Oroflux (Epifarma srl)

Spray mucosa orale os spray 15ml 0,25%

a discrezione
Principio attivo:Flurbiprofene
Gruppo terapeutico:Stomatologici
Tipo di farmaco:Farmaco da banco
Rimborsabilità:C
Ricetta:Otc - libera vendita
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • stati irritativo–infiammatori anche associati a dolore del cavo orofaringeo
  • gengiviti
  • stomatiti
  • faringiti
  • terapia dentaria conservativa o estrattiva
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    Posologia

    Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere sezione 4.4).

    Collutorio: La dose raccomandata è di due o tre risciacqui o gargarismi al giorno con 10 ml di collutorio. Può essere diluito in acqua.

    Spray per mucosa orale: La dose raccomandata è di 2 spruzzi 3 volte al giorno indirizzati direttamente sulla parte interessata.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
  • asma
  • orticaria
  • emorragia gastrointestinale
  • perforazione
  • colite ulcerosa
  • ulcera peptica
  • insufficienza cardiaca
  • gravidanza
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    Interazioni
  • state segnalate interazioni
  • altri medicinali
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    Avvertenze

    Alle dosi consigliate, l’eventuale deglutizione di OROFLUX 0,25% Collutorio e OROFLUX 0,25% Spray per mucosa orale non comporta alcun danno per il paziente in quanto tali dosi sono ampiamente inferiori a quelle della posologia singola del prodotto per via sistemica.

    Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, il flurbiprofene non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari.

    La somministrazione di flurbiprofene non è raccomandata nelle madri che allattano.

    L’uso di OROFLUX 0,25% Collutorio e OROFLUX 0,25% Spray per mucosa orale, specie se prolungato, può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione o di irritazione locale; in tali casi occorre interrompere il trattamento e consultare il medico per istituire, se necessario, una terapia idonea.

    Non usare per trattamenti protratti. Dopo brevi periodi di trattamento senza risultati apprezzabili consultare il medico.

    Informazioni importanti su alcuni eccipienti:

    Il collutorio e lo spray per mucosa orale contengono para–idrossibenzoati che possono causare reazioni allergiche (anche ritardate).

    Il colorante blu patent V (E131) può causare reazioni allergiche.

    L’olio di ricino idrogenato–40 poliossietilenato può causare reazioni cutanee localizzate.

    Sia il collutorio sia lo spray contengono una piccola quantità di alcool etilico, inferiore a 100 mg per dose.

    Gravidanza

    Gravidanza:

    L’inibizione della sintesi di prostaglandine può influire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio/fetale.

    Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’1% fino a circa l’1,5%. È stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita pre e post–impianto e della mortalità embrio–fetale.

    Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.

    Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, flurbiprofene non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari.

    Se flurbiprofene è usato da una donna in attesa di concepimento o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le più basse possibili.

    Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a:

    • Tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);

    • Disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo–idroamnios;

    • la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a:

    • Possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che può manifestarsi anche a dosi molto basse;

    • Inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.

    Conseguentemente flurbiprofene è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza

    Allattamento:

    Flurbiprofene è escreto nel latte materno; tuttavia la quantità escreta è solo una piccola frazione della dose materna. La somministrazione di flurbiprofene non è raccomandata nelle madri che allattano.

    Effetti Collaterali

    Sono stati segnalati, in particolare dopo la somministrazione di formulazioni ad uso sistemico, i seguenti effetti indesiderati:

    Disturbi del sangue e del sistema linfatico

    Trombocitopenia, anemia aplastica e agranulocitosi.

    Disturbi del sistema Immunitario

    Anafilassi, angioedema, reazione allergica.

    Disturbi psichiatrici

    Depressione.

    Disturbi del sistema nervoso

    Capogiri, accidenti cerebrovascolari, disturbi visivi, neurite ottica, emicrania, parestesia, depressione, confusione, allucinazione, vertigine, malessere, affaticamento e sonnolenza.

    Disturbi acustici e del labirinto

    Tinnito.

    Disturbi cardiovascolari

    Edema, ipertensione e insufficienza cardiaca.

    Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’assunzione di alcuni FANS (soprattutto se a dosaggi elevati e in caso di trattamento a lungo termine) può essere associato ad un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio oppure ictus).

    Disturbi respiratori, toracici e mediastinali

    Reattività del tratto respiratorio (asma, broncospasmo e dispnea).

    Disturbi Gastrointestinali

    Gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale.

    Dopo somministrazione di flurbiprofene sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatite ulcerativa, emorragia gastrointestinale ed esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedi sezione Controindicazioni). Meno frequentemente sono state osservate gastrite, ulcera peptica, perforazione e emorragia da ulcera. Con le supposte si può verificare irritazione al livello locale.

    Molto raramente sono stati riportati casi di Pancreatite.

    Disturbi cutanei e ai tessuti sottocutanei

    Disturbi cutanei inclusi rash, prurito, orticaria, porpora, angioedema e molto raramente dermatosi bollose (includenti Sindrome di Stevens– Johnson, Necrolisi Tossica Epidermica ed Eritema multiforme).

    Durante studi clinici effettuati con cerotti a base di flurbiprofene, le reazioni avverse più comunemente riportate sono state reazioni cutanee locali (inclusi arrossamento, rash, prurito, eruzioni, insensibilità e formicolio); tuttavia l’incidenza è stata bassa (4.6%).

    Disturbi renali e all’apparato urinario

    Nefrotossicità in varie forme, inclusi nefrite interstiziale e sindrome nefrosica.

    Come con gli altri FANS, sono stati riportati rari casi di insufficienza renale.

    Eccipienti

    OROFLUX 0,25% Collutorio e OROFLUX 0,25% Spray per mucosa orale:

    Glicerolo (98%); etanolo; sorbitolo liquido non cristallizzabile; olio di ricino idrogenato–40 poliossietilenato; saccarina sodica; metile paraidrossibenzoato; propile paraidrossibenzoato; aroma menta; blu patent V (E131); acido citrico anidro; sodio idrossido; acqua depurata.

    Conservazione

    Nessuna.