Vantobra (Pari pharma gmbh)

Soluzione per nebulizzazione inal 56f 170mg 1,7ml

da3061.17 €
Principio attivo:Tobramicina
Gruppo terapeutico:Antibatterici aminoglicosidici
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Rnrl - limitativa non ripetib.
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • infezione
  • pseudomonas aeruginosa
  • fibrosi cistica
  • fc
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    Posologia

    Posologia

    La dose di Vantobra è la stessa per tutti i pazienti all’interno della fascia d’età approvata, indipendentemente dall’età o dal peso. La dose raccomandata è di una fiala (170 mg/1,7 ml) somministrata due volte al giorno (ossia una dose giornaliera totale di 2 fiale) per 28 giorni. L’intervallo fra le dosi deve approssimarsi per quanto possibile a 12 ore e non essere meno di 6 ore.

    Vantobra viene assunto in cicli alterni di 28 giorni. Devono essere mantenuti un ciclo di 28 giorni di terapia attiva (periodo di trattamento) e 28 giorni di pausa dal trattamento (periodo di non trattamento).

    Dosi saltate

    Nell’eventualità di una dose dimenticata, se rimangono più di 6 ore fino alla dose successiva il paziente deve inalare la dose non appena possibile. Se rimangono meno di 6 ore fino alla dose successiva in programma, il paziente deve attendere fino alla prossima dose, senza alcuna inalazione ulteriore per compensare per la dose dimenticata.

    Durata del trattamento

    Il trattamento deve procedere su base ciclica fino a quando il medico ritiene che il paziente tragga beneficio clinico dalla terapia, considerando che non vi sono dati disponibili in merito alla sicurezza a lungo termine di Vantobra. Se è evidente un deterioramento clinico dello stato polmonare, si deve considerare una terapia anti–pseudomonas aggiuntiva o alternativa. Vedere anche le informazioni sul beneficio clinico e la tollerabilità ai paragrafi 4.4, 4.8 e 5.1.

    Popolazioni speciali

    Pazienti anziani (≥ 65 anni)

    Per questa popolazione non ci sono dati sufficienti che sostengano una raccomandazione a favore o contro un aggiustamento della dose.

    Insufficienza renale

    Per questa popolazione non ci sono dati che sostengano una raccomandazione a favore o contro un aggiustamento della dose di Vantobra. Vedere anche le informazioni sulla nefrotossicità al paragrafo 4.4, e le informazioni sull’eliminazione al paragrafo 5.2.

    Insufficienza epatica

    Non sono stati effettuati studi su pazienti con insufficienza epatica. Poiché tobramicina non è metabolizzata, non si prevede un effetto dell’insufficienza epatica sulla esposizione alla tobramicina.

    Pazienti dopo trapianto di organi

    Non ci sono dati adeguati sull’uso di tobramicina per inalazione nei pazienti sottoposti a trapianto di organi. Nessuna raccomandazione a favore o contro un aggiustamento della dose può essere avanzata per i pazienti successivamente al trapianto di organi.

    Popolazione pediatrica

    Non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di Vantobra nei bambini di età inferiore a 6 anni.

    Modo di somministrazione

    Per inalazione.

    Vantobra è somministrato per inalazione usando il boccaglio nebulizzatore Tolero, fornito nella confezione. Per le istruzioni dettagliate sull’uso, vedere paragrafo 6.6.

    Vantobra non deve essere somministrato per altre vie oppure utilizzando dispositivi diversi da quello fornito nella confezione. L’uso di nebulizzatori diversi e non testati può alterare il deposito del principio attivo in sede polmonare. A sua volta, questo può alterare l’efficacia e la sicurezza del prodotto.

    Laddove i pazienti ricevono numerosi medicinali per inalazione e fisioterapia toracica, si raccomanda di usare Vantobra per ultimo.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
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    Interazioni
  • stati effettuati studi d’interazione
  • interazione
  • tobramicina
  • altri medicinali
  • nefrotossici
  • ciclosporina
  • tacrolimus
  • diuretici
  • acido etacrinico
  • furosemide
  • aminoglicosidi
  • antibiotico
  • broncodilatatori
  • corticosteroidi
  • anticolinesterasi
  • macrolidi
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    Avvertenze

    Ototossicità

    Con gli aminoglicosidi parenterali è stata riportata ototossicità, insorta sia come tossicità uditiva (perdita dell’udito) sia come tossicità vestibolare. La tossicità vestibolare può manifestarsi con vertigini, atassia o capogiro. Il tinnito può essere un segnale di ototossicità e, pertanto, la comparsa di questo sintomo richiede prudenza.

    Con gli aminoglicosidi parenterali è stata osservata tossicità uditiva, misurata mediante il riferimento di perdita uditiva o in base alle valutazioni audiometriche, e può essere considerata anche per la via di somministrazione inalatoria. Negli studi in aperto e nell’esperienza post–marketing, è insorta perdita uditiva in alcuni pazienti con anamnesi di utilizzo pregresso o concomitante di aminoglicosidi per via endovenosa. I medici devono prendere in considerazione il potenziale ruolo degli aminoglicosidi nell’esordio di tossicità vestibolare e cocleare, ed eseguire opportune valutazioni della funzionalità uditiva durante la terapia con Vantobra.

    Nei pazienti a rischio di predisposizione per via di terapia sistemiche pregresse e prolungate con gli aminoglicosidi, può essere necessario considerare una valutazione audiologica prima dell’inizio della terapia con Vantobra. Se un paziente riporta tinnito o perdita dell’udito durante la terapia con aminoglicosidi, il medico deve considerare il loro riferimento per una valutazione audiologica.

    Nefrotossicità

    È stata associata nefrotossicità con la terapia con aminoglicosidi parenterali. Non sono emerse evidenze di nefrotossicità durante gli studi clinici con tobramicina e Vantobra per inalazione. Procedere con cautela al momento di prescrivere Vantobra ai pazienti con disfunzione renale nota o sospetta. In base all’attuale pratica clinica, è necessario valutare la funzionalità renale al basale. I livelli di urea e di creatinina devono essere riesaminati dopo 6 cicli completi di terapia con Vantobra (180 giorni di terapia con aminoglicosidi per nebulizzazione).

    Monitoraggio delle concentrazioni sieriche di tobramicina

    I pazienti con nota o sospetta disfunzione uditiva o renale devono essere monitorati per le concentrazioni di tobramicina nel siero. Se si manifesta oto– o nefrotossicità in un paziente trattato con Vantobra, la terapia con tobramicina deve essere sospesa fino a quando la concentrazione sierica scende al di sotto di 2 mcg/ml.

    Concentrazioni sieriche superiori a 12 mcg/ml sono associate a tossicità da tobramicina e il trattamento deve essere sospeso se le concentrazioni superano tale livello.

    La concentrazione di tobramicina nel siero deve essere monitorata solo con metodi validati. Il prelievo ematico mediante puntura del dito non è raccomandato, a causa del rischio di contaminazione del campione.

    Broncospasmo

    Può verificarsi broncospasmo con i medicinali inalatori e ciò è stato riportato con l’uso di tobramicina per nebulizzazione. Il broncospasmo deve essere trattato come opportuno dal punto di vista clinico.

    La prima dose di Vantobra deve essere usata sotto supervisione di un medico, dopo somministrazione di un broncodilatatore se questo rientra nell’attuale regime per il paziente. Il FEV1 (volume espirato forzato nel primo secondo) deve essere misurato prima e dopo la nebulizzazione.

    Se vi sono evidenze di broncospasmo indotto dalla terapia, il medico deve valutare attentamente se i benefici dell’uso continuato di Vantobra siano superiori ai rischi per il paziente. Se si sospetta una reazione allergica, Vantobra deve essere sospeso.

    Disturbi neuromuscolari

    Vantobra deve essere usato con estrema cautela nei pazienti affetti da disturbi neuromuscolari, come morbo di Parkinson o altre condizioni caratterizzate da miastenia, compresa miastenia grave, in quanto gli aminoglicosidi possono aggravare la debolezza muscolare per via di un effetto simil–curaro sulla funzionalità neuromuscolare.

    Emottisi

    L’inalazione di soluzioni di tobramicina per via inalatoria può indurre un riflesso di tosse. Il trattamento con Vantobra nei pazienti con grave emottisi attiva deve essere intrapreso solo se i benefici terapeutici sono considerati superiori ai rischi di indurre un’ulteriore emorragia.

    Sviluppo di resistenza

    Lo sviluppo di P. aeruginosa resistente agli antibiotici e di superinfezioni da altri agenti patogeni rappresentano rischi potenziali associati alla terapia antibiotica. Lo sviluppo di resistenza durante la terapia con tobramicina per inalazione può limitare le opzioni di trattamento durante le esacerbazioni acute, e deve essere monitorato.

    Altre precauzioni

    I pazienti che ricevono terapia concomitante con aminoglicosidi parenterali (o qualsiasi altro medicinale con effetti sull’eliminazione renale, come i diuretici) devono essere monitorati in modo clinicamente appropriato, prendendo in considerazione il rischio di tossicità cumulativa. Questo include il monitoraggio delle concentrazioni sieriche di tobramicina.

    La sicurezza e l’efficacia nei pazienti con colonizzazione di Burkholderia cepacia non sono state studiate.

    Gravidanza

    Gravidanza

    I dati relativi all’uso parenterale della tobramicina in donne in gravidanza sono limitati. Non ci sono dati adeguati sull’uso di tobramicina somministrata per inalazione in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali non indicano un effetto teratogeno della tobramicina (vedere paragrafo 5.3). Tuttavia, gli aminoglicosidi possono nuocere al feto (per es. sordità congenita e nefrotossicità) quando vengono raggiunte elevate concentrazioni sistemiche nelle donne in gravidanza. L’esposizione sistemica a seguito dell’inalazione di Vantobra è esigua (vedere paragrafo 5.2). Se Vantobra viene usato durante la gravidanza, o se la paziente avvia una gravidanza mentre assume Vantobra, deve essere informata del potenziale rischio per il feto.

    Vantobra non deve essere usato durante la gravidanza a meno che il beneficio per la donna superi i rischi potenziali per il feto.

    Allattamento

    Tobramicina è escreta nel latte materno dopo la somministrazione sistemica. La quantità di tobramicina escreta nel latte materno dopo la somministrazione per inalazione non è nota, sebbene si stimi che sia esigua considerando la bassa esposizione sistemica. A causa della potenziale ototossicità e nefrotossicità nei neonati, si deve decidere se sospendere l’allattamento o interrompere il trattamento con Vantobra, tenendo in considerazione l’importanza della terapia per la donna.

    Fertilità

    Non sono stati osservati effetti sulla fertilità maschile o femminile negli studi sugli animali, a seguito della somministrazione sottocutanea (vedere paragrafo 5.3).

    Effetti Collaterali

    Riassunto del profilo di sicurezza

    Negli studi controllati eseguiti con Vantobra, le reazioni avverse più frequenti nei pazienti affetti da fibrosi cistica con infezione da P. aeruginosa sono state tosse e disfonia.

    L’esperienza clinica con le soluzioni di tobramicina per nebulizzazione riportano casi di disfonia e tinnito nei pazienti trattati con tobramicina. Gli episodi di tinnito sono stati transitori e si sono risolti senza dover sospendere la terapia con tobramicina.

    Occasionalmente, i pazienti con anamnesi di prolungato uso pregresso o concomitante di aminoglicosidi per via endovenosa possono accusare perdita uditiva. Gli aminoglicosidi parenterali sono stati associati con ipersensibilità, ototossicità e nefrotossicità (vedere paragrafo 4.4).

    Per Vantobra non sono disponibili dati sulla sicurezza a lungo termine (vedere anche paragrafo 5.1).

    Elenco tabellare delle reazioni avverse

    Le reazioni avverse al farmaco riportate per tobramicina soluzione per nebulizzatore sono elencate nella Tabella 1.

    Le reazioni avverse al farmaco sono elencate in base alla classificazione per sistemi e organi MedDRA. All’interno di ciascuna classe di sistemi e organi, le reazioni avverse al farmaco sono classificate in ordine di frequenza, partendo dalle reazioni più frequenti. All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità. Inoltre, per ciascuna reazione avversa viene fornita la categoria di frequenza corrispondente, in base alla convenzione seguente: Molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000).

    Tabella 1 Reazioni avverse

    Classificazione per sistemi e organi Categoria di frequenza Reazioni avverse
    Infezioni ed infestazioni Raro Laringite
    Molto raro Infezione fungina, Candidosi orale
    Patologie del sistema emolinfopoietico Molto raro Linfoadenopatia
    Disturbi del sistema immunitario Molto raro Ipersensibilità
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione Raro Anoressia
    Patologie del sistema nervoso Raro Capogiro, Afonia, Cefalea
    Molto raro Sonnolenza
    Patologie dell’orecchio e del labirinto Raro Perdita uditiva, Tinnito
    Molto raro Otalgia, Disturbi dell’orecchio
    Patologie vascolari Raro Emottisi, Epistassi
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune Dispnea, Disfonia, Faringite, Tosse
    Raro Asma, Disturbi polmonari, Fastidio toracico, Tosse con catarro, Rinite, Broncospasmo
    Molto raro Ipossia, Iperventilazione, Sinusite
    Patologie gastrointestinali Raro Vomito, Ulcere della bocca, Nausea, Disgeusia
    Molto raro Diarrea, Dolore addominale
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Raro Rash
    Molto raro Orticaria, Prurito
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Molto raro Dolore al rachide
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Raro Astenia, Piressia, Dolore, Dolore toracico
    Molto raro Malessere
    Esami diagnostici Raro Riduzioni nel test della funzione polmonare

    Popolazione pediatrica

    Non vi sono state differenze nel profilo di sicurezza fra la popolazione di pazienti pediatrici e adulti trattata con Vantobra.

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

    Eccipienti

    Sodio cloruro

    Calcio cloruro

    Magnesio solfato

    Acido solforico (per l’aggiustamento del pH)

    Sodio idrossido (per l’aggiustamento del pH)

    Acqua per preparati iniettabili

    Conservazione

    Conservare in frigorifero (2° C – 8° C).

    Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura del medicinale, vedere paragrafo 6.3.