Morbo di Parkinson
La posologia deve essere modulata a seconda della risposta del singolo paziente. La dose iniziale consigliata è di 5 mg due volte al giorno. La terapia di mantenimento è abitualmente di 60 mg/die e può arrivare fino a 120 mg/die, da raggiungere gradualmente con aumenti bisettimanali di 5 mg/die. Se Myrol viene somministrato in associazione alla levodopa, con o senza inibitore della decarbossilasi, possono essere sufficienti dosi minori.
Riduzioni della dose di levodopa devono essere praticate gradualmente fino a quando non sia raggiunto l’effetto terapeutico ottimale.
Iperprolattinemia
Dose iniziale: 5 mg due volte al giorno.
Dose di mantenimento: 10-20 mg due volte al giorno da raggiungere gradualmente.
Diidroergocriptina può provocare sonnolenza e altri agonisti dopaminergici possono essere associati ad attacchi di sonno improvviso, particolarmente in pazienti con malattia di Parkinson. I pazienti in trattamento con diidroergocriptina devono essere informati e avvertiti di usare cautela durante la guida o l’uso di macchinari. I pazienti che hanno avuto episodi di sonnolenza devono astenersi dalla guida e dall’uso di macchinari. Inoltre può essere presa in considerazione una riduzione del dosaggio o l’interruzione della terapia.
Sono stati segnalati casi di sindrome patologica del gioco d’azzardo, incremento della libido e ipersessualità nei pazienti in trattamento con Agonisti della Dopamina per il Morbo di Parkinson.
Il trattamento deve essere effettuato sotto il controllo medico.
Nei soggetti parkinsoniani con galattorrea, amenorrea prolattino-dipendente, disturbi mestruali o acromegalia, il trattamento con Myrol può eliminare la sterilità preesistente. Le donne, quindi, che potrebbero diventare feconde, dovrebbero adottare un metodo di contraccezione meccanica. I pazienti acromegalici con anamnesi di ulcera peptica o con ulcera peptica in corso, data l’assenza di dati sperimentali di tollerabilità, dovrebbero preferibilmente ricevere un trattamento alternativo. Data l’analogia strutturale con i derivati ergolinici è richiesta cautela quando Myrol viene somministrato ad alte dosi a pazienti con anamnesi di disturbi psicotici, gravi affezioni cardiovascolari, ulcera peptica od emorragie gastroenteriche.
Tra i pazienti trattati con diidroergocriptina, in particolare in trattamento a lungo termine e ad alte dosi, sono stati riportati occasionalmente versamenti pleurici e pericardici, così come fibrosi pleurica e polmonare, e pericardite costrittiva. I pazienti con disturbi pleuropolmonari di natura non accertata devono essere attentamente esaminati e deve essere considerata un’interruzione del trattamento con diidroergocriptina.
In particolare per i trattamenti a lungo termine e ad alte dosi, sono stati riportati rari casi di fibrosi retroperitoneale. Al fine di assicurare il riconoscimento della fibrosi retroperitoneale in uno stadio iniziale e reversibile, in questa categoria di pazienti si raccomanda di monitorare i sintomi tipici di questa patologia (ad es. mal di schiena, edema degli arti inferiori, alterazioni della funzionalità renale). La terapia con diidroergocriptina deve essere interrotta se sono diagnosticate o sospettate alterazioni fibrotiche del retroperitoneo.
Myrol è controindicato in gravidanza accertata o presunta. In relazione al suo effetto inibitorio sulla secrezione lattea, l’uso del prodotto è controindicato durante l’allattamento al seno.
Patologie gastrointestinali
Molto comuni: nausea, gastralgia.
Comuni: vomito, pirosi, dispepsia, secchezza delle fauci.
Non Comuni: stipsi.
Disturbi psichiatrici
Comuni: depressione, insonnia, agitazione.
Non comuni: ansia, confusione, diminuzione della libido, incubi notturni, allucinazioni.
Patologie del sistema nervoso
Comuni: vertigini, cefalea.
Non comuni: parestesia, tremore, aumento della sudorazione.
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Non comuni: acufene.
Patologie cardiache
Comuni: ipotensione, ipotensione ortostatica, tachicardia.
Non comuni: dolore al petto.
Molto rari: valvulopatia cardiaca (incluso riflusso) e disturbi correlati (pericardite e versamento pericardico).
Patologie vascolari
Comuni: riniti.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comuni: irritazione cutanea.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Non comuni: mialgia.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comuni: debolezza, variazione del peso corporeo.
Non comuni: malessere, anoressia.
Diidroergocriptina è associata a sonnolenza.
In pazienti trattati con Dopamino Agonisti, per il Morbo di Parkinson, specialmente ad alti dosaggi, sono stati segnalati casi di sindrome patologica del gioco d’azzardo, incremento della libido e ipersessualità, generalmente reversibili con la riduzione o l’interruzione del trattamento.
Compresse
una compressa contiene: lattosio; cellulosa microcristallina; sodio croscarmellosio; magnesio stearato; polivinilpirrolidone.
Gocce
100 ml contengono: saccarina sodica; glicole propilenico.
Nessuna speciale precauzione per la conservazione.