Tenoretic (Astrazeneca spa)

Compresse 28cpr 100mg+25mg

Principio attivo:Atenololo/clortalidone
Gruppo terapeutico:Betabloccanti ed altri diuretici
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutinePresente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • ipertensione essenziale
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    Posologia

    Quando clinicamente appropriato, nei pazienti in cui la pressione arteriosa è insufficientemente controllata deve essere considerato il passaggio diretto dalla monoterapia all’associazione fissa.

    Adulti

    La dose di mantenimento abituale di Tenoretic 100 mg + 25 mg è una compressa al giorno. La maggior parte dei pazienti con ipertensione arteriosa risponde adeguatamente alla somministrazione di una compressa al giorno di Tenoretic 100 mg + 25 mg.

    Qualora la risposta non sia considerata soddisfacente, è necessario associare un altro antipertensivo quale un vasodilatatore.

    Popolazioni speciali

    Uso negli anziani

    In questo gruppo di pazienti il dosaggio di Tenoretic 100 mg + 25 mg, necessario per esplicare l’azione terapeutica, è spesso più basso (Tenoretic atenololo 50 mg e clortalidone 12,5 mg).

    Uso nei bambini e negli adolescenti (< 18 anni)

    Non esistono esperienze cliniche relative all’impiego di Tenoretic nei bambini e negli adolescenti; pertanto non deve essere somministrato a bambini e adolescenti.

    Uso nei pazienti con compromissione della funzionalità renale

    A causa delle proprietà del clortalidone, Tenoretic 100 mg + 25 mg mostra una ridotta efficacia in presenza di insufficienza renale. Pertanto questa associazione a dose fissa non deve essere somministrata a pazienti con grave compromissione della funzione renale (vedere paragrafo 4.3).

    Uso nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica

    Non sono necessari aggiustamenti posologici nei pazienti con compromissione della funzione epatica.

    Controindicazioni
  • sulfamidici
  • malattia del nodo del seno
  • bradicardia
  • insufficienza cardiaca
  • shock cardiogeno
  • ipotensione
  • acidosi
  • feocromocitoma
  • gravidanza
  • allattamento
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    Interazioni
  • atenololo
  • beta–bloccanti
  • calcio
  • verapamil
  • diltiazem
  • antiaritmici
  • disopiramide
  • amiodarone
  • glicosidi – digitalici
  • dopo
  • clonidina
  • beta–bloccante
  • simpaticomimetici
  • adrenalina
  • ibuprofene
  • indometacina
  • ipotensivi
  • litio
  • nifedipina
  • antiipertensivo
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    Avvertenze

    Dovute alla presenza del beta–bloccante atenololo:

    Sebbene Tenoretic 100 mg + 25 mg sia controindicato nello scompenso cardiaco non controllato da una terapia adeguata (vedere paragrafo 4.3), può essere somministrato a pazienti con insufficienza cardiaca purchè controllata da una terapia adeguata e, con la dovuta cautela, a pazienti con una riserva cardiaca scarsa.

    Nei pazienti affetti da angina di Prinzmetal, Tenoretic 100 mg + 25 mg può aumentare il numero e la durata delle crisi anginose tramite vasocostrizione arteriosa coronarica mediata dagli alfa recettori. Tuttavia, seppur con la massima cautela, può essere considerato il suo impiego in questi pazienti, in quanto l’atenololo è un beta–bloccante beta–1 selettivo.

    Sebbene sia controindicato in caso di gravi disturbi della circolazione arteriosa periferica (vedere paragrafo 4.3), Tenoretic 100 mg + 25 mg può indurre un aggravamento anche dei disordini vascolari periferici di modesta entità.

    Particolare cautela nella somministrazione di Tenoretic 100 mg + 25 mg va rivolta ai pazienti con blocco atrioventricolare di 1° grado, a causa del suo effetto negativo sul tempo di conduzione.

    Può modificare i segnali di ipoglicemia, come tachicardia, palpitazioni e sudorazione.

    Può mascherare i segni cardiovascolari di tireotossicosi.

    La riduzione della frequenza cardiaca è un’azione farmacologica indotta dall’atenololo. Dovrà essere considerata una riduzione del dosaggio nei rari casi in cui compaiono sintomi attribuibili all’eccessiva riduzione della frequenza cardiaca.

    È importante non interrompere bruscamente il trattamento nei pazienti affetti da cardiopatia ischemica.

    Nei pazienti con una storia di reazioni anafilattiche a diversi allergeni, si può verificare un aggravamento delle reazioni allergiche in occasione di ripetuti stimoli da parte dell’allergene.

    Questi pazienti possono non rispondere adeguatamente alle dosi di adrenalina comunemente impiegate nel trattamento delle reazioni allergiche.

    I pazienti affetti da malattia broncospastica non devono, in generale, ricevere beta– bloccanti, a causa di un aumento della resistenza delle vie aeree. L’atenololo è un beta–bloccante beta–1 selettivo, tuttavia questa selettività non è assoluta. Pertanto in questi pazienti è necessaria la massima cautela, utilizzando eventualmente la più bassa dose possibile di Tenoretic. In caso di aumento della resistenza delle vie respiratorie, la somministrazione di Tenoretic 100 mg + 25 mg deve essere interrotta e, se necessario, deve essere instaurata una terapia con preparati broncodilatatori (come il salbutamolo).

    Gli effetti sistemici dei beta–bloccanti assunti per via orale possono essere potenziati dall’uso concomitante di beta–bloccanti oftalmici.

    Nei pazienti con feocromocitoma Tenoretic deve essere somministrato solo dopo il blocco dei recettori alfa. La pressione arteriosa deve essere strettamente monitorata.

    È necessario esercitare cautela in caso di somministrazione concomitante di agenti anestetici e Tenoretic. L’anestesista deve essere informato al riguardo e deve essere utilizzato un anestetico con la minore attività inotropa negativa possibile. L’uso di beta–bloccanti e farmaci anestetici può comportare una attenuazione della tachicardia riflessa ed aumentare il rischio di ipotensione. Deve essere evitato l’uso di anestetici che possono causare depressione miocardica.

    Dovute alla presenza di Clortalidone

    È necessario determinare periodicamente e ad intervalli appropriati gli elettroliti plasmatici, in modo da individuare possibili squilibri elettrolitici, specialmente ipopotassiemia ed iposodiemia.

    Si possono verificare ipopotassiemia ed iposodiemia. In genere, è utile il controllo della potassiemia specialmente nei pazienti più anziani, in quelli con scompenso cardiaco che assumono preparati digitalici e nei soggetti che seguono una dieta a basso contenuto di potassio o che presentano disturbi gastrointestinali. Nei pazienti che ricevono terapia digitalica l’ipopotassiemia può provocare aritmie.

    Poichè il clortalidone può compromettere la tolleranza al glucosio, i pazienti diabetici devono essere informati del possibile aumento dei livelli di glucosio. Si raccomanda un attento monitoraggio della glicemia nella fase iniziale della terapia ed il controllo della glucosuria ad intervalli regolari nel trattamento prolungato.

    Nei pazienti con funzionalità epatica compromessa o con epatopatia progressiva, alterazioni modeste dell’equilibrio idroelettrolitico possono indurre coma epatico.

    Può verificarsi iperuricemia. Solitamente si verifica solo un lieve aumento dell’acido urico ma, in caso tali aumenti si protraessero nel tempo, la concomitante somministrazione di un agente uricosurico può riportare entro limiti normali i livelli di uricemia.

    Gravidanza

    Gravidanza

    Tenoretic 100 mg + 25 mg non deve essere somministrato durante la gravidanza.

    Allattamento

    Tenoretic 100 mg + 25 mg non deve essere somministrato alle donne che allattano.

    Effetti Collaterali

    Negli studi clinici, i possibili eventi indesiderati riportati sono generalmente attribuibili alle azioni farmacologiche dei suoi componenti.

    I seguenti effetti indesiderati, classificati per sistema corporeo, sono stati riportati con le seguenti frequenze: molto comune (≥10%), comune (1–9,9%), non comune (0,1–0,9%), raro (0,01–0,09%) e molto raro (<0,01%), non nota (la frequenza non può essere stabilita sulla base dei dati disponibili).

    Patologie del sistema emolinfopoietico

    Raro: porpora, trombocitopenia, leucopenia (correlata al clortalidone).

    Disturbi psichiatrici

    Non comune: disturbi del sonno similmente a quanto riportato con altri beta–bloccanti.

    Raro: cambiamenti dell’umore, incubi, confusione, psicosi e allucinazioni.

    Patologie del sistema nervoso

    Raro: capogiri, cefalea, parestesie.

    Patologie dell’occhio

    Raro: secchezza agli occhi, disturbi della vista.

    Patologie cardiache

    Comune: bradicardia.

    Raro: peggioramento dell’insufficienza cardiaca, precipitazione di blocco cardiaco.

    Patologie vascolari

    Comune: freddo alle estremità.

    Raro: ipotensione posturale che può essere associata a sincope, aggravamento della claudicazione intermittente se già presente, fenomeno di Raynaud nei pazienti suscettibili.

    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

    Raro: in pazienti con asma bronchiale o con una storia di problemi asmatici può verificarsi broncospasmo.

    Patologie gastrointestinali

    Comune: disturbi gastrointestinali (incluso nausea correlata al clortalidone).

    Raro: secchezza delle fauci.

    Non nota: costipazione.

    Patologie epatobiliari

    Raro: tossicità epatica inclusa colestasi intraepatica, pancreatite (correlata al clortalidone).

    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

    Raro: alopecia, reazioni cutanee psoriasiformi, aggravamento della psoriasi, rash cutaneo.

    Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo

    Non nota: sindrome simil–lupoide

    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella

    Raro: impotenza.

    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

    Comune: affaticamento.

    Esami diagnostici

    Comune: correlate al clortalidone: iperuricemia, iponatriemia, ipopotassiemia, ridotta tolleranza al glucosio.

    Non comune: aumenti dei livelli di transaminasi.

    Molto raro: è stato osservato un incremento di anticorpi antinucleo di cui, tuttavia, non è chiara la rilevanza clinica.

    Qualora, secondo il giudizio clinico, la qualità di vita del paziente venisse negativamente interessata dalla presenza di un qualsiasi effetto indesiderato sopraelencato, deve essere considerata la sospensione del trattamento.

    Eccipienti

    Amido di mais, magnesio carbonato pesante, gelatina, sodio laurilsolfato, magnesio stearato.

    Conservazione

    Conservare a temperatura non superiore a + 25° C e al riparo da luce e umidità.