Persantin (Boehringer ingelheim it.spa)

Compresse rivestite 30cpr riv 75mg

Principio attivo:Dipiridamolo
Gruppo terapeutico:Antitrombotici
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • embolia da trombi
  • ictus ischemico
  • attacchi ischemici transitori
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    Posologia

    Persantin 75 mg – compresse rivestite: il range di dosaggio raccomandato è di 300–450 mg al giorno in dosi refratte; nei casi gravi la dose giornaliera totale può essere aumentata a 600 mg.

    I dati disponibili sull’uso di Persantin 75 mg compresse rivestite nei bambini è limitato.

    Il suo uso, pertanto, non è raccomandato in età pediatrica.

    Persantin 200 mg capsule rigide a rilascio modificato:

    Prevenzione della embolia da trombi associata a protesi meccaniche valvolari cardiache: il range di dosaggio raccomandato è di 300–450 mg al giorno in dosi refratte.

    Nei casi gravi la dose giornaliera totale può essere aumentata a 600 mg.

    Prevenzione secondaria dell’ictus ischemico e degli attacchi ischemici transitori, da solo od in associazione ad acido acetilsalicilico: la dose raccomandata giornaliera è di 400 mg in dosi refratte.

    Le capsule devono essere assunte preferibilmente ai pasti e devono essere deglutite intere, senza masticare.

    Non sono disponibili dati sull’uso di Persantin 200 mg capsule a rilascio modificato nei bambini. Il suo uso, pertanto non è raccomandato in età pediatrica.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
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    Interazioni
  • dipiridamolo
  • adenosina
  • anticoagulanti
  • antiaggreganti piastrinici
  • acido acetilsalicilico
  • warfarin
  • ipotensivo
  • antiipertensivi
  • inibitori delle colinesterasi
  • aggravando
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    Avvertenze

    Il dipiridamolo si comporta, tra l’altro, come vasodilatatore. Dovrebbe essere impiegato con cautela in pazienti con gravi malattie a carico delle arterie coronarie quali angina instabile, infarto miocardico recente, ostruzione del flusso ventricolare sinistro, instabilità emodinamica (es. insufficienza cardiaca non compensata), ipotensione.

    L’esperienza clinica suggerisce che i pazienti in trattamento con dipiridamolo per via orale che debbano essere anche sottoposti ad un test in condizioni di stress farmacologico con dipiridamolo per via endovenosa, dovrebbero sospendere la terapia orale 24 ore prima di sottoporsi al test stesso. La mancata osservanza di questa avvertenza può compromettere la sensibilità del test.

    In pazienti affetti da miastenia grave, può rendersi necessaria una modifica dello schema di trattamento in caso di cambiamento nel dosaggio di dipiridamolo (vedere paragrafo 4.5).

    Sono stati segnalati rari casi in cui il dipiridamolo, nella forma non coniugata, è risultato incluso nei calcoli biliari in percentuali variabili (fino al 70% del peso a secco del calcolo).

    Ciò si è verificato in pazienti anziani con segni di colangite ascendente, trattati per diversi anni con dipiridamolo per via orale. Non ci sono indicazioni che il dipiridamolo abbia determinato l’inizio della formazione dei calcoli in questi pazienti. È possibile che la deglucuronicazione batterica del dipiridamolo coniugato nella bile sia il meccanismo responsabile dell’inclusione del dipiridamolo nei calcoli biliari.

    Persantin 75 mg compresse rivestite contiene saccarosio: una compressa ne contiene 29 mg, pari a 232 mg per dose massima giornaliera raccomandata. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio–galattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.

    Persantin 75 mg compresse rivestite contiene l’eccipiente giallo tramonto FCF (E 110) che può causare reazioni allergiche.

    Gravidanza

    Gravidanza

    Non è stata dimostrata la sicurezza di impiego di Persantin nella donna durante la gravidanza, tuttavia Persantin è stato impiegato per molti anni senza alcuna conseguenza in tal senso. Gli studi non clinici non hanno evidenziato alcun rischio (vedere paragrafo 5.3). Ciò nondimeno, Persantin non dovrebbe essere usato durante la gravidanza, particolarmente nei primi tre mesi di gestazione, a meno che i benefici attesi siano superiori ai possibili rischi per il feto.

    Allattamento

    Durante l’allattamento, Persantin va impiegato solo se considerato indispensabile dal medico.

    Fertilità

    Non sono stati condotti studi con Persantin sull’effetto sulla fertilità umana. Gli studi non clinici con il dipiridamolo non indicano effetti nocivi diretti o indiretti in relazione all’indice di fertilità (vedere paragrafo 5.3).

    Effetti Collaterali

    Alle dosi terapeutiche, gli effetti indesiderati sono solitamente lievi e transitori.

    Gli effetti indesiderati sono di seguito elencati per classificazione per sistemi e organi e per frequenza, secondo le seguenti categorie:

    Molto comune ≥ 1/10

    Comune ≥ 1/100, < 1/10

    Non comune ≥ 1/1.000, < 1/100

    Raro ≥ 1/10.000, < 1/1.000

    Molto raro < 1/10.000

    Non nota la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili

    Patologie del sistema emolinfopoietico

    Non nota: trombocitopenia.

    Disturbi del sistema immunitario

    Non nota: ipersensibilità, angioedema.

    Patologie del sistema nervoso

    Molto comune: cefalea, vertigini.

    Patologie cardiache

    Comune: angina pectoris.

    Non nota: tachicardia.

    Patologie vascolari

    Non nota: ipotensione, vampate di calore.

    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

    Non nota: broncospasmo

    Patologie gastrointestinali

    Molto comune: diarrea, nausea.

    Comune: vomito.

    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

    Comune: eruzioni cutanee.

    Non nota: orticaria.

    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

    Comune: mialgia.

    Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura

    Non nota: emorragia post–procedurale, emorragia operatoria.

    È stato osservato un peggioramento della sintomatologia delle coronaropatie e la presenza di dipiridamolo nei calcoli biliari (si veda paragrafo 4.4).

    Eccipienti

    Compresse rivestite da 75 mg

    Calcio idrogeno fosfato anidro, amido di mais secco, amido di mais solubile, silice colloidale, magnesio stearato, talco, saccarosio, gomma arabica, E 110, E 171, PEG 6000, cera bianca, cera carnauba.

    Capsule rigide 200 mg a rilascio modificato

    Acido tartarico, gomma arabica, povidone, acido metacrilico–metile metacrilato copolimero (1:2), ipromellosa ftalato, ipromellosa, triacetina, talco, dimeticone 350, acido stearico/palmitico; capsula: gelatina, E 171, E 172.

    Conservazione

    Compresse rivestite: questo medicinale non richiede alcuna particolare temperatura di conservazione.

    Capsule rigide a rilascio modificato: Conservare sotto i 30° C, tenere il flacone chiuso per proteggere dall’umidità.