Adulti
Nelle infezioni da Herpes simplex (con l’eccezione dell’encefalite erpetica) e nelle forme ricorrenti di infezioni da virus Varicella–zoster (in caso di normale funzione immunitaria) il dosaggio è di 5 mg/kg ogni 8 ore, purchè la funzione renale non sia compromessa (vedere Pazienti con funzionalità renale compromessa).
Nei pazienti immunocompromessi con infezioni da virus Varicella– Zoster ed in quelli con encefalite da virus Herpes Simplex, il dosaggio è di 10 mg/kg ogni 8 ore purchè la funzione renale non sia compromessa (vedere Pazienti con funzionalità renale compromessa).
Ai pazienti obesi deve essere somministrata la dose raccomandata negli adulti facendo riferimento a peso corporeo ideale piuttosto che quello effettivo.
Bambini
La dose di SANAVIR soluzione per infusione nei bambini tra i 3 mesi ed i 12 anni è calcolata in base alla superficie corporea.
Nei bambini di tre mesi di età o più con infezioni da Herpes simplex (con l’eccezione dell’encefalite erpetica) ed in quelli con forme ricorrenti di infezioni da virus Varicella–zoster (in caso di normale funzione immunitaria) il dosaggio è di 250 mg/m² di superficie corporea ogni 8 ore, purchè la funzione renale non sia compromessa.
Nei bambini immunocompromessi con infezioni da virus Varicella–zoster ed in quelli con encefalite da virus Herpes simplex, il dosaggio è di 500 mg/m² ogni 8 ore purchè la funzione renale non sia compromessa.
Neonati e bambini fino a tre mesi di età
La dose di SANAVIR soluzione per infusione nei neonati e nei bambini fino a tre mesi di età deve essere calcolata sulla base del peso corporeo.
La dose raccomandata per il trattamento dei neonati con nota o sospetta infezione da herpes neonatale è di 20 mg/kg di peso corporeo di aciclovir soluzione per infusione ogni 8 ore per 21 giorni nel caso di malattia diffusa e a livello del sistema nervoso centrale o per 14 giorni nel caso di malattia limitata alla cute e alle mucose.
I neonati e i bambini con una funzione renale compromessa, richiedono una modifica appropriata della dose in base al grado di compromissione renale (vedere Pazienti con funzionalità renale compromessa).
Anziani
Si deve tener conto della possibilità di una compromissione renale e di conseguenza il dosaggio deve essere modificato (vedere anche di seguito Pazienti con funzionalità renale compromessa).
Deve essere mantenuta un’adeguata idratazione.
Pazienti con funzionalità renale compromessa
Si consiglia cautela nel somministrare aciclovir soluzione per infusione nei pazienti con funzionalità renale compromessa.
Deve essere mantenuta un’adeguata idratazione.
L’aggiustamento del dosaggio per i pazienti con compromissione renale si basa sulla clearance della creatinina in unità di ml/min negli adulti e adolescenti e in unità di ml/min/1,73m² per i neonati e i bambini di età inferiore ai 13 anni. Si consigliano le seguenti modifiche del dosaggio:
Aggiustamenti del dosaggio negli adulti e adolescenti
Clearance della creatinina | Dosaggio |
da 25 a 50 ml/min | Si raccomanda di usare le dosi previste (5 o 10 mg/kg o 500 mg/m²) ogni 12 ore |
da 10 a 25 ml/min | Si raccomanda di usare le dosi previste (5 o 10 mg/kg o 500 mg/m²) ogni 24 ore |
da 0 (anuria) a 10 ml/min | Nei pazienti sottoposti a dialisi continua ambulatoriale peritoneale la dose raccomandata (5 o 10 mg/kg o 500 mg/m²) va dimezzata (2,5 o 5 mg/kg o 250 mg/m²) e somministrata ogni 24 ore. Nei pazienti sottoposti ad emodialisi la dose raccomandata (5 o 10 mg/kg o 500 mg/m²) va dimezzata (2,5 o 5 mg/kg o 250 mg/m²) e somministrata ogni 24 ore dopo la dialisi. |
Aggiustamenti del dosaggio nei neonati e nei bambini
Clearance della creatinina | Dosaggio |
da 25 a 50 ml/min/1,73 m² | Si raccomanda di usare le dosi previste (250 o 500 mg/ m²di superficie corporea o 20 mg/kg di peso corporeo) ogni 12 ore. |
da 10 a 25 ml/min/1,73 m² | Si raccomanda di usare le dosi previste (250 o 500 mg/ m²di superficie corporea o 20 mg/kg di peso corporeo) ogni 24 ore. |
da 0 (anuria) a 10 ml/min/1,73 m² | Nei pazienti sottoposti a dialisi continua ambulatoriale peritoneale la dose raccomandata (250 o 500 mg/ m² di superficie corporea o 20 mg/kg di peso corporeo) va dimezzata e somministrata ogni 24 ore. Nei pazienti sottoposti ad emodialisi la dose raccomandata (250 o 500 mg/ m² di superficie corporea o 20 mg/kg di peso corporeo) va dimezzata e somministrata ogni 24 ore e dopo la dialisi. |
Durata
La somministrazione va continuata per 5 giorni; tuttavia la sua durata può essere modificata in base alle condizioni del paziente ed alla risposta terapeutica. Nella terapia dell’encefalite erpetica la somministrazione va continuata per 10 giorni. Nel trattamento dell’herpes neonatale la somministrazione va continuata per 14 giorni per le infezioni mucocutanee (cute–occhio–bocca) e per 21 giorni per la malattia diffusa e per la malattia a livello del sistema nervoso centrale.
La durata della somministrazione profilattica di Sanavir soluzione per infusione è determinata dal periodo di rischio.
Ricostituzione
Il contenuto di ogni flaconcino di Sanavir 250 mg deve essere sciolto in 10 ml di acqua per preparazioni iniettabili o di soluzione fisiologica, agitando delicatamente sino a che il contenuto si sia completamente dissolto. Ciò consente di ottenere una soluzione di 25 mg/ml di Aciclovir.
Somministrazione
La dose richiesta di Sanavir deve essere somministrata per fleboclisi lenta in un intervallo di tempo di 1 ora.
Dopo la ricostituzione, Sanavir può essere somministrato mediante una pompa per infusione a velocità controllata.
In alternativa, la soluzione ricostituita può essere ulteriormente diluita sino a raggiungere una concentrazione di aciclovir non superiore a 5 mg/ml (0,5 p/v), e somministrata tramite fleboclisi:
– aggiungere il volume richiesto di soluzione ricostituita al liquido di infusione scelto, come specificato di seguito, ed agitare bene per assicurare una adeguata miscelazione;
– nei bambini e nei neonati, nei quali è opportuno mantenere il volume dei fluidi per infusione al minimo, si raccomanda che la diluizione avvenga aggiungendo 4 ml di soluzione ricostituita (100 mg di Aciclovir) a 20 ml di soluzione per fleboclisi;
– negli adulti si raccomanda di utilizzare contenitori per fleboclisi in cui siano presenti 100 ml di soluzione per fleboclisi, anche quando ciò comporti una concentrazione di Aciclovir sostanzialmente al di sotto di 0,5% p/v. Pertanto un contenitore per fleboclisi da 100 ml può essere utilizzato per qualsiasi dose di Sanavir compresa tra 250 e 500 mg (10 e 20 ml di soluzione ricostituita rispettivamente) ma un secondo contenitore deve essere utilizzato per dosi comprese tra 500 mg e 1000 mg.
Dopo diluizione, in accordo con quanto sopra specificato, Sanavir è compatibile con i seguenti liquidi perfusionali e stabile fino a 12 ore a temperatura ambiente (fra 15°C e 25°C):
– sodio cloruro (0,9% p/v)
– glucosio con sodio cloruro I (rispettivamente 4,7% p/v e 0,18% p/v)
– glucosio con sodio cloruro III (rispettivamente 2,75% p/v e 0,45% p/v)
– Ringer lattato.
Nel caso compaia torbidità o presenza di cristalli nella soluzione prima o durante la somministrazione, la soluzione deve essere scartata.
Poichè vi è assenza di qualsiasi conservante antimicrobico, la ricostituzione e la diluizione devono essere condotte in asepsi, immediatamente prima dell’uso ed ogni residuo inutilizzato deve essere scartato.
La soluzione ricostituita o diluita non deve essere congelata.
Nei pazienti a cui viene somministrato aciclovir per via endovenosa o alte dosi di aciclovir per via orale deve essere mantenuta un’adeguata idratazione.
Le dosi per via endovenosa devono essere somministrate mediante infusione per un’ora per evitare la precipitazione di aciclovir nel rene; iniezioni rapide o in bolo devono essere evitate.
Il rischio di insufficienza renale è aumentato con l’uso di altri medicinali nefrotossici. Si richiede cautela se si somministra aciclovir per via endovenosa con altri medicinali nefrotossici.
Uso nei pazienti con insufficienza renale e nei pazienti anziani:
Sanavir è eliminato per mezzo della clearance renale, pertanto la dose deve essere ridotta nei pazienti con insufficienza renale (vedere paragrafo 4.2). E’ probabile che i pazienti anziani abbiano una funzionalità renale ridotta e pertanto in tale gruppo di pazienti si deve considerare la necessità di una riduzione della dose. Sia i pazienti anziani che i pazienti con insufficienza renale sono ad aumentato rischio di sviluppo di effetti collaterali a livello neurologico, e devono essere attentamente controllati per la comparsa di questi effetti. Nelle segnalazioni riportate queste reazioni sono state generalmente reversibili una volta sospeso il trattamento (vedere paragrafo 4.8).
In pazienti sottoposti a trattamento con aciclovir soluzione per infusione ai dosaggi piu elevati (ad esempio per la terapia dell’encefalite erpetica), dovrà essere posta particolare attenzione alla funzionalità renale, particolarmente in caso di pazienti con scarsa idratazione o con funzione renale compromessa.
Aciclovir soluzione iniettabile per infusione ricostituito ha un pH di circa 11,0 e non può pertanto essere somministrato per via orale.
Cicli prolungati o ripetuti di aciclovir in soggetti gravemente immunocompromessi possono comportare la selezione di ceppi virali resistenti con ridotta sensibilita che possono non rispondere a trattamenti continui di aciclovir (vedere paragrafo 5.1).
Il farmaco non deve essere iniettato rapidamente in vena, ma somministrato per fleboclisi lenta in almeno un’ora.
Sanavir contiene sodio (26 mg, equivalenti a circa 1,13 mmol).
Fertilità
Vedere Studi Clinici paragrafo 5.2 e paragrafo 5.3.
Gravidanza
L’uso di aciclovir deve essere considerato solo quando i potenziali benefici superano ogni possibile rischio non noto.
Un registro relativo all’impiego di aciclovir in gravidanza ha fornito dati sugli esiti della gravidanza nelle donne esposte alle varie formulazioni di aciclvir dopo la commercializzazione.
Tali osservazioni non hanno dimostrato un aumento del numero di anomalie alla nascita tra i soggetti esposti ad aciclovir in confronto alla popolazione generale e tutti i difetti riscontrati alla nascita non mostravano alcuna particolarità o caratteristiche comuni tali da suggerire una causa unica.
La somministrazione per via sistemica di aciclovir utilizzando test standard accettati a livello internazionale non ha prodotto effetti embriotossici o teratogeni nei conigli, nei ratti o nei topi.
In una prova sperimentale non compresa nei test standard, condotta sui ratti, si sono osservate anormalita del feto, ma solo dopo dosi sottocutanee di aciclovir così elevate da produrre effetti tossici sulla madre. La rilevanza clinica di questi risultati è incerta.
Allattamento
A seguito della somministrazione per via orale di 200 mg di Aciclovir, 5 volte/die, si è osservata la presenza di Aciclovir nel latte materno a concentrazioni pari a 0,6–4,1 volte i corrispondenti livelli plasmatici.
Tali livelli esporrebbero potenzialmente i lattanti a dosi di Aciclovir fino a 0,3 mg/kg/die. Pertanto, si consiglia cautela nell’uso di aciclovir durante l’allattamento.
Le categorie di frequenza associate con gli eventi avversi di seguito riportati sono delle stime. Per la maggior parte degli eventi non sono disponibili dati adeguati di valutazione dell’incidenza. Inoltre l’incidenza degli eventi avversi puo variare a seconda dell’indicazione.
La seguente convenzione è stata impiegata per la classificazione degli effetti indesiderati in termini di frequenza: molto comune ≥1/10, comune ≥1/100 e <1/10, non comune ≥1/1000 e <1/100, raro ≥1/10.000 e <1/1000, molto raro <1/10.000.
Patologie del sistema emolinfopoietico
Non comune: diminuzione degli indici ematologici (anemia, trombocitopenia, leucopenia)
Disturbi del sistema immunitario
Molto raro: Anafilassi
Disturbi psichiatrici e patologie del sistema nervoso
Molto raro: cefalea, capogiri, agitazione, stato confusionale, tremori, atassia, disartria, allucinazioni, sintomi psicotici, convulsioni, sopore, encefalopatia, coma
I suddetti eventi sono di solito reversibili e si verificano generalmente in pazienti con compromissione renale o con altri fattori predisponenti (vedere paragrafo 4.4).
Patologie vascolari
Comune: flebite
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Moto raro: dispnea
Patologie gastrointestinali
Comune: nausea, vomito
Molto raro: diarrea, dolore addominale
Patologie epato–biliari
Comune: innalzamenti reversibili degli enzimi epatici
Molto raro: innalzamenti reversibili della bilirubina, ittero, epatite
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comune: prurito, orticaria, rash (inclusa fotosensibilità)
Molto raro: angioedema
Patologie renali e urinarie
Comune: aumenti dell’azotemia e della creatinina
Si ritiene che i rapidi aumenti dei livelli dell’azotemia e della creatinina siano correlati al picco dei livelli plasmatici e allo stato di idratazione del paziente. Per evitare questo effetto il farmaco non deve essere somministrato per iniezione endovenosa in bolo ma mediante infusione lenta in un intervallo di tempo di almeno un’ora.
Molto raro: Compromissione renale, insufficienza renale acuta, dolore renale
Deve essere mantenuta un’adeguata idratazione dei pazienti. La compromissione renale generalmente risponde rapidamente alla reidratazione del paziente e/o alla riduzione del dosaggio o alla sospensione del farmaco.
La progressione ad insufficienza renale acuta puo, comunque, verificarsi in casi eccezionali.
Il dolore renale puo essere associato ad insufficienza renale.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Molto raro: affaticamento, febbre, reazioni infiammatorie locali
Gravi reazioni infiammatorie locali, che portano talvolta a lesioni della cute, si sono verificate quando aciclovir per infusione endovenosa e stato inavvertitamente iniettato nei tessuti extravascolari.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Sodio idrossido.
Conservare a temperatura non superiore a 25°C.