Carcinoma endometriale e renale: da 200 a 400 mg/die.
Carcinoma mammario: non meno di 400 mg/die.
Il trattamento con PROVERA deve essere continuato sino a quando è evidente una risposta positiva al trattamento.
Nota: la risposta al trattamento ormonale del carcinoma dell’endometrio, del rene e della mammella, può non essere evidente sino a 8–10 settimane dall’inizio della terapia.
Una rapida progressione della malattia durante la terapia con PROVERA impone l’interruzione del trattamento col farmaco.
Sindrome anoressia–cachessia da neoplasia maligna in fase avanzata e da AIDS: 1000 mg/die in un’unica somministrazione o in due somministrazioni giornaliere.
• Nei casi di emorragia vaginale non diagnosticata, si consigliano adeguate misure diagnostiche.
• Poichè i progestinici possono causare un certo grado di ritenzione idrica, devono essere tenute
sotto osservazione le condizioni che potrebbero essere influenzate da questo fattore.
• Pazienti con anamnesi di depressione clinica devono essere attentamente monitorati durante la
terapia con PROVERA.
• È stata notata una diminuzione nella tolleranza al glucosio durante il trattamento con
progestinici. Per questo motivo i pazienti diabetici devono essere tenuti sotto stretta sorveglianza nel corso della terapia progestinica.
• I patologi (laboratorio) devono essere informati dell’uso di medrossiprogesterone acetato da
parte del paziente se il tessuto endometriale o endocervicale viene sottoposto ad esame.
• Il medico/laboratorio devono essere informati che l’uso di medrossiprogesterone acetato può
diminuire i livelli dei seguenti markers endocrini:
a. steroidi del plasma/urine (ad es. cortisolo, estrogeno, pregnandiolo, progesterone, testosterone)
b. gonadotropine del plasma/urine (ad es. LH e FSH)
c. globulina legante l’ormone sessuale.
• Se si dovesse verificare un’improvvisa parziale o totale perdita della vista o in caso di
esoftalmo, diplopia o emicrania, interrompere il trattamento e, prima di continuarlo, effettuare un controllo oftalmico onde escludere la presenza di edema della papilla e di lesione vascolare retinica.
• Il medrossiprogesterone acetato non è stato associato casualmente con l’induzione di disturbi
trombotici o tromboembolici, tuttavia il suo uso non è raccomandato in pazienti con un’anamnesi di tromboembolismo venoso (TEV). Si raccomanda l’interruzione del trattamento con medrossiprogesterone acetato in pazienti che sviluppano TEV durante la terapia.
• Il medrossiprogesterone acetato può determinare sintomi cushingoidi.
• Alcuni pazienti in trattamento con medrossiprogesterone acetato possono manifestare una
funzionalità adrenale soppressa. Il medrossiprogesterone acetato può diminuire i livelli ematici di ACTH e di idrocortisone.
• Il medico/laboratorio devono essere informati che in aggiunta ai biomarkers endocrini elencati al paragrafo "Avvertenze speciali e precauzioni di impiego" (paragrafo 4.4), l’uso di medrossiprogesterone acetato per indicazione oncologica può determinare inoltre un’insufficienza parziale surrenalica (diminuzione della risposta dell’asse ipofisi–surrene) durante il test al metopirone. Cosi è necessario dimostrare l’abilità della corteccia surrenalica a rispondere all’ACTH prima di somministrare il metopirone.
• Ipercalcemia in pazienti portatori di metastasi ossee.
• Insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.3).
• Insufficienza renale.
Attività simil–corticoide è stata riportata a seguito di somministrazione di dosi molto elevate (500 mg/die o superiori) impiegate nel trattamento di alcune forme tumorali.
Il trattamento progestinico nelle pazienti in pre–menopausa può mascherare l’insorgenza del climaterio.
Diminuzione della densità minerale ossea
Non ci sono studi degli effetti sulla densità minerale ossea per il medrossiprogesterone somministrato per via orale (ad es. per uso oncologico).
Si consiglia a tutte le pazienti l’assunzione di un’adeguata quantità di calcio e vitamina D.
Sarebbe inoltre opportuna una valutazione della densità minerale ossea in quelle pazienti che assumono medrossiprogesterone acetato per trattamenti a lungo termine.
Gravidanza
Il medrossiprogesterone acetato è controindicato in donne in gravidanza.
Alcuni dati suggeriscono una possibile relazione tra la somministrazione di progestinici nel primo trimestre della gravidanza e la presenza di malformazioni genitali congenite nei feti in particolari circostanze.
Se la paziente rimane incinta durante l’uso di questo farmaco, deve essere informata del potenziale rischio per il feto.
Allattamento
Il medrossiprogesterone acetato ed il suoi metaboliti vengono escreti nel latte materno. Non ci sono evidenze che suggeriscano che questo rappresenta un rischio per il lattante (vedere paragrafo 5.2 "Proprietà farmacocinetiche").
La tabella qui sotto fornisce un elenco di reazioni avverse al farmaco con frequenza definita sulla base dei dati di tutte le causalità, relativi a 1337 pazienti trattate con MPA in 4 studi cardine che hanno valutato l’efficacia e la sicurezza del MPA nelle indicazioni oncologiche.
Classificazio ne per sistemi e organi | Molto comune (≥1/10) | Comune (≥1/100, <1/10) | Non comune (≥1/1.000, <1/100) | Raro (≥1/10.000, <1/1.000) | Molto raro (<1/10.000) | Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) |
Disturbi del sistema immunitario | Angioedema | Ipersensibilità al farmaco | Reazione anafilattica, reazione anafilattoide | |||
Patologie endocrine | Effetti simil– corticoidi (es. Sindrome di Cushing) | Prolungata anovulazione | ||||
Disturbi del metabolism o e della nutrizione | Alterazioni del peso corporeo, Aumento dell’appetito | Esacerbazione del diabete mellito, Ipercalcemia | ||||
Disturbi psichiatrici | Insonnia | Depressione, Euforia, Modifica della libido | Nervosismo | Confusione | ||
Patologie del sistema nervoso | Mal di testa, Vertigini, Tremori | Infarto cerebrale, Sonnolenza | Perdita di concentrazione, Effetti simil– adrenergici | |||
Patologie dell’occhio | Embolia e trombosi retinica, Cataratta diabetica, Alterazione della vista | |||||
Patologie cardiache | Insufficienza cardiaca congestizia | Infarto del miocardio | Tachicardia, Palpitazioni | |||
Patologie vascolari | Tromboflebite | Embolia e trombosi | ||||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastinic he | Embolia polmonare | |||||
Patologie gastrointesti nali | Vomito, Stipsi, Nausea | Diarrea, Bocca secca | ||||
Patologie epatobiliari | Ittero | |||||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Iperidrosi | Acne, Irsutismo | Alopecia, Rash | Orticaria, Prurito | ||
Patologie del sistema muscolosche letrico e del tessuto connettivo | Spasmi muscolari | |||||
Patologie renali e urinarie | Glicosuria | |||||
Patologie dell’apparat o riproduttivo e della mammella | Disfunzione erettile | Sanguinamen to uterino disfunzionale (irregolare, aumento, diminuzione, perdite), Dolore al seno. | Amenorrea, Erosioni cervicali uterine, perdite cervicali, Galattorrea. In pazienti maschi e in età giovanile, affetti da AIDS sono stati segnalati casi di impotenza. | |||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministra zione | Ritenzione di liquidi/edema, Affaticamento | Malessere, Piressia | ||||
Esami diagnostici | Diminuita tolleranza al glucosio, Aumento della pressione del sangue | Test della funzionalità epatica alterati, Aumento della conta dei globuli bianchi, Aumento della conta piastrinica. |
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: "www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili".
Eccipienti delle compresse: cellulosa microcristallina; amido di mais; sodio benzoato; magnesio stearato; macrogol 400; sodio amido glicolato; sodio docusato; gelatina (Byco C).
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.