Solving (Mdm spa)

Compresse 30cpr 100mg

Principio attivo:Nimesulide
Gruppo terapeutico:Farmaci antiinfiammatori ed antireumatici non steroidei
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rnr - non ripetibile (ex s/f)
GlucosioNon presente
GlutinePresente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • dolore acuto
  • dismenorrea
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    Posologia

    SOLVING 100 mg compresse (o 100 mg granulato per sospensione orale) deve essere usato per il minor tempo possibile, in base alle esigenze cliniche. Inoltre, gli effetti indesiderati possono essere minimizzati usando la dose minima efficace per il minor tempo necessario a controllare i sintomi.

    La durata massima di un ciclo di trattamento con nimesulide è di 15 giorni (vedere paragrafo 4.4).

    Adulti:

    100 mg due volte al giorno dopo i pasti.

    Anziani:

    nei pazienti anziani non occorre ridurre la dose giornaliera (vedere paragrafo 5.2).

    Bambini (<12 anni):

    SOLVING 100 mg compresse (o 100 mg granulato per sospensione orale) è controindicato in questi pazienti (vedere anche paragrafo 4.3).

    Adolescenti (da 12 a 18 anni):

    sulla base del profilo cinetico negli adulti e delle caratteristiche farmacodinamiche di nimesulide, non è necessario modificare la dose in questi pazienti.

    Insufficienza renale:

    sulla base della farmacocinetica, non è necessario modificare la dose nei pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (clearance della creatinina 30–80 ml/min), SOLVING 100 mg compresse (o 100 mg granulato per sospensione orale) è invece controindicato in caso di insufficienza renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/min) (vedere paragrafi 4.3 e 5.2).

    Insufficienza epatica:

    l’uso di SOLVING 100 mg compresse (o 100 mg granulato per sospensione orale) è controindicato in pazienti con insufficienza epatica (vedere paragrafi 4.3 e 5.2).

    Controindicazioni
  • broncospasmo
  • rinite
  • orticaria
  • acido acetilsalicilico
  • altre
  • emorragia gastrointestinale
  • perforazione
  • ulcera peptica
  • altra
  • gravidanza
  • allattamento
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    Interazioni
  • antinfiammatori
  • acido acetilsalicilico
  • antinfiammatorie
  • anticoagulanti
  • warfarin
  • agenti
  • anticoagulante
  • diuretici
  • antipertensivi
  • dopo
  • furosemide
  • diuretica
  • descritto
  • anti–infiammatori non steroidei
  • litio
  • teofillina
  • digossina
  • cimetidina
  • antiacido
  • alluminio
  • magnesio
  • state osservate interazioni
  • metotrexato
  • prostaglandine
  • ciclosporine
  • tolbutamide
  • acido salicilico
  • acido valproico
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    Avvertenze

    L’uso di SOLVING 100 mg compresse (o 100 mg granulato per sospensione orale) deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi–2. Inoltre, ai pazienti deve essere consigliato di astenersi dall’assumere altri analgesici concomitanti.

    Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati usando la minima dose efficace per il minor tempo necessario a controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.2).

    Sospendere il trattamento se non si osservano benefici.

    Effetti epatici

    In rari casi è stata riportata un’associazione tra SOLVING 100 mg compresse (o 100 mg granulato per sospensione orale) e reazioni epatiche gravi, inclusi alcuni casi fatali molto rari (vedere anche paragrafo 4.8). I pazienti che accusano sintomi compatibili con lesioni epatiche durante il trattamento con SOLVING 100 mg compresse (o 100 mg granulato per sospensione orale) (per esempio anoressia, nausea, vomito, dolori addominali, affaticamento, urine scure) o i pazienti che presentano nel corso del trattamento test anormali di funzionalità epatica devono sospendere il trattamento. Questi pazienti non devono più utilizzare nimesulide. Lesioni epatiche, reversibili nella maggior parte dei casi, sono state riportate dopo esposizione breve al farmaco.

    Nel caso in cui, nei pazienti che assumono nimesulide, compaiano febbre e/o sintomi simil–influenzali, il trattamento deve essere interrotto.

    Effetti gastrointestinali

    Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione che possono essere fatali.

    Il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi crescenti di FANS in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3) e negli anziani. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile. La terapia combinata con agenti protettori (ad esempio misoprostolo o inibitori della pompa protonica) deve essere considerata per questi pazienti e anche per coloro che, in concomitanza, assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere sotto e paragrafo 4.5).

    Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, specialmente se anziani, devono riferire qualsiasi sintomo addominale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale), in particolare nelle fasi iniziali del trattamento.

    In qualsiasi momento durante il trattamento si possono manifestare emorragie, ulcere o perforazioni gastrointestinali con o senza sintomi di preavviso o precedenti eventi gastrointestinali. Se si manifestano emorragie o ulcere gastrointestinali, si deve sospendere il trattamento con nimesulide. Nimesulide deve essere usato con cautela nei pazienti con patologie gastrointestinali, inclusi precedenti ulcera peptica, emorragie gastrointestinali, colite ulcerosa o morbo di Crohn.

    Cautela deve essere consigliata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come Warfarin, inibitori selettivi del riassorbimento della serotonina o agenti antiaggreganti piastrinici come l’aspirina (vedere paragrafo 4.5).

    Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono SOLVING 100 mg compresse (o 100 mg granulato per sospensione orale) il trattamento deve essere sospeso.

    I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiché tali condizioni possono essere esacerbate (vedere paragrafo 4.8).

    Anziani: i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedere paragrafo 4.2). Di conseguenza, è consigliato un adeguato monitoraggio clinico.

    Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari

    Un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con una storia di ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiché sono stati riportati ritenzione idrica ed edema in associazione alla terapia con FANS.

    Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus). Non ci sono dati sufficienti per escludere tale rischio con SOLVING.

    I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con nimesulide soltanto dopo attenta valutazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare (per es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo).

    Poiché nimesulide può interferire con la funzionalità piastrinica, deve essere usato con cautela nei pazienti con diatesi emorragica (vedere anche paragrafo 4.3). SOLVING 100 mg compresse (o 100 mg granulato per sospensione orale) non rappresenta tuttavia un sostituto dell’acido acetilsalicilico nella profilassi cardiovascolare.

    Effetti renali

    Nei pazienti con insufficienza renale o cardiaca, occorre cautela perché l’uso di SOLVING 100 mg compresse (o 100 mg granulato per sospensione orale) può danneggiare la funzionalità renale. In tal caso, il trattamento deve essere sospeso (vedere anche paragrafo 4.5).

    Effetti cutanei

    Reazioni cutanee gravi, alcune delle quali fatali, incluse dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens–Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l’uso dei FANS (vedere paragrafo 4.8). I pazienti sembrano essere a maggior rischio nelle prime fasi della terapia: l’insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. SOLVING 100 mg compresse (o 100 mg granulato per sospensione orale) deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni delle mucose o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.

    Effetti sulla fertilità

    L’uso di SOLVING 100 mg compresse (o 100 mg granulato per sospensione orale) può compromettere la fertilità femminile e non è raccomandato in donne che tentano di avere una gravidanza. Nelle donne che hanno difficoltà a concepire o che vengono sottoposte ad accertamenti per infertilità, si deve considerare la sospensione del trattamento con SOLVING 100 mg compresse (o 100 mg granulato per sospensione orale) (vedere paragrafo 4.6).

    SOLVING compresse contiene lattosio e non è quindi adatto in soggetti con rare condizioni ereditarie di intolleranza al galattosio, con carenza di Lapp lattasi o con malassorbimento di glucosio–galattosio.

    SOLVING granulato per sospensione orale contiene saccarosio e non è quindi adatto in soggetti con rare condizioni ereditarie di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio/galattosio, carenza di saccarosio–isomaltasi.

    Gravidanza

    L’uso di SOLVING 100 mg compresse (o 100 mg granulato per sospensione orale) è controindicato nell’ultimo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.3).

    Come per gli altri FANS, l’uso di SOLVING 100 mg compresse (o 100 mg granulato per sospensione orale) non è consigliato nelle donne che tentano di avere una gravidanza (vedere paragrafo 4.4).

    L’inibizione della sintesi di prostaglandine può avere un impatto negativo sulla gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un più alto rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso, nella prima fase della gravidanza, di un inibitore della sintesi delle prostaglandine. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache era aumentato da meno dell’1% fino a circa l’1.5%. È stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia.

    Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post impianto e di mortalità embrio–fetale. Inoltre, un’aumentata incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stata riportata in animali a cui durante il periodo di organogenesi erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine.

    Studi su conigli hanno dimostrato una tossicità riproduttiva atipica (vedere paragrafo 5.3) e non sono disponibili dati esaurienti sull’uso di SOLVING 100 mg compresse (o 100 mg granulato per sospensione orale) nelle donne in gravidanza. Di conseguenza, il rischio potenziale per l’essere umano è sconosciuto ed è sconsigliata la prescrizione del farmaco durante i primi due trimestri di gravidanza, se non in casi strettamente necessari.

    Se SOLVING 100 mg compresse (o 100 mg granulato per sospensione orale) è usato da una donna che cerca una gravidanza, o durante il primo o secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le più basse possibili.

    Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre:

    • il feto a:

    § tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);

    § disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo–idroamnios;

    • la madre e il neonato, alla fine della gravidanza a:

    § un possibile prolungamento del tempo di sanguinamento e un effetto antiaggregante piastrinico che può presentarsi anche a dosi molto basse;

    § inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.

    Conseguentemente SOLVING 100 mg compresse (o 100 mg granulato per sospensione orale) è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.

    Non è noto se nimesulide viene escreto nel latte umano. SOLVING 100 mg compresse (o 100 mg granulato per sospensione orale) è controindicato nelle donne che allattano (vedere paragrafi 4.3 e 5.3).

    Effetti Collaterali

    a) Descrizione generale

    Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus). (vedere paragrafo 4.4).

    Edema, ipertensione e insufficienza cardiaca sono stati riportati in associazione con trattamenti con FANS. Sono stati riportati casi molto rari di reazioni bollose incluse Sindrome di Stevens–Johnson e necrolisi tossica epidermica.

    Gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatali, in particolare negli anziani (vedere paragrafo 4.4). Dopo la somministrazione di SOLVING sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4). Meno frequentemente sono state osservate gastriti.

    b) Tabella degli effetti indesiderati

    Il seguente elenco di effetti indesiderati si basa sui risultati di sperimentazioni cliniche controllate* (su 7.800 pazienti circa) e sui dati di farmacovigilanza. I casi riportati sono classificati come molto comuni (>1/10); comuni (>1/100, <1/10), non comuni (>1/1.000, <1/100); rari (>1/10.000, <1/1.000); molto rari (<1/10.000), inclusi i casi isolati.

    Patologie vascolari Non comuni Ipertensione*
    Rari Emorragia*
    Fluttuazioni della pressione arteriosa*
    Vampate di calore *
    Patologie del sistema emolinfopoietico Rari Anemia*
    Eosinofilia *
    Molto rari Trombocitopenia
    Pancitopenia
    Porpora
    Disturbi del sistema immunitario Rari Ipersensibilità*
    Molto rari Anafilassi
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione Rari Iperkaliemia*
    Disturbi psichiatrici Rari Ansia*
    Nervosismo*
    Incubi*
    Patologie del sistema nervoso Non comuni Vertigini*
    Molto rari Mal di testa
    Sonnolenza
    Encefalopatia (sindrome di Reye)
    Patologie dell’occhio Rari Visione sfuocata *
    Molto rari Disturbi visivi
    Patologie dell’orecchio e del labirinto Molto rari Vertigini
    Patologie cardiache Rari Tachicardia*
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comuni Dispnea*
    Molto rari Asma
    Broncospasmo
    Patologie gastrointestinali Comuni Diarrea*
    Nausea*
    Vomito*
    Non comuni Stipsi*
    Flatulenza*
    Non comune Sanguinamento gastrointestinale, ulcera e perforazione duodenale, ulcera e perforazione gastrica
    Molto rari Gastrite*
    Dolori addominali
    Dispepsia
    Stomatite
    Melena
    Emorragie gastrointestinali
    Ulcera e perforazione duodenale
    Ulcera e perforazione gastrica
    Patologie epatobiliari (vedere paragrafo 4.4 âE.£Avvertenze speciali e precauzioni d’impiegoâE. ) Comune Aumento dei livelli degli enzimi epatici
    Molto rari Epatite
    Epatite fulminante (inclusi casi letali)
    Ittero
    Colestasi
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comuni Prurito*
    Eruzioni*
    Aumento della sudorazione*
    Rari Eritema*
    Dermatite*
    Molto rari Orticaria
    Edema angioneurotico
    Edema del viso
    Eritema multiforme
    Sindrome di Stevens Johnson
    Necrolisi epidermica tossica
    Patologie renali e urinarie Rari Disuria*
    Ematuria*
    Molto rari Ritenzione urinaria*
    Insufficienza renale
    Oliguria
    Nefrite interstiziale
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Non comuni Edema*
    Rari Malessere*
    Astenia*
    Molto rari Ipotermia
    Esami diagnostici Comuni Aumento degli enzimi epatici*
    * dati di frequenza ricavati dalle sperimentazioni cliniche

    Eccipienti

    Compresse: dioctilsolfosuccinato sodico, idrossipropilcellulosa, lattosio, sodio amido glicolato, cellulosa microcristallina, olio vegetale idrogenato, magnesio stearato.

    Granulato per sospensione orale: cetomacrogol 1000, saccarosio, maltodestrine, acido citrico, aroma di arancio.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.