Per facilitare l’assorbimento è preferibile la somministrazione del farmaco lontano dai pasti.
Prevenzione della lattazione: 4 mg per via orale 3 volte al giorno per 7 giorni, a partire dal mattino successivo al parto.
Soppressione della lattazione: 4 mg per via orale 3 volte al giorno per 7 giorni.
Amenorree iperprolattinemiche: 2 mg per via orale 3 volte al giorno per i primi 3 – 4 giorni di trattamento, successivamente 4 mg 3 volte al giorno. Il trattamento dovrà essere protratto fino alla ricomparsa dei flussi mestruali e comunque per non meno di 90 giorni.
Emicranie e cefalee vascolari: 2–8 mg al giorno per via orale in dosi refratte.
Sindromi da accelerato transito intestinale: 2–4 mg per via orale un’ora e mezzo o due ore prima dei pasti.
Cromaffinomi intestinali: 4–12 mg per via orale al giorno, in dosi refratte.
Nel corso di trattamento per sopprimere la lattazione è raccomandabile sospendere l’allattamento al seno fin dal primo giorno di terapia.
Benché le prove di teratogenesi condotte abbiano dimostrato che Liserdol non è teratogeno, nelle donne in stato di gravidanza il prodotto dovrà essere somministrato solo nei casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico.
Nelle donne affette da amenorrea è opportuno accertare che la sintomatologia e i livelli di prolattina non siano sostenuti da un tumore o da un microadenoma ipofisario.
Durante il trattamento dell’amenorrea–galattorrea può verificarsi una gravidanza anche senza ricomparsa delle mestruazioni.
Sarà pertanto opportuno, ogni 20 giorni di terapia, eseguire un test di gravidanza.
In caso di gravidanza accertata il trattamento sarà sospeso.
Nelle pazienti invece che non desiderino una gravidanza, dovranno essere adottate misure contraccettive non ormonali.
Questo medicinale contiene lattosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio–galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Vedi punto 4.4 "Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso".
Tali effetti sono generalmente di lieve entità e comprendono più frequentemente nausea, vomito, insonnia, sonnolenza, ansia e vertigini, astenia, disturbi gastrici.
Eccezionalmente sono stati segnalati anche casi di calo pressorio, talora gravi.
Sodio carbossimetilcellulosa, magnesio sterato, povidone, amido, lattosio, titanio biossido (E171), idrossipropilmetilcellulosa, silicone, polietilenglicole 6000.
Nessuna.