Le compresse di potassio permanganato devono essere sciolte in acqua.
La soluzione si prepara sciogliendo, in un contenitore di vetro, una compressa da 250 mg in 2,5 litri d’acqua calda.
La zona interessata deve essere tenuta a contatto con la soluzione per 10–15 minuti, mediante un telo di cotone imbevuto con la soluzione.
La concentrazione della soluzione e la durata del trattamento possono essere modificate secondo l’indicazione del medico e in base alla condizione da trattare.
La soluzione deve essere preparata subito prima dell’uso. La soluzione non deve essere utilizzata se opaca.
Il potassio permanganato e le sue soluzioni concentrate sono caustici.
L’utilizzo ripetuto o prolungato di soluzioni diluite di potassio permanganato può causare ustioni corrosive.
L’assorbimento sistemico del potassio permanganato, anche attraverso ampie aree di cute ulcerata o in seguito ad esposizione prolungata, può indurre la formazione di metaemoglobina riducendo così la capacità di trasporto di ossigeno del sangue.
Alcune condizioni possono predisporre all’insorgenza di metaemoglobinemia;
– preesistente compromissione della capacità di trasporto dell’ossigeno
– soggetti con preesistenti patologie respiratorie, della pelle e degli occhi
– patologie genetiche che rendono incapaci di ridurre la metaemoglobina, come deficienza della NADH–citocromo b5 reduttasi
– esposizione ad altre sostanze chimiche che possono indurre metaemoglobinemia o che possono ridurre la capacità di trasporto o di utilizzazione dell’ossigeno, come cianuro, acido solfidrico, monossido di carbonio, o cloruro di metilene
– esposizione ad altri composti del manganese
– fumo.
Non ingerire le compresse. Se non utilizzato secondo la via di somministrazione e alle concentrazioni indicate può provocare gravi fenomeni di tossicità (vedere paragrafo 4.9).
L’inserimento di potassio permanganato in vagina può causare bruciore, corrosione, grave emorragia vaginale, perforazione della parete della vagina che può condurre a peritonite.
Può inoltre insorgere collasso vascolare.
Il potassio permanganato macchia la pelle e le unghie di marrone, così come vasche da bagno o recipienti. Le macchie sulla pelle tendono a scomparire in circa 48 ore, sebbene, prima di entrare in contatto con la soluzione, è possibile applicare olio minerale (es. vaselina) su mani e unghie in modo da prevenirne la colorazione.
Il potassio permanganato è stabile all’aria. Va, comunque, maneggiato con cautela poiché tal quale o in soluzione può esplodere se a contatto con sostanze organiche od ossidanti.
Gli studi su animali sono insufficienti per evidenziare gli effetti sulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale/fetale, sul parto e sullo sviluppo post–natale (vedere paragrafo 5.3).
Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto.
L’utilizzo in gravidanza deve essere effettuato sotto controllo medico.
Considerando l’uso topico e lo scarso assorbimento sistemico, non sono riportati importanti effetti collaterali.
Tuttavia è possibile che un eventuale assorbimento attraverso la pelle ulcerata o in seguito ad un uso eccessivo possa portare ad effetti indesiderati.
Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati del potassio permanganato organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Irritazione, indurimento della cute e colorazione della cute (è possibile rimuovere la colorazione della cute mediante lavaggi con soluzioni di acido ossalico, sodio tiosolfato o acido solforoso).
Patologie del sistema emolinfopoietico
Metaemoglobinemia. Tale condizione può essere favorita dalle condizioni descritte precedentemente (vedere paragrafo 4.4)
Nessuno.
Conservare nel confezionamento originale ben chiuso lontano dalla luce.