Le compresse non devono essere masticate.
Le compresse da 100 mg devono essere assunte a stomaco vuoto.
Si consiglia di individualizzare la posologia e di seguire il seguente schema posologico:
Ipertensione
METOPROLOLO ANGENERICO 100 mg compresse: 100–200 mg al giorno, sia come somministrazione singola che in 2 dosi frazionate (mattina e pomeriggio). Se necessario, può essere prescritto un ulteriore antipertensivo. Nel caso di dosaggi giornalieri elevati la somministrazione in 2 dosi frazionate contribuisce a mantenere una buona tollerabilità.
METOPROLOLO ANGENERICO 200 mg compresse a rilascio prolungato: 1 compressa al mattino. Se necessario, può essere prescritto un ulteriore antiipertensivo. Nelle forme leggere di ipertensione può essere sufficiente mezza compressa al mattino.
Angina pectoris
METOPROLOLO ANGENERICO 100 mg compresse: 100–200 mg al giorno, in 2 dosi frazionate. Se necessario, il dosaggio può essere elevato a 400 mg.
METOPROLOLO ANGENERICO 200 mg compresse a rilascio prolungato: ½–1 compressa al mattino; se necessario, la somministrazione può essere ripetuta alla sera.
Turbe del ritmo cardiaco
METOPROLOLO ANGENERICO 100 mg compresse: 100–150 mg, in 2–3 somministrazioni; se necessario, il dosaggio giornaliero può essere elevato a 300 mg.
Infarto miocardico
Il dosaggio raccomandato può essere adattato sulla base dello stato emodinamico del paziente.
La dose orale di mantenimento è 200 mg al giorno, in due dosi frazionate; il trattamento va continuato per almeno 3 mesi.
Turbe cardiache funzionali con palpitazioni
METOPROLOLO ANGENERICO 100 mg compresse: 100 mg al giorno, in somministrazione unica al mattino; se necessario, il dosaggio giornaliero può essere elevato a 200 mg, somministrati in due dosi refratte (mattino e sera).
METOPROLOLO ANGENERICO 200 mg compresse a rilascio prolungato: mezza compressa al giorno, al mattino; se necessario, il dosaggio giornaliero può essere elevato a 1 compressa, in somministrazione unica al mattino.
Prevenzione dell’emicrania
Come per le turbe cardiache funzionali con palpitazioni.
Generalmente non si dovrebbero somministrare beta–bloccanti a pazienti con affezioni ostruttive polmonari.
Tuttavia, nei casi in cui altri farmaci adatti non sono tollerati o si sono dimostrati inefficaci, si può somministrare il metoprololo, poiché esso è cardioselettivo.
Si deve prescrivere la dose minima efficace e il paziente va ristabilizzato con un β2–stimolante.
Durante il trattamento con bloccanti del recettore β1, il rischio della loro interferenza con il metabolismo dei carboidrati o del mascheramento dell’ipoglicemia è inferiore rispetto al trattamento con beta–bloccanti non selettivi.
Nei pazienti affetti da insufficienza cardiaca si dovrebbe trattare lo scompenso sia prima che durante il trattamento con metoprololo.
Molto raramente si può aggravare un preesistente disordine della conduzione atrio–ventricolare di grado moderato (che può portare a blocco atrio–ventricolare). Se il paziente manifesta bradicardia progressiva, il metoprololo va somministrato in dosi inferiori o sospeso gradualmente.
Il metoprololo può aggravare i sintomi di disturbi circolatori periferici arteriosi.
Quando il metoprololo viene prescritto ad un paziente affetto da feocromocitoma, si dovrebbe somministrare contemporaneamente un alfa–bloccante.
In presenza di cirrosi epatica può aumentare la biodisponibilità dei beta–bloccanti.
Nel trattamento di pazienti anziani è opportuna una certa cautela. Una eccessiva diminuzione della pressione arteriosa o della frequenza del polso può determinare una inadeguata irrorazione degli organi vitali.
Prima di eventuali operazioni chirurgiche l’anestesista deve essere informato che il paziente è in trattamento con un beta–bloccante.
È da evitare la brusca interruzione del trattamento. Ove possibile la somministrazione di metoprololo deve essere sospesa gradualmente in un periodo di 10 giorni. Durante la sospensione il paziente va mantenuto sotto stretta sorveglianza medica.
Nei pazienti che assumono beta–bloccanti lo shock anafilattico assume un grado più severo.
Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.
ATTENZIONE: METOPROLOLO ANGENERICO 100 mg compresse e METOPROLOLO
ANGENERICO 200 mg compresse a rilascio prolungato contengono lattosio: non è adatto per i soggetti con deficit di lattasi, galattosemia o sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio. Può causare disturbi gastrici e diarrea.
Come regola generale, nessun farmaco dovrebbe essere assunto durante i primi tre mesi di gravidanza ed i rischi e i benefici dell’assunzione dovrebbero essere attentamente considerati durante l’intero periodo.
L’esperienza con metoprololo in donne gravide è limitata, ma non sono ancora state segnalate malformazioni.
Gli esperimenti sull’animale non hanno mostrato né potenziale teratogeno, né altri effetti collaterali sull’embrione e/o il feto, relativi alla valutazione dell’innocuità del prodotto.
Utilizzare solo se la terapia farmacologica durante la gravidanza è essenziale.
Nel normale dosaggio la quantità di metoprololo assorbito tramite l’allattamento sembra essere trascurabile per quanto riguarda l’effetto beta–bloccante nell’infante. Tuttavia durante l’allattamento è opportuno tenere sotto stretto controllo il neonato per manifestazioni e sintomi beta–blocco.
La terapia beta–bloccante è in generale ben tollerata.
In rari casi si sono manifestati disturbi a carico del sistema nervoso centrale, quali depressione, catatonia, confusione, turbe della memoria.
La comparsa occasionale di bradicardia e ipotensione marcata, porpora trombocitopenica, granulocitopenia, eruzioni eritematose (in forma di orticaria, lesioni cutanee psoriasiformi e distrofiche) o broncospasmo (anche in pazienti senza anamnesi di affezioni ostruttive polmonari) richiede l’interruzione del trattamento e l’adozione di adeguate misure terapeutiche.
Occasionalmente possono manifestarsi affaticamento, vertigini, cefalea e, più raramente, parestesie e crampi muscolari, nonché diminuzione della vivacità mentale, turbe del sonno, incubi; a livello del sistema cardiovascolare bradicardia, disordini posturali (occasionalmente con sincope) e, raramente, insufficienza cardiaca, edema, palpitazioni, fenomeno di Raynaud; a livello del tratto gastrointestinale nausea, vomito, dolore addominale, diarrea e costipazione; a livello del tratto respiratorio dispnea da sforzo.
Sono stati segnalati casi isolati di turbe della conduzione cardiaca, dolore precordiale, gangrena in pazienti con gravi disturbi circolatori periferici pregressi, disturbi della personalità, allucinazioni, secchezza della mucosa orale, anomalie nei test di funzionalità epatica, epatite, fotosensibilità, aumento della sudorazione, alopecia, rinite, turbe della libido e della potenza sessuale, irritazione e/o secchezza oculare, turbe della visione, tinnito, difficoltà uditive in caso di superamento delle dosi consigliate, aumento di peso, trombocitopenia, artrite.
Qualora durante il trattamento insorgessero altri effetti indesiderati non descritti nel foglio illustrativo informare il proprio medico curante o il proprio farmacista.
METOPROLOLO ANGENERICO 100 mg compresse
Ogni compressa contiene:
lattosio monoidrato - amido di mais - cellulosa microcristallina - magnesio stearato - silice colloidale - idrossipropilcellulosa - calcio monofosfato - crospovidone.
METOPROLOLO ANGENERICO 200 mg compresse a rilascio prolungato
Ogni compressa contiene:
eudragit RS PO - lattosio monoidrato - magnesio stearato - amido di mais - silice colloidale. Rivestimento: idrossipropilmetilcellulosa - macrogol 4000 - talco - biossido di titanio (E171).
Nessuna.