Voltadol (Glaxosmithkline c.health.spa)

Cerotti 10cer medic 140mg

a discrezione
Principio attivo:Diclofenac sodico
Gruppo terapeutico:Farmaci per uso topico per dolori articolari e muscolari
Tipo di farmaco:Farmaco da banco
Rimborsabilità:C
Ricetta:Otc - libera vendita
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • stati dolorosi e infiammatori
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Posologia

    Solo per uso cutaneo.

    Posologia

    Il prodotto deve essere applicato solo sulla cute intatta e sana e non deve essere applicato quando si fa il bagno o la doccia.

    Il cerotto medicato di diclofenac deve essere utilizzato per il più breve tempo possibile in relazione all’indicazione d’uso.

    Adulti ed adolescenti dai 16 anni in su:

    Salvo diversa prescrizione medica applicare un cerotto 2 volte al giorno, al mattino ed alla sera, sulla cute della zona da trattare, per un periodo non superiore a 7–10 giorni.

    Se non si riscontra un miglioramento a seguito del periodo di trattamento raccomandato, si dovrà consultare un medico (vedere paragrafo 4.4).

    Negli adolescenti di età pari o superiore ai 16 anni, se questo prodotto è necessario per un periodo di trattamento superiore ai 7 giorni per il sollievo del dolore o se i sintomi peggiorano, si consiglia al paziente o ai parenti dell’adolescente di consultare un medico.

    Popolazione pediatrica

    Bambini e adolescenti al di sotto dei 16 anni:

    L’impiego di questo cerotto medicato non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 16 anni perché non sono disponibili dati sufficienti a valutare la sicurezza e l’efficacia del medicinale (vedere paragrafo 4.3).

    Anziani

    Questo medicinale deve essere impiegato con cautela nei pazienti anziani in quanto maggiormente predisposti agli effetti indesiderati (vedere paragrafo 4.4).

    Pazienti con insufficienza epatica o renale

    Per l’utilizzo dei cerotti medicati di diclofenac in pazienti con insufficienza epatica o renale consultare il paragrafo 4.4.

    Modo di somministrazione

    1. Tagliare la busta lungo la linea tratteggiata e prelevare il cerotto.

    Per l’applicazione del cerotto:

    2. Togliere uno dei due fogli protettivi.

    3. Applicare sulla parte da trattare e togliere il foglio protettivo rimasto.

    4. Esercitare una lieve pressione con il palmo della mano fino alla completa adesione alla cute.

    Il cerotto deve essere utilizzato intero.

    Per la rimozione del cerotto:

    5. Bagnare il cerotto con acqua e sollevare quindi un lembo tirando poi delicatamente.

    6. Per eliminare gli eventuali residui del prodotto lavare la zona interessata con acqua eseguendo con le dita movimenti circolari.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
  • acido acetilsalicilico
  • asmatici
  • orticaria
  • rinite
  • dopo
  • farmaci antinfiammatori non steroidei
  • eczema
  • gravidanza
  • ulcera peptica attiva
  • bambini
  • età inferiore ai 16 anni
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Interazioni
  • altri medicinali
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Avvertenze

    Se i cerotti medicati di diclofenac vengono utilizzati su superfici cutanee estese e per un periodo di tempo prolungato, non è possibile escludere la possibilità di eventi avversi(consultare il riassunto delle caratteristiche del prodotto delle forme sistemiche di diclofenac).

    Il cerotto medicato deve essere applicato solo sulla cute intatta e sana, e non deve essere applicato sulla cute lesa o su ferite aperte. I cerotti non devono entrare in contatto con gli occhi o le membrane mucose e non devono essere ingeriti.

    Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi.

    Il trattamento deve essere interrotto immediatamente se si sviluppa un rash cutaneo dopo applicazione del cerotto medicato.

    I pazienti asmatici, con malattie croniche ostruttive dei bronchi, rinite allergica o infiammazione della mucosa nasale (polipo nasale) reagiscono con attacchi asmatici, infiammazione locale della pelle o della mucosa (edema di Quincke) o orticaria al trattamento effettuato con FANS più spesso di altri pazienti. La somministrazione di Voltadol dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità.

    L’impiego, specie se prolungato, di prodotti per uso topico può dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso è necessario interrompere il trattamento e consultare il medico ai fini della istituzione di una terapia idonea. Dopo breve periodo di trattamento senza risultati apprezzabili, consultare il medico.

    Sebbene l’assorbimento sistemico sia minimo, tuttavia l’uso di Voltadol, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della ciclossigenasi non è consigliato nelle donne che intendono iniziare una gravidanza.

    Non somministrare contemporaneamente per via topica o sistemica un altro medicinale a base di diclofenac o altri FANS.

    Sebbene gli effetti sistemici dovrebbero essere bassi, il cerotto medicato deve essere utilizzato con cautela in pazienti con compromissione renale, cardiaca o epatica, storia di ulcera peptica o malattia infiammatoria intestinale o diatesi emorragica. I farmaci antinfiammatori non steroidei devono essere utilizzati con particolare attenzione nei pazienti anziani che sono maggiormente predisposti agli effetti indesiderati.

    Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.

    Il diclofenac topico può essere usato con bendaggi non occlusivi, ma non deve essere usato con un bendaggio occlusivo che non lasci passare aria.

    I pazienti devono essere avvertiti di non esporsi alla luce solare diretta o alla luce delle lampade solari per circa un giorno dopo la rimozione del cerotto medicato in modo da ridurre il rischio di fotosensibilità.

    Gravidanza

    Gravidanza

    La concentrazione sistemica di diclofenac confrontata con formulazioni orali, è più bassa dopo somministrazione topica. Facendo riferimento all’esperienza con trattamento con FANS per somministrazione sistemica, si raccomanda quanto segue:

    L’inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’1%, fino a circa l’1,5%. È stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post–impianto e di mortalità embrio–fetale.

    Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, il diclofenac non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se il diclofenac è usato da una donna in attesa di concepimento, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere mantenuta più bassa possibile e la durata del trattamento più breve possibile.

    Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a:

    o tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);

    o disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo–idroamnios;

    la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a:

    o possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse;

    o inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.

    Conseguentemente, il diclofenac è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.

    Allattamento

    Come altri FANS, il diclofenac passa nel latte materno in piccole quantità. Tuttavia, alle dosi terapeutiche di Voltadol non sono previsti effetti sul lattante. A causa della mancanza di studi controllati in donne che allattano, il prodotto deve essere usato durante l’allattamento solo sotto consiglio di un professionista sanitario. In questa circostanza, Voltadol non deve essere applicato sul seno delle madri che allattano, né altrove su aree estese di pelle o per un periodo prolungato di tempo (vedere paragrafo 4.4).

    Effetti Collaterali

    Le reazioni avverse (Tabella 1) sono elencate per frequenza, per prima la più frequente, utilizzando la seguente convenzione: comune (≥ 1/100, <1/10); non comune (≥ 1/1000, <1/100); raro (≥ 1/10.000, <1/1, 000); molto raro (<1/10.000); Non nota: la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili.

    Tabella 1

    Infezioni e infestazioni
    Molto raro: Rash con pustole
    Disturbi del sistema immunitario
    Molto raro: Ipersensibilità (inclusa orticaria), edema angioneurotico, reazione anafilattoide
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Molto raro: Asma
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Comune: Rash, eczema, eritema, dermatite (inclusa dermatite allergica e dermatite da contatto), prurito Raro: Dermatite bollosa (p.es. eritema bolloso), secchezza della cute, bruciore
    Molto raro: Reazione di fotosensibilità
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Comune: Reazioni nella sede di somministrazione

    L’utilizzo del prodotto in associazione con altri farmaci contenenti diclofenac può dar luogo a reazioni cutanee a evoluzione grave (sindrome di Stevens–Johnson, sindrome di Lyell).

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Eccipienti

    Butil metacrilato copolimero basico; copolimero acrilato–vinil acetato; polietilenglicole 12 stearato; sorbitano oleato; Tessuto non tessuto; Carta siliconata.

    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore ai 30° C.