Sumatriptan SUN non deve essere impiegato come profilassi.
Sumatriptan SUN deve essere iniettato sottocute usando una penna pre–riempita. Dopo aver rimosso il cappuccio dell’ago, posizionare la parte terminale aperta della penna pre–riempita sul sito di iniezione, formando verso l’alto un angolo retto (90°). Premendo il pulsante blu si sentirà un primo click. Tenere premuto il pulsante e contare lentamente fino a dieci prima di sollevare la penna pre–riempita dal sito di iniezione. Il cappuccio di protezione dell’ago della penna si estenderà automaticamente a coprire l’ago. La finestrella d’ispezione sarà blu, a conferma del fatto che l’iniezione è stata completata. Raccomandare ai pazienti la stretta osservanza del foglio illustrativo di Sumatriptan SUN soprattutto per quanto concerne l’impiego della penna pre–riempita.
All’inizio del trattamento l’efficacia di sumatriptan è indipendente dalla durata dell’attacco.
La somministrazione in corso di un’aurea emicranica prima che altri sintomi si verifichino non può impedire lo sviluppo di un mal di testa.
Adulti
Emicrania e cefalea a grappolo:
Si raccomanda di iniziare il trattamento alla comparsa del primo segno di emicrania, cefalea a grappolo o dei sintomi correlati, quali nausea, vomito o fotofobia. La sua efficacia è la stessa, indipendentemente dalla fase dell’attacco durante la quale il farmaco viene somministrato.
Emicrania:
La dose di Sumatriptan SUN raccomandata per gli adulti è una singola iniezione sottocutanea di 6 mg. I pazienti che non rispondono a questa dose non devono prenderne una seconda di Sumatriptan SUN per lo stesso attacco. Sumatriptan SUN può essere assunto per attacchi successivi. I pazienti che rispondono inizialmente al farmaco, ma nei quali l’emicrania ricompare, possono assumerne un’altra dose in qualsiasi momento nelle successive 24 ore, tuttavia con un intervallo di un’ora dopo la prima somministrazione.
La dose massima nelle 24 ore è di due iniezioni da 6 mg (12 mg).
Sumatriptan SUN è raccomandato come monoterapia nel trattamento acuto di un attacco di emicrania e non deve essere somministrato contemporaneamente con altre terapie per il trattamento dell’emicrania acuta, quali ergotamina o derivati di ergotamina (incluso metisergide) (vedere Paragrafo 4.3). Se un paziente non risponde ad una singola dose di Sumatriptan SUN non sussistono ragioni, né su base teorica né per limitata esperienza clinica, per negare prodotti contenenti acido acetilsalicilico o farmaci antiinfiammatori non steroidei o paracetamolo per un ulteriore trattamento dell’attacco.
Cefalea a grappolo:
La dose raccomandata per gli adulti è una singola iniezione sottocutanea di 6 mg per ogni attacco di cefalea a grappolo. La dose massima da somministrare nelle 24 ore è di due iniezioni da 6 mg (12 mg) con un intervallo minimo di un’ora tra le due somministrazioni.
Bambini e adolescenti (al di sotto di 18 anni di età) :
L’iniezione di Sumatriptan SUN non è raccomandata nei bambini e negli adolescenti, poiché il suo impiego non è stato studiato in questa classe di età.
Anziani (età superiore a 65 anni) :
L’esperienza relative all’impiego di Sumatriptan SUN nei pazienti di età superiore a 65 anni è limitata. La farmacocinetica non differisce in modo significativo da una popolazione più giovane; tuttavia, l’uso di Sumatriptan SUN in pazienti di età superiore a 65 anni non è raccomandato fintanto che non saranno disponibili ulteriori dati clinici.
Avvertenze:
Sumatriptan SUN non è indicato nel trattamento dell’emicrania emiplegica, basilare o oftalmoplegica.
Non superare le dosi raccomandate di Sumatriptan SUN.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose, ovvero è essenzialmente ’privo di sodio’.
Sumatriptan SUN non deve essere somminitrato per via endovenosa, in quanto può provocare vasospasmo. Il vasospasmo può esplicitarsi in aritmie, alterazioni ischemiche nell’ECG o in infarto del miocardio.
Prima di trattare la cefalea in pazienti non precedentemente diagnosticati come persone sofferenti di emicrania e in persone sofferenti di emicrania che presentano sintomi atipici, prestare cautela al fine di escludere altre condizioni neurologiche potenzialmente gravi. Si noti che le persone sofferenti di emicrania possono essere a rischio di alcuni eventi cerebrovascolari (ad esempio, accidente cerebrovascolare, attacco ischemico transitorio).
Dopo la somministrazione, sumatriptan può essere associato a sintomi transitori, tra cui dolore e oppressione toracica, che possono essere intensi e interessare la gola. Quando questi sintomi sono ritenuti indicativi di malattia cardiaca ischemica, non devono essere somministrati ulteriori dosi di sumatriptan e idonea valutazione deve essere effettuata.
Sumatriptan non deve essere somministrato a pazienti con fattori di rischio per malattia cardiaca ischemica, inclusi i grandi fumatori o i pazienti che assumono terapie sostitutive della nicotina, se non precedentemente sottoposti a esame cardiovascolare (vedere Paragrafo 4.3). Particolare attenzione deve essere prestata alle donne in post–menopausa e agli uomini di età superiore a 40 anni che presentano questi fattori di rischio. Tuttavia, queste valutazioni possono non identificare tutti i pazienti con malattia cardiaca e molto raramente si sono avuti gravi eventi cardiaci nei pazienti senza alcuna malattia cardiovascolare sottostante (vedere Paragrafo 4.8) .
Dopo la commercializzazione del prodotto sono stati raramente descritti pazienti con sindrome serotoninergica (inclusa alterazione dello stato mentale, instabilità autonomica e anomalie neuromuscolari) successiva all’uso di un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina (SSRI) e sumatriptan. La sindrome serotoninergica è stata riferita dopo trattamento concomitante con triptani e inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina (SNRI).
Se il trattamento concomitante con sumatriptan e un SSRI/SNRI è clinicamente giustificato, si consiglia un controllo appropriato del paziente.
Sumatriptan deve essere somministrato con cautela nei pazienti con condizioni che possono influire in modo significativo sull’assorbimento, sul metabolismo o sulla eliminazione del medicinale, come ad esempio un’alterazione della funzionalità epatica o renale.
Sumatriptan deve essere somministrato con cautela nei pazienti con storia di convulsioni o altri fattori di rischio che riducono la soglia convulsiva poiché in associazione a sumatriptan, è stata riferita comparsa di convulsioni (vedere Paragrafo 4.8).
Pazienti con nota ipersensibilità ai sulfonamidi possono avere una reazione allergica dopo la somministrazione di sumatriptan. Queste reazioni vanno da ipersensibilità cutanea ad anafilassi.
Casi di sensibilità crociata sono dimostrabili solo limitatamente; prestare comunque cautela prima di somministrare sumatriptan a questi pazienti.
Gli effetti indesiderati compaiono più comunemente nel corso dell’uso concomitante di triptani e preparati erboristici contenenti l’Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum).
L’uso prolungato di qualsiasi tipo di antidolorifico contro le cefalee può peggiorarle. Se questa situazione viene dimostrata o sospettata, consultare il medico ed interrompere il trattamento. Le diagnosi di emicrania da sovradosaggio farmacologico (MOH) devono essere sospettate nei pazienti che hanno emicrania frequente o giornaliera nonostante (o a causa di) il regolare impiego di farmaci per il mal di testa.
Gravidanza
Sono disponibili dati ottenuti dopo la commercializzazione relativi all’impiego di sumatriptan nel corso del primo trimestre di gravidanza in più di 1000 donne. Sebbene questi dati contengano insufficienti informazioni per trarre conclusioni definitive, non indicano un aumento del rischio di difetti congeniti. L’esperienza sull’uso di sumatriptan nel secondo e terzo trimestre di gravidanza è limitata.
L’analisi degli studi sperimentali sugli animali non indica alcun effetto teratogeno diretto né un effetto dannoso sullo sviluppo peri– e postnatale. Tuttavia, sono possibili effetti sulla vitalità embriofetale nel coniglio (vedere Paragrafo 5.3). La somministrazione di sumatriptan deve essere presa in considerazione unicamente se il beneficio atteso per la madre è maggiore rispetto al possibile rischio per il feto.
Allattamento
È stato dimostrato che dopo somministrazione sottocutanea sumatriptan viene secreto nel latte materno. L’esposizione del bambino può essere ridotta al minimo evitando l’allattamento al seno per 12 ore dopo il trattamento; in questo lasso di tempo, eventuale latte materno dovrà essere scartato.
Di seguito vengono elencati gli eventi avversi, secondo sistema di classe d’ organo e frequenza. Le frequenze vengono definite come: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1000, <1/100), raro (≥1/10,000, <1/1000), molto raro (<1/10,000,), non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Alcuni dei sintomi riportati come effetti indesiderati possono essere sintomi associati all’emicrania.
Disturbi del sistema immunitario
Frequenza non nota: Reazioni di ipersensibilità che vanno da ipersensibilità cutanea (come orticaria) all’anafilassi.
Disturbi psichiatrici
Frequenza non nota: Ansia.
Patologie del sistema nervoso
Comune: Capogiri, sonnolenza, disturbi sensoriali incluse parestesia e ipoestesia.
Frequenza non nota: Convulsioni, sebbene esse siano comparse in pazienti con storia di convulsioni o concomitanti condizioni predisponenti alle convulsioni. Sono stati riferiti casi di pazienti nei quali tali fattori predisponenti non erano apparenti; tremore, distonia, nistagmo, scotoma.
Patologie dell’occhio
Frequenza non nota: Tremori, diplopia, abbassamento della vista. Perdita della vista inclusi difetti permanenti. Tuttavia, disordini della vista possono presentarsi anche nel corso di un attacco di emicrania.
Patologie cardiache
Frequenza non nota: Bradicardia, tachicardia, palpitazioni, aritmie cardiache, alterazioni transitorie ischemiche dell’ECG, vasospasmo dell’arteria coronarica, infarto del miocardio, angina (vedere Paragrafo 4.3 e 4.4).
Patologie vascolari
Comune: Aumenti transitori della pressione sanguigna immediatamente dopo il trattamento. Vampate.
Frequenza non nota: ipotensione, fenomeno di Raynaud.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Comune: Dispnea
Patologie gastrointestinali
Comune: Nausea e vomito in alcuni pazienti, ma non è chiaro se sono correlati a Sumatriptan SUN o alla condizione sottostante.
Frequenza non nota: Colite ischemica.
Frequenza non nota: Diarrea.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Frequenza non nota: Iperidrosi.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Comune: Sensazione di pesantezza (solitamente transitoria, può essere intensa e interessare qualsiasi parte del corpo, inclusi il torace e la gola). Mialgia.
Frequenza non nota: Rigidità del collo.
Frequenza non nota: Artralgia.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune: dolore, sensazione di caldo o freddo, sensazione di pressione o oppressione (questi eventi sono solitamente transitori e possono essere intensi ed interessare qualsiasi parte del corpo, inclusi il torace e la gola).
Sensazione di debolezza, affaticamento (entrambi gli eventi sono principalmente di intensità da lieve a moderata e transitori).
Esami diagnostici
Molto raro: Occasionali alterazioni minori ai test di funzionalità epatica.
Gli effetti collaterali più comuni associati al trattamento con sumatriptan somministrato per via sottocutanea sono:
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Molto comune: Dolore transitorio al sito di iniezione. Sono stati riferiti anche sensazione di spilli/bruciore, gonfiore, eritema, lividi e sanguinamento.
Sebbene non siano disponibili dei confronti diretti, la comparsa di vampate, parestesia e sensazione di caldo, pressione e pesantezza possono essere più comuni dopo l’iniezione di sumatriptan.
Per contro, nausea, vomito e affaticamento sembrano essere meno frequenti con la somministrazione sottocutanea di sumatriptan che con le compresse.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili
Cloruro di sodio
Acqua per Preparazioni Iniettabili
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.