sodio oxibato durante gli studi clinici hanno mantenuto l’uso di uno stimolante del SNC. Non è noto se questo influenza la respirazione durante la notte. Prima di aumentare la dose di sodio oxibato (vedere paragrafo 4.2), il medico deve essere consapevole che fino al 50% dei pazienti con narcolessia manifesta apnea durante il sonno.

    Potenziale abuso e dipendenza

    Il principio attivo di Xyrem è il sodio oxibato, il quale è il sale sodico del GHB, una sostanza attiva ad azione deprimente sul SNC con un ben noto potenziale di abuso. Prima del trattamento il medico deve valutare i pazienti con anamnesi positiva o predisposizione all’abuso di farmaci..I pazienti devono essere controllati periodicamente ed in caso di sospetto abuso deve essere interrotto il trattamento con sodio oxibato.

    Sono stati riportati casi di dipendenza a seguito di uso illecito di GHB a frequenti dosi ripetute (da 18 a 250 g/die) in eccesso rispetto all’intervallo di dosi terapeutiche. Sebbene non ci sia alcuna chiara evidenza di insorgenza della dipendenza nei pazienti che assumono sodio oxibato a dosaggi terapeutici, questa possibilità non può essere esclusa.

    Depressione del SNC

    L’uso combinato di alcool o qualsiasi altro medicinale ad azione deprimente sul SNC con sodio oxibato può potenziare gli effetti depressori del sodio oxibato sul SNC. Pertanto i pazienti devono essere avvertiti di evitare l’uso di alcool in associazione con sodio oxibato.

    Pazienti con porfiria

    Il sodio oxibato è considerato pericoloso nei pazienti con porfiria poiché ha dimostrato di essere porfirogenico in animali o in sistemi in vitro.

    Benzodiazepine

    Data la possibilità di incrementare il rischio di depressione respiratoria, l’uso concomitante di benzodiazepine e sodio oxibato deve essere evitato.

    Eventi neuropsichiatrici

    I pazienti possono manifestare confusione durante il trattamento con sodio oxibato. Se ciò dovesse verificarsi, dovranno essere sottoposti ad una valutazione complessiva e dovrà essere considerato un appropriato intervento su base individuale. Altri eventi neuropsichiatrici includono ansia, psicosi, paranoia, allucinazioni ed agitazione. Il verificarsi di disturbi del pensiero e/o di anormalità comportamentali quando i pazienti sono trattati con sodio oxibato richiede un’attenta ed immediata valutazione.

    La comparsa di depressione nei pazienti in trattamento con sodio oxibato richiede un’attenta ed immediata valutazione. Pazienti con storia pregressa di malattie depressive e/o tentativi di suicidio devono essere seguiti con particolare attenzione per quanto riguarda l’insorgenza di sintomi depressivi durante l’assunzione di sodio oxibato. L’uso di Xyrem è controindicato nella depressione maggiore (vedere paragrafo 4.3).

    Se un paziente manifesta incontinenza urinaria o fecale durante la terapia con sodio oxibato, il medico deve considerare l’opportunità di eseguire accertamenti per escludere eziologie sottostanti.

    Durante gli studi clinici, nei pazienti trattati con sodio oxibato sono stati riportati casi di sonnambulismo. Non è chiaro se alcuni o tutti gli episodi corrispondono a vero sonnambulismo (una parasonnia che insorge durante il sonno non-REM) o ad un qualsiasi altro disturbo medico specifico. Ai pazienti che manifestano sonnambulismo deve essere ricordato il rischio di lesione o di autolesionismo. Pertanto, episodi di sonnambulismo devono essere valutati attentamente e devono essere presi in considerazione i dovuti provvedimenti.

    Apporto di sodio

    I pazienti che assumono sodio oxibato avranno un apporto aggiuntivo quotidiano di sodio compreso in un intervallo tra 0,82 g (per una dose di 4,5 g/die di Xyrem) e 1,6 g (per una dose di 9 g/die di Xyrem). Un regime dietetico finalizzato alla riduzione dell’apporto di sodio deve essere tenuto in debita considerazione nel trattamento di pazienti con insufficienza cardiaca, ipertensione o compromissione della funzionalità renale (vedere paragrafo 4.2).

    Pazienti con compromissione della funzionalità epatica

    Nei pazienti con funzionalità epatica compromessa si avrà un incremento dell’emivita di eliminazione e dell’esposizione sistemica al sodio oxibato (vedere paragrafo 5.2). Perciò, in tali pazienti, la dose iniziale deve essere dimezzata e la risposta agli incrementi di dose strettamente monitorata (vedere paragrafo 4.2).

    Anziani

    L’esperienza nell’uso di sodio oxibato negli anziani è molto limitata. Pertanto, durante l’assunzione di sodio oxibato, i pazienti anziani devono essere sottoposti ad un attento controllo per rilevare una compromissione della funzionalità motoria e/o cognitiva.

    Infanzia ed adolescenza

    La sicurezza e l’efficacia nei bambini e negli adolescenti non sono state dimostrate e perciò l’uso nei pazienti di età inferiore ai 18 anni non è raccomandato.

    Pazienti epilettici

    Sono state osservate crisi epilettiche in pazienti trattati con sodio oxibato. Nei pazienti con epilessia, la sicurezza e l’efficacia del sodio oxibato non sono state dimostrate e pertanto l’uso in questi pazienti non è raccomandato.

    Effetto rebound e sindrome da astinenza

    Gli effetti dovuti all’interruzione del trattamento con sodio oxibato non sono stati sistematicamente valutati in studi clinici controllati. In alcuni pazienti la cataplessia può ripresentarsi con una maggiore frequenza a seguito della sospensione della terapia con sodio oxibato; ciò potrebbe tuttavia essere dovuto alla normale variabilità della patologia. Sebbene l’esperienza maturata nel corso degli studi clinici in pazienti affetti da narcolessia/cataplessia, trattati con sodio oxibato alle dosi terapeutiche, non abbia mostrato una chiara evidenza di sindrome da interruzione del trattamento, in rari casi, eventi come insonnia, cefalea, ansia, capogiro, disturbi del sonno, sonnolenza, allucinazioni e disturbi psicotici sono stati osservati a seguito di sospensione del trattamento con GHB.

    Gravidanza

    Gravidanza

    Studi sugli animali non hanno dimostrato alcuna evidenza di teratogenicità ma è stata osservata mortalità embrionale in studi sia nei ratti sia nei conigli (vedere paragrafo 5.3).

    Dati provenienti da un numero limitato di donne in gravidanza esposte durante il primo trimestre, indicano un possibile aumento del rischio di aborto spontaneo. Ad oggi, non sono disponibili altri dati epidemiologici rilevanti. Dati limitati provenienti da pazienti durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza non hanno evidenziato alcuna malformazione o tossicità fetale/neonatale da sodio oxibato.

    Il sodio oxibato non è raccomandato durante la gravidanza.

    Allattamento

    Non è noto se il sodio oxibato e/o i suoi metaboliti vengano escreti nel latte materno. L’allattamento al seno non è raccomandato durante il trattamento con il sodio oxibato.

    Fertilità

    Non ci sono dati clinici disponibili sull’effetto del sodio oxibato sulla fertilità. Non è stato osservato alcun effetto sui parametri di fertilità nel ratto (vedere paragrafo 5.3)

    Effetti Collaterali

    Le reazioni avverse riportate più comunemente sono capogiro, nausea e cefalea, tutte comparse in una percentuale compresa tra il 10% e il 20% dei pazienti.

    Frequenza stimata: molto comune (≥ 1/10); comune (da ≥ 1/100 a < 1/10); non comune (da ≥ 1/1.000 a < 1/100); raro (da ≥ 1/10.000 a < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

    All’interno di ciascun gruppo di frequenza gli eventi avversi sono elencati in ordine di gravità decrescente.

    Disturbi del sistema immunitario:

    Non comune: ipersensibilità

    Disturbi del metabolismo e della nutrizione:

    Comune: anoressia, riduzione dell’appetito

    Disturbi psichiatrici:

    Comune: depressione, cataplessia, ansia, sogni anomali, stato confusionale, disorientamento, incubi, sonnambulismo, disturbi del sonno, insonnia, insonnia intermedia, nervosismo

    Non comune: tentato suicidio, psicosi, paranoia, allucinazioni, pensiero anormale, agitazione, insonnia iniziale

    Non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili):ideazione suicidaria

    Patologie del sistema nervoso:

    Molto comune: capogiro, cefalea

    Comune: paralisi del sonno, sonnolenza, tremore, disturbo dell’equilibrio, disturbo dell’attenzione, ipoestesia, parestesia, sedazione, disgeusia

    Non comune: mioclono, amnesia, sindrome delle gambe senza riposo

    Non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili): convulsioni

    Patologie dell’orecchio e del labirinto:

    Comune: vertigine

    Patologie dell'occhio:

    Comune: visione offuscata

    Patologie cardiache:

    Comune: palpitazioni

    Patologie vascolari:

    Comune: ipertensione

    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:

    Comune: dispnea, russamento, congestione nasale

    Non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili): depressione respiratoria, apnea notturna

    Patologie gastrointestinali:

    Molto comune: nausea (la frequenza della nausea è più elevata nelle donne rispetto agli uomini)

    Comune: vomito, diarrea, dolore alla parte superiore dell’addome

    Non comune: incontinenza fecale

    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:

    Comune: iperidrosi, rash

    Non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili): orticaria

    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo:

    Comune: artralgia, spasmi muscolari, dolore dorsale

    Patologie renali e urinarie:

    Comune: enuresi notturna, incontinenza urinaria

    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:

    Comune: astenia, affaticamento, sentirsi ubriaco, edema periferico

    Infezioni ed infestazioni:

    Comune: rinofaringite, sinusite

    Esami diagnostici:

    Comune: aumento della pressione sanguigna, perdita di peso

    Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura:

    Comune: caduta

    Descrizione di reazioni avverse selezionate

    In alcuni pazienti la cataplessia può ripresentarsi con una frequenza più elevata a seguito dell’interruzione della terapia con sodio oxibato; cosa che potrebbe tuttavia essere dovuta alla normale variabilità della patologia. Sebbene l’esperienza maturata nel corso degli studi clinici in pazienti affetti da narcolessia/cataplessia, trattati con sodio oxibato alle dosi terapeutiche, non abbia mostrato una chiara evidenza di sindrome da interruzione del trattamento, in rari casi, reazioni avverse come insonnia, cefalea, ansia, capogiro, disturbi del sonno, sonnolenza, allucinazioni e disturbi psicotici sono stati osservati a seguito di sospensione del trattamento con GHB.

    Eccipienti

    Acqua depurata

    Acido malico per la correzione del pH.

    Sodio idrossido per la correzione del pH.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.

    Per le condizioni di conservazione del medicinale diluito vedere paragrafo 6.3.