Adulti:
1 bustina di KOFIMUCIL MUCOLITICO 200 mg granulato per soluzione orale 2–3 volte al giorno
La durata della terapia è da 5 a 10 giorni nelle forme acute e nelle forme croniche andrà proseguita, a giudizio del medico, per periodi di alcuni mesi.
L’uso del prodotto è riservato agli adulti.
Modalità d’uso
Sciogliere il contenuto di una bustina in un bicchiere contenente un pò d’acqua mescolando al bisogno con un cucchiaino. La soluzione va assunta appena pronta.
I pazienti affetti da asma bronchiale debbono essere strettamente controllati durante la terapia, se compare broncospasmo il trattamento deve essere immediatamente sospeso.
Somministrare il medicinale con particolare attenzione a pazienti affetti da ulcera peptica o con storia di ulcera peptica, specialmente in caso di contemporanea assunzione di altri farmaci con un noto effetto gastrolesivo.
La somministrazione di acetilcisteina, soprattutto all’inizio del trattamento, fluidificando le secrezioni bronchiali, può aumentarne nello stesso tempo il volume. Se il paziente è incapace di espettorare in modo efficace, per evitare la ritenzione dei secreti occorre ricorrere al drenaggio posturale e alla broncoaspirazione.
L’eventuale presenza di un odore sulfureo non indica alterazione del preparato ma è propria del principio attivo in esso contenuto.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
Il medicinale contiene saccarosio (ogni dose di KOFIMUCIL MUCOLITICO fornisce 2,24 g di saccarosio): pertanto, questo medicinale deve essere assunto con cautela nei soggetti affetti da rari problemi di intolleranza ereditaria al fruttosio, da malassorbimento glucosio–galattosio e da insufficienza di sucrasi–isomaltasi. Inoltre, tale apporto di zucchero deve essere considerato per la somministrazione in soggetti diabetici o che seguono regimi dietetici ipocalorici.
La somministrazione di acetilcisteina nel corso della gravidanza e durante il periodo di allattamento, va effettuata solo in caso di effettiva necessità sotto il diretto controllo del medico.
Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati (e la relativa frequenza) che si sono manifestati dopo l’assunzione di N–acetilcisteina per via orale, organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA.
Classificazione organo–sistemica | Reazioni avverse | |||
Poco comuni (≥1/1.000; <1/100) | Rare (≥1/10.000; <1/1.000) | Molto rare (<1/10.000) | Non note | |
Disturbi del sistema immunitario | Ipersensibilità | Shock anafilattico, reazione anafilattica/ anafilattoide | ||
Patologie del sistema nervoso | Cefalea | |||
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Tinnito | |||
Patologie cardiache | Tachicardia | |||
Patologie vascolari | Emorragia | |||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Broncospasmo, dispnea | Ostruzione bronchiale | ||
Patologie gastrointestinali | Vomito, diarrea, stomatite, dolore addominale, nausea | Dispepsia | ||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Orticaria, rash, angioedema, prurito | |||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Piressia | Edema della faccia | ||
Esami diagnostici | Pressione Arteriosa ridotta |
In rarissimi casi, si è verificata la comparsa di gravi reazioni cutanee in connessione temporale con l’assunzione di N–acetilcisteina, come la sindrome di Stevens–Johnson e la sindrome di Lyell.
Sebbene nella maggior parte dei casi sia stato identificato almeno un altro farmaco sospetto più probabilmente coinvolto nella genesi delle suddette sindromi mucocutanee, in caso di alterazioni mucocutanee è opportuno sospendere l’assunzione di N–acetilcisteina.
Alcuni studi hanno confermato una riduzione dell’aggregazione piastrinica durante l’assunzione di N–Acetilcisteina. Il significato clinico di tali evidenze non è ancora stato definito.
Succo di arancia granulare; aroma arancia; saccarina; giallo tramonto (e 110); saccarosio.
Conservare nella confezione originale per riparare il medicinale dall’umidità.