Glimepiride eg (Eg spa)

Compresse divisibili 30cpr 2mg blist

da2.12 €
Principio attivo:Glimepiride
Gruppo terapeutico:Ipoglicemizzanti, escluse le insuline
Tipo di farmaco:Farmaco generico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • diabete mellito di tipo
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    Posologia

    Per uso orale

    La base per un trattamento efficace del diabete è la buona dieta, una attività fisica regolare così come controlli di routine del sangue e dell’urina. Gli effetti negativi dovuti all’inadempienza nel seguire dieta non può essere compensato da compresse o insulina.

    La dose è stabilita in base agli esami dei valori di glucosio nel sangue e nell’urina.

    La dose iniziale è 1 mg glimepiride al giorno. Se si raggiunge un controllo soddisfacente, questa posologia può essere adottata come terapia di mantenimento.

    Per dosi differenti sono disponibili regimi appropriati

    Se il controllo non è soddisfacente, la dose deve essere aumentato in base al controllo glicemico in modo graduale con un intervallo di circa 1-2 settimane a 2, 3 o 4 mg di glimepiride al giorno.

    Una dose superiore a 4 mg di glimepiride al giorno porta a risultati migliori solo in casi eccezionali. La dose massima raccomandata è di 6 mg di glimepiride al giorno.

    Nei pazienti che non raggiungono un controllo adeguato con la dose giornaliera massima di metformina, può essere iniziata la terapia concomitante con glimepiride. Mentre si mantiene costante la dose di metformina, si inizia il trattamento con glimepiride a basse dosi, aumentando tali dosi fino al raggiungimento del compenso metabolico desiderato, fino alla dose massima giornaliera. La terapia in associazione deve essere iniziata sotto stretto controllo medico.

    Nei pazienti che non raggiungono un controllo adeguato con la dose giornaliera massima di Glimepiride EG, può essere iniziata, se necessario, una terapia concomitante con insulina. Mantenendo la dose di glimepiride, si inizia il trattamento con insulina a basse dosi, che vengono poi aumentate a seconda del livello di controllo metabolico desiderato. La terapia in associazione deve essere iniziata sotto stretto controllo medico.

    Di norma è sufficiente una singola dose giornaliera di glimepiride. Si raccomanda di assumere la dose subito prima o durante un’abbondante prima colazione - o se non si consuma la prima colazione - subito prima o durante il primo pasto principale.

    Nel caso in cui ci si dimentichi di assumere una dose, non si deve compensare la dimenticanza assumendo successivamente una dose maggiore.

    Qualora un paziente manifesti una reazione ipoglicemica con 1 compressa di glimepiride al giorno, questo significa che in tale paziente il controllo può essere ottenuto con la sola dieta.

    Durante il trattamento, dato che un migliore controllo del diabete è associato a una aumentata sensibilità all’insulina, la dose richiesta di glimepiride può diminuire. Per evitare ipoglicemia, si deve pertanto considerare di ridurre tempestivamente la dose o di interrompere la terapia. La variazione della posologia può essere necessaria anche in caso di modificazioni del peso o dello stile di vita del paziente, o nel caso in cui altri fattori aumentino il rischio di ipoglicemia o iperglicemia.

    Passaggio da altri ipoglicemizzanti orali a Glimepiride EG

    Generalmente si può effettuare il passaggio da altri ipoglicemizzanti orali a Glimepiride EG. Per il passaggio alla Glimepiride EG, devono essere considerati la dose e l’emivita del trattamento precedente. In taluni casi, soprattutto con gli antidiabetici a lunga emivita (ad es. clorpropamide), è consigliabile un periodo di interruzione di alcuni giorni, al fine di minimizzare il rischio di reazioni ipoglicemiche dovute all’effetto additivo.

    La dose iniziale raccomandata è di 1 mg di glimepiride al giorno. In base alla risposta, la dose di glimepiride può essere gradualmente aumentato, come indicato in precedenza.

    Passaggio dall’insulina a Glimepiride

    In casi eccezionali di pazienti con diabete di tipo II controllati con insulina, può essere indicato il passaggio alla Glimepiride EG. Il passaggio deve essere effettuato sotto stretto controllo medico.

    Popolazioni speciali

    Pazienti con disfunzione renale o epatica:

    Vedere paragrafo 4.3.

    Bambini e adolescenti

    Non ci sono dati disponibili sull’uso di glimepiride in pazienti sotto gli 8 anni di età. Per i bambini di età compresa tra 8 e 17 anni ci sono dati limitati sulla glimepiride in ionoterapia (vedere paragrafi 5.1 e 5.2). I dati disponibili sulla sicurezza ed efficacia sono insufficienti per la popolazione pediatrica e pertanto tale uso non è raccomandato.

    Controindicazioni
  • altre
  • diabete
  • coma diabetico
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    Interazioni
  • altri medicinali
  • ipoglicemizzante
  • dopo
  • rifampicina
  • fluconazolo
  • interazione
  • fenilbutazone
  • insulina
  • antidiabetici
  • metformina
  • salicilati
  • steroidi
  • cloramfenicolo
  • sulfamidici
  • tetracicline
  • antibiotici chinolonici
  • claritromicina
  • anticoagulanti
  • fluoxetina
  • allopurinolo
  • probenecid
  • sulfinpirazone
  • ciclofosfamide
  • estrogeni
  • progestinici
  • diuretici tiazidici
  • agenti
  • glucocorticoidi
  • fenotiazina
  • clorpromazina
  • simpaticomimetici
  • acido nicotinico
  • lassativi
  • fenitoina
  • glucagone
  • barbiturici
  • beta-bloccanti
  • clonidina
  • reserpina
  • guanetidina
  • alcool
  • derivati cumarinici
  • miconazolo
  • adrenalina
  • acetazolamide
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    Avvertenze

    Glimepiride EG deve essere preso poco prima o durante un pasto.

    Se i pasti vengono assunti a orari irregolari o addirittura saltati, il trattamento con Glimepiride EG può portare a ipoglicemia. I possibili sintomi di ipoglicemia comprendono: cefalea, fame insaziabile, nausea, vomito, stanchezza, sonnolenza, disturbi del sonno, irrequietezza, aggressività, alterazione della concentrazione, dello stato di vigilanza e del tempo di reazione, depressione, confusione, disturbi della parola e della vista, afasia, tremore, paresi, disturbi sensori, capogiri, incapacità di reazione, perdita dell’autocontrollo, delirio, convulsioni cerebrali, sonnolenza e perdita di coscienza fino e incluso il coma, respirazione superficiale e bradicardia.

    Inoltre, possono essere presenti segni della contro-regolazione adrenergica quali sudorazione, pelle umidiccia, ansia, tachicardia, ipertensione, palpitazioni, angina pectoris e aritmie cardiache.

    Il quadro clinico di un grave attacco ipoglicemico può assomigliare a quello di un ictus.

    I sintomi quasi sempre si attenuano immediatamente con l’assunzione di carboidrati (zucchero). I dolcificanti artificiali non hanno effetto.

    È stato accertato con altre sulfoniluree che, nonostante il successo delle contromisure iniziali, l’ipoglicemia può ricomparire.

    L’ipoglicemia grave o prolungata, controllata solo temporaneamente con l’abituale quantità di zucchero, richiede un trattamento medico immediato e, occasionalmente, ospedalizzazione.

    I fattori che favoriscono l’ipoglicemia comprendono:

    - riluttanza o (più comunemente nei pazienti anziani) incapacità del paziente a cooperare,

    - denutrizione, irregolarità negli orari dei pasti o pasti saltati o periodi di digiuno,

    - squilibrio tra esercizio fisico e assunzione di carboidrati,

    - modificazioni della dieta,

    - -consumo di alcoolici, soprattutto in caso di mancata assunzione dei pasti,

    - -alterata funzionalità renale,

    - -disfunzione epatica grave,

    - -sovradosaggio con Glimepiride EG,

    - certi disturbi non compensati del sistema endocrino, che influiscono sul metabolismo dei carboidrati o sulla contro-regolazione dell’ipoglicemia (come ad esempio in alcuni disturbi della funzione tiroidea e dell’ipofisi anteriore o nell’insufficienza surrenalica),

    - somministrazione concomitante di alcuni medicinali (vedere sezione 4.5).

    Il trattamento con Glimepiride EG richiede il monitoraggio regolare dei livelli di glucosio ematico e urinario. Si raccomanda inoltre la determinazione della quota di emoglobina glicosilata.

    Regolari controlli ematici (specialmente dei leucociti e dei trombociti) e della funzione epatica sono necessari durante il trattamento con Glimepiride EG.

    In situazioni stressanti (ad es. incidenti, operazioni acute, infezioni con febbre, ecc.) può essere opportuno il passaggio temporaneo all’insulina.

    Non esistono sufficienti esperienze circa l’uso di Glimepiride EG in pazienti con grave compromissione della funzione epatica o in pazienti in dialisi. Nei pazienti con grave alterazione della funzione renale o epatica, è indicato il passaggio alla terapia insulinica.

    Il trattamento dei pazienti con carenza di G6PD con sulfoniluree può portare ad anemia emolitica. Poiché glimepiride appartiene alla classe delle sulfoniluree, deve essere usata cautela nei pazienti con deficit di G6PD e si deve considerare un’alternativa non sulfonilurea.

    Glimepirirde EG contiene lattosio monoidrato. I pazienti affetti da rari disturbi ereditari di intolleranza al galattosio, da carenza di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non dovrebbero assumere questo farmaco.

    Gravidanza

    Gravidanza

    Rischio legato al diabete.

    Livelli anormali di glucosio ematico durante la gravidanza sono associati a maggiore incidenza di deformazioni congenite e mortalità perinatale. Perciò il livello di glucosio ematico deve essere attentamente monitorato durante la gravidanza per così evitare un rischio teratogeno. In tali condizioni è richiesto l’uso di insulina.

    Le pazienti che hanno pianificato una gravidanza devono informare il medico.

    Rischio legato a glimepiride

    Non vi sono dati sufficienti circa l’uso di glimepiride in gravidanza. Studi su animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva che era probabilmente correlata all’azione farmacologica (ipoglicemia) della glimepiride (vedere sezione 5.3).

    Di conseguenza la glimepiride non deve essere usata durante tutta la gravidanza.

    In caso di trattamento con glimepiride, se la paziente decidesse di entrare in gravidanza o scoprisse di essere in gravidanza, il trattamento deve passare alla terapia insulinica il prima possibile.

    Allattamento

    Non è noto se l’ecrezione avviene nel latte materno. La glimepiride viene escreta nel latte murino. Poichè altre sulfoniluree passano nel latte materno e poiché v’è il rischio di ipoglicemia nei bambini allattati, l’allattamento al seno durante il trattamento con glimepiride è sconsigliato.

    Effetti Collaterali

    I seguenti effetti indesiderati sono stabiliti in base a esperimenti con glimepiride e altre sulfoniluree.

    Patologie del sistema emolinfopoietico

    Raro: trombocitopenia, leucopenia, granulocitopenia, agranulocitosi, eritropenia, anemia emolitica e pancitopenia, che sono di solito reversibili su sospensione del trattamento.

    Disturbi del sistema immunitario

    Molto raro: vascolite leucocitoclastica, lievi reazioni da ipersensibilità che possono diventare gravi reazioni con dispnea, caduta della pressione sanguigna e talvolta shock.

    Si può verificare allergenicità crociata con sulfoniluree, sulfonamidi e sostanze derivate.

    Disturbi del metabolismo e della nutrizione

    Raro: ipoglicemia

    Queste reazioni che spesso si verificano immediatamente, possono essere gravi e non sono sempre facili risolvere. L’incidenza di queste reazioni dipende, come con altre terapie ipoglicemizzanti, da parametri individuali come abitudini alimentari e delle dosi (vedere anche paragrafo 4.4).

    Patologie dell’occhio

    Disturbi visivi, transitori, possono verificarsi specialmente all’inizio del trattamento, dovuti a modifiche dei livelli di glucosio del sangue.

    Patologie gastrointestinali

    Molto raro: nausea, vomito, diarrea, distensione addominale, disturbi addominali e dolore addominale, che raramente portano all’interruzione del trattamento.

    Patologie epatobiliari

    Aumento degli enzimi epatici

    Molto raro: alterata funzione epatica (es. con colestasi e ittero), epatite e insufficienza epatica

    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

    Possono verificarsi reazioni di ipersensività cutanea come prurito, eruzione cutanea, orticaria e fotosensibilità

    Esami diagnostici

    Molto raro: riduzione delle concentrazioni sieriche di sodio

    Eccipienti

    Lattosio monoidrato,

    carbossimetilamido sodico (Tipo A),

    magnesio stearato,

    cellulosa microcristallina,

    povidone K 29-32.

    Inoltre come coloranti

    Glimepiride EG 2 mg compresse: ferro ossido giallo (E172), giallo tramonto FCF (E110), tartrazina (E102), FCF blu brillante (E133).

    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore a 30° C.