Infezioni da virus Varicella zoster (VZV) – herpes zoster e zoster oftalmico
Si deve consigliare ai pazienti di iniziare il trattamento il più presto possibile dopo la diagnosi di herpes zoster. Non vi sono dati sul trattamento iniziato più di 72 ore dopo la comparsa dell’eruzione cutanea dello zoster.
Adulti immunocompetenti
La dose nei pazienti immunocompetenti è di 1000 mg tre volte al giorno per sette giorni (dose complessiva giornaliera 3000 mg). Tale dose deve essere ridotta in base alla clearance della creatinina (vedere Compromissione renale di seguito).
Adulti immunocompromessi
La dose nei pazienti immunocompromessi è di 1000 mg tre volte al giorno per almeno sette giorni (dose complessiva giornaliera 3000 mg) e per 2 giorni dopo la formazione delle croste sulle lesioni. Tale dose deve essere ridotta in base alla clearance della creatinina (vedere Compromissione renale di seguito).
Nei pazienti immunocompromessi il trattamento antivirale è consigliato per i pazienti che si presentano entro una settimana dalla formazione delle vescicole o in qualsiasi momento prima della formazione delle croste sulle lesioni.
Trattamento delle infezioni da virus herpes simplex (HSV) negli adulti e adolescenti (≥ 12 anni)
Adulti e adolescenti immunocompetenti (≥12 anni)
La dose è di 500 mg di Valaciclovir TecniGen da assumere due volte al giorno (dose complessiva giornaliera 1000 mg). Tale dose deve essere ridotta in base alla clearance della creatinina (vedere Compromissione renale di seguito).
Negli episodi ricorrenti il trattamento deve essere dai tre ai cinque giorni. Per gli episodi iniziali, che possono essere più gravi, il trattamento può dover essere esteso a dieci giorni. La terapia deve iniziare il più presto possibile. Negli episodi ricorrenti di herpes simplex, il trattamento dovrebbe avvenire preferibilmente durante la fase prodromica o immediatamente all’apparire dei primi segni o sintomi. Valaciclovir TecniGen può prevenire lo sviluppo delle lesioni se preso ai primi segni e sintomi di un’infezione ricorrente da HSV.
Herpes labiale
Per l’herpes labiale, valaciclovir 2000 mg due volte al giorno per un solo giorno è un trattamento efficace negli adulti e negli adolescenti. La seconda dose deve essere assunta circa 12 ore (non prima di 6 ore) dopo la prima dose. Tale dose deve essere ridotta in base alla clearance della creatinina (vedere Compromissione renale di seguito). Quando si usa tale regime posologico, il trattamento non deve essere superiore ad un giorno dal momento che ciò non ha mostrato di fornire un’ulteriore beneficio clinico. La terapia deve iniziare al primo sintomo di herpes labiale (ad esempio formicolio, prurito o bruciore).
Adulti immunocompromessi
Per il trattamento dell’HSV negli adulti immunocompromessi, il dosaggio è di 1000 mg due volte al giorno per almeno 5 giorni, a seguito della valutazione della gravita della condizione clinica e dello stato immunologico del paziente. Per gli episodi iniziali, che possono essere più gravi, il trattamento può dover essere esteso a dieci giorni. La somministrazione della dose deve iniziare il piu’ presto possibile. Tale dose deve essere ridotta in base alla clearance della creatinina (vedere Compromissione renale di seguito). Per un massimo beneficio clinico il trattamento deve essere iniziato entro 48 ore. Si raccomanda uno stretto controllo dell’evoluzione delle lesioni.
Soppressione delle infezioni ricorrenti da virus herpes simplex negli adulti e adolescenti (≥ 12 anni)
Adulti e adolescenti immunocompetenti (≥12 anni)
La dose è di 500 mg di Valaciclovir TecniGen da assumere una volta al giorno. Alcuni pazienti con episodi di recidive molto frequenti (≥10/anno in assenza di terapia) possono trarre maggiore beneficio dall’assunzione di una dose giornaliera di 500 mg suddivisa in due somministrazioni (250 mg due volte al giorno). Tale dose deve essere ridotta in base alla clearance della creatinina (vedere Compromissione renale di seguito).
Il trattamento deve essere rivalutato dopo 6–12 mesi di terapia.
Adulti immunocompromessi
La dose è di 500 mg di Valaciclovir TecniGen due volte al giorno. Tale dose deve essere ridotta in base alla clearance della creatinina (vedere Compromissione renale di seguito).
Il trattamento deve essere rivalutato dopo 6–12 mesi di terapia.
Profilassi dell’infezione e della malattia da cytomegalovirus (CMV) negli adulti e adolescenti (≥ 12 anni)
Il dosaggio di Valaciclovir TecniGen è di 2000 mg quattro volte al giorno, da iniziare il prima possibile dopo il trapianto. Tale dose deve essere ridotta in base alla clearance della creatinina (vedere Compromissione renale di seguito).
La durata del trattamento sarà in genere di 90 giorni, ma può essere necessario che sia prolungato nei pazienti ad alto rischio.
Popolazioni speciali
Bambini
L’efficacia di Valaciclovir TecniGen nei bambini al di sotto dei 12 anni di età non è stata valutata.
Anziani
Nell’anziano si deve tener conto della possibilità di compromissione renale e la dose deve essere modificata di conseguenza (vedere Compromissione renale di seguito). Deve essere mantenuta un’adeguata idratazione.
Compromissione renale
Si consiglia cautela nel somministrare Valaciclovir TecniGen nei pazienti con funzione renale compromessa. Deve essere mantenuta un’adeguata idratazione. La dose di Valaciclovir TecniGen deve essere ridotta nei pazienti con funzione renale compromessa come mostrato di seguito nella Tabella 1.
Nei pazienti in emodialisi intermittente, la dose di Valaciclovir TecniGen deve essere somministrata dopo aver effettuato l’emodialisi stessa. La clearance della creatinina deve essere monitorata frequentemente, soprattutto nei periodi in cui la funzione renale cambia rapidamente, ad esempio immediatamente dopo il trapianto di rene o il suo attecchimento. Il dosaggio di Valaciclovir TecniGen deve essere modificato di conseguenza.
Compromissione epatica
Studi eseguiti con una dose di 1000 mg di valaciclovir nei pazienti adulti mostrano che non è richiesta una modifica della dose nei pazienti con cirrosi lieve o moderata (funzione di sintesi epatica mantenuta). Dati di farmacocinetica nei pazienti adulti con cirrosi avanzata (funzione di sintesi epatica compromessa ed evidenza di shunt porto–sistemico) non indicano la necessita di una modifica della dose; tuttavia l’esperienza clinica e limitata. Per i dosaggi superiori (4000 mg o più al giorno) vedere paragrafo 4.4.
Tabella 1: AGGIUSTAMENTI DELLA POSOLOGIA IN CASO DI COMPROMISSIONE RENALE
Indicazioni terapeutiche | Clearance della creatinina (ml/min) | Valaciclovir Dossaggioa |
Infezioni da Varicella–Zoster Virus (VZV) | ||
Trattamento dell’herpes zoster in adulti immunocompetenti e immunocompromessi | ≥50 | 1000 mg tre volte al giorno |
da 30 a 49 | 1000 mg due volte al giorno | |
da 10 a 29 | 1000 mg una volta al giorno | |
10 | 500 mg una volta al giorno | |
Infezioni da Herpes Simplex Virus (HSV) | ||
Trattamento delle infezioni da HSV | ||
– adulti e adolescenti immunocompetenti | ≥30 | 500 mg due volte al giorno |
<30 | 500 mg una volta al giorno | |
– adulti immunocompromessi | ≥30 | 1000 mg due volte al giorno |
<30 | 1000 mg una volta al giorno | |
Trattamento dell’herpes labiale negli adulti e adolescenti immunocompetenti (regime alternativo di 1– giorno) | ≥50 | 2000 mg due volte in un giorno |
Da 30 a 49 | 1000 mg due volte in un giorno | |
Da 10 a 29 | 500 mg due volte in un giorno | |
<10 | 500 mg singola dose | |
Soppressione delle infezioni da HSV | ||
– adulti e adolescenti immunocompetenti | ≥30 | 500 mg una volta al giornob |
<30 | 250 mg una volta al giorno | |
– adulti immunocompromessi | ≥30 | 500 mg due volte al giorno |
<30 | 500 mg una volta al giorno | |
Infezioni da Cytomegalovirus (CMV) | ||
Profilassi da CMV in adulti e adolescenti con trapianto di organo solido | ≥75 | 2000 mg quattro volte al giorno |
da 50 a <75 | 1500 mg quattro volte al giorno | |
da 25 a <50 | 1500 mg tre volte al giorno | |
da 10 a <25 | 1500 mg due volte al giorno | |
<10 o in dialisi | 1500 mg una volta al giorno |
a Per i pazienti in emodialisi intermittente, la dose deve essere somministrata dopo la dialisi nei giorni di dialisi.
b Per la soppressione dell’HSV nei soggetti immunocompetenti con un’anamnesi di recidive per anno
≥10 si possono ottenere migliori risultati con 250 mg due volte al giorno.
Stato di idratazione
Si deve porre attenzione per assicurare che i pazienti a rischio di disidratazione, in particolare gli anziani, assumano un’adeguata quantità di liquidi.
Uso nei pazienti con compromissione renale e nei pazienti anziani
Aciclovir è eliminato per mezzo della clearance renale, pertanto la dose di valaciclovir deve essere ridotta nei pazienti con compromissione renale (vedere paragrafo 4.2). È probabile che i pazienti anziani abbiano una funzione renale ridotta e pertanto in tale gruppo di pazienti si deve considerare la necessità di una riduzione della dose. Sia i pazienti anziani che i pazienti con compromissione renale sono ad aumentato rischio di sviluppo di effetti indesiderati a livello neurologico e devono essere attentamente controllati per la comparsa di tali effetti. Nelle segnalazioni riportate, queste reazioni sono state generalmente reversibili una volta sospeso il trattamento (vedere paragrafo 4.8).
Uso di dosi più elevate di valaciclovir in caso di compromissione epatica e trapianto di fegato
Non sono disponibili dati relativi all’uso di dosi più elevate di valaciclovir (4000 mg o più al giorno) in pazienti con malattia epatica. Non sono stati condotti studi specifici con valaciclovir nel trapianto di fegato e quindi si deve usare cautela nel somministrare dosi giornaliere superiori a 4000 mg a questi pazienti.
Uso per il trattamento dello zoster
La risposta clinica deve essere strettamente controllata, in particolare nei pazienti immunocompromessi. Si deve prendere in considerazione la terapia antivirale per via endovenosa qualora la risposta alla terapia orale sia considerata insufficiente.
I pazienti con herpes zoster complicato, ad esempio quelli con coinvolgimento viscerale, zoster disseminato, neuropatia motoria, encefalite e complicazioni cerebrovascolari devono essere trattati con una terapia antivirale endovenosa.
Inoltre, i pazienti immunocompromessi con zoster oftalmico o quelli ad alto rischio di disseminazione della malattia e di coinvolgimento degli organi viscerali, devono essere trattati con una terapia antivirale endovenosa.
Trasmissione dell’herpes genitale
I pazienti devono essere avvertiti di evitare i rapporti quando i sintomi sono presenti, anche se è stato iniziato un trattamento con un antivirale. Durante il trattamento soppressivo con un agente antivirale, la frequenza della diffusione virale viene ridotta in maniera significativa. Tuttavia, il rischio di trasmissione è ancora possibile. Pertanto, in aggiunta alla terapia con valaciclovir, si raccomanda che i pazienti abbiano rapporti sessuali protetti.
Uso nelle infezioni oculari da HSV
La risposta clinica deve essere strettamente controllata in questi pazienti. Si deve prendere in considerazione la terapia antivirale per via endovenosa qualora la risposta alla terapia orale sia considerata insufficiente.
Uso nelle infezioni da CMV
I dati sull’efficacia di valaciclovir nei pazienti con trapianto (≈200) ad alto rischio di malattia da CMV (ad esempio donatore CMV–positivo/ricevente CMV–negativo o uso di terapia induttiva con globulina anti–timociti) indicano che valaciclovir deve essere usato solo in questi pazienti qualora problemi di sicurezza precludano l’uso di valganciclovir o ganciclovir.
L’alta dose di valaciclovir richiesta per la profilassi da CMV può risultare in una frequenza maggiore di effetti indesiderati, inclusi anomalie del sistema nervoso centrale rispetto a quella osservata con dosi più basse somministrate per altre indicazioni (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere strettamente controllati per i cambiamenti nella funzione renale e la dose modificata in maniera appropriata (vedere paragrafo 4.2).
Gravidanza
Sono disponibili dati limitati sull’uso di valaciclovir e dati in quantità moderata sull’uso di aciclovir in gravidanza provenienti dai registri sull’uso in gravidanza (che hanno documentato gli esiti delle gravidanze in donne esposte a valaciclovir o ad aciclovir per via orale o per via endovenosa – il metabolita attivo di valaciclovir); 111 e 1246 esiti (29 e 756 esposte durante il primo trimestre di gravidanza rispettivamente) e l’esperienza successiva all’immissione in commercio non hanno indicato alcuna malformazione o tossicità fetale/neonatale. Studi sull’animale non mostrano tossicità riproduttiva per valaciclovir (vedere paragrafo 5.3). Valaciclovir deve essere usato in gravidanza solamente se il potenziale beneficio del trattamento supera il potenziale rischio.
Allattamento
Aciclovir, il principale metabolita del valaciclovir, viene escreto nel latte materno. Tuttavia, alle dosi terapeutiche di valaciclovir non è previsto alcun effetto sui neonati/bambini allattati al seno dal momento che la dose ingerita dal bambino è meno del 2% della dose terapeutica di aciclovir per via endovenosa per il trattamento dell’herpes neonatale (vedere paragrafo 5.2). Valaciclovir deve essere usato con cautela durante l’allattamento al seno e solo se clinicamente indicato.
Fertilità
Valaciclovir non ha effetti sulla fertilità nei ratti trattati per via orale. Ad alti dosaggi di aciclovir per via parenterale sono stati osservati atrofia testicolare e aspermatogenesi nei ratti e nei cani. Nessuno studio sulla fertilità nell’uomo è stato effettuato con valaciclovir ma nessun cambiamento nella conta, motilità e morfologia degli spermatozoi è stato riportato in 20 pazienti dopo 6 mesi di trattamento giornaliero con dosi da 400 mg a 1000 mg di aciclovir.
Le reazioni avverse più comuni riportate in almeno un’indicazione da pazienti trattati con valaciclovir negli studi clinici sono state cefalea e nausea. Reazioni avverse più gravi come porpora trombotica trombocitopenica/sindrome emolitico–uremica, insufficienza renale acuta e disturbi neurologici sono descritte in maggior dettaglio in altri paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto.
Gli effetti indesiderati sono elencati di seguito per sistemi e organi e per frequenza.
Le seguenti categorie di frequenza sono usate per classificare gli effetti indesiderati:
Molto comune ≥1/10
Comune ≥1/100 a <1/10
Non comune ≥1/1.000 a <1/100
Raro ≥1/10.000 a <1/1.000
Molto raro < 1/10.000
I dati provenienti dagli studi clinici sono stati impiegati per assegnare le categorie di frequenza alle reazioni avverse se, negli studi, vi era evidenza di un’associazione con valaciclovir.
Per le reazioni avverse identificate dall’esperienza successiva all’immissione in commercio, ma non osservate negli studi clinici, il valore più conservativo del punto di stima ("regola del tre") è stato usato per assegnare le categorie di frequenza delle reazioni avverse. Per le reazioni avverse identificate come associate a valaciclovir dall’esperienza successiva all’immissione in commercio e osservate negli studi clinici, l’incidenza riportata nello studio è stata usata per assegnare le categorie di frequenza delle reazioni avverse. Un database di farmacovigilanza degli studi clinici si basa su 5855 soggetti esposti a valaciclovir negli studi clinici che copre più indicazioni (trattamento dell’herpes zoster, trattamento/soppressione dell’herpes genitale e trattamento dell’herpes labiale).
Dati dagli studi clinici
Patologie del sistema nervoso
Molto comune: cefalea
Patologie gastrointestinali
Comune: nausea
Dati post commercializzazione
Patologie del sistema emolinfopoietico
Non comune: leucopenia, trombocitopenia
Leucopenia è riportata per la maggior parte dei casi in pazienti immunocompromessi.
Disturbi del sistema immunitario
Raro: anafilassi
Disturbi psichiatrici e patologie del sistema nervoso
Comune: capogiro
Non comune: stato confusionale, allucinazioni, abbassamento dello stato di coscienza, tremori, agitazione
Raro: atassia, disartria, convulsioni, encefalopatia, coma, sintomi psicotici, delirio.
Disturbi neurologici talvolta gravi, possono essere associati all’encefalopatia e comprendono confusione, agitazione, convulsioni, allucinazioni, coma. Tali eventi sono di solito reversibili e si osservano in genere in pazienti con compromissione renale o altri fattori di predisposizione (vedere paragrafo 4.4). Nei pazienti con trapianto d’organo che ricevono alte dosi di valaciclovir (8000 mg al giorno) per la profilassi del CMV, reazioni neurologiche si sono manifestate in misura più frequente se confrontate con la somministrazione di dosaggi più bassi utilizzati per altre indicazioni.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Non comune: dispnea
Patologie gastrointestinali
Comune: vomito, diarrea
Non comune: disturbi addominali
Patologie epatobiliari
Non comune: alterazioni reversibili nei test di funzionalità epatica (ad esempio bilirubina, enzimi epatici)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comune: eruzioni cutanee inclusa fotosensibilizzazione, prurito
Non comune: orticaria
Raro: angioedema
Patologie renali e urinarie
Non comune: dolore renale, ematuria (spesso associata con altri eventi renali)
Raro: compromissione renale, insufficienza renale acuta (specialmente nei pazienti anziani o nei pazienti con compromissione renale che ricevono dosi più alte di quelle raccomandate).
Il dolore renale può essere associato ad insufficienza renale.
È stata riportata anche precipitazione intratubulare di cristalli di aciclovir nel rene. Si deve assicurare un’adeguata assunzione di liquidi durante il trattamento (vedere paragrafo 4.4).
Ulteriori informazioni su speciali popolazioni di pazienti
In pazienti adulti gravemente immunocompromessi, particolarmente quelli con malattia da HIV in stadio avanzato, in trattamento con dosi elevate (8000 mg al giorno) di valaciclovir per periodi prolungati nel corso degli studi clinici, vi sono state segnalazioni di insufficienza renale, anemia emolitica microangiopatica e trombocitopenia (talvolta associate). Queste evidenze sono state osservate anche in pazienti non trattati con valaciclovir in presenza delle stesse condizioni di base o concomitanti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Nucleo della compressa:
Povidone
Amido pregelatinizzato
Crospovidone
Silice colloidale anidra
Magnesio stearato
Rivestimento della compressa:
Opadry YS–1–18043 [Titanio diossido (E171), Ipromellosa, Macrogol 400, Polisorbato 80]
Non conservare a temperatura superiore ai 30° C.