Propafenone ratio (Ratiopharm italia srl)

Compresse rivestite 30cpr 150mg

da3.54 €
Principio attivo:Propafenone cloridrato
Gruppo terapeutico:Antiaritmici, classe i e iii
Tipo di farmaco:Farmaco generico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutinePresente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • tachicardie
  • tachiaritmie
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    Posologia

    Per il trattamento iniziale e quello di mantenimento, la dose giornaliera consigliata è di 450 – 600 mg (una compressa da 150 mg, tre o quattro volte al giorno).

    Occasionalmente può essere necessario un aumento della dose giornaliera fino a 900 mg (due compresse da 150 mg tre volte al giorno).

    Questa dose giornaliera può essere superata solamente in casi eccezionali sotto stretto controllo cardiologico.

    Questi dosaggi si riferiscono a pazienti con peso corporeo di circa 70 Kg. Le dosi giornaliere dovranno essere ridotte proporzionalmente per pazienti con peso corporeo inferiore.

    La dose individuale di mantenimento dovrà essere determinata sotto controllo specialistico cardiologico comprendente ripetute valutazioni elettrocardiografiche e rilievi della pressione arteriosa (fase di aggiustamento posologico).

    Se la durata dell’intervallo QRS è prolungata di oltre il 20% o l’intervallo QT corretto per la frequenza è prolungato oppure in caso di blocco AV di 2° o 3° grado, la dose dovrà essere ridotta o sospesa fino alla normalizzazione del tracciato elettrocardiografico.

    In pazienti anziani o in pazienti con significativa compromissione della funzione ventricolare sinistra (LVEF < 35%) o una malattia strutturale miocardica, la dose di Propafenone compresse, così come per altri farmaci antiaritmici, dovrà essere aumentata gradualmente ponendo speciale controllo durante la fase iniziale del trattamento. In pazienti con compromissione della funzionalità epatica e/o renale, le usuali dosi terapeutiche possono portare ad accumulo. Tali soggetti possono comunque essere controllati in maniera soddisfacente con Propafenone-ratiopharm 150 mg compresse rivestite con film con un monitoraggio ECG e la determinazione della concentrazione plasmatica di propafenone.

    Per via del loro sapore amaro e per via dell’effetto anestetizzante locale del principio attivo, le compresse devono essere inghiottite intere, non succhiate o masticate con sufficiente liquido (es. un bicchiere di acqua), a stomaco pieno.

    Propafenone-ratiopharm è indicato per la terapia orale di mantenimento e per la prevenzione di recidive.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
  • shock cardiogeno
  • aritmia
  • bradicardia
  • dopo
  • infarto del miocardio
  • aritmie
  • malattia del nodo del seno
  • tachicardia
  • blocco di branca
  • ipotensione
  • miastenia
  • ipersensibilità verso i componenti
  • sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico
  • gravidanza
  • allattamento
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    Interazioni
  • anestetici
  • beta-bloccanti
  • antidepressivi triciclici
  • propanololo
  • metoprololo
  • desipramina
  • ciclosporina
  • digossina
  • propafenone
  • teofillina
  • cimetidina
  • chinidina
  • eritromicina
  • succo di pompelmo
  • fenobarbital
  • rifampicina
  • antiaritmica
  • anticoagulanti orali
  • fenprocumone
  • warfarin
  • anticoagulante
  • ritonavir
  • amiodarone
  • lidocaina
  • conosciuto
  • fluoxetina
  • paroxetina
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    Avvertenze

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    In pazienti anziani e pazienti con grave danno miocardico, il dosaggio deve essere particolarmente prudente e graduale durante la fase di titolazione. Nel trattamento della fibrillazione atriale parossistica, nel passaggio da fibrillazione atriale a flutter atriale, si può verificare lo sviluppo di una conduzione al ventricolo di 2:1 o 1:1, con una consequenziale frequenza ventricolare molto rapida (es. ≥180 battiti per minuto). La frequenza e la soglia di sensibilità dei pace-makers possono subire alterazioni durante la terapia con Propafenone. Perciò il funzionamento dei pace-makers dovrà essere opportunamente modificato e controllato di conseguenza.

    In caso di pregresso infarto miocardico, l’uso di Propafenone deve essere limitato al trattamento delle aritmie ventricolari che mettono in pericolo la vita del paziente.

    In pazienti che presentano una alterata funzionalità epatica o renale, può verificarsi accumulo di farmaco con la somministrazione di dosi terapeutiche di Propafenone. Tuttavia, sotto costante controllo elettrocardiografico, questi pazienti possono essere trattati con Propafenone a dosi ridotte.

    Gravidanza

    Vi è una esperienza clinica insufficiente dell'uso durante la gravidanza e l'allattamento. Nei pochi casi a disposizione pubblicati, in gravidanza e durante l’allattamento non ci sono state complicazioni ed i neonati sono risultati clinicamente normali.

    Gli studi sugli animali non hanno dimostrato alcun danno prenatale o perinatale alla prole ad una dose clinicamente rilevante. Poichè il propafenone attraversa la barriera placentare ed è escreto nel latte materno, devono essere comunque valutati i benefici della terapia durante la gravidanza o l'allattamento rispetto ai potenziali rischi per il bambino. Durante la gravidanza la prescrizione di Propafenone-ratiopharm deve essere effettuata nei casi di riconosciuta ed effettiva necessità, sotto diretto controllo medico.

    A motivo dei potenziali gravi effetti indesiderati sul neonato, il medico dovrebbe decidere se fare interrompere l’allattamento o l’impiego del farmaco, considerando l’importanza di quest’ultimo per la madre.

    Effetti Collaterali

    Effetti indesiderati

    Per la valutazione degli effetti indesiderati sono utilizzate le seguenti categorie di frequenza:

    Molto comune ≥ 10%

    Comune ≥ 1.0 - <10%

    Non comune (≥ 1/1.000, <1/100)

    Raro ≥0.01 - <0.1%

    Patologie del sistema emolinfopoietico

    Raro: leucocitopenia, granulocitopenia o trombocitopenia che sono reversibili dopo interruzione della terapia con propafenone cloridrato. Agranulocitosi.

    Disturbi del sistema immunitario.

    Raro: aumento degli anticorpi antinucleo.

    Disturbi psichiatrici

    Comune: anoressia.

    Non comune: affaticamento, disturbi psicologici, come ansia e confusione, agitazione, incubi e disturbi del sonno.

    Patologie del sistema nervoso.

    Comune: parestesie.

    Non comune: sintomi extrapiramidali, atassia.

    Molto raro: sintomi crampo-simili a seguito di sovradosaggio.

    Patologie dell’occhio.

    Comune: disturbi visivi.

    Patologie cardiache.

    Comune: patologie della regolazione circolatoria con una tendenza all’ ipotensione, che si verificano quando il paziente è in posizione verticale e che sono precipitate da lunghi periodi in piedi (sindrome ortostatica), in particolare nei pazienti anziani con compromissione della funzionalità del miocardio. Vertigini, sincope, dolore toracico. Effetti proaritmici possono verificarsi sotto forma di aritmie cardiache modificate o aumentate, che possono portare a grave compromissione della funzionalità cardiaca, a volte con conseguente arresto cardiaco. Questi effetti proaritmici sono caratterizzati sia da bradicardia, disturbi di conduzione dello stimolo (ad esempio seno-atriale, atrio-ventricolare o blocco intraventricolare) o da frequenza cardiaca accelerata (ad esempio, la reiterazione di tachicardia ventricolare). L'insufficienza cardiaca può peggiorare.

    Raro: flutter o fibrillazione ventricolare.

    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche.

    Non comune: dispnea nei pazienti con tendenza al broncospasmo.

    Patologie gastrointestinali.

    Comune: Patologie gastrointestinali (per esempio perdita di appetito, nausea, conati di vomito, sensazione di sazietà, stipsi, dolore addominale), secchezza della bocca, sapore amaro e intorpidimento della bocca, soprattutto a seguito di un alto dosaggio iniziale.

    Patologie epatobiliari

    Non comune: colestasi come sintomo di reazione allergica/iperergica e/o compromissione della funzionalità epatica (aumento degli enzimi epatico-specifici, come ad esempio delle transaminasi sieriche, fosfatasi alcalina), ittero ed epatite.

    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

    Non comune: reazioni cutanee allergiche (ad esempio, arrossamento, prurito, esantema, orticaria).

    Raro: sindrome lupus eritematoso simile

    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella

    Raro: diminuita potenza sessuale e diminuzione della conta degli spermatozoi (in seguito a somministrazione ad alte dosi di propafenone cloridrato), che sono reversibili dopo interruzione del trattamento. Poiché il trattamento con propafenone cloridrato può essere di vitale importanza, questo medicinale non può essere sospeso senza consultare il medico a causa del verificarsi di questo effetto indesiderato.

    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

    Comune: febbre.

    Non comune: mal di testa

    In rare occasioni, particolarmente con elevate dosi iniziali, si è verificato gonfiore gastrointestinale ed in pazienti anziani è stata occasionalmente osservata distonia posturale.

    Eccipienti

    Amido di mais, Copovidone, Croscarmellosa Sodica, Magnesio Stearato, Silice colloidale, Ipromellosa, Titanio Biossido, Polietilenglicole 6000

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.