La posologia è in funzione delle richieste metaboliche del paziente e della risposta clinica.
Iniettare per via endovenosa lenta (goccia a goccia) dosi variabili da 250 a 1000 ml pro/die. La lenta introduzione della soluzione è importante per l’utilizzazione fisiologica degli aminoacidi: infatti se la soluzione è introdotta con troppa rapidità, il contenuto di aminoacidi nel sangue aumenta eccessivamente con conseguente loro eliminazione nelle urine e mancata utilizzazione da parte dell’organismo.
Il prodotto deve essere usato con cautela nei pazienti con acidosi, con alterazioni della funzionalità renale o con grave insufficienza cardiaca congestizia. Come per tutte le soluzioni endovenose si deve evitare un sovraccarico circolatorio specialmente nei pazienti con disfunzioni cardiache o polmonari.
Nei bambini è necessario un frequente controllo dell’azotemia onde evitare un’iperammoniemia dose-dipendente che può comparire durante il trattamento prolungato.
Complicazioni di tipo metabolico possono essere evitate mediante frequenti valutazioni cliniche e determinazioni laboratoristiche soprattutto durante i primi giorni di trattamento.
Onde evitare complicazioni di tipo tecnico (pneumotorace, lesione arteriosa) e settico, è opportuno che i cateteri vengano posizionati secondo la procedura chirurgica e che vengano osservate le più rigorose condizioni di asepsi.
Il prodotto contiene sodio metabisolfito; tale sostanza può provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi.
La soluzione va usata solo se perfettamente limpida e serve per un’unica somministrazione. Non utilizzare soluzioni residue.
Le soluzioni contenenti particelle visibili ad occhio nudo non devono essere usate.
Tutte le preparazioni si intendono per una sola ed ininterrotta somministrazione e l’eventuale residuo della prima non può essere riutilizzato per successive somministrazioni.
Sospendere la somministrazione all’apparire di brividi o altri segni di scarsa tollerabilità.
Il prodotto deve essere usato con cautela nelle donne in gravidanza.
Un’infusione endovenosa rapida può causare febbre, brividi, nausea e vomito. Altri effetti comprendono eruzioni cutanee, vasodilatazione, dolore addominale e convulsioni. In tal caso sospendere prontamente la somministrazione e se necessario istituire un’idonea terapia. Possono manifestarsi flebite e trombosi in sede di iniezione o nel corso della vena usata per l’infusione. Se ciò si verifica scegliere un’altra sede di iniezione.
Sodio metabisolfito, Acqua per preparazioni iniettabili.
Osmolarità teorica:
Solamin 5 g/100 ml 467 mOsm/l
Solamin Forte 7.5 g/100 ml 700 mOsm/l
Non conservare al di sopra di 25°C. Non congelare né mettere in frigorifero.
Conservare il contenitore nel proprio confezionamento al riparo dalla luce.
Non utilizzare il prodotto dopo la data di scadenza indicata, che si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.