Una applicazione (da mezzo a un centimetro) nel fornice congiuntivale tre - quattro volte al giorno. Nel caso in cui sia previsto anche l’uso di un collirio a base di netilmicina, è sufficiente un’unica applicazione serale.
Evitare che l’estremità del contenitore venga a contatto con l’occhio o con qualsiasi altra superficie.
Come per tutti gli antibiotici, l'uso prolungato può condurre alla crescita di microrganismi resistenti o infezioni fungine secondarie.
Nel caso in cui, dopo un ragionevole periodo di tempo, non si ottenessero miglioramenti del quadro clinico o se si verificassero irritazioni o manifestazioni di ipersensibilità, occorre sospendere il trattamento e ricorrere ad una terapia adeguata.
Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini.
La sicurezza d’impiego del NETTAVISC in gravidanza non è stata stabilita. Nonostante la somministrazione topica di netilmicina non si associ ad assorbimento sistemico, è consigliabile utilizzare il prodotto in gravidanza solo nei casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico.
La netilmicina viene escreta nel latte materno in piccole quantità. Pertanto, pur in assenza di significativo assorbimento sistemico, si sconsiglia l’uso di NETTAVISC durante l’allattamento.
Come tutti gli antibiotici aminoglicosidici per uso topico oculare, potrebbero occasionalmente manifestarsi reazioni di intolleranza o ipersensibilità locale quali iperemia congiuntivale, bruciore o prurito. Tali fenomeni sono stati rilevati in meno del 2% dei pazienti trattati con NETTAVISC.
Paraffina liquida, lanolina anidra, acqua purificata, vaselina bianca.
Conservare a temperatura inferiore a 25 °C.