Posologia
Adulti di età superiore a 18 anni:
La dose quotidiana raccomandata è di una capsula (contenente 3 mg di budesonide) tre volte al giorno (mattina, mezzogiorno e sera) circa mezz’ora prima dei pasti.
Bambini:
Intesticort 3 mg non va somministrato ai bambini a causa dell’insufficiente esperienza disponibile per questo gruppo d’età.
Modo di somministrazione
Le capsule rigide gastroresistenti, vanno assunte prima dei pasti e vanno ingerite intere con un’abbondante quantità di liquido (per es. un bicchiere d’acqua).
La durata del trattamento in caso di malattia di Crohn attiva e nella colite collagenosa deve essere limitata a 8 settimane.
Il trattamento con Intesticort 3 mg non va sospeso repentinamente, ma va ridotto gradualmente (con dosi decrescenti). Nel corso della prima settimana il dosaggio va ridotto a due capsule al giorno, una la mattina ed una la sera. Nella seconda settimana va assunta una sola capsula al mattino. Dopodiché il trattamento può essere interrotto.
Il trattamento con Intesticort 3 mg determina livelli di steroidi sistemici inferiori rispetto alla terapia convenzionale con steroidi somministrati per via orale. Il passaggio da altre terapie con steroidi può causare sintomi correlati al cambiamento dei livelli di steroidi sistemici.
È richiesta cautela nei pazienti affetti da tubercolosi, ipertensione, diabete mellito, osteoporosi, ulcera peptica, glaucoma, cataratta, storia familiare di diabete o di glaucoma.
Infezioni: la soppressione della risposta infiammatoria e della funzione immunitaria aumenta la suscettibilità alle infezioni e la loro gravità. Il rischio di infezioni batteriche, micotiche, amebiche e virali durante il trattamento con glucocorticoidi deve essere accuratamente considerato. Le manifestazioni cliniche sono spesso atipiche, e gravi infezioni quali setticemia e tubercolosi possono risultare mascherate e quindi raggiungere uno stadio avanzato prima di essere riconosciute.
Varicella: la varicella risulta particolarmente preoccupante, in quanto questa malattia, che normalmente si annovera tra quelle minori, può risultare fatale per i pazienti immunosoppressi. I pazienti privi di una storia definita di varicella vanno avvertiti di evitare lo stretto contatto personale con la varicella e l’herpes zoster. In caso di esposizione devono consultare urgentemente il medico. Se il paziente è un bambino, i genitori devono essere avvertiti di questa precauzione. In caso di pazienti non immuni esposti cui vengono somministrati corticosteroidi sistemici o che li hanno assunti nei tre mesi precedenti, è necessaria un’immunizzazione passiva con immunoglobulina per varicella zoster (VZIG) entro 10 giorni dall’esposizione alla varicella. Se viene confermata una diagnosi di varicella, la malattia richiede la cura di specialisti e un trattamento urgente. La somministrazione di corticosteroidi non va interrotta ed eventualmente è necessario un incremento della dose.
Morbillo: i pazienti con immunità compromessa che sono venuti in contatto con il morbillo, devono ricevere normali immunoglobuline il più presto possibile dopo l’esposizione.
Vaccini vivi: i vaccini vivi non vanno somministrati a pazienti con risposta immunologica compromessa. La risposta anticorpale ad altri vaccini può risultare ridotta.
Nei pazienti con gravi disordini funzionali epatici, l’eliminazione dei glucocorticoidi, incluso Intesticort, sarà ridotta e la loro biodisponibilità sistemica sarà dunque aumentata.
I corticosteroidi possono causare la soppressione dell’asse ipotalamo–ipofisi–surrene e ridurre la risposta allo stress. Nel caso in cui i pazienti siano soggetti ad interventi chirurgici o ad altri tipi di stress, si raccomanda un trattamento supplementare con glucocorticosteroidi sistemici.
Va evitato il trattamento concomitante con ketoconazolo o altri inibitori di CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5).
Intesticort 3 mg capsule contiene lattosio e saccarosio. Pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio o al fruttosio, mal assorbimento di glucosio/galattosio, insufficienza degli enzimi saccarasi e isomaltasi, deficienza di Lapp lattasi o di lattasi congenita non devono assumere questo medicinale.
Va evitata la somministrazione nel corso della gravidanza, a meno che non vi siano ragioni che esigono la terapia con Intesticort 3 mg. Negli animali in stato di gravidanza il budesonide, al pari di altri glucocorticosteroidi, ha dimostrato di causare alterazioni dello sviluppo fetale. Non è stata stabilita la rilevanza di tale dato per gli esseri umani.
Poiché non si sa se budesonide passa nel latte materno, il neonato non va allattato al seno nel corso del trattamento con Intesticort 3 mg.
I seguenti effetti indesiderati di Intesticort 3 mg e le relative frequenze sono stati riportati spontaneamente:
Molto rari (<1/10.000), comprese segnalazioni isolate:
• Alterazioni del metabolismo e della nutrizione: edema alle gambe, sindrome di Cushing
• Alterazioni del sistema nervoso: pseudotumor cerebri (incluso il papilloedema) negli adolescenti
• Alterazioni dell’apparato gastrointestinale: costipazione
• Alterazioni dell’apparato muscoloscheletrico, tessuto connettivo e tessuto osseo: dolore muscolare diffuso e debolezza muscolare, osteoporosi
• Disordini generali: stanchezza, malessere
Alcuni di questi effetti indesiderati sono stati rilevati dopo l’uso prolungato.
Occasionalmente si possono presentare effetti collaterali tipici per i glucocorticosteroidi sistemici. Questi effetti collaterali sono connessi al dosaggio, al periodo di trattamento, a trattamenti concomitanti o precedenti con altri glucocorticosteroidi ed alla sensibilità individuale.
Studi clinici hanno dimostrato che la frequenza di effetti collaterali associati ai glucocorticosteroidi è più bassa con Intesticort 3 mg (all’incirca la metà) rispetto al trattamento orale con dosaggi equivalenti di prednisolone.
Sistema immunitario:
Interferenza con la risposta immunitaria (per es. aumento del rischio di infezioni).
Metabolismo e nutrizione:
Sindrome di Cushing: facies lunare, obesità del tronco, ridotta tolleranza al glucosio, diabete mellito, ritenzione di sodio con formazione di edema, aumento dell’escrezione di potassio, inattività o atrofia della corteccia surrenale, ritardo della crescita nei bambini, disturbi della secrezione di ormoni sessuali (per es. amenorrea, irsutismo, impotenza).
Sistema nervoso:
Depressione, irritabilità, euforia.
Disturbi oculari:
Glaucoma, cataratta.
Sistema vascolare:
Apparato gastrointestinale:
Dolori di stomaco, ulcera duodenale, pancreatine.
Cute ed annessi:
Apparato muscolo–scheletrico, tessuto connettivo e tessuto osseo:
Necrosi asettica delle ossa (femore e testa dell’omero).
Povidone K25; lattosio monoidrato; saccarosio; talco; amido di mais; acido metacrilico, metilmetacrilato copolimero (1:1) (Eudragit L 100); acido metacrilico, metilmetacrilato copolimero (1:2) (Eudragit S 100); acido poli(etilacrilico, metilmetacrilato, trimetilammonio etilmetacrilato cloruro) (1:2:0,1) (Eudragit RS 12,5); poli(etilacrilato, metilmetacrilato, trimetilammonio etilmetacrilato cloruro) (1:2:0,2) (Eudragit RL 12,5); trietilcitrato; titanio diossido (E 171); acqua; gelatina; eritrosina (E 127); ferro ossido rosso (E 172); ferro ossido nero (E 172); sodio laurilsolfato.
Conservare a temperatura non superiore ai 25°C.