Pluscor (Daiichi sankyo italia spa)

Compresse rivestite 28cpr riv 10mg

da9.04 €
Principio attivo:Bisoprololo emifumarato
Gruppo terapeutico:Betabloccanti
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutinePresente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • ipertensione.</p
  • cardiopatia coronarica
  • angina pectoris
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    Posologia

    Adulti: per entrambe le indicazioni il dosaggio è pari a 5 mg di bisoprololo emifumarato una volta al giorno. Se necessario, la dose può essere aumentata a 10 mg di bisoprololo emifumarato una volta al giorno.

    La massima dose raccomandata è pari a 20 mg una volta al giorno.

    In tutti i casi il dosaggio viene adattato individualmente ed in particolare in base alla frequenza cardiaca ed al successo terapeutico.

    Durata della terapia

    Il trattamento con bisoprololo è in genere un trattamento a lungo termine. La terapia con Pluscor non deve essere sospesa bruscamente; ne potrebbe conseguire un transitorio peggioramento della condizione. Il trattamento non deve essere sospeso bruscamente soprattutto in pazienti affetti da cardiopatia ischemica. Si raccomanda una riduzione graduale del dosaggio.

    Popolazioni speciali

    Pazienti con compromissione della funzione renale o epatica

    Solitamente non sono necessari aggiustamenti posologici in pazienti con insufficienza renale o epatica da lieve a moderata. Nei pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina < 20 ml/min) e nei pazienti con gravi disfunzioni epatiche non si deve superare la dose giornaliera di 10 mg di bisoprololo emifumarato.

    L’esperienza con l’uso del bisoprololo nei pazienti dializzati è limitata; non vi è comunque evidenza che la posologia debba essere modificata.

    Pazienti anziani

    Non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio.

    Bambini

    Non vi è esperienza con bisoprololo nei bambini, pertanto il suo uso non può essere raccomandato in questo gruppo di pazienti.

    Somministrazione

    Le compresse devono essere inghiottite con un poco di liquido, al mattino con o senza cibo e non devono essere masticate.

    Controindicazioni
  • insufficienza cardiaca
  • shock cardiogeno
  • bradicardia
  • ipotensione
  • asma bronchiale
  • feocromocitoma
  • acidosi
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    Interazioni
  • verapamil
  • diltiazem
  • beta–bloccanti
  • antipertensivi
  • clonidina
  • metildopa
  • agenti
  • antiaritmici
  • disopiramide
  • chinidina
  • lidocaina
  • fenitoina
  • propafenone
  • amiodarone
  • parasimpaticomimetici
  • ipoglicemizzanti orali
  • ipoglicemizzante
  • digitalici
  • antinfiammatori
  • ipotensivo
  • simpaticomimetici
  • isoprenalina
  • adrenalina
  • antiipertensivi
  • antidepressivi triciclici
  • barbiturici
  • fenotiazine
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    Avvertenze

    La sospensione della terapia con bisoprololo non deve avvenire in modo brusco, soprattutto nei pazienti affetti da cardiopatia ischemica, a meno che non sia espressamente indicato. Ciò potrebbe comportare un transitorio peggioramento della loro condizione cardiaca (vedi paragrafo 4.2).

    Pluscor deve essere usato con cautela in caso di:

    • ipertensione o angina pectoris associati ad insufficienza cardiaca;

    • diabete mellito con glicemia instabile; i sintomi di ipoglicemia (ad es. tachicardia, palpitazioni o sudorazione) potrebbero essere mascherati;

    • digiuno stretto;

    • terapia desensibilizzante in corso. Come con altri beta–bloccanti il bisoprololo può potenziare sia la sensibilità agli allergeni sia la gravità delle reazioni anafilattiche. Un trattamento a base di adrenalina non dà sempre l’effetto terapeutico atteso;

    • blocco atrio–ventricolare di I grado;

    • angina di Prinzmetal;

    • occlusione arteriosa periferica (potrebbe verificarsi un aumento dei disturbi specialmente all’inizio della terapia).

    Nell’asma bronchiale o in altre malattie polmonari croniche ostruttive che possono dare corso a sintimatologia, dovrebbe essere somministrata una terapia concomitante con broncodilatatori. Occasionalmente, in pazienti con asma, può manifestarsi un aumento della resistenza delle vie aeree, quindi potrebbe essere necessario un aumento della dose di beta 2 stimolanti.

    Nei pazienti sottoposti ad anestesia generale l’anestesista deve essere informato del beta–bloccante. Se si ritiene necessario sospendere la terapia a base di beta–bloccanti prima di un intervento chirurgico, tale sospensione deve avvenire gradualmente ed essere completata circa 48 ore prima dell’anestesia.

    Nei pazienti con psoriasi o famigliarità per la psoriasi, va valutato attentamente il rapporto rischio–beneficio prima della somministrazione di beta–bloccanti (ad es. bisoprololo).

    Nei pazienti con feocromocitoma il bisoprololo non deve essere somministrato disgiuntamente da un alfa–bloccante.

    Durante la terapia con bisoprololo possono essere mascherati i sintomi di una tireotossicosi.

    Gravidanza

    Gravidanza

    Il bisoprololo ha effetti farmacologici che possono determinare effetti dannosi durante la gravidanza e/o nel feto/neonato. In generale i beta–bloccanti riducono la perfusione placentare, che si associa con un ritardo nella crescita del feto, morte intrauterina, aborto o parto prematuro. Nel feto e nel neonato si possono manifestare effetti indesiderati (ad es. ipoglicemia e bradicardia). Se la terapia con beta–bloccanti è necessaria sono preferibili i beta–bloccanti beta 1 selettivi.

    Pluscor non deve essere usato durante la gravidanza se non strettamente necessario. In tal caso monitorare il flusso ematico utero–placentare e la crescita fetale. Considerare terapie alternative in caso di effetti nocivi sulla gravidanza e sul feto. Monitorare il neonato attentamente in quanto i sintomi di ipoglicemia e bradicardia si manifestano generalmente entro i primi tre giorni.

    Allattamento

    Non è noto se il farmaco sia escreto nel latte materno nè vi sono dati sulla sicurezza dell’esposizione del neonato al bisoprololo. Quindi si sconsiglia di assumere il bisoprololo durante l’allattamento.

    Effetti Collaterali

    Le seguenti definizioni si applicano alla terminologia di frequenza usata di seguito:

    Comuni (≥1% e <10%), non comuni (≥0.1% e <1%), rari (≥0.01% e <0.1%), molto rari (<0.01%).

    Accertamenti diagnostici

    Rari: aumento dei trigliceridi, aumento degli enzimi epatici (ALT, AST)

    Alterazioni cardiache

    Non comuni: disturbi della conduzione AV, peggioramento di una insufficienza cardiaca pre–esistente, bradicardia

    Disturbi del sistema nervoso

    Comuni: capogiri*, cefalea*

    Rari: sincope

    Disturbi della vista

    Rari: ridotta lacrimazione (se ne tenga conto se il paziente fa uso di lenti a contatto)

    Molto rari: congiuntivite

    Alterazioni dell’apparato uditivo e vestibolare

    Rari: disturbi all’udito

    Alterazioni dell’apparato respiratorio, del torace e del mediastino

    Non comuni: broncospasmo nei pazienti con asma bronchiale o anamnesi di malattia ostruttiva respiratoria

    Rari: rinite allergica

    Alterazioni dell’apparato gastrointestinale

    Comuni: disturbi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea, stipsi

    Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo

    Rari: reazioni di ipersensibilità come prurito, arrossamento, rash.

    Molto rari: alopecia. I beta bloccanti possono provocare o peggiorare la psoriasi oppure indurre eruzione cutanea in forma di psoriasi.

    Alterazione dell’apparato muscolo–scheletrico e del tessuto connettivo

    Non comuni: debolezza muscolare e crampi

    Alterazioni del sistema vascolare

    Comuni: sensazione di freddo o formicolio alle estremità, ipotensione.

    Disturbi generali

    Comuni: affaticamento*

    Non comuni: astenia

    Alterazioni del sistema epatobiliare

    Rari: epatite

    Disordini del sistema riproduttivo e della mammella

    Rari: disturbi della funzione sessuale maschile

    Disturbi psichiatrici

    Non comuni: depressione, disturbi del sonno

    Rari: incubi, allucinazioni

    *Questi sintomi si manifestano per lo più all’inizio della terapia. Essi sono generalmente di lieve intensità e regrediscono in 1–2 settimane.

    Eccipienti

    Amido di mais, cellulosa microcristallina, povidone, ipromellosa, magnesio stearato, silice colloidale anidra, titanio diossido, macrogol 6000, ferro ossido giallo, calcio fosfato dibasico anidro, ferro ossido rosso.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.