Adulti
1 fiala più volte al giorno per via intramuscolare o endovenosa, fino ad un massimo di 4 fiale al giorno.
Bambini
6 mcg /kg/dose, questa dose può essere ripetuta ogni 6–8 ore. La massima dose raccomandata è di 0,3 mg/dose.
Fare particolare attenzione in caso di:
– storia di allergie o asma bronchiale;
– preesistente neuropatia autonomica in quanto possono esacerbarsi i sintomi;
– danni neurologici, sindrome di Down, spasticità, iride chiara a causa di un aumento del rischio di eventi avversi in tali circostanze;
– patologie cardiache inclusa tachicardia, altre tachiaritmie, malattia cardiaca coronarica, malattia cardiaca congestizia a causa di un aumento del rischio di eventi avversi in tali circostanze;
– utilizzo in pazienti anziani in quanto può verificarsi un aumento del rischio di aumentata pressione intraoculare, difficoltà nella minzione, ritenzione urinaria e costipazione;
– utilizzo nei bambini a causa di un aumento del rischio di eventi avversi e avvelenamento;
– preesistente ipertensione, possono esserci eventi di ipotensione ortostatica e tachicardia;
– preesistente ipertiroidismo a causa dell’aumento del rischio di eventi avversi in tale circostanza;
– parkinsonismo, in caso do uso di alte dosi, la sospensione improvvisa può provocare vomito, malessere, eccessiva sudorazione e salivazione;
– ipertrofia prostatica.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti:
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio, cioè è praticamente senza sodio.
Gravidanza
Non vi sono dati adeguati riguardo l’uso della scopolamina in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva. Il rischio potenziale per gli essere umani non è noto.
La scopolamina attraversa facilmente la placenta e, quando somministrata alla madre in prossimità del parto, può causare effetti sul feto/neonato come tachicardia e diminuzione della variabilità del battito cardiaco. La somministrazione di farmaci anticolinergici, come la scopolamina, a donne in gravidanza con preeclampsia può aumentare l’attività del sistema nervoso simpatico e predisporre la paziente a convulsioni eclampitiche.
Allattamento
La somministrazione del farmaco è compatibile con l’allattamento. Tuttavia, le evidenze disponibili e i pareri degli esperti non sono esaustivi per determinare il potenziale rischio del farmaco nel bambino. Non è noto se la scopolamina influisca sulla quantità o sulla composizione del latte materno. Pertanto, è necessario utilizzare cautela quando si usa la scopolamina in donne che stanno allattando.
Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati della scopolamina organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati.
Patologie cardiache
Tachicardia, soprattutto ad alte dosi. A basse dosi la scopolamina determina un rallentamento cardiaco che è maggiore di quello osservato con l’atropina.
Ipotensione, in particolare quando la scopolamina è utilizzata in combinazione con la morfina.
Patologie gastrointestinali
Xerostomia.
Costipazione.
Patologie del sistema nervoso
Sonnolenza, agitazione, disturbi della memoria, allucinazioni e confusione.
Ad alte dosi, capogiri, agitazione, tremori, fatica e difficoltà motoria.
Coma e meningismo.
Patologie dell’occhio
Anisicoria, esotropia.
Midriasi, visione offuscata e fotofobia. Ad alte dosi è stata anche riportata ciclopegia.
Secchezza, arrossamento, prurito oculare e glaucoma ad angolo chiuso.
Disturbi psichiatrici
Psicosi, psicosi tossica.
Effetti da sospensione del farmaco (sindrome d’astinenza), caratterizzati da sintomi quali capogiri, nausea, vomito, mal di testa e disturbi dell’equilibrio.
Patologie renali e urinarie
Disuria, ritenzione urinaria.
Acido cloridrico 0,1M
Sodio cloruro
Acqua per preparazioni iniettabili.
Conservare nella confezione originale per riparare il medicinale dalla luce.
Non sono richieste particolari condizioni di conservazione relative alla temperatura.
Accertarsi prima dell’uso che la soluzione sia limpida, incolore e priva di particelle visibili.
Le fiale sono per uso singolo: la soluzione eventualmente non utilizzata deve essere eliminata.