Posologia
Le dosi raccomandate per Imipenem e Cilastatina Ranbaxy rappresentano la quantità di imipenem/cilastatina da somministrare.
La dose giornaliera di Imipenem e Cilastatina Ranbaxy deve essere basata sul tipo e sulla gravità dell’infezione, sul tipo di patogeno(i) isolato(i), sulla funzionalità renale e sul peso corporeo del paziente (vedere anche paragrafi 4.4 e 5.1).
Adulti e adolescenti
Per i pazienti con funzionalità renale normale (clearance della creatinina >70 ml/min/1,73 m²), i regimi di dose raccomandati sono:
500 mg/500 mg ogni 6 ore OPPURE
1000 mg/1000 mg ogni 8 ore OPPURE ogni 6 ore.
Si raccomanda di trattare le infezioni dovute a specie di batteri meno suscettibili (che si sospettano tali o che siano state dimostrate tali) (quali Pseudomonas aeruginosa) e le infezioni molto gravi (ad es. nei pazienti neutropenici con febbre) con 1000 mg/1000 mg somministrati ogni 6 ore.
È necessaria una riduzione della dose quando:
- la clearance della creatinina è ≤ 70 ml/min/l,73 m²(vedere Tabella 1) oppure
- il peso corporeo è < 70 kg. La dose proporzionata per i pazienti < 70 kg sarà calcolata utilizzando la seguente formula:
Peso corporeo effettivo (kg) x dose standard |
70 kg |
La dose giornaliera massima totale non deve eccedere i 4000 mg/4000 mg al giorno.
Compromissione renale
Per determinare la dose ridotta per gli adulti con funzionalità renale compromessa:
1. Deve essere selezionata la dose giornaliera totale (ad es. 2000/2000, 3000/3000 o 4000/4000 mg) solitamente pertinente ai pazienti con funzionalità renale normale.
2. Dalla Tabella 1 viene selezionato l’appropriato regime di dose ridotto in base alla clearance della creatinina del paziente. Per i tempi di infusione vedere âE.£Modo di somministrazioneâE. .
Tabella 1: Dose ridotta negli adulti con funzionalità renale compromessa e peso corporeo ≥ 70 kg*
Dose giornaliera totale per pazienti con funzionalità renale normale (mg/die) | Clearance della creatinina (ml/min/1,73 m²) | ||
41-70 | 21-40 | 6-20 | |
dose in mg (ore di intervallo) | |||
2000/2000 | 500/500 (8) | 250/250 (6) | 250/250 (12) |
3000/3000 | 500/500 (6) | 500/500 (8) | 500/500 (12) ** |
4000/4000 | 750/750 (8) | 500/500 (6) | 500/500 (12) ** |
* Per i pazienti con peso corporeo <70 kg deve essere effettuate un’ulteriore riduzione proporzionata della dose. La dose proporzionata per i pazienti < 70 kg sarà calcolata dividendo il peso effettivo del paziente (in kg) per 70 kg, moltiplicato per la rispettiva dose raccomandata nella Tabella 1.
** Quando viene usata la dose 500 mg/500 mg in pazienti con clearance della creatinina di 6-20 ml/min/1,73 m², può esserci un aumento del rischio di attacchi epilettici.
Pazienti con clearance della creatinina ≤ 5 ml/min/1,73 m²
Questi pazienti non devono essere trattati con Imipenem e Cilastatina Ranbaxy a meno che non venga istituita emodialisi entro 48 ore.
Pazienti in emodialisi
Quanto si trattano pazienti con clearance della creatinina ≤ 5 ml/min/1,73 m²sottoposti a dialisi, utilizzare la dose raccomandata per i pazienti con clearance della creatinina di 6-20 ml/min/1,73 m²(vedere Tabella 1).
Sia imipenem sia cilastatina vengono eliminati dalla circolazione durante emodialisi. Il paziente deve essere trattato con Imipenem e Cilastatina Ranbaxy dopo l’emodialisi e a intervalli di 12 ore calcolati a partire dalla fine della sessione dell’emodialisi. I pazienti in dialisi, in particolare quelli con malattia del sistema nervoso centrale latente, devono essere attentamente monitorati; per i pazienti in emodialisi, Imipenem e Cilastatina Ranbaxy è raccomandato solo quando i benefici superano i potenziali rischi di attacchi epilettici (vedere paragrafo 4.4).
Al momento non vi sono dati adeguati per raccomandare l’uso di Imipenem e Cilastatina Ranbaxy per i pazienti in dialisi peritoneale.
Compromissione epatica
Nei pazienti con funzionalità epatica compromessa non si raccomanda alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2).
Anziani
Nei pazienti anziani con funzionalità renale normale non è necessario alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica con età ≥ 1 anno
Per i pazienti pediatrici con età ≥ 1 anno, la dose raccomandata è di 15/15 o 25/25 mg/kg/dose somministrata ogni 6 ore.
Si raccomanda di trattare le infezioni dovute a specie di batteri meno sensibili (che si sospettano tali o che siano state dimostrate tali) (quali Pseudomonas aeruginosa) e le infezioni molto gravi (ad es. nei pazienti neutropenici con febbre) con 25/25 mg/kg somministrati ogni 6 ore.
Popolazione pediatrica con età <1 anno
I dati clinici sono insufficienti per raccomandare un regime di dose nei bambini di età inferiore a 1 anno.
Popolazione pediatrica con compromissione renale
I dati clinici sono insufficienti per raccomandare un regime di dose nei pazienti pediatrici con compromissione renale (creatinina sierica > 2 mg/dl). Vedere paragrafo 4.4.
Modo di somministrazione
Prima della somministrazione, Imipenem e Cilastatina Ranbaxy deve essere ricostituito e ulteriormente diluito (vedere paragrafi 6.2, 6.3 e 6.6). Ciascuna dose da ≤ 500 mg/500 mg deve essere somministrata per infusione endovenosa nell’arco di 20-30 minuti. Ciascuna dose >500 mg/500 mg deve essere infusa nell’arco di 40-60 minuti. Nei pazienti che sviluppano nausea durante l’infusione, la velocità di infusione può essere rallentata.
Avvertenze generali
La selezione di imipenem/cilastatina per il trattamento di un singolo paziente deve tener conto dell’appropriatezza dell’uso di un agente antibatterico carbapenemico sulla base di fattori quali gravità dell’infezione, prevalenza della resistenza ad altri agenti antibatterici adatti e rischio di selezione di batteri resistenti ai carbapenemici.
Ipersensibilità
In pazienti trattati con terapia con betalattamici sono state riferite reazioni (anafilattiche) di ipersensibilità gravi e occasionalmente fatali. È più probabile che queste reazioni si manifestino in individui con un’anamnesi di sensibilità ad molteplici allergeni. Prima di iniziare la terapia con Imipenem e Cilastatina Ranbaxy, deve essere svolta un’attenta indagine sulle precedenti reazioni di ipersensibilità ai carbapenemici, alle penicilline, alle cefalosporine, ad altri beta-lattamici e ad altri allergeni (vedere paragrafo 4.3). Se si verifica una reazione allergica a Imipenem e Cilastatina Ranbaxy, interrompere immediatamente la terapia. Le reazioni anafilattiche gravi richiedono un immediato trattamento di emergenza.
Funzionalità epatica
Durante il trattamento con imipenem/cilastatina la funzionalità epatica deve essere strettamente monitorata a causa del rischio di tossicità epatica (quale aumento delle transaminasi, compromissione epatica ed epatite fulminante). Uso nei pazienti con malattia epatica: durante il trattamento con imipenem/cilastatina i pazienti con preesistenti disturbi epatici devono monitorare la funzionalità epatica. Non è necessario l’aggiustamento della dose (vedere paragrafo 4.2).
Ematologia
Durante il trattamento con imipenem/cilastatina può svilupparsi una risposta positiva diretta o indiretta al test di Coombs.
Spettro antibatterico
Prima di intraprendere un qualsiasi trattamento empirico, deve essere tenuto in considerazione lo spettro antibatterico di imipenem/cilastatina, in particolare in caso di condizioni pericolose per la vita. Inoltre, si deve esercitare cautela a causa della limitata sensibilità a imipenem/cilastatina da parte di patogeni specifici, associati ad es. a infezioni batteriche cutanee e dei tessuti molli. L’uso di imipenem/cilastatina non è adatto per il trattamento di questo tipo di infezioni a meno che il patogeno non sia già documentato e noto per la sua sensibilità o vi sia il forte sospetto che il(i) patogeno(i) più probabile sia adatto per il trattamento. Può essere indicato l’uso concomitante di un adeguato agente anti-MRSA quando si sospetta o si dimostra che infezioni da MRSA siano coinvolte nelle indicazioni approvate. L’uso concomitante di un aminoglicosidico può essere indicato quando si sospetta o si dimostra che infezioni da Pseudomonas aeruginosa siano coinvolte nelle indicazioni approvate (vedere paragrafo 4.1).
Interazione con acido valproico
L’uso concomitante di imipenem/cilastatin e acido valproico/sodio valproato non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5).
Clostridium difficile
Con imipenem/cilastatin e con quasi tutti gli altri agenti antibatterici sono state riferite colite associata ad antibiotico e colite pseudomembranosa la cui gravità può variare da lieve a pericolosa della vita. È importante tenere in considerazione questa diagnosi nei pazienti che sviluppano diarrea durante o dopo l’uso di imipenem/cilastatin (vedere paragrafo 4.8). Devono essere prese in considerazione l’interruzione della terapia con imipenem/cilastatina e la somministrazione del trattamento specifico per il Clostridium difficile. Non devono essere somministrate specialità medicinali che inibiscono la peristalsi.
Meningite
Imipenem/cilastatina non è raccomandato per la terapia della meningite.
Sistema nervoso centrale
Sono state riferite reazioni avverse del sistema nervoso centrale quali attività mioclonica, stati confusionali o attacchi epilettici, in particolare quando vengono superate le dosi raccomandate basate sulla funzionalità renale e sul peso corporeo. Queste esperienze sono state riferite più comunemente in pazienti con disturbi del sistema nervoso centrale (ad es. lesioni cerebrali o anamnesi di attacchi epilettici) e/o funzionalità renale compromessa nei quali può verificarsi accumulo delle entità somministrate. Per questo in questi pazienti si sollecita in maniera particolare un accurato rispetto delle tabelle delle dosi raccomandate (vedere paragrafo 4.2). Nei pazienti con disturbi di epilessia noti la terapia anticonvulsiva deve essere continuata.
Deve essere prestata particolare attenzione ai sintomi neurologici o alle convulsioni nei bambini con fattori di rischio noti per gli attacchi epilettici o in trattamento concomitante con medicinali che riducono la soglia degli attacchi epilettici.
In caso di tremori focali, mioclono o attacchi epilettici, i pazienti devono essere sottoposti ad esame neurologico e, se non ancora istituita, posti in terapia anticonvulsivante. Se i sintomi del sistema nervoso centrale persistono, la dose di Imipenem e Cilastatina Ranbaxy deve essere ridotta o interrotta.
I pazienti con clearance della creatinina ≤5 ml/min/1,73 m² non devono essere trattati con Imipenem e Cilastatina Ranbaxy a meno che non venga istituita emodialisi entro 48 ore. Per i pazienti in emodialisi, Imipenem e Cilastatina Ranbaxy è raccomandato solo quando i benefici superano i potenziali rischi di attacchi epilettici (vedere paragrafo 4.2).
Popolazione pediatrica
I dati clinici sono insufficienti per raccomandare l’uso di Imipenem/Cilastatina nei bambini di età inferiore a 1 anno o nei pazienti pediatrici con funzionalità renale compromessa (creatinina sierica > 2 mg/dl). Vedere anche il paragrafo sul Sistema nervoso centrale.
Imipenem e Cilastatina Ranbaxy 500 mg/500 mg contiene 37,5 mg (1,63 mmol) di sodio che devono essere tenuti in considerazione dai pazienti che seguono una dieta per il controllo del sodio.
Gravidanza
Non sono stati effettuati studi adeguati relativi all’impiego di Imipenem e Cilastatina Ranbaxy nelle donne in gravidanza.
Studi in scimmie gravide hanno evidenziato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per l’uomo non è noto.
Imipenem e Cilastatina Ranbaxy deve essere usato in gravidanza solo se il potenziale beneficio giustifica il rischio possibile per il feto
Allattamento
L’imipenem e la cilastina vengono escreti nel latte materno in piccole quantità. In seguito a somministrazione orale si verifica uno scarso assorbimento di entrambi i composti. Pertanto è improbabile che il bambino allattato sia esposto a quantità significative. Se l’uso di Imipenem e Cilastatina Ranbaxy viene ritenuto necessario, i benefici dell’allattamento al seno devono essere valutati rispetto ai possibili rischi per il bambino.
Fertilità
Non sono disponibili dati sui possibili effetti potenziali del trattamento con imipenem/cilastatina sulla fertilità maschile o femminile.
Negli studi clinici che includevano 1723 pazienti trattati con imipenem/cilastatina per via endovenosa, le reazioni avverse sistemiche riferite con maggiore frequenza, riportate come almeno possibilmente collegate alla terapia sono state nausea (2,0%), diarrea (1,8%), vomito (1,5%), eruzioni cutanee (0,9%), febbre (0,5%), ipotensione (0,4%), attacchi epilettici (0,4%) (vedere paragrafo 4.4), capogiri (0,3%), prurito (0,3%), orticaria (0,2%), sonnolenza (0,2%). Allo stesso modo, le reazioni avverse locali riferite con maggiore frequenza sono flebite/tromboflebite (3,1%), dolore nel sito di iniezione (0,7%), eritema nel sito di iniezione (0,4%) e indurimento della vena (0,2%).
I seguenti effetti indesiderati sono stati riferiti negli studi clinici o durante l’esperienza post-marketing.
Tutti gli effetti indesiderati sono elencati secondo un per sistemi, organi e frequenza: molto comune (≥1/10); comune (da ≥1/100 a <1/10); non comune (da ≥1/1000 a <1/100); raro (da ≥1/10000 a <1/1000); molto raro (<1/10000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All’interno di ciascun gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati vengono presentati in ordine decrescente di gravità:
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Evento |
Infezioni e infestazioni | Raro | Colite pseudomembranosa, candidiasi |
Molto raro | gastroenterite | |
Patologie del sistema emolinfopoeitico | Comune | eosinofilia |
Non comune | pancitopenia, neutropenia, leucopenia, trombocitopenia, trombocitosi | |
Raro | agranulocitosi | |
Molto raro | anemia emolitica, depressione del midollo spinale | |
Disturbi del sistema immunitario | Raro | reazioni anafilattiche |
Disturbi psichiatrici | Non comune | disturbi psichici inclusi allucinazioni e stati confusionali |
Patologie del sistema nervoso | Non comune | attacchi epilettici, attività mioclonica, capogiri, sonnolenza |
Raro | encefalopatia, parestesia, tremore focale, perversione del gusto | |
Molto raro | aggravamento della miastenia gravis, cefalea | |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Raro | perdita dell’udito |
Molto raro | vertigini, tinnito | |
Patologie cardiache | Molto raro | cianosi, tachicardia, palpitazioni |
Patologie vascolari | Comune | tromboflebite |
Non comune | ipotensione | |
Molto raro | vampate | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Molto raro | dispnea, iperventilazione, dolore faringeo |
Patologie gastrointestinali | Comune | diarrea, vomito, nausea nausea e/o vomito correlati al medicinale sembrano verificarsi con maggiore frequenza in pazienti granulocitopenici rispetto a pazienti non granulocitopenici trattati con Imipenem e Cilastatina Ranbaxy |
Raro | macchie sui denti e/o sulla lingua | |
Molto raro | colite emorragica, dolore addominale, bruciore di stomaco, glossite, ipertrofia papillare della lingua, aumento della salivazione | |
Patologie epatobiliari | Raro | insufficienza epatica, epatite |
Molto raro | epatite fulminante | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Comune | Eruzioni cutanee (ad es. esantematose) |
Non comune | orticaria, prurito | |
Raro | necrolisi epidermica tossica, angioedema, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, dermatite esfoliativa | |
Molto raro | iperidrosi, alterazioni della struttura della pelle | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Molto raro | poliartralgia, dolore alla spina toracica |
Patologie renali e urinarie | Raro | Insufficienza renale acuta, oliguria/anuria, poliuria, scolorimento delle urine (non pericolosi, da non confondersi con ematuria) Il ruolo di Imipenem e Cilastatina Ranbaxy nelle alterazioni della funzionalità renale è di difficile valutazione, poiché di solito sono presenti fattori che predispongono ad azotemia pre-renale o a funzionalità renale compromessa |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Molto raro | prurito vulvare |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Non comune | Febbre, dolore locale e indurimento della vena nel sito di iniezione, eritema nel sito di iniezione |
Molto raro | Fastidio al torace, astenia/debolezza | |
Esami diagnostici | Comune | Aumenti nelle transaminasi sieriche, aumenti nella fosfatasi alcalina sierica |
Non comune | Positività al test di Coomb diretto, prolungamento nel tempo di protrombina, riduzione dell’emoglobina, aumenti nella bilirubina sierica, aumenti nella creatinina sierica, aumenti nell’azoto ematico |
Popolazione pediatrica (≥3 mesi di età)
In studi su 178 pazienti pediatrici di età ≥3 mesi le reazioni avverse riferite sono state coerenti con quelle riferite per gli adulti.
Sodio bicarbonato.
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Tenere il flaconcino/flaconcino per infusione nella scatola.