Mediamik (S.f.group srl)

Soluzione iniettabile im 1f 1g 4ml

da6.88 €
Principio attivo:Amikacina solfato
Gruppo terapeutico:Antibatterici aminoglicosidici
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • infezioni gravi
  • gram-negativi
  • batteriemie
  • setticemie
  • sepsi neonatali
  • meningite
  • ustioni
  • vie urinarie
  • gram - negativi
  • allergico
  • infezione
  • gram- negativi
  • pseudomonas aeruginosa
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    Posologia

    Somministrazione per via intramuscolare o endovenosa.

    Alla posologia raccomandata le infezioni meno gravi sostenute da germi sensibili all'amikacina dovrebbero rispondere entro 24-48 ore. La durata del trattamento è in genere 3-7 giorni per la somministrazione endovenosa e di 7-10 giorni per la somministrazione intramuscolare. Se il quadro clinico non si modifica entro 3-5 giorni, prendere in considerazione una terapia alternativa in base ai risultati delle indagini microbiologiche.

    Adulti e bambini: 15 mg/Kg/die suddivisi in 2-3  somministrazioni (una ogni 8-12 ore).

    Neonati e prematuri, dose iniziale di attacco : 10 mg/Kg, proseguire con 7,5 mg/Kg ogni dodici ore.

    Infezioni ad alto rischio e/o sostenute da Pseudomonas: la dose iniziale dell'adulto può essere aumentata a 500 mg ogni 8 ore ma non si deve superare mai la dose di 1,5 g/die nè protrarre la terapia per più di 10 giorni. La dose totale massima è di 15g.

    Infezioni del tratto urinario non complicate (escluse le infezioni da Pseudomonas): 7,5 mg/Kg/die suddivise in due somministrazioni (una ogni 12 ore).

    Alterata funzionalità renale: nei pazienti affetti da disfunzione renale, la dose giornaliera dovrebbe essere ridotta e/o aumentati gli intervalli tra una somministrazione e l'altra onde evitare un accumulo del farmaco. Un metodo consigliato per stabilire le dosi da somministrare ai pazienti con una diminuita funzionalità renale, sospetta o accertata, è quello di moltiplicare per 9 le concentrazioni sieriche di creatinina: il risultato ottenuto rappresenta l'intervallo espresso in ore, tra una dose e l'altra.

    POSOLOGIA NORMALE (7,5 mg/Kg) AD INTERVALLI PROLUNGATI

    Creatinina sierica (mg/100 ml) Intervallo di somministrazione (ore)
    1,5 x 9 13,5
    2,0 18
    2,5 22,5
    3,0 27
    3,5 31,5
    4,0 36
    4,5 40,5
    5,0 45
    5,5 49,5
    6,0 54

    POSOLOGIA RIDOTTA AD INTERVALLI FISSI
    Dose iniziale 7,5 mg/kg  
    Dose di mantenimento (ogni 12 ore) CC del paziente (ml/min)           x   7,5    CC normale (ml/min)

    La somministrazione i.m. è preferenziale ma in caso di necessità può essere utilizzata, con identico schema posologico, la somministrazione endovenosa (perfusione venosa).

    Controindicazioni
  • aminoglicosidi
  • metabisolfito
  • gravidanza
  • allattamento
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    Interazioni
  • nefrotossica
  • antibiotici
  • nefrotossici
  • kanamicina
  • gentamicina
  • tobramicina
  • neomicina
  • streptomicina
  • viomicina
  • polimixina
  • colistina
  • vancomicina
  • diuretici
  • aminoglicosidi
  • anestetici
  • farmaci che inducono
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    Avvertenze

    L’Amikacina è potenzialmente ototossico, nefrotossico e neurotossico.

    Tale tossicità aumenta nell’età avanzata e nei pazienti disidratati.

    La sicurezza per un trattamento superiore a 14 giorni non è stabilita.

    E' consigliabile effettuare un antibiogramma prima di iniziare la terapia. L'amikacina può, comunque, essere adottata come terapia iniziale, quando in una infezione si sospetti l'eziologia da gram-negativi e non siano ancora a disposizione i risultati dell'antibiogramma. Tuttavia la decisione di continuare la terapia con questo antibiotico dovrebbe basarsi sui risultati dei test di sensibilità, sulla gravità dell'infezione, sulla risposta del paziente e tenendo presente le avvertenze riportate più avanti.

    I pazienti trattati con antibiotici aminoglicosidici dovrebbero venire controllati strettamente a causa della potenziale ototossicità e nefrotossicità di questi antibiotici.

    Ototossicità : sia nel ramo acustico che in quello vestibolare, si può manifestare nei pazienti trattati con dosi elevate e per periodi di tempo più prolungati rispetto a quelli consigliati.

    In genere la sordità inizia verso le onde acustiche ad alta frequenza per cui si può determinare solo mediante test audiometrici. Possono comparire anche vertigini, che sono indice di danno vestibolare. L'ototossicità indotta dall'amikacina può anche essere irreversibile.

    Il rischio di ototossicità è maggiore nei pazienti con danno renale. Perciò nei pazienti con nota o sospetta insufficienza renale e nei pazienti con funzionalità inizialmente normale, ma nei quali questa si è alterata nel corso del trattamento, si dovrebbero controllare costantemente la funzionalità renale e quella dell’VIII paio di nervi cranici.

    Nei pazienti con insufficienza renale, qualora sia previsto un trattamento superiore ai 5 giorni è necessario praticare un audiogramma prima di iniziare la terapia e nel corso del trattamento. Qualora si osservassero tinnito auricolare o diminuzione dell’udito o diminuzione della percezione ad alte frequenze interrompere la somministrazione.

    Non è nota la potenziale ototossicità dell'amikacina nei bambini. Finché non siano a disposizione maggiori dati, questo antibiotico si dovrebbe usare in pediatria solo quando i test di sensibilità indicano che altri aminoglicosidi non si possono impiegare e quando il bambino può essere controllato strettamente circa l'insorgenza della tossicità a quel livello.

    Nefrotossicità : gli aminoglicosidi sono potenzialmente nefrotossici. Perciò nei pazienti con nota o sospetta insufficienza renale ed anche nei pazienti con funzionalità inizialmente normale, ma nei quali questa si è alterata nel corso del trattamento, si dovrebbero controllare costantemente la funzionalità renale e quella dell'VIII paio di nervi cranici.

    L'alterazione della funzione renale è caratterizzata da riduzione della clearance della creatinina, dalla presenza di cellule o cilindri nel sedimento, da oliguria, proteinuria, riduzione del peso specifico dell'urina, da aumento della riduzione di azoto (aumento di azoto ureico o della creatinina).

    E’ necessario sottolineare che la funzionalità renale può alterarsi notevolmente in corso di terapia; pertanto, la creatina sierica dovrebbe essere controllata frequentemente. Se i valori delle concentrazioni subiscono delle variazioni, è necessario variare la frequenza delle somministrazioni.

    Poiché l’amikacina si concentra in elevate quantità nel sistema escretorio renale, i pazienti in trattamento dovrebbero essere ben idratati, al fine di ridurre al minimo l’irritazione chimica dei tubuli renali. Si dovrebbe inoltre controllare la funzionalità renale, prima di iniziare la terapia, ed anche nel corso della medesima. Se appaiono segni di irritazione renale (cilindri, globuli rossi e bianchi nel sedimento, albuminuria) si dovrebbe aumentare l’idratazione. Se compaiono altri segni di alterazione, quali riduzione della clearance della creatinina (CC), del peso specifico dell’urina, aumento dell’azoto ureico e della creatinina sierica, oliguria, si dovrebbe ridurre il dosaggio, secondo quanto precisato nel paragrafo della posologia. Il trattamento dovrebbe venire sospeso se si riscontra aumento dell’azotemia, o riduzione progressiva dell’escrezione urinaria. Quando il paziente è ben idratato e la funzionalità renale è normale, il rischio di regioni nefrotossiche con amikacina è ridotto, se ci si mantiene entro le dosi consigliate.

    Il riscontro di alterazione della funzionalità renale, vestibolare o acustica impone la sospensione della terapia.

    Nei limiti del possibile, occorrerebbe controllare la concentrazione sierica di amikacina, ed evitare di mantenere a lungo tassi superiori a 35 mcg/ml. Anche le urine dovrebbero essere controllate, relativamente ai parametri prima citati.

    Poiché l’amikacina ad alte dosi ha evidenziato negli animali da esperimento una attività paralizzante muscolare, si deve tener presente la possibilità di blocco neuromuscolari e paralisi respiratoria quando MEDIAMIK è somministrato contemporaneamente ad anestetici o a bloccanti neuromuscolari. Se si verifica il blocco nervoso i sali di calcio sono in grado di neutralizzare il fenomeno.

    E’ possibile allergia crociata con altri aminoglicosidi.

    E’ possibile, come con altri antibiotici, che la terapia con amikacina induca la comparsa di una superinfezione da germi resistenti, nel qual caso occorre istituire opportuna terapia. Nei casi in cui l’amikacina è indicata in associazione con altri antibiotici, si deve evitare di miscelare tali agenti sia nelle siringhe sia nei flaconi per l’infusione.

    MEDIAMIK 1g/4ml Soluzione iniettabile contiene sodio metabisolfito; tale sostanza può provocare in soggetti sensibili, e particolarmente negli asmatici, reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi.

    Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini.

    Gravidanza

    Sebbene negli studi su animali da esperimento l’amikacina non abbia evidenziato danni fetali esiste un rischio potenziale poichè gli aminoglicosidi possono causare danni al feto quando usati durante la gravidanza.

    Gli aminoglicosidi attraversano la placenta e ci sono stati numerosi casi di sordità bilaterale congenita irreversibile, in bambini nati da madri che avevano assunto streptomicina durante la gravidanza.

    Pertanto, nelle donne in stato di gravidanza e nella primissina infanzia il prodotto va somministrato in casi di effettiva necessita’ sotto il diretto controllo del medico.

    Non è noto se l’amikacina venga escreta nel latte. Si dovrebbe, comunque, come regola generale, non consentire l’allattamento a donne in terapia con farmaci che potrebbero passare nel latte.

    Effetti Collaterali

    I principali effetti indesiderati che possono comparire in corso di terapia con amikacina sono tossicità a livello dell'VIII paio di nervi cranici (soprattutto ototossicità) e nefrotossicità (albuminuria, presenza di globuli rossi e bianchi e di cilindri nel sedimento, azotemia elevata, oliguria) (vedere Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso).

    Raramente sono stati riscontrati rash cutanei, febbre iatrogena, cefalea, parestesie, tremori, nausea e vomito, eosinofilia, anemia, ipotensione.

    È possibile allergia crociata con altri aminoglicosidi. Sebbene ci siano isolate segnalazioni di depressione respiratoria in seguito alla somministrazione parenterale di Amikacina, tuttavia non ci sono prove conclusive che questo effetto collaterale possa prodursi seguendo le dosi raccomandate.

    MEDIAMIK 1 g/4 ml soluzione iniettabile contiene sodio metabisolfito; tale sostanza può provocare in soggetti sensibili, e particolarmente negli asmatici, reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi.

    Eccipienti

    Sodio citrato mg 100,40, sodio metabisolfito mg 26,40, acqua p.p.i. q.b.a ml 4.

    Conservazione

    Conservare a temperatura inferiore a 25°C.