Instillare 1 goccia nel sacco congiuntivale inferiore dell’occhio 3–8 volte al giorno. Nei casi d’infezione più grave, instillare 1 goccia nell’occhio ogni ora fino all’ottenimento di un miglioramento, quindi ridurre gradualmente la dose.
L’occlusione del dotto nasolacrimale o la chiusura della palpebra per 3 minuti possono ridurre l’assorbimento sistemico. Questo può comportare una riduzione degli effetti sistemici ed un aumento dell’attività locale del farmaco.
La durata del trattamento é da 5 a 15 giorni.
Istruzioni per l’uso:
a. Lavarsi le mani accuratamente
b. Evitare di toccare l’occhio o le palpebre con la punta dell’applicatore
c. Instillare TOBRABACT soluzione oftalmica nel fornice inferiore dell’occhio, guardando verso l’alto e tirando delicatamente la palpebra inferiore verso il basso.
d. Lasciare la palpebra inferiore e battere le palpebre molte volte per assicurarsi che la soluzione ricopra l’intera superficie dell’occhio.
e. Chiudere l’occhio ed eliminare eventuali eccedenze.
f. Chiudere il flacone dopo l’uso.
Il trattamento deve essere interrotto in caso di ipersensibilità.
La soluzione oftalmica non deve essere somministrata per iniezione perioculare o intraoculare.
Se non si notano miglioramenti in un tempo breve o in caso di un trattamento prolungato, il paziente deve essere monitorato regolarmente sottoponendolo anche a test batteriologici inclusi test di valutazione della sensibilità batterica per valutare una eventuale resistenza e, se necessario, aggiustare il trattamento.
Nell’eventualità di un trattamento concomitante con altri colliri contenenti diversi principi attivi, attendere 15 minuti tra le diverse instillazioni.
Poiché la soluzione contiene benzalconio cloruro, durante il trattamento non devono essere indossate lenti a contatto morbide.
Gravidanza:
Non ci sono dati adeguati rispetto all’uso sistemico od oculare della tobramicina nelle donne in gravidanza.
Sono stati riportati alcuni casi di danno cocleovestibolare neonatale dopo somministrazione sistemica di altri aminoglicosidi in donne in gravidanza. Studi effettuati su animali su un certo numero di specie dopo somministrazione di aminoglicosidi hanno rivelato danni cocleovestibolari e renali. Pertanto la tobramicina oftalmica deve essere usata durante la gravidanza solo se chiaramente indicata.
Allattamento:
Gli aminoglicosidi dopo la somministrazione sistemica passano nel latte materno in basse quantità. È quindi possibile l’allattamento al seno durante il trattamento con tobramicina oftalmica, considerando la trascurabile quantità di sostanza che può essere assorbita dal neonato.
Prurito;
irritazione e gonfiore della palpebra;
eritema congiuntivale.
Poiché il prodotto contiene benzalconio cloruro, c’è il rischio di eczema da contatto e/o irritazione.
Benzalconio cloruro, acido borico, sodio cloruro, sodio solfato anidro, tiloxapolo, acqua per preparazioni iniettabili.
Non conservare a temperatura superiore ai 25° C.