Sinebriv (Actavis italy spa)

Compresse orodispersibili 20cpr orodisp 500mg

da6.20 €
Principio attivo:Paracetamolo
Gruppo terapeutico:Altri analgesici ed antipiretici
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Sop - non richiesta
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • febbre
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    Posologia

    Metodo di somministrazione

    Per uso orale.

    Le compresse devono essere poste in bocca dove si sciolgono sulla lingua. La compressa si disperde rapidamente in bocca e può essere ingerita facilmente. Per facilitare l’assunzione, la compressa può essere ingerita con un bicchiere d’acqua o, in particolare nei bambini piccoli, disciolta in un cucchiaio o un cucchiaino d’acqua.

    Posologia

    Il dosaggio pediatrico deve essere basato sul peso corporeo e si deve usare una forma di somministrazione idonea. Le informazioni fornite di seguito sull’età dei bambini in ogni gruppo di peso sono solo indicative.

    Una somministrazione regolare riduce al minimo le oscillazioni del dolore e della febbre. Nei bambini la somministrazione deve essere regolare, anche durante la notte, preferibilmente a intervalli di 6 ore, altrimenti a intervalli di almeno 4 ore. La dose giornaliera raccomandata di paracetamolo è circa 60 mg/kg suddivisi in 4 o 6 somministrazioni giornaliere oppure circa 15 mg/kg ogni 6 ore o 10 mg/kg ogni 4 ore. La dose massima giornaliera non deve essere superata in considerazione del rischio di danno epatico serio (vedere paragrafi 4.4 e 4.9).

    Adulti e adolescenti di peso superiore a 50 kg

    La dose abituale è compresa tra 500 mg e 1.000 mg ogni 4 ore al bisogno, fino a un massimo di 3 g al giorno.

    Bambini e adolescenti di peso compreso tra 43 e 50 kg (circa 12–15 anni di età)

    La dose abituale è 500 mg ogni 4 ore al bisogno, fino a un massimo di 3 g al giorno.

    Bambini di peso compreso tra 33 e 43 kg (circa 11–12 anni di età)

    La dose abituale è 500 mg ogni 6 ore al bisogno, fino a un massimo di 2 g al giorno.

    Bambini di peso compreso tra 25 e 33 kg (circa 8–11 anni di età)

    La dose abituale è 500 mg ogni 6 ore al bisogno, fino a un massimo di 1,5 g al giorno.

    Questo prodotto medicinale non deve essere somministrato a bambini di peso inferiore a 25 kg.

    In caso di febbre alta o segno di infezione per oltre 3 giorni o in caso di dolore per oltre 5 giorni, il paziente deve rivolgersi a un medico.

    Funzione renale alterata

    Il paracetamolo deve essere usato con cautela in presenza di insufficienza renale e si raccomanda di aumentare l’intervallo tra le dosi in caso di insufficienza renale grave. Quando la clearance della creatinina è inferiore a 10 ml/min., l’intervallo minimo tra 2 somministrazioni deve essere di 8 ore.

    Funzione epatica alterata

    Il paracetamolo deve essere usato con cautela in presenza di insufficienza epatica.

    Controindicazioni
  • paracetamolo
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    Interazioni
  • paracetamolo
  • alcol
  • barbiturici
  • induttori enzimatici
  • probenecid
  • acido glucuronico
  • cloramfenicolo
  • metoclopramide
  • colestiramina
  • anticoagulante
  • warfarin
  • cumarinici
  • glucosio–ossidasi–perossidasi
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    Avvertenze

    Si sconsiglia l’uso prolungato o frequente. I pazienti devono essere avvertiti della necessità di non assumere in concomitanza altri prodotti contenenti paracetamolo. L’assunzione di più dosi giornaliere in una sola somministrazione può danneggiare gravemente il fegato. In questi casi non si manifesta perdita di coscienza, tuttavia, è necessario rivolgersi immediatamente a un medico. L’uso prolungato non sottoposto a supervisione medica può essere nocivo. Negli adolescenti trattati con 60 mg/kg al giorno di paracetamolo, l’associazione con un altro antipiretico non è giustificata fatta eccezione per i casi di inefficacia.

    Si consiglia di prestare attenzione in caso di somministrazione del paracetamolo a pazienti con insufficienza renale da moderata a grave, insufficienza epatica da lieve a moderata (compresa sindrome di Gilbert), insufficienza epatica grave (Child–Pugh>9), epatite acuta, trattamento concomitante con prodotti medicinali che alterano la funzionalità epatica, deficit di glucosio–6–fosfato deidrogenasi, anemia emolitica, abuso di alcol, disidratazione e malnutrizione cronica.

    I rischi di sovradosaggio sono maggiori nei soggetti affetti da epatopatia non cirrotica indotta da alcolici.

    Occorre prestare cautela in caso di alcolismo cronico. In questi casi, la dose giornaliera non deve superare i 2 grammi. Durante il trattamento con paracetamolo non si devono assumere alcolici.

    In caso di febbre alta, segni di infezione secondaria o persistenza dei sintomi, deve essere effettuata una rivalutazione del trattamento.

    Dopo il trattamento a lungo termine (> 3 mesi) con analgesici somministrati ogni due giorni o con frequenza maggiore, si può osservare insorgenza o aggravamento della cefalea. La cefalea causata da un uso eccessivo di analgesici non deve essere trattata con un aumento della dose del farmaco. In questi casi, l’uso di analgesici deve essere sospeso previa consultazione con un medico.

    Si consiglia di prestare attenzione nei pazienti asmatici sensibili all’acido acetilsalicilico perchè è stata segnalata una lieve reazione di broncospasmo con il paracetamolo (reazione crociata).

    Sinebriv contiene aspartame, una fonte di fenilalanina. Può essere nocivo per i soggetti con fenilchetonuria.

    Evitare l’uso nei bambini con fenilchetonuria perchè i bambini sono particolarmente sensibili agli effetti nocivi di quantità eccessive di fenilalanina.

    Rivolgersi immediatamente a un medico in caso di sovradosaggio, anche se il paziente si sente bene, perchè esiste il rischio di danno epatico irreversibile (vedere paragrafo 4.9).

    Gravidanza

    Gravidanza

    Studi epidemiologici sull’uso di dosi orali terapeutiche di paracetamolo non hanno mostrato effetti indesiderati sulla gravidanza umana o sul feto/neonato. Durante la gravidanza, il paracetamolo può essere usato a dosi terapeutiche.

    Allattamento

    Il paracetamolo viene escreto nel latte materno, ma non in quantità clinicamente significative. Non sono stati riportati effetti indesiderati nei bambini in allattamento. Il paracetamolo può essere usato dalle donne che allattano al seno, purchè non si superi il dosaggio raccomandato. Prestare cautela in caso di uso a lungo termine.

    Effetti Collaterali

    Alle dosi terapeutiche si manifestano pochi effetti indesiderati.

    La frequenza degli effetti indesiderati è stata classificata come segue: molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a <1/10), non comune (da ≥1/1.000 a <1/100), raro (da ≥1/10.000 a <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

    Frequenza Sistema Sintomi
    Raro >1/10000 –< 1/1000 Patologie del sistema emolinfopoietico Disturbi piastrinici, disturbi delle cellule staminali.
    Disturbi del sistema immunitario Allergie (escluso angioedema).
    Disturbi psichiatrici Depressione non altrimenti specificata, stato confusionale, allucinazioni.
    Patologie del sistema nervoso Tremore non altrimenti specificato, cefalea non altrimenti specificata.
    Patologie dell’occhio Visione anormale.
    Patologie cardiache Edema.
    Patologie gastrointestinali Emorragia non altrimenti specificata, dolore addominale non altrimenti specificato, diarrea non altrimenti specificata, nausea, vomito.
    Patologie epatobiliari Funzionalità epatica anormale, insufficienza epatica, necrosi epatica, ittero.
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Prurito, rash, sudorazione, porpora, angioedema, orticaria.
      Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Capogiro (escluse le vertigini), malessere, piressia, sedazione, interazione farmacologica non altrimenti specificata.
    Lesioni, avvelenamento e complicanze procedurali Sovradosaggio e avvelenamento.
    Molto raro (< 10 000) Patologie epatobiliari Epatotossicità.
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Reazione di Ipersensibilità (che richiede la sospensione del trattamento).
    Patologie del sistema Emolinfopoietico Trombocitopenia, leucopenia, neutropenia, anemia emolitica.
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione Ipoglicemia.
    Patologie renali e urinarie Piuria sterile (urine torbide) ed effetti indesiderati a livello renale.

    Sono stati segnalati alcuni casi di necrolisi epidermica, sindrome di Stevens Johnson, eritema multiforme, edema della laringe, shock anafilattico, anemia, alterazione epatica ed epatite, alterazione renale (grave compromissione della funzionalità renale, nefrite interstiziale, ematuria, anuria), effetti gastrointestinali e vertigini.

    Eccipienti

    Etilcellulosa

    Mannitolo (E421)

    Cellulosa microcristallina (E460)

    Crospovidone

    Aspartame (E951)

    Magnesio stearato (E572)

    Aroma di fragola [contiene anche maltodestrina, gomma arabica (E414)]

    Conservazione

    PVC /AclarR: Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

    PVC/PVdC: Conservare al di sotto dei 30° C.