Per uso orale
Inizialmente 2 capsule con ogni pasto. La dose può essere aumentata fino al raggiungimento del livello di fosfato sierico desiderato, purché non insorga ipercalcemia. La maggior parte dei pazienti richiede 3 o 4 capsule per ogni pasto per ottenere un controllo adeguato dei livelli di fosforo sierico.
Non c’è esperienza sull’uso di PhosLo nei bambini.
Si raccomanda di controllare la concentrazione di calcio due volte alla settimana all’inizio del trattamento, aggiustando la dose dopo questa procedura. In caso di ipercalcemia, ridurre la dose o interrompere il trattamento.
L’uso di leganti del fosfato nell’insufficienza renale deve essere associato a consigli dietetici relativi all’assunzione di fosfato e calcio e a metodi di dialisi appropriati per il paziente.
È necessario regolare la dose a seconda dell’assunzione o della rimozione tramite dialisi del fosfato e del relativo effetto sul calcio sierico. Ciò richiede monitoraggio costante dei livelli sierici sia di fosfato che di calcio, al fine di determinare l’efficacia e prevenire l’ipercalcemia. I livelli sierici del prodotto calcio-fosforo (CA x P) non devono superare 4,51 mmol2/l2. Il mantenimento del fosforo sierico < 1,78 mmol/l è generalmente considerato un esito clinicamente accettabile del trattamento con i leganti del fosforo.
Se insorge ipercalcemia, ridurre la dose o sospendere temporaneamente il trattamento, a seconda del grado di ipercalcemia. Il rischio di ipercalcemia va considerato in modo particolare durante il trattamento concomitante con preparati a base di vitamina D.
La somministrazione concomitante di calcio e di derivati della vitamina D va effettuata sotto supervisione medica.
Informare i pazienti in merito ai sintomi dell’ipercalcemia.
È giustificato il monitoraggio del calcio e un controllo ECG in caso di combinazione di agenti contenenti calcio e glicosidi cardiaci.
La tossicità a lungo termine di PhosLo non è stata valutata in studi clinici.
Consigliare ai pazienti di rivolgersi al medico prima di assumere antiacidi per automedicazione contenenti calcio carbonato o altri sali di calcio, al fine di non incrementare il carico di calcio.
Per PhosLo non sono disponibili dati clinici relativi a donne in gravidanza o in allattamento esposte. Non è noto se PhosLo abbia effetti fetali sull’embrione/feto qualora somministrato durante la gravidanza o se possa compromettere la fertilità.
PhosLo deve essere usato da donne in gravidanza e che allattano solo in caso di assoluta necessità e se i livelli di calcio sono controllati regolarmente.
In studi clinici circa il 14% dei pazienti ha sofferto di nausea durante la terapia con PhosLo. Non è noto se questa fosse correlata al trattamento o alla patologia di base.
Durante il trattamento con PhosLo può insorgere ipercalcemia. L’ipercalcemia lieve (Ca sierico > 2,625 mmol/l) può essere asintomatica o manifestarsi come stipsi, diarrea, anoressia, nausea e vomito. L’ipercalcemia più grave (Ca sierico > 3 mmol/l) è associata a confusione, delirio, stupore e coma. L’ipercalcemia lieve può essere facilmente controllata riducendo la dose di PhosLo o sospendendo temporaneamente la terapia. L’ipercalcemia grave può essere trattata mediante emodialisi acuta e interruzione della terapia con PhosLo. La diminuzione della concentrazione di calcio nel dializzato può ridurre l’incidenza e la gravità dell’ipercalcemia indotta da PhosLo.
Gli effetti a lungo termine di PhosLo sulla progressione delle calcificazioni vascolari e dei tessuti molli non sono state determinate.
Circa il 5% dei pazienti ha sofferto di prurito, che può rappresentare reazioni allergiche.
Macrogol, (8000)
Paraffina liquida leggera
Gelatina
Titanio diossido (E171)
L’inchiostro di stampa contiene gommalacca, alcol deidratato, alcol isopropilico, alcol butilico, propilenglicole, soluzione concentrata di ammoniaca, titanio diossido (E171) e blu brillante (E133)
Conservare a temperatura inferiore a 25°C.
Conservare nella confezione originale.
Tenere il contenitore ben chiuso.