Synacthen (Sigmatau ind.farm.riunite spa)

Sospensione iniettabile rp im 1f 1mg 1ml rp

Principio attivo:Tetracosactide esacetato
Gruppo terapeutico:Ormoni del lobo anteriore dell'ipofisi
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • evolutive acute della sclerosi multipla</p
  • pemfigo
  • eczema
  • psoriasi
  • colite ulcerosa
  • affezioni cutanee
  • enterite regionale
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Posologia

    Uso terapeutico : il trattamento viene iniziato con dosi giornaliere di Synacthen sospensione iniettabile a rilascio prolungato e continuato con dosi intermittenti dopo circa 3 giorni.

    Adulti

    Iniziare con 1 mg per via intramuscolare al giorno; in casi acuti ed in oncologia il trattamento può essere iniziato con 1 mg ogni 12 ore. Dopo avere posto sotto controllo le manifestazioni acute il dosaggio usuale è 1 mg ogni 2–3 giorni; in pazienti che rispondono bene, si può ridurre il dosaggio fino a 0,5 mg ogni 2–3 giorni, oppure 1 mg ogni settimana.

    Bambini

    A causa della presenza di alcol benzilico, Synacthen 1 mg/ml sospensione iniettabile a rilascio prolungato è controindicato in bambini prematuri e neonati (0 – 27 giorni) e non raccomandato in bambini di età inferiore ai 3 anni (vedi sezioni 4.3 e 4.4)

    Lattanti (28 giorni – 23 mesi): inizialmente 0,25 mg somministrati per via intramuscolare giornalmente; la dose di mantenimento è 0,25 mg ogni 2–8 giorni.

    Bambini piccoli (2–5 anni): inizialmente 0,25–0,5 mg somministrati per via intramuscolare giornalmente; la dose di mantenimento è 0,25–0,5 mg ogni 2–8 giorni.

    Bambini in età scolare (6–12 anni): inizialmente 0,25 – 1 mg somministrati per via intramuscolare; la dose di mantenimento è 0,25–1 mg ogni 2–8 giorni.

    Uso diagnostico per testare l’ipofunzionalità del corticosurrene

    Test di 5 ore con Synacthen 1 mg/ml sospensione iniettabile a rilascio prolungato: si dosa il cortisolo plasmatico immediatamente prima e dopo 0,5–1–2–3–4–5 ore da un’iniezione intramuscolare di 1 mg di Synacthen 1 mg/ml sospensione iniettabile a rilascio prolungato.

    In caso di funzionalità normale del corticosurrene il livello basale di cortisolo plasmatico (normalmente superiore a 200 nmol/l) raddoppia nel corso della prima ora e continua poi ad aumentare lentamente seguendo questo schema:

    1aora 600–1250 nmol/l

    2a ora 750–1500 nmol/l

    3a ora 800–1550 nmol/l

    4a ora 950–1650 nmol/l

    5a ora 1000–1800 nmol/l

    Se l’aumento del cortisolo plasmatico avviene più lentamente rispetto a quello indicato, ciò può essere dovuto a: morbo di Addison; insufficienza corticosurrenale secondaria causata da disturbi della funzionalità ipotalamo–ipofisaria o a sovradosaggio di corticosteroidi. Per un’ulteriore distinzione tra ipofunzionalità corticosurrenale primaria e secondaria può essere necessario un test della durata di 3 giorni, anche questo da effettuarsi con Synacthen sospensione iniettabile a rilascio prolungato.

    Controindicazioni
  • prematuri
  • neonati
  • allattamento
  • asma
  • altre
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Interazioni
  • corticosteroidi
  • Leggi l'intera sezione del foglietto
    Avvertenze

    Synacthen sospensione iniettabile a rilascio prolungato deve essere somministrato solo sotto controllo medico.

    Synacthen sospensione iniettabile a rilascio prolungato non deve essere somministrato per via endovenosa.

    Una fiala da 1 ml di Synacthen sospensione iniettabile a rilascio prolungato contiene 10 mg di alcol benzilico: per la presenza di alcol benzilico, Synacthen sospensione iniettabile a rilascio prolungato non è consigliato nei lattanti (28 giorni – 23 mesi) e nei bambini fino a 3 anni di età poiché esso può causare reazioni tossiche ed anafilattiche (vedi anche sezioni 4.2 e 4.3).

    Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego relative a tetracosactide

    – Reazioni da ipersensibilità (vedi anche sezione 4.3)

    Pazienti con predisposizione alle allergie (specialmente asma) non dovrebbero essere trattati con Synacthen sospensione iniettabile a rilascio prolungato a meno che altre misure terapeutiche non abbiano determinato la risposta desiderata e la situazione sia talmente grave da giustificare il trattamento.

    Prima di utilizzare Synacthen sospensione iniettabile a rilascio prolungato il medico deve accertare se il paziente abbia una predisposizione alle allergie (specialmente asma). È anche importante stabilire se siano state utilizzate in passato preparazioni a base di ACTH ed in questa eventualità assicurarsi che il trattamento non abbia scatenato reazioni di ipersensibilità (vedi sezione 4.3).

    Se si verificano reazioni di ipersensibilità locali o sistemiche durante o dopo un’iniezione (p.es. grave eritema e dolore nel sito di iniezione, orticaria, prurito, rossore, grave malessere o dispnea), il trattamento con tetracosactide deve essere sospeso e deve essere evitato per il futuro l’uso di qualsiasi preparazione a base di ACTH.

    Nel caso si verifichino reazioni di ipersensibilità, esse insorgono generalmente entro 30 minuti dall’iniezione, per cui il paziente deve essere tenuto sotto osservazione per questo periodo.

    Nel caso si verifichi una grave reazione anafilattica, somministrare immediatamente adrenalina (0,4–1 ml di una soluzione 1 mg/1 ml per via i.m. o 0,1–0,2 ml della stessa soluzione diluita in 10 ml di soluzione fisiologica salina, lentamente per via e.v.) e alte dosi di corticosteroidi per via e.v., ripetendo la somministrazione se necessario.

    Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego relative agli effetti glucocorticoidi e mineralcorticoidi

    – La ritenzione idrica e salina conseguenti all’uso di Synacthen sospensione iniettabile a rilascio prolungato possono essere spesso evitate o eliminate prescrivendo una dieta iposodica. In corso di trattamenti prolungati può essere occasionalmente necessaria un’integrazione di potassio.

    – L’effetto della terapia con tetracosactide può essere aumentato in pazienti con ipotiroidismo o cirrosi epatica.

    – Un trattamento prolungato con tetracosactide può essere associato con lo sviluppo di cataratta subcapsulare posteriore e glaucoma.

    – Durante la terapia con tetracosactide possono manifestarsi alterazioni psicologiche (p. es. euforia, insonnia, mutamenti dell’umore e della personalità, grave depressione o sintomi di vera e propria psicosi). Si possono inoltre aggravare una esistente instabilità emotiva o tendenze psicotiche.

    – Synacthen sospensione iniettabile a rilascio prolungato deve essere usato con cautela in pazienti con herpes simplex oculare, a causa del rischio di una possibile perforazione corneale.

    – Synacthen sospensione iniettabile a rilascio prolungato può attivare un’amebiasi latente, per cui si raccomanda di escludere un’amebiasi latente o attiva prima di iniziare la terapia.

    – Se Synacthen sospensione iniettabile a rilascio prolungato viene somministrato a pazienti con tubercolosi latente o con risposta positiva alla tubercolina, è necessaria una stretta sorveglianza, in quanto si può verificare una riattivazione della malattia. In corso di terapia prolungata tali pazienti devono ricevere una chemioprofilassi.

    I pazienti in terapia con Synacthen sospensione iniettabile a rilascio prolungato non devono essere vaccinati contro il vaiolo. Occorre intraprendere con cautela ogni altra tecnica di immunizzazione a causa della diminuita risposta anticorpale.

    – Quando il dosaggio viene attentamente individualizzato, è improbabile che Synacthen sospensione iniettabile a rilascio prolungato inibisca la crescita dei bambini. Tuttavia è bene che essa sia sorvegliata in caso di trattamenti prolungati.

    – In corso di trattamenti prolungati con alte dosi si può verificare ipertrofia miocardica reversibile, per cui si devono effettuare regolari ecocardiografie nei lattanti e nei bambini piccoli (vedi sezione 4.8).

    – Occorre valutare attentamente il rapporto rischio/beneficio quando Synacthen sospensione iniettabile a rilascio prolungato sia impiegato nelle seguenti condizioni: colite ulcerosa, diverticolite, anastomosi intestinali recenti, insufficienza renale, ipertensione arteriosa, predisposizione al tromboembolismo, osteoporosi, miastenia grave.

    – Nei pazienti che subiscano una lesione o siano sottoposti ad intervento chirurgico durante o nell’anno successivo al trattamento, lo stress associato deve essere trattato con un aumento o con la ripresa della terapia con Synacthen sospensione iniettabile a rilascio prolungato. Può essere necessario l’uso addizionale di corticosteroidi ad azione rapida. Utilizzare la dose minima efficace per controllare la patologia trattata. Nel caso sia necessario ridurre il dosaggio, la riduzione dovrebbe essere fatta gradualmente.

    – L’uso prolungato di Synacthen sospensione iniettabile a rilascio prolungato induce una insufficienza relativa dell’asse ipofisi–surrene, che può persistere per parecchi mesi dopo l’interruzione del trattamento. In tal caso si deve considerare l’opportunità di istituire un’idonea terapia corticosurrenale.

    Gravidanza

    Synacthen sospensione iniettabile a rilascio prolungato è controindicato in gravidanza e durante l’allattamento al seno.

    Effetti Collaterali

    Gli effetti indesiderati possono essere correlati alla tetracosactide, alla presenza dell’alcol benzilico o alla stimolazione della secrezione dei glucocorticoidi e mineralcorticoidi durante l’utilizzo di Synacthen sospensione iniettabile a rilascio prolungato.

    Effetti indesiderati correlabili al tetracosactide

    Reazioni di ipersensibilità

    Tetracosactide può provocare reazioni di ipersensibilità che tendono ad essere più gravi (shock anafilattico) in pazienti predisposti alle allergie (specialmente asma) (vedi sezione 4.4). Le reazioni di ipersensibilità possono includere reazioni cutanee nel sito di iniezione, capogiri, nausea, vomito, orticaria, prurito, rossore, malessere, dispnea e edema angioneurotico o edema di Quincke.

    Emorragia surrenalica: sono stati riportati casi isolati con Synacthen

    Effetti indesiderati correlabili all’alcol benzilico

    L’alcol benzilico contenuto come eccipiente in Synacthen sospensione iniettabile a rilascio prolungato può provocare reazioni tossiche ed anafilattiche in bambini di età inferiore ai 3 anni (vedi sezioni 4.3 e 4.4).

    Effetti indesiderati correlabili agli effetti glucorticoidi e mineralcorticoidi

    Gli effetti indesiderati, descritti nella tabella di seguito, sono difficilmente osservabili in caso di utilizzo a breve termine di Synacthen come diagnostico, ma possono essere osservati quando Synacthen è impiegato per uso terapeutico

    Infezioni ed infestazioni Aumentata predisposizione alle infezioni, ascesso.
    Patologie del sistema emolinfopoietico Leucocitosi.
    Patologie endocrine Irregolarità mestruali, sindrome di Cushing, mancanza di risposta secondaria corticosurrenale e ipofisaria. Particolarmente in periodi di stress, p. es. dopo un trauma, un intervento chirurgico o una malattia; diminuita tolleranza ai carboidrati, iperglicemia, manifestazioni di un diabete mellito latente, irsutismo.
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione Aumento di appetito, ipokaliemia, deficit di calcio, ritenzione di sodio, ritenzione idrica.
    Disturbi psichiatrici Disturbi mentali (vedi anche sezione 4.4)
    Patologie del sistema nervoso Cefalea, vertigini, convulsioni. Pressione intracraniale benigna con papilloedema, generalmente dopo il trattamento.
    Patologie dell’occhio Cataratta subcapsulare posteriore, aumento della pressione intraoculare, glaucoma, esoftalmo.
    Patologie cardiache Insufficienza cardiaca congestizia, aumento della pressione arteriosa. In casi isolati può verificarsi ipertrofia miocardica reversibile nei lattanti e bambini piccoli trattati per lunghi periodi con alti dosaggi.
    Patologie vascolari Tromboembolismo, vasculite necrotizzante.
    Patologie gastrointestinali Ulcera peptica con possibile perforazione ed emorragia, pancreatite, distensione addominale, esofagite ulcerativa.
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Atrofia cutanea, petecchie ed ecchimosi, eritema, aumento della sudorazione, acne e pigmentazione cutanea.
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Osteoporosi, debolezza muscolare, miopatia steroidea, perdita di massa muscolare, fratture da compressione vertebrale, necrosi asettica delle teste femorali e omerali, fratture patologiche delle ossa lunghe, rotture tendinee.
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Reazioni da ipersensibilità (vedi anche sezioni 4.4 e 4.8 – paragrafo "Effetti indesiderati correlabili a tetracosactide"), aumento di peso, difficoltà di guarigione della ferita, inibizione della crescita.
    Esami diagnostici Bilancio negativo di azoto dovuto al catabolismo proteico, inibizione della reazione ai tests cutanei.

    Eccipienti

    Zinco cloruro; fosfato bisodico anidro; sodio cloruro; alcool benzilico (10 mg); sodio idrato; acqua per preparazioni iniettabili.

    Conservazione

    Conservare e trasportare in frigorifero (2° C – 8° C). Conservare nella confezione originale per tenerlo al riparo dalla luce.