Il trattamento deve essere iniziato da, o sotto la supervisione di, un medico con adeguata conoscenza dei disturbi indicati (vedi paragrafo 4.1).
Una diagnosi di narcolessia deve essere formulata secondo le linee–guida della International Classification of Sleep Disorders (ICSD2).
Il monitoraggio del paziente e la valutazione clinica della necessità del trattamento devono essere eseguiti periodicamente.
Posologia
La dose giornaliera iniziale raccomandata è di 200 mg. La dose giornaliera totale può essere assunta in una sola volta al mattino, o divisa in due somministrazioni, una al mattino e una a mezzogiorno, secondo il giudizio del medico riguardo al paziente e alla sua risposta.
Nei pazienti con risposta insufficiente alla dose iniziale di 200 mg di modafinil, possono essere somministrati fino a 400 mg in una sola volta o frazionati in due somministrazioni.
Uso a lungo termine
I medici che prescrivono modafinil per un lungo periodo di tempo devono rivalutare periodicamente nei singoli pazienti tale tipo di impiego, poiché l’efficacia a lungo termine del modafinil non è stata valutata (> 9 settimane).
Compromissione renale
Non esistono informazioni adeguate per determinare sicurezza ed efficacia della somministrazione nei pazienti con compromissione renale (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione epatica
Nei pazienti con grave compromissione epatica, la dose di modafinil deve essere ridotta della metà (vedere paragrafo 5.2).
Anziani
I dati disponibili sull’uso di modafinil nei pazienti anziani sono limitati. In considerazione della potenziale minore capacità di eliminazione e dell’aumentata esposizione sistemica, nei pazienti con età superiore a 65 anni si raccomanda di iniziare la terapia con la dose di 100 mg al giorno.
Popolazione pediatrica
Per motivi di sicurezza e di efficacia, modafinil non deve essere usato nei soggetti di età inferiore a 18 anni (vedere paragrafo 4.4).
Modo di somministrazione
Per uso orale. Le compresse vanno inghiottite intere.
Diagnosi di disturbi del sonno
Modafinil deve essere usato solo nei pazienti la cui eccessiva sonnolenza è stata oggetto di una valutazione completa ed in quelli in cui la diagnosi di narcolessia è stata formulata secondo i criteri ICSD. Tale valutazione consiste di solito, oltre che nella raccolta dell’anamnesi del paziente, nelle misurazioni del sonno in laboratorio e nell’esclusione di altre possibili cause dell’ipersonnia osservata.
Eruzioni cutanee gravi, incluse sindrome di Stevens–Johnson, necrolisi epidermica tossica, e eruzione da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici
Eruzioni cutanee gravi che hanno reso necessari il ricovero in ospedale e l’interruzione del trattamento si sono manifestate entro 1–5 settimane dall’inizio della terapia con modafinil. Casi isolati sono stati descritti anche dopo trattamento prolungato (ad es. 3 mesi). Nei trial clinici di modafinil, l’incidenza di eruzioni cutanee che hanno portato all’interruzione del trattamento è risultata pari a 0,8% circa (13 su 1.585) nei pazienti pediatrici (età < 17 anni) e ha incluso casi gravi. Eruzioni cutanee gravi non sono state descritte nei trial clinici eseguiti in pazienti adulti (0 su 4.264). Modafinil deve essere interrotto al primo segno di eruzione cutanea, e la somministrazione non va ripresa (vedere paragrafo 4.8.).
Rari casi di eruzione cutanea grave o tale da mettere in pericolo la vita, comprendenti la sindrome di Stevens–Johnson (SJS), la necrolisi epidermica tossica (TEN), e l’eruzione da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), sono stati riportati in tutto il mondo in adulti e bambini nel corso dell’esperienza post–marketing.
Popolazione pediatrica
Poiché la sicurezza e l’efficacia di modafinil non sono state valutate in studi controllati eseguiti nei bambini, e poiché vi è il rischio di grave ipersensibilità cutanea e di gravi reazioni avverse psichiatriche, l’uso di modafinil non è raccomandato.
Reazione da ipersensibilità multi–organo
Reazioni da ipersensibilità multi–organo, comprendenti almeno un caso mortale nell’esperienza post– marketing, si sono verificate in stretta associazione temporale con l’inizio di modafinil.
Nonostante il limitato numero di segnalazioni, le reazioni da ipersensibilità multi–organo possono richiedere il ricovero in ospedale o mettere in pericolo la vita. Non sono noti fattori in grado di predire il rischio di insorgenza o la gravità di reazioni da ipersensibilità multi–organo associate a modafinil. I segni e i sintomi di questo disturbo sono vari; tuttavia, i pazienti presentano tipicamente, anche se non esclusivamente, febbre ed eruzione cutanea associate al coinvolgimento di altri sistemi d’organo. Altre manifestazioni associate comprendono miocardite, epatite, anomalie dei test di funzionalità epatica, anomalie ematologiche (ad es. eosinofilia, leucopenia, trombocitopenia), prurito e astenia.
Poiché l’ipersensibilità multi–organo è variabile nella sua espressione, possono verificarsi sintomi e segni, non segnalati qui, a carico di altri organi e sistemi.
Se si sospetta una reazione da ipersensibilità multi–organo, modafinil deve essere interrotto.
Disturbi psichiatrici
Ad ogni aggiustamento posologico, e poi regolarmente nel corso del trattamento, i pazienti vanno monitorati per lo sviluppo de novo o l’esacerbazione di disturbi psichiatrici preesistenti (vedere sotto, e paragrafo 4.8). Se in associazione al trattamento con modafinil si sviluppano sintomi psichiatrici, modafinil deve essere interrotto e la sua somministrazione non deve essere più ripresa. Deve essere esercitata cautela nel somministrare modafinil a pazienti con storia di disturbi psichiatrici, tra cui psicosi, depressione, mania, ansia maggiore, agitazione, insonnia o abuso di sostanze illecite (vedere sotto).
Ansia
Modafinil è associato alla comparsa di ansia o al suo peggioramento. I pazienti con ansia maggiore devono essere trattati con modafinil solo in un reparto specialistico.
Comportamento suicidario
Un comportamento suicidario (comprendente i tentativi di suicidio e ideazione suicidaria) è stato descritto in pazienti trattati con modafinil. I pazienti trattati con modafinil devono essere accuratamente controllati per la comparsa o il peggioramento di un comportamento suicidario. Se in associazione alla terapia con modafinil compaiono sintomi suicidari, il trattamento deve essere interrotto.
Sintomi psicotici o maniacali
Modafinil si associa alla comparsa o al peggioramento di sintomi psicotici o di sintomi maniacali (tra cui allucinazioni, deliri, agitazione o mania). I pazienti trattati con modafinil vanno accuratamente controllati per la comparsa o il peggioramento di sintomi psicotici o maniacali. Se tali sintomi si verificano, può rendersi necessaria l’interruzione di modafinil.
Disturbi bipolari
Occorre fare attenzione ad usare modafinil in pazienti con concomitanti disturbi bipolari per via del possibile precipitare in essi di un episodio misto/maniacale.
Comportamento aggressivo od ostile
La comparsa o il peggioramento di un comportamento aggressivo od ostile possono essere dovuti al trattamento con modafinil, e vanno attentamente controllati. Se i sintomi si manifestano, può essere necessario interrompere la somministrazione del medicinale.
Rischi cardiovascolari
Prima dell’inizio del trattamento con modafinil si consiglia di eseguire in tutti i pazienti un ECG. Nei pazienti con reperti anormali, prima di prendere in considerazione la terapia con modafinil sono inoltre necessari una valutazione ed un trattamento specialistici.
Nei pazienti trattati con modafinil, pressione sanguigna e frequenza cardiaca vanno controllate regolarmente. Modafinil deve essere interrotto nei pazienti che sviluppano aritmia o ipertensione da moderata a grave, e la sua somministrazione non va ripresa fino a quando la condizione non sia stata adeguatamente valutata e trattata. Le compresse di modafinil non sono raccomandate nei pazienti con una storia di ipertrofia ventricolare sinistra o di cuore polmonare, nonché in quelli con prolasso della valvola mitrale che hanno presentato in passato la relativa sindrome quando trattati con stimolanti del sistema nervoso centrale (SNC). Questa sindrome può manifestarsi con modificazioni ischemiche dell’ECG, dolore toracico o aritmia.
Insonnia
Poiché modafinil favorisce lo stato di vigilanza, occorre prestare attenzione ai segni di insonnia.
Mantenimento dell’igiene del sonno
I pazienti devono essere informati che modafinil non è un sostituto del sonno e che è necessario mantenere una buona igiene del sonno. Le misure per assicurare una buona igiene del sonno possono comprendere un controllo nell’assunzione di caffeina.
Pazienti che usano contraccettivi steroidei
Nelle donne sessualmente attive in età fertile, prima del trattamento con modafinil deve essere instaurato un programma contraccettivo. Poiché l’efficacia dei contraccettivi steroidei può essere ridotta dal contemporaneo uso di modafinil, si raccomandano metodi di contraccezione alternativi o concomitanti, da seguire ancora per due mesi dopo l’interruzione del trattamento (per quanto riguarda la potenziale interazione con i contraccettivi steroidei, vedere anche paragrafo 4.5).
Abuso, uso improprio, deviazioni
Dal momento che gli studi con modafinil hanno dimostrato un potenziale di dipendenza, con l’uso prolungato tale possibilità non può essere del tutto esclusa.
Deve essere esercitata cautela nel somministrare modafinil a pazienti con storia di abuso di alcool, medicinali o sostanze illecite.
Intolleranza al lattosio
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento glucosio–galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Gravidanza
I dati sull’uso di modafinil in donne in gravidanza sono limitati.
Gli studi sugli animali hanno dimostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
L’uso di modafinil è sconsigliato durante la gestazione o nelle donne in età fertile, a meno che non adottino efficaci misure contraccettive. Poiché modafinil può ridurre l’efficacia della contraccezione orale, sono necessari ulteriori metodi contraccettivi alternativi (vedere paragrafo 4.5).
Allattamento
Negli animali, i dati farmacodinamici/tossicologici disponibili hanno mostrato l’escrezione nel latte di modafinil/metaboliti (per i dettagli, vedere paragrafo 5.3).
Modafinil non deve essere usato durante l’allattamento.
Fertilità
Non sono disponibili dati sulla fertilità
Le seguenti reazioni avverse sono state osservate nei trial clinici e/o nell’esperienza post–marketing. La frequenza delle reazioni avverse considerate possibilmente correlate al trattamento nei trial clinici che hanno coinvolto 1561 pazienti in trattamento con modafinil è la seguente: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1000, < 1/100), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
L’effetto avverso più comunemente riportato è la cefalea, che colpisce il 21% circa dei pazienti. Essa è in genere di grado lieve o moderato, è dose–dipendente, e scompare in pochi giorni.
Infezioni e infestazioni
Non comuni: faringite, sinusite.
Patologie del sistema emolinfopoietico
Non comuni: eosinofilia, leucopenia.
Disturbi del sistema immunitario
Non comuni: reazioni allergiche minori (ad es. sintomi di febbre da fieno).
Non noti: angioedema, orticaria. Reazioni da ipersensibilità (caratterizzate da manifestazioni quali febbre, eruzione cutanea, linfadenopatia e segni di contemporaneo coinvolgimento di altri organi), anafilassi.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Comuni: appetito ridotto.
Non comuni: ipercolesterolemia, iperglicemia, diabete mellito, appetito aumentato.
Disturbi psichiatrici
Comuni: nervosismo, insonnia, ansia, depressione, pensiero anormale, confusione, irritabilità.
Non comuni: disturbo del sonno, labilità emotiva, libido diminuita, ostilità, depersonalizzazione, disturbo della personalità, sogni anormali, agitazione, aggressività, idea suicida, iperattività psicomotoria.
Rari: allucinazioni, mania, psicosi.
Non noti: delirio.
Patologie del sistema nervoso
Molto comuni: cefalea.
Comuni: capogiro, sonnolenza, parestesia.
Non comuni: discinesia, ipertonia, ipercinesia, amnesia, emicrania, tremore, vertigini, stimolazione del sistema nervoso centrale, ipoestesia, incoordinazione, disturbo del movimento, disturbi della parola, disgeusia.
Patologie dell’occhio
Comuni: visione offuscata.
Non comuni: visione alterata, occhio secco.
Patologie cardiache
Comuni: tachicardia, palpitazioni.
Non comuni: extrasistoli, aritmia, bradicardia.
Patologie vascolari
Comuni: vasodilatazione.
Non comuni: ipertensione, ipotensione.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Non comuni: dispnea, tosse aumentata, asma, epistassi, rinite.
Patologie gastrointestinali
Comuni: dolore addominale, nausea, bocca secca, diarrea, dispepsia, costipazione.
Non comuni: flatulenza, reflusso, vomito, disfagia, glossite, ulcere della bocca.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comuni: sudorazione, eruzione cutanea, acne, prurito.
Non noti: reazioni cutanee gravi, comprendenti eritema multiforme, sindrome di Stevens–Johnson, necrolisi tossica epidermica ed eruzione da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS).
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Non comuni: dolore dorsale, dolore al collo, mialgia, miastenia, crampi alla gamba, artralgia, contrattura.
Patologie renali e urinarie
Non comuni: urina anormale, pollachiuria.
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Non comuni: disturbo mestruale.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comuni: astenia, dolore toracico.
Non comuni: edema periferico, sete.
Esami diagnostici
Comuni: sono stati osservati test di funzionalità epatica anormali e aumenti, correlati alla posologia, della fosfatasi alcalina e della gamma–glutamiltransferasi.
Non comuni: ECG anormale, peso aumentato, peso diminuito.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Lattosio monoidrato
Amido pregelatinizzato (mais)
Cellulosa microcristallina
Carmellosa sodica
Povidone K29/32
Magnesio stearato
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.