Posologia
La posologia giornaliera va adattata ai livelli di trigliceridemia e colesterolemia. La dose media è di 1 capsula due–tre volte al giorno dopo i pasti.
Si consiglia una capsula due volte al giorno nelle iperlipoproteinemie di tipo IV e una capsula tre volte al giorno nelle iperlipoproteinemie di tipo II, III e V.
Tale posologia può essere aumentata a giudizio del medico nei casi di particolare gravità.
Dosi di 1200 mg al giorno sono state somministrate senza inconvenienti rilevanti per periodi prolungati.
Insufficienza renale
Per i pazienti con insufficienza renale da moderata a severa (valori della clearance fra 60 e 30 ml/min) è necessaria la riduzione del dosaggio a una capsula da 250 mg, 1 o 2 volte al giorno tenendo conto dei valori della clearance della creatinina, da somministrare durante o dopo i pasti.
Prima di iniziare la terapia con acipimox si deve tentare di controllare i lipidi sierici con una dieta adeguata insieme a cessazione del consumo di alcool, esercizio fisico e perdita di peso in caso di obesità.
Poiché si raccomanda la somministrazione a lungo termine di acipimox, si deve eseguire la valutazione di tutti i valori basali, profilo lipidico incluso, prima dell’inizio del trattamento e si devono ottenere determinazioni periodiche dei lipidi per avere conferma del raggiungimento dell’effetto terapeutico desiderato.
Le funzioni epatica e renale devono essere controllate.
Anche se la sperimentazione nell’animale non ha evidenziato danni fetali, acipimox non deve essere somministrato in gravidanza accertata o presunta e durante l’allattamento (vedi paragrafo 4.6).
Acipimox è strutturalmente correlato all’acido nicotinico. Il rischio di tossicità muscolare è maggiore quando l’acido nicotinico viene somministrato in concomitanza con una statina (ovvero un inibitore della 3–idrossi–3–metilglutaril coenzima A [HMG–CoA] reduttasi). In uno studio, è stato riferito che pazienti cinesi che assumevano acido nicotinico e laropiprant in concomitanza con simvastatina hanno mostrato una maggiore incidenza di miopatia e rabdomiolisi rispetto a pazienti caucasici.
La sicurezza sull’uso in gravidanza nelle donne non è stata stabilita. Non è noto se acipimox venga escreto nel latte materno. Come la maggior parte dei farmaci, acipimox non deve essere somministrato durante la gravidanza o l’allattamento.
Il farmaco può determinare, specie alle prime somministrazioni, fenomeni di vasodilatazione cutanea (arrossamento, senso di calore, prurito).
Tali effetti tendono di norma a scomparire rapidamente durante i primi giorni di terapia.
In corso di trattamento sono stati osservati occasionalmente moderati disturbi gastrici (pirosi, epigastralgie), cefalea ed astenia. Solo raramente tali effetti indesiderati sono stati così intensi da richiedere l’interruzione del trattamento. Eccezionalmente sono stati rilevati casi, anche gravi, di reazioni sia locali che sistemiche a possibile patogenesi immunoallergica (quali, ad esempio, orticaria, edema palpebrale e/o labiale, eruzione cutanea, dispnea anche di tipo asmatiforme, ipotensione). In tali casi la terapia con Olbetam dovrà essere immediatamente sospesa ed eventualmente andranno adottate idonee misure terapeutiche.
I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati nell’esperienza clinica e post–marketing e segnalati durante il trattamento con acipimox con le seguenti frequenze: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
MedDRA Classe sitemico–organica | Frequenza | Effetti indesiderati |
Disturbi del sistema Immunitario | Non comune | reazioni anafilattoidi* |
Patologie del sistema nervoso | Molto comune | Cefalea |
Patologie vascolari | Molto comune | Vampate |
Non nota | vasodilatazione** | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Non comune | broncospasmo* |
Patologie gastrointestinali | Molto comune | dispepsia |
Comune | dolore addominale superiore | |
Non comune | nausea* | |
Non nota | diarrea** | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Comune | orticaria |
Non comune | angioedema*, prurito*, eruzione cutanea*, eritema* | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Non comune | miosite*, mialgia*, artralgia* |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Comune | astenia |
Non comune | sensazione di calore*, malessere* |
* frequenza di evento avverso valutata in base ai dati di sicurezza post–marketing
** frequenza di evento avverso non valutabile dai dati disponibili
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo "www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili".
Amido, silice precipitata, magnesio stearato, sodio laurilsolfato.
Costituenti della capsula: gelatina, ossido di ferro giallo (E172) e ossido di ferro rosso (E172), titanio biossido
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.