Per ridurre gli effetti indesiderati deve essere utilizzata la dose minima efficace per il minor tempo possibile.
La durata massima di un ciclo di trattamento con nimesulide è di 15 giorni.
PANTAMES deve essere usato per il minor tempo possibile in base alle esigenze cliniche.
Adulti: 100 mg due volte al giorno dopo i pasti..
Anziani: in pazienti anziani non occorre ridurre la dose giornaliera (vedere paragrafo 5.2)
Bambini (12 anni): PANTAMES è controindicato in questi pazienti (vedere anche paragrafo 4.3).
Adolescenti (da 12 a 18 anni): sulla base del profilo cinetico negli adulti e delle caratteristiche farmacodinamiche di nimesulide, non è necessario modificare la dose in questi pazienti.
Insufficienza renale: sulla base della farmacocinetica, non è necessario modificare la dose nei pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (clearance della creatinina 30-80 ml/min), PANTAMES è invece controindicato in caso di insufficienza renale grave (clearance della creatinina 30ml/min) (vedere paragrafi 4.3 e 5.2).
Insufficienza epatica: l’uso di PANTAMES è controindicato in pazienti con insufficienza epatica (vedere paragrafo 5.2)
Il rischio di effetti indesiderati può essere ridotto usando PANTAMES per il minor tempo possibile (vedere paragrafo 4.2)
Sospendere il trattamento se non si osservano benefici.
In rari casi è stata riportata un’associazione tra PANTAMES e reazioni epatiche gravi, inclusi alcuni rarissimi casi fatali molto rari (vedere anche paragrafo 4.8). I pazienti che accusano sintomi compatibili con lesioni epatiche durante il trattamento con PANTAMES (per esempio, anoressia, nausea, vomito, dolori addominali, affaticamento, urine scure) o i pazienti che presentano nel corso del trattamento test anormali di funzionalità epatica devono sospendere il trattamento. Questi pazienti non devono più utilizzare nimesulide. Lesioni epatiche, reversibili nella maggior parte dei casi, sono state riportate dopo esposizione breve del farmaco
Durante la terapia con PANTAMES, i pazienti devono essere avvertiti di non assumere altri analgesici. Non è raccomandato l’uso concomitante di diversi FANS.
Nel caso in cui, nei pazienti che assumono nimesulide, compaiano febbre e/o sintomi simil-influenzali, il trattamento deve essere interrotto.
In qualsiasi momento durante il trattamento si possono manifestare emorragie, ulcere o perforazioni gastrointestinali con o senza sintomi di preavviso o precedenti eventi gastrointestinali. Se si manifestano emorragie o ulcere gastrointestinali, sospendere il trattamento con nimesulide.
Nimesulide deve essere usata con cautela nei pazienti con patologie gastrointestinali, inclusi precedenti ulcera peptica, emorragie gastrointestinali, colite ulcerosa o morbo di Crohn.
Nei pazienti con insufficienza renale o cardiaca, occorre cautela perché l’uso di PANTAMES può danneggiare la funzionalità renale. In tal caso, il trattamento deve essere sospeso (vedere anche paragrafo 4.5).
I pazienti anziani sono particolarmente sensibili agli eventi avversi dei FANS, incluse emorragie e perforazioni gastrointestinali, insufficienza renale, cardiaca o epatica. È quindi consigliabile un costante monitoraggio clinico.
L’uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere sotto e paragrafo 4.5)
Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento.
Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l’aspirina (vedere paragrafo 4.5).
Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l’uso dei FANS (vedi 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio: l’insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. PANTAMES deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.
Un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiché in associazione alla terapia con i FANS sono state riscontrati ritenzioni di liquidi ed edema.
Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per es. infarto del miocardio o ictus).
Non ci sono dati sufficienti per escludere tale rischio con PANTAMES.
I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con nimesulide soltanto dopo attenta valutazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare (es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo).
Poiché nimesulide può interferire con la funzionalità piastrinica, deve essere usata con cautela nei pazienti con diatesi emorragica (vedere anche parargrafo 4.3). PANTAMES non rappresenta tuttavia un sostituto dell’acido acetilsalicilico nella profilassi cardiovascolare.
L’uso di PANTAMES può compromettere la fertilità femminile e non è consigliato in donne che tentano di avere una gravidanza. Nelle donne che hanno difficoltà a concepire o che vengono sottoposte ad accertamenti per infertilità, si deve considerare la sospensione del trattamento con PANTAMES (vedere paragrafo 4.6)
Informazioni importanti su alcuni eccipienti del PANTAMES
PANTAMES contiene saccarina sodica, pertanto, i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.
L’uso di PANTAMES è controindicato nell’ultimo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
Come per gli altri FANS, l’uso di PANTAMES non è consigliato nelle donne che cercano una gravidanza (vedere paragrafo 4.4).
L’inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’1%, fino a circa 1,5%. È stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia.
Negli animali la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post- impianto e di mortalità embrio-fetale. Inoltre un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organo genetico.
Inoltre, studi su conigli hanno dimostrato una tossicità riproduttiva atipica (vedere paragrafo 5.3) e non sono disponibili dati esaurienti sull’uso di PANTAMES nelle donne in gravidanza.
Durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, PANTAMES non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari.
Se PANTAMES 100 mg compresse è usato da una donna in attesa di concepimento, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dosa e la durata del trattamento devono essere mantenute le più basse possibili.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre: il feto a:
- tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);
- disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios:
La madre ed il neonato, alla fine della gravidanza, a:
- possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse
- inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.
Conseguentemente, PANTAMES è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.
Non è noto se PANTAMES viene secreto nel latte umano. PANTAMES è controindicato nelle donne che allattano (vedere paragrafi 4.3 e 5.3)
Il seguente elenco di effetti indesiderati si basa sui risultati di sperimentazioni cliniche controllate (su circa 7.800 pazienti) e sui dati di farmacovigilanza. I casi riportati sono classificati come molto comuni (>1/10); comuni (>1/100, <1/10), non comuni (>1/1.000, <1/100); rari (>1/10.000, <1/1.000); molto rari (<1/10.000), inclusi i casi isolati.
Patologie del sistema emolifopoietico | Rari | Anemia* |
Eosinofilia* | ||
Molto rari | Trombocitopenia | |
Pancitopenia | ||
Porpora | ||
Disturbi del sistema immunitario | Rari | Ipersensibilità* |
Molto rari | Anafilassi | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Rari | Iperkaliemia* |
Disturbi psichiatrici | Rari | Ansia* |
Nervosismo* | ||
Incubi | ||
Patologie del sistema nervoso | Non comuni | Vertigini* |
Molto rari | Mal di testa | |
Sonnolenza | ||
Encefalopatia (sindrome di Reye) | ||
Patologie dell’occhio | Rari | Visione sfuocata* |
Molto rari | Disturbi visivi | |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Molto rari | Vertigini |
Patologie cardiache | Rari | Tachicardia* |
Patologie vascolari | Non comuni | Ipertensione* |
Rari | Emorragia* | |
Fluttuazioni della pressione arteriosa* | ||
Vampate di calore* | ||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Non comuni | Dispnea* |
Molto rari | Asma | |
Broncospasmo | ||
Patologie gastrointestinali | Comuni | Diarrea* |
Nausea* | ||
Vomito* | ||
Non comuni | Stipsi* | |
Flatulenza* | ||
Gastrite* | ||
Sanguinamento gastrointestinale, ulcera e perforazione duodenale, ulcera e perforazione gastrica | ||
Molto rari | Dolori addominali | |
Dispepsia | ||
Stomatite | ||
Melena | ||
Patologie epatobiliari (vedere paragrafo 4.4) | Molto rari | Epatite |
Epatite fulminante (inclusi casi letali) | ||
Ittero | ||
Colestasi | ||
Comune | Aumento dei livelli degli enzimi epatici | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comuni | Prurito* |
Eruzioni* | ||
Aumento della sudorazione | ||
Rari | Eritema* | |
Dermatite* | ||
Molto rari | Orticaria | |
Edema angioneurotico | ||
Edema del viso | ||
Eritema multiforme | ||
Sindrome di Stevens Johnson | ||
Necrolisi epidermica tossica | ||
Patologie renali e urinarie | Rari | Disuria* |
Ematuria* | ||
Ritenzione urinaria* | ||
Molto rari | Insufficienza renale | |
Oliguria | ||
Nefrite interstiziale | ||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Non comuni | Edema* |
Rari | Malessere* | |
Astenia* | ||
Molto rari | Ipotermia | |
Esami diagnostici | Comuni | Aumento degli enzimi epatici* |
* dati di frequenza ricavati dalle sperimentazioni cliniche |
Gastrointestinali: gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale,in particolare negli anziani(vedere paragrafo 4.4)
Dopo somministrazione di PANTAMES sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4).
Meno frequentemente sono state osservate gastriti.
In associazione al trattamento con i FANS sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati: edema, ipertensione e insufficienza cardiaca; reazioni bollose includenti sindrome di Stevens-Johnson e Necrolisi Tossica Epidermica (molto raramente).
Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischi di eventi trombotici arteriosi (per es. infarto del miocardio o ictus) (vedere paragrafo 4.4)
Magnesio trisilicato, crospovidone, sodio stearato, saccarina sodica, aroma menta.
Nessuna precauzione particolare per la conservazione.