Mmrvaxpro (Sanofi pasteur msd spa)

Sospensione iniett polv solv 1 fl 1d+sir s/a+2agh

da34.10 €
Principio attivo:Vaccino morbillo/parotite/rosolia
Gruppo terapeutico:Vaccini virali
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • infezione
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    Posologia

    Posologia

    Soggetti di età pari o superiore ai 12 mesi

    Soggetti di età pari o superiore ai 12 mesi devono ricevere una dose ad una data stabilita. Una seconda dose può essere somministrata ad almeno 4 settimane di distanza dalla prima dose in accordo alle raccomandazioni ufficiali. La seconda dose è indicata per soggetti che non hanno risposto alla prima dose in nessun modo.

    Lattanti di età compresa tra 9 e 12 mesi:

    Dati di immunogenicità e sicurezza mostrano che M-M-RVAXPRO può essere somministrato a lattanti di età compresa tra 9 e 12 mesi in accordo con le raccomandazioni ufficiali o quando è considerata necessaria una protezione precoce (ad es. asili, situazioni di epidemia, o un viaggio presso una regione con alta incidenza di morbillo).

    Questi lattanti devono essere rivaccinati a 12-15 mesi. Deve essere tenuta in considerazione in accordo con le raccomandazioni ufficiali una dose addizionale di un vaccino contenente il morbillo (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).

    Lattanti sotto i 9 mesi di età:

    Non sono attualmente disponibili dati di efficacia e sicurezza circa l’impiego di M-M-RVAXPRO in bambini di età inferiore ai 9 mesi.

    Metodo di somministrazione

    Il vaccino deve essere iniettato per via intramuscolare (IM) o sottocutanea (SC).

    I siti preferiti di iniezione sono la regione antero-laterale della coscia nei bambini più piccoli ela regione deltoidea nei bambini più grandi, negli adolescenti e negli adulti..

    Il vaccino deve essere somministrato per via sottocutanea nei pazienti affetti da trombocitopenia o da ogni altro disturbo della coagulazione.

    Per le precauzioni da adottare prima della manipolazione o somministrazione del medicinale, e per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

    NON INIETTARE PER VIA INTRAVASCOLARE.

    Controindicazioni
  • neomicina
  • gravidanza
  • malattia con febbre
  • bambini
  • altre
  • corticosteroidi
  • virus vaccinico del morbillo
  • asma
  • polmoniti
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    Interazioni
  • dopo
  • stato segnalato
  • vaccini
  • nessuno
  • vaccino
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    Avvertenze

    Come con tutti i vaccini iniettabili, un adeguato trattamento medico deve essere sempre prontamente disponibile in caso di rare reazioni anafilattiche a seguito della somministrazione del vaccino (vedere paragrafo 4.8).

    Adulti ed adolescenti con anamnesi di allergie possono potenzialmente essere esposti ad un rischio aumentato di anafilassi o reazioni anafilattoidi. Si raccomanda un attento monitoraggio del paziente a seguito della vaccinazione per verificare l’eventuale comparsa dei primi sintomi di tali reazioni.

    Poichè il vaccino vivo del morbillo ed il vaccino vivo della parotite sono prodotti su colture di cellule embrionali di pollo, le persone con anamnesi di reazioni di tipo anafilattico, anafilattoide, o altre reazioni immediate (ad es. orticaria, edema della bocca e della gola, difficoltà di respirazione, ipotensione o shock) successive all’ingestione di uova, possono essere soggette ad un aumentato rischio di reazioni di ipersensibilità di tipo immediato. In questi casi il rapporto rischio potenziale-beneficio dovrebbe essere attentamente valutato prima di procedere alla vaccinazione.

    E’ necessario porre la dovuta cautela nella somministrazione di M-M-RVAXPRO a soggetti con anamnesi individuale o familiare di convulsioni, o anamnesi di danno cerebrale. Il medico deve essere avvertito dell’aumento di temperatura che potrebbe comparire a seguito della vaccinazione (vedere paragrafo 4.8).

    Lattanti dai 9 ai 12 mesi di età, vaccinati con un vaccino contenente il morbillo durante epidemie di morbillo o per altri motivi, possono non rispondere al vaccino a causa della presenza di anticorpi circolanti di origine materna e/o a causa dell’immaturità del sistema immunitario (vedere paragrafi 4.2 e 5.1).

    Questo vaccino contiene 14,5 mg di sorbitolo come eccipiente.I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo vaccino.

    Trombocitopenia

    Questo vaccino deve essere somministrato per via sottocutanea ai soggetti affetti da trombocitopenia o da ogni altro disturbo della coagulazione poichè in questi soggetti può verificarsi un sanguinamento a seguito della somministrazione per via intramuscolare.

    I soggetti con trombocitopenia in atto possono sviluppare una forma più grave di trombocitopenia a seguito della vaccinazione. Inoltre, i soggetti che hanno manifestato trombocitopenia dopo la prima dose di M-M-RVAXPRO (o dei suoi vaccini componenti) possono sviluppare trombocitopenia con dosi ripetute. Si può valutare lo stato sierologico per determinare se siano necessarie o meno ulteriori dosi di vaccino. In questi casi il rapporto potenziale rischio-beneficio deve essere attentamente valutato prima di procedere alla vaccinazione (vedere paragrafo 4.8).

    Altro

    Soggetti per i quali è nota l’infezione da virus che causano immunodeficienza nell’uomo senza evidenza di immunodepressione possono essere vaccinati. Tuttavia, questi soggetti vaccinati devono essere attentamente monitorati rispetto a morbillo, parotite e rosolia, poichè la vaccinazione potrebbe essere meno efficace in questi pazienti rispetto a quelli non infettati da virus che causano immunodeficienza nell’uomo (vedere paragrafo 4.3).

    Bambini in trattamento antitubercolare non hanno manifestato esacerbazione della malattia quando vaccinati con il vaccino a virus vivo del morbillo; ad oggi non sono stati riportati studi sull’effetto dei vaccini a virus del morbillo su bambini tubercolotici non trattati (vedere paragrafo 4.3).

    La vaccinazione con M-M-RVAXPRO potrebbe non assicurare la protezione di tutti i soggetti vaccinati.

    Trasmissione

    L’escrezione di piccole quantità di virus della rosolia vivo attenuato dal naso o dalla gola è stata riscontrata nella maggior parte dei soggetti suscettibili 7-28 giorni dopo la vaccinazione. Non c’è alcuna evidenza confermata che indichi che questo virus possa essere trasmesso a persone suscettibili che sono in contatto con i soggetti vaccinati. Di conseguenza, la trasmissione attraverso stretto contatto personale, mentre è accettata quale possibilità teorica, non è considerata quale rischio significativo; tuttavia, la trasmissione del virus vaccinico della rosolia a lattanti attraverso il latte materno è stata documentata senza alcuna evidenza di malattia clinica (vedere paragrafo 4.6).

    Non sono stati riportati casi di trasmissione del ceppo più attenuato Enders Edmonston del virus del morbillo o del ceppo Jeryl Lynn™ del virus della parotite dai soggetti vaccinati ai soggetti suscettibili in contatto.

    Interferenza con i test di laboratorio: vedere paragrafo 4.5.

    Gravidanza

    Gravidanza

    Non sono stati condotti studi con M-M-RVAXPRO in donne in stato di gravidanza. Non è noto se M-M-RVAXPRO può causare danno fetale quando somministrato a donne in stato di gravidanza o interferire con la capacità riproduttiva. Pertanto, il vaccino non deve essere somministrato a donne in stato di gravidanza; inoltre, la gravidanza deve essere evitata nei 3 mesi successivi alla vaccinazione (vedere paragrafo 4.3).

    Nel consigliare donne che vengono inavvertitamente vaccinate in gravidanza o che diventano gravide entro i 3 mesi successivi alla vaccinazione, il medico deve essere messo a conoscenza di quanto segue:

    1. Nel corso di un’indagine durata 10 anni e che ha coinvolto più di 700 donne in stato di gravidanza alle quali era stato somministrato il vaccino antirosolia nei tre mesi antecedenti o seguenti il concepimento (189 delle quali avevano ricevuto il ceppo Wistar RA 27/3), nessun neonato ha presentato anomalie compatibili con la sindrome congenita da rosolia;

    2. L’infezione da parotite durante il primo trimestre di gravidanza può aumentare il numero di aborti spontanei. Sebbene sia stato mostrato che il virus vaccinico della parotite sia in grado di infettare la placenta ed il feto, non vi è alcuna evidenza che ciò sia causa di malformazioni congenite nell’uomo;

    3. I dati indicano che contrarre il morbillo selvaggio durante la gravidanza aumenta il rischio di danno fetale. Un aumento dell’incidenza di aborti spontanei, di nati morti, di difetti congeniti e di parti prematuri, è stato osservato a seguito dell’infezione da morbillo selvaggio durante la gravidanza. Non vi sono studi adeguati sul ceppo (vaccinico) attenuato del virus del morbillo somministrato in gravidanza. Tuttavia, sarebbe prudente presumere che il ceppo vaccinico del virus sia anch’esso in grado di indurre effetti avversi nel feto.

    Nota: le raccomandazioni ufficiali possono variare per quel che riguarda la durata del periodo di attesa, dopo la vaccinazione, in cui si raccomanda di evitare la gravidanza.

    Allattamento

    Gli studi hanno mostrato che le donne vaccinate con il vaccino vivo attenuato della rosolia che allattano possono secernere il virus nel latte e trasmetterlo ai lattanti. Dei lattanti con evidenza sierologica di infezione da rosolia nessuno ha presentato malattia sintomatica. Non è noto se i virus vaccinici del morbillo o della parotite siano secreti nel latte umano; pertanto, si deve fare attenzione nel caso in cui si decida di somministrare M-M-RVAXPRO a donne che allattano.

    Fertilità

    M-M-RVAXPRO non è stato valutato in studi di fertilità.

    Effetti Collaterali

    a. Sommario del profilo di sicurezza

    Nel corso degli studi clinici, M-M-RVAXPRO è stato somministrato a 1965 bambini (vedere paragrafo 5.1), ed il profilo generale di sicurezza era confrontabile con quello della precedente formulazione del vaccino del morbillo, della parotite e della rosolia prodotto da Merck & Co., Inc.

    In uno studio clinico, M-M-RVAXPRO è stato somministrato a 752 bambini per via intramuscolare oppure per via sottocutanea. Il profilo generale di sicurezza relativo ad entrambe le vie di somministrazione si è dimostrato comparabile, sebbene le reazioni al sito di iniezione fossero meno frequenti nel gruppo di bambini che avevano ricevuto il vaccino per via IM (15,8%) rispetto a quelli che lo avevano ricevuto per via SC (25,8%).

    Tutte le reazioni avverse sono state valutate su 1940 bambini. In questi bambini le reazioni avverse correlate al vaccino, riportate nella sezione b, sono state osservate a seguito della somministrazione di M-M-RVAXPRO (ad esclusione di eventi isolati riportati con frequenza < 0,2%).

    Quando confrontata rispetto alla prima dose, una seconda dose di M-M-RVAXPRO non è associata ad un aumento dell’incidenza e della gravità dei sintomi clinici inclusi quelli che suggeriscono una reazione di ipersensibilità.

    Inoltre, sono disponibili e sono elencate nella sezione b (frequenza non nota) altre reazioni avverse riportate, senza evidenza di relazione causale o di frequenza, durante la sorveglianza post-marketing di M-M-RVAXPRO e/o durante gli studi clinici e la sorveglianza post-marketing delle precedenti formulazioni dei vaccini monovalenti e combinati del morbillo, della parotite e della rosolia prodotti da Merck & Co., Inc. Tali dati sono stati riportati sulla base di più di 400 milioni di dosi somministrate nel mondo.

    Le più comuni reazioni avverse riportate con l’uso di M-M-RVAXPRO sono state: febbre (38,5°C o superiore); reazioni al sito di iniezione inclusi dolore, gonfiore ed eritema.

    b. Lista delle reazioni avverse in forma di tabella

    Le reazioni avverse sono raggruppate sotto categorie di frequenza sulla base della seguente convenzione:

    [Molto Comuni (≥ 1/10); Comuni (≥ 1/100, < 1/10); Non comuni (≥ 1/1000, ≤ 1/100); frequenza non nota (non può essere stimata sulla base dei dati disponibili)]]

    Reazioni avverse Frequenza
    Infezioni ed infestazioni
    Nasofaringite, infezione delle vie respiratorie superiori o infezione virale Non comuni
    Meningite asettica, morbillo atipico, epididimite, orchite, otite media, parotite, rinite, panencefalite sclerosante subacuta Non nota
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    linfoadenopatia locale, trombocitopenia Non nota
    Disturbi del sistema immunitario
    Reazione anafilattoide, anafilassi e fenomeni correlati quali edema angioneurotico, edema facciale ed edema periferico Non nota
    Disturbi psichiatrici
    Irritabilità Non nota
    Patologie del sistema nervoso
    Convulsioni o accessi senza febbre, atassia, capogiri, encefalite, encefalopatia, convulsione febbrile (nei bambini), sindrome di Guillain-Barré, cefalea, encefaliti da morbillo con corpi inclusi (MIBE: measles inclusion body encephalitis) (vedere paragrafo 4.3), paralisi oculare, neurite ottica, parestesia, polineurite, polineuropatia, neurite retrobulbare, sincope Non nota
    Patologie dell’occhio
    Congiuntivite, retinite Non nota
    Patologie dell’orecchio e del labirinto
    Sordità neurosensoriale Non nota
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Rinorrea Non comune
    Spasmo bronchiale, tosse, polmonite, infiammazione polmonare (vedere paragrafo 4.3), mal di gola Non nota
    Patologie gastrointestinali
    Diarrea o vomito Non comuni
    Nausea Non nota
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Rash tipo morbillo o altro rash Comuni
    Orticaria Non comune
    Pannicolite, porpora, indurimento cutaneo, sindrome di Stevens-Johnson, prurito Non nota
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Artritee/o artralgia(di solito transitoria e raramente cronica), mialgia Non nota
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Febbre (38,5°C o superiore), eritema al sito di iniezione, dolore al sito di iniezione, gonfiore al sito di iniezione Molto comuni
    Ecchimosi al sito di iniezione Comune
    Rash al sito di iniezione Non comune
    Bruciore e/o sensazione di puntura di breve durata al sito di iniezione, febbre (38,5°C o superiore), malessere, papillite, edema periferico, gonfiore, dolorabilità, vescicole al sito di iniezione, livido e calore al sito di iniezione Non nota
    Patologie vascolari
    Vasculiti Non nota

    vedere sezione c

    c. Descrizione di reazioni avverse selezionate

    Meningite asettica

    Sono stati riscontrati casi di meningite asettica a seguito della vaccinazione contro morbillo, parotite e rosolia. Sebbene sia stata mostrata una relazione causale tra altri ceppi del vaccino della parotite e la meningite asettica, non esiste evidenza che correli il vaccino della parotite Jeryl Lynn™ alla meningite asettica.

    Encefalite ed encefalopatia

    Encefalite ed encefalopatia, escludendo la panencefalite sclerosante subacuta (SSPE), sono state riportate approssimativamente con una frequenza di 1 ogni 3 milioni di dosi di vaccino contenente morbillo prodotto da Merck & Co., Inc. La sorveglianza post-marketing su più di 400 milioni di dosi che sono state distribuite in tutto il mondo in quasi 25 anni (dal 1978 al 2003) indica che eventi avversi seri quali encefalite ed encefalopatia continuano ad essere segnalati raramente. In conclusione, in nessun caso è stato mostrato che queste reazioni siano state effettivamente procurate dal vaccino; tuttavia, i dati suggeriscono la possibilità che alcuni di questi casi possano essere determinati dai vaccini del morbillo.

    Panencefalite sclerosante subacuta

    Non esiste alcuna evidenza che il vaccino del morbillo possa causare SSPE. Sono stati riportati casi di SSPE nei bambini che non avevano una storia di infezione da morbillo selvaggio ma che avevano ricevuto il vaccino del morbillo. Alcuni di questi casi possono essere ricondotti ad episodi di morbillo non diagnosticati nel primo anno di vita, oppure è possibile che siano dipesi dalla vaccinazione antimorbillo. I risultati di uno studio restrospettivo caso-controllo condotto negli USA nei Centers for Disease Control and Prevention  mostrano che l’effetto globale del vaccino del morbillo è stato quello di proteggere nei confronti della SSPE mediante la prevenzione del morbillo e del rischio ad esso associato di SSPE.

    Artralgia e/o artrite

    Artralgia e/o artrite (di solito transitoria e raramente cronica), e polineurite sono sintomi di infezione da rosolia di tipo selvaggio e variano in frequenza e gravità con l’età e con il sesso, essendo più ricorrenti nelle donne adulte e meno nei bambini in età prepuberale. A seguito della vaccinazione nei bambini, reazioni alle articolazioni sono generalmente non comuni (0-3%) e di breve durata. Nelle donne i livelli di incidenza di artrite e di artralgia sono di solito superiori a quelli osservati nei bambini (12-20%), e le reazioni tendono ad essere più accentuate e di durata maggiore. I sintomi possono persistere per alcuni mesi o, in rare occasioni, per anni. Nelle ragazze adolescenti le reazioni sembrano essere di incidenza intermedia tra quelle osservate nei bambini e nelle donne adulte. Anche nelle donne più grandi (35-45 anni) queste reazioni sono generalmente ben tollerate ed interferiscono raramente con le normali attività.

    Artrite cronica

    L’artrite cronica è stata associata all’infezione da rosolia di tipo selvaggio ed è stata correlata al persistere del virus e/o dell’antigene virale isolato nei tessuti dell’organismo. Solo raramente i componenti del vaccino hanno provocato lo sviluppo di sintomi cronici alle articolazioni.

    Eccipienti

    Polvere

    Sorbitolo

    Sodio fosfato

    Potassio fosfato

    Saccarosio

    Gelatina idrolizzata

    Medium 199 con sali di Hanks

    Medium minimo di Eagle (MEM)

    Sodio L-glutammato

    Neomicina

    Rosso Fenolo

    Sodio bicarbonato

    Acido Cloridrico (per stabilizzare il pH)

    Idrossido di Sodio (per stabilizzare il pH)

    Solvente

    Acqua per preparazioni iniettabili

    Conservazione

    Conservare e trasportare in frigorifero (2°C - 8°C).

    Non congelare.

    Conservare il flaconcino di polvere nell’astuccio esterno per proteggerlo dalla luce.

    Per le condizioni di conservazione del prodotto ricostituito, vedere paragrafo 6.3.