Sotto il diretto controllo del medico instillare 1–2 gocce nel sacco congiuntivale ogni ora durante il giorno ed ogni 2 ore durante la notte come terapia di attacco. Quando si osserva una risposta favorevole, ridurre il dosaggio ad 1 goccia ogni 4 ore. Un’ulteriore riduzione nel dosaggio ad 1 goccia 3–4 volte al giorno potrà essere sufficiente a controllare i sintomi.
Uso pediatrico:
La sicurezza e l’efficacia non sono state stabilite nei bambini.
Il desametasone, come tutti i corticosteroidi, occasionalmente può mascherare, attivare o aggravare un’infezione. Quando si sospetta uno stato infettivo deve essere considerata una terapia antibiotica appropriata supplementare. Se le infezioni non rispondono prontamente, interrompere la somministrazione del desametasone, fino a che l’infezione non è stata controllata adeguatamente con altre misure terapeutiche. Poiché il prolungato uso topico di steroidi rende la cornea particolarmente suscettibile alle infezioni micotiche, si deve considerare la possibilità di un’invasione micotica in presenza di ulcerazione corneale persistente, dove sono stati usati o sono in uso steroidi.
Come con altri corticosteroidi, con l’uso topico prolungato di desametasone a livello oculare (1–2 settimane o più) può aumentare la pressione intraoculare. Dal momento che l’aumento della pressione intraoculare può condurre alla perdita della vista questa possibilità non deve essere trascurata e la somministrazione topica deve essere impiegata solo sotto un’adeguata supervisione tonometrica (misurazione della pressione intraoculare), specie in pazienti glaucomatosi, o con familiarità per glaucoma.
Raramente, alle dosi consigliate, si sono presentati fenomeni dovuti ad assorbimento sistemico. L’uso prolungato può comunque determinare la comparsa di una sindrome da eccesso di corticosteroidi con ipertensione arteriosa, astenia, adinamia, ipopotassiemia, alcalosi metabolica, edemi, turbe del ritmo cardiaco e del ritmo circadiano. In soggetti predisposti possono presentarsi turbe psichiche. Una somministrazione troppo prolungata può indurre insufficienza surrenalica secondaria. Da usare sotto il diretto controllo del medico. Questa specialità medicinale contiene sodio etilmercurio tiosalicilato (un composto organomercuriale) come conservante e, quindi, possono verificarsi reazioni di sensibilizzazione. Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.
La sicurezza nell’uso topico intenso e protratto di steroidi durante la gravidanza non è stata documentata. Se l’uso di questo prodotto è ritenuto essenziale in una madre che allatta, la paziente deve sospendere l’allattamento.
In caso di uso prolungato, come per tutti gli steroidi d’uso oftalmico può verificarsi la formazione di cataratta subcapsulare posteriore e glaucoma con danno del nervo ottico. In corso di malattie che determinano assottigliamento della cornea, può verificarsi la perforazione con l’uso topico di steroidi. Localmente possono manifestarsi talora senso di bruciore, irritazione, fenomeni di ipersensibilità individuale di diverso tipo, infezioni anche da herpes simplex. Raramente sono state descritte vescicole sierose con l’uso topico di steroidi dopo interventi di cataratta. Possono verificarsi reazioni di sensibilizzazione per la presenza come conservante del sodio etilmercurio tiosalicilato (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Sodio cloruro; carmellosa sodica; polisorbato 61; polisorbato 80; sodio etilmercurio tiosalicilato;
acqua depurata.
Tenere il flacone perfettamente chiuso.