Praluent (Sanofi spa)

Soluzione iniettabile sc 2pen 150mg 1ml

Principio attivo:Alirocumab
Gruppo terapeutico:Sostanze modificatrici dei lipidi, non associate
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:Cn
Ricetta:Rnrl - limitativa non ripetib.
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • ipercolesterolemia
  • dislipidemia mista
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    Posologia

    Posologia

    Prima di iniziare la terapia con Praluent si devono escludere cause secondarie dell’iperlipidemia o della dislipidemia mista (es. sindrome nefrosica, ipotiroidismo).

    La dose iniziale abituale di Praluent è 75 mg, somministrata per via sottocutanea una volta ogni 2 settimane. I pazienti che richiedono una riduzione maggiore del C–LDL (>60%) possono iniziare con una dose di 150 mg, somministrata per via sottocutanea una volta ogni 2 settimane.

    La dose di Praluent può essere personalizzata in base alle caratteristiche del paziente, quali il livello basale di C–LDL, l’obiettivo della terapia e la risposta. I livelli lipidici possono essere valutati 4 settimane dopo l’inizio del trattamento o dopo la modifica, quando viene raggiunto di solito un livello costante di C–LDL, e la dose può essere aggiustata (aumento o riduzione) di conseguenza. I pazienti devono essere trattati con la dose minima necessaria per ottenere la riduzione di C–LDL desiderata.

    Se viene dimenticata una dose, il paziente deve effettuare l’iniezione il prima possibile e riprendere quindi il trattamento due settimane dopo il giorno della dose dimenticata.

    Popolazioni particolari

    Popolazione pediatrica

    La sicurezza e l’efficacia di Praluent nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.

    Anziani

    Non sono necessari aggiustamenti della dose per i pazienti anziani.

    Compromissione epatica

    Non sono necessari aggiustamenti della dose per i pazienti con compromissione epatica lieve o moderata. Non ci sono dati disponibili in pazienti con compromissione epatica severa.

    Compromissione renale

    Non sono necessari aggiustamenti della dose per i pazienti con compromissione renale lieve o moderata. Dati limitati sono disponibili in pazienti con compromissione renale severa (vedere paragrafo 5.2).

    Peso corporeo

    Non sono necessari aggiustamenti della dose dei pazienti in base al peso.

    Modo di somministrazione

    Uso sottocutaneo

    Praluent viene iniettato come iniezione sottocutanea nella coscia, nell’addome o nella parte superiore del braccio.

    Si raccomanda di sottoporre a rotazione i siti di iniezione a ogni iniezione.

    Praluent non deve essere iniettato in aree della pelle che presentano una malattia cutanea attiva o lesioni quali ustioni solari, eruzioni cutanee, infiammazione o infezioni cutanee.

    Praluent non deve essere co–somministrato nello stesso sito di iniezione assieme ad altri medicinali iniettabili.

    Il paziente può iniettarsi Praluent da solo o Praluent può essere somministrato da una persona che si prende cura di lui, dopo che un operatore sanitario abbia fornito opportune istruzioni sulla corretta tecnica di iniezione sottocutanea.

    Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione

    Praluent deve essere lasciato riscaldare a temperatura ambiente prima dell’uso. Praluent deve essere utilizzato quanto prima possibile dopo che si è riscaldato (vedere paragrafo 6.6).

    Ogni penna o siringa pre–riempita è esclusivamente monouso.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
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    Interazioni
  • altri medicinali
  • nessun
  • noto
  • statine
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    Avvertenze

    Reazioni allergiche

    Negli studi clinici sono state riferite reazioni allergiche generali, compreso prurito, nonché reazioni allergiche rare e talvolta gravi come ipersensibilità, eczema nummulare, orticaria e vasculite da ipersensibilità (vedere paragrafo 4.8). Se compaiono segni o sintomi di reazioni allergiche gravi, il trattamento con Praluent deve essere interrotto e deve essere avviato opportuno trattamento sintomatico (vedere paragrafo 4.3).

    Compromissione renale

    Negli studi clinici i pazienti con compromissione renale severa (definita come eGFR< 30 mL/min/1,73m²) sono poco rappresentati (vedere paragrafo 5.2). Praluent deve essere usato con cautela in pazienti con compromissione renale severa.

    Compromissione epatica

    Pazienti con compromissione epatica severa (Child–Pugh C) non sono stati studiati (vedere paragrafo 5.2). Praluent deve essere usato con cautela in pazienti con compromissione epatica severa.

    Gravidanza

    Gravidanza

    I dati relativi all’uso di Praluent in donne in gravidanza non ci sono. Alirocumab è un anticorpo IgG1 ricombinante, si prevede pertanto che attraversi la barriera placentare (vedere paragrafo 5.3). Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti in relazione alla prosecuzione della gravidanza o allo sviluppo embrio–fetale; è stata notata tossicità materna nei ratti, ma non nelle scimmie, a dosi superiori alla dose per l’uomo ed è stata osservata una risposta immunitaria secondaria più debole in seguito all’esposizione all’antigene nella prole delle scimmie (vedere paragrafo 5.3). Praluent non è raccomandato durante la gravidanza , salvo quando le condizioni cliniche della donna rendano necessario il trattamento con alirocumab.

    Allattamento

    Non è noto se alirocumab sia escreto nel latte materno. L’immunoglobulina G (IgG) umana è escreta nel latte materno, in particolare nel colostro. L’uso di Praluent non è raccomandato nelle donne che allattano con latte materno. Dal momento che l’effetto di alirocumab sui neonati allattati con latte materno non è noto, si deve prendere la decisione se interrompere l’allattamento o interrompere la terapia con Praluent durante questo periodo. Durante il periodo di allattamento successivo all’interruzione del medicinale, si prevede una bassa esposizione.

    Fertilità

    Negli studi sugli animali non sono stati osservati effetti avversi sui marcatori surrogati della fertilità (vedere paragrafo 5.3). Non ci sono dati di effetti avversi sulla fertilità nell’uomo.

    Effetti Collaterali

    Riepilogo del profilo di sicurezza

    Le reazioni avverse più comuni erano reazioni locali nel sito d’iniezione, segni e sintomi delle alte vie respiratorie, e prurito. Le reazioni avverse più comuni che hanno portato all’interruzione del trattamento nei pazienti trattati con Praluent erano reazioni locali nel sito d’iniezione.

    Non è stata osservata alcuna differenza nel profilo di sicurezza delle due dosi (75 mg e 150 mg) usate negli studi di fase 3.

    Tabella delle reazioni avverse

    Le reazioni avverse sono presentate in base alla classificazione per sistemi e organi. Le categorie di frequenza sono definite come segue: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

    Nei pazienti trattati con alirocumab negli studi controllati aggregati sono state segnalate le seguenti reazioni avverse:

    Tabella 1 – Reazioni avverse segnalate nei pazienti trattati con alirocumab negli studi controllati aggregati

    Classificazione per sistemi e organi Comune Raro
    Disturbi del sistema immunitario   Ipersensibilità, vasculite da ipersensibilità
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Segni e sintomi delle alte vie respiratorie*  
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Prurito Orticaria, eczema nummulare
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Reazioni nel sito d’iniezione**  

    * compresi soprattutto dolore orofaringeo, rinorrea, starnuti

    ** compresi eritema/rossore, prurito, gonfiore, dolore/ indolenzimento

    Descrizione di reazioni avverse selezionate

    Reazioni locali nel sito d’iniezione

    Sono state riferite reazioni locali nel sito d’iniezione, compresi eritema/rossore, prurito, gonfiore e dolore/indolenzimento, nel 6,1% dei pazienti trattati con alirocumab rispetto al 4,1% nel gruppo di controllo (che ha ricevuto iniezioni di placebo). La maggior parte delle reazioni nel sito d’iniezione era transitoria e di intensità lieve. Il tasso di interruzione della terapia a causa di reazioni locali nel sito d’iniezione era comparabile tra i due gruppi (0,2% nel gruppo alirocumab rispetto a 0,3% nel gruppo di controllo).

    Reazioni allergiche generali

    Sono state segnalate reazioni allergiche generali più spesso nel gruppo alirocumab (8,1% dei pazienti) rispetto al gruppo di controllo (7,0% dei pazienti), principalmente a causa di una differenza nell’incidenza di prurito. I casi di prurito osservati erano tipicamente lievi e transitori. Inoltre, negli studi clinici controllati sono state segnalate reazioni allergiche rare e talvolta gravi come ipersensibilità, eczema nummulare, orticaria e vasculite da ipersensibilità. (Vedere paragrafo 4.4)

    Popolazioni particolari

    Anziani

    Sebbene non siano stati osservati problemi di sicurezza nei pazienti di età superiore ai 75 anni, i dati in questa fascia di età sono limitati.

    Negli studi controllati, 1.158 pazienti (34,7%) trattati con Praluent avevano un’età ≥65 anni e 241 pazienti (7,2%) trattati con Praluent avevano un’età ≥75 anni. Non sono state osservate differenze significative nella sicurezza e nell’efficacia all’aumentare dell’età.

    Valori di C–LDL <25 mg/dl (<0,65 mmol/l)

    Negli studi controllati aggregati, 796 dei 3.340 pazienti (23,8%) trattati con Praluent hanno evidenziato due valori consecutivi di C–LDL <25 mg/dl (<0,65 mmol/l), compresi 288 pazienti (8,6%) con due valori consecutivi <15 mg/dl (<0,39 mmol/l). Questi risultati sono stati osservati per la maggior parte quando i pazienti avviavano e continuavano la terapia con Praluent 150 mg ogni 2 settimane, a prescindere dal valore di C–LDL basale o dalla risposta al trattamento. Non sono state identificate reazioni avverse correlate a questi valori di C–LDL.

    Immunogenicità/anticorpi anti–farmaco (ADA – Anti–Drug–Antibodies)

    Negli studi di fase 3 il 4,8% dei pazienti trattati con alirocumab ha accusato una risposta ADA emergente dal trattamento, rispetto allo 0,6% nel gruppo di controllo (placebo o ezetimibe). La maggioranza di questi pazienti ha manifestato risposte transitorie ADA a basso titolo, senza attività neutralizzante. Rispetto ai pazienti ADA–negativi, i pazienti con stato ADA–positivo non hanno evidenziato alcuna differenza nell’esposizione ad alirocumab, nella sua efficacia o nella sua sicurezza, a parte un tasso maggiore di reazioni nel sito d’iniezione. Solo l’1,2% dei pazienti ha manifestato anticorpi neutralizzanti (neutralising antibody, NAb), tutti nel gruppo alirocumab. La maggioranza di questi pazienti possedeva un solo campione positivo per gli anticorpi neutralizzanti. Solo 10 pazienti (0,3%) possedevano due o più campioni positivi per i NAb. I dati non suggeriscono una correlazione tra presenza di NAb ed efficacia o sicurezza nell’abbassamento del C–LDL.

    I dati di immunogenicità sono fortemente dipendenti dalla sensibilità e specificità del test ADA.

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Eccipienti

    Istidina

    Saccarosio

    Polisorbato 20

    Acqua per preparazioni iniettabili

    Conservazione

    Conservare in frigorifero (2° C – 8° C). Non congelare.

    La permanenza fuori dal frigorifero non deve superare le 24 ore e la temperatura non deve superare i 25° C.

    Tenere la penna o la siringa nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.