Flucostenol (Sofar spa)

Capsule rigide 2cps 150mg

da8.66 €
Principio attivo:Fluconazolo
Gruppo terapeutico:Antimicotici per uso sistemico
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • infezioni micotiche
  • micosi
  • meningite
  • criptococcosi
  • esofagite
  • endocardite
  • mughetto
  • candidiasi orale
  • tinea pedis
  • tinea cruris
  • tinea corporis
  • infezioni della pelle
  • coccidioidomicosi
  • paracoccidioidomicosi
  • istoplasmosi
  • p
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    Posologia

    La dose giornaliera di FLUCOSTENOL dovrebbe essere basata sulla natura e severità dell’infezione micotica. La maggior parte dei casi di candidiasi vaginale risponde alla dose singola.

    La terapia per le infezioni che richiedono dosi multiple dovrebbe proseguire fino a quando i parametri clinici ed i test di laboratorio non indicano che l’infezione micotica attiva è risolta. Un periodo inadeguato di trattamento può portare alla recidiva dell’infezione attiva.

    I pazienti affetti da AIDS e meningite criptococcica o da candidiasi orofaringea ricorrente usualmente richiedono la terapia di mantenimento per prevenire le recidive.

    Uso negli a dulti

    Criptococcosi

    Per le patologie gravi che possono mettere in pericolo la vita del paziente, inclusa la meningite criptococcica la dose usuale è di 400 mg in unica somministrazione giornaliera in 1agiornata. Nei giorni seguenti si consigliano dosaggi di 200 mg/die. A seconda della risposta clinica del paziente, questa dose può essere aumentata a 400 mg/die. Generalmente la durata del trattamento della meningite criptococcica è di 6–8 settimane. Per la prevenzione delle recidive della meningite criptococcica nei pazienti affetti da AIDS, il FLUCOSTENOL può essere somministrato indefinitamente alla dose di 200 mg al dì, dopo che il paziente ha terminato il primo ciclo di terapia ed è diventato negativo all’esame colturale.

    Candidiasi sistemiche

    Per la candidemia, la candidiasi disseminata ed altre infezioni invasive da candida la dose usuale è di 400 mg in 1agiornata; successivamente si consigliano dosaggi di 200 mg/die.

    A seconda della risposta clinica del paziente, questa dose può essere aumentata a 400 mg/die. La durata del trattamento dipende dalla risposta clinica.

    Candidiasi delle mucose

    Per la candidiasi orofaringea, inclusi i pazienti immunocompromessi, la dose usuale è di 50–100 mg una volta al dì per 7–14 giorni. Se necessario, nei pazienti gravemente immunodepressi, il trattamento può essere proseguito per periodi più lunghi. Per la candidiasi orale atrofica nei portatori di protesi dentale, la dose normale è di 50 mg una volta al dì per 14 giorni. In questi casi si deve prevedere una contemporanea terapia antisettica del cavo orale e della protesi. Per le altre infezioni da candida localizzate (ad eccezione della candidiasi genitale: vedi punto successivo), quali esofagite, candiduria, infezioni broncopolmonari non–invasive, candidiasi mucocutanee, ecc., la dose usuale efficace è di 50–100 mg al giorno, per 14–30 giorni.

    Per la prevenzione delle recidive della candidiasi orofaringea nei pazienti affetti da AIDS, dopo che il paziente è stato sottoposto a un intero ciclo di terapia primaria, FLUCOSTENOL può essere somministrato ad un dosaggio di 150 mg una volta a settimana.

    Candidiasi genitale

    Per il trattamento della candidiasi vaginale, somministrare una singola dose orale da 150 mg per un solo giorno di terapia. Per ridurre l’incidenza delle recidive della candidiasi vaginale si può assumere una dose da 150 mg di Fluconazolo una volta al mese per 4–12 mesi. Alcune pazienti possono richiedere una somministrazione più frequente.

    Per la balanite da Candida il dosaggio è di 150 mg in unica somministrazione orale.

    Pazienti immunocompromessi

    Per la prevenzione della candidiasi la dose raccomandata di FLUCOSTENOL è di 50–400 mg in monosomministrazione giornaliera, in relazione al rischio del paziente di sviluppare l’infezione micotica. Per i pazienti ad alto rischio, ovvero i pazienti che possono sviluppare una neutropenia profonda o prolungata, il dosaggio giornaliero raccomandato è di 400 mg in dose singola. La somministrazione di FLUCOSTENOL dovrà iniziare diversi giorni prima della prevista insorgenza della neutropenia e proseguire per 7 giorni quando la conta dei neutrofili avrà raggiunto un valore superiore a 1000 cellule/mm³.

    Dermatomicosi

    Per le dermatomicosi, incluse tinea pedis, corporis, cruris, pityriasis versicolor e le infezioni cutanee da Candida, la dose usuale è di 50–100 mg al dì in unica somministrazione per 2–4 settimane di terapia. La tinea pedis può richiedere un trattamento fino a 6 settimane.

    Micosi endemiche profonde

    Per le infezioni micotiche endemiche profonde il farmaco deve essere somministrato in base allo schema seguente:

    Tipo di infezione Dosaggio Durata del trattamento
    Coccidioidomicosi 200 – 400 mg 11 – 24 mesi
    Paracoccidioidomicosi 200 – 400 mg 2 – 17 mesi
    Sporotricosi 200 – 400 mg 1 – 16 mesi
    Istoplasmosi 200 – 400 mg 3 – 17 mesi

    Uso nei bambini

    Come per le infezioni negli adulti, la durata del trattamento si basa sulla risposta clinica e micologica. FLUCOSTENOL si somministra in dose singola giornaliera.

    Per i bambini con compromissione della funzionalità renale, vedere il dosaggio riportato al paragrafo "Uso nei pazienti con insufficienza renale" riportato più in basso in questo paragrafo.

    Bambini di età superiore alle quattro settimane di vita

    La dose raccomandata per la candidiasi delle mucose è di 3 mg/kg/die. Una dose di carico pari a 6 mg/kg/die può essere usata il primo giorno per raggiungere più rapidamente lo steady–state.

    Per il trattamento della candidiasi sistemica e delle infezioni criptococciche, la dose raccomandata è di 6–12 mg/kg/die, in funzione della gravità della patologia.

    Per la profilassi di infezioni fungine nei pazienti immunocompromessi considerati a rischio a causa della neutropenia provocata da chemioterapia citotossica o radioterapia, il dosaggio raccomandato è di 3–12 mg/kg/die in funzione dell’estensione e della durata della neutropenia indotta (vedere dosaggio negli adulti).

    Nei bambini non deve essere superata la dose massima giornaliera di 400 mg.

    Bambini entro le prime quattro settimane di vita

    I neonati eliminano il fluconazolo più lentamente. Nelle prime due settimane di vita bisogna usare lo stesso dosaggio in mg/kg dei bambini delle altre fasce di età, ma la somministrazione deve avvenire ogni 72 ore. Durante la 3a e la 4a settimana di vita si deve somministrare lo stesso dosaggio ogni 48 ore. Nei neonati a termine ci sono pochi dati di farmacocinetica a supporto di questa posologia (vedere paragrafo 5.2 Proprietà farmacocinetiche).

    Nei neonati entro le prime due settimane di vita non bisogna superare il dosaggio di 12 mg/kg ogni 72 ore, mentre in quelli tra la 3a e la 4a settimana di vita non si deve superare la dose di 12 mg/kg ogni 48 ore.

    La farmacocinetica del fluconazolo nei bambini con insufficienza renale non è stata studiata.

    Uso negli anziani

    Se non c’è evidenza di compromissione renale, si usa il dosaggio normalmente raccomandato. Per i pazienti con alterazione della funzionalità renale (clearance della creatinina < 50 ml/min), il dosaggio deve essere regolato in base allo schema indicato qui di seguito.

    Uso in pazienti con insufficienza renale

    Il Fluconazolo viene eliminato immodificato principalmente attraverso le urine. Non sono necessari adattamenti quando si effettua una terapia in unica dose (candidiasi vaginale).

    Quando invece si effettua una terapia con dosi ripetute nei pazienti con insufficienza renale (inclusi i bambini), dovrà essere somministrata una dose iniziale di carico compresa tra 50 mg e 400 mg; successivamente, il dosaggio giornaliero (a seconda dell’indicazione) dovrà essere modificato in base allo schema seguente:

    Clearance della creatinina (ml/min.) Dose raccomandata (%)
    > 50 100%
    ≤ 50 (nessuna dialisi) 50%
    Dialisi regolare 100% dopo ogni seduta di dialisi

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipientio
  • terfenadina
  • cisapride
  • astemizolo
  • pimozide
  • chinidina
  • altre
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    Interazioni
  • antimicotici
  • terfenadina
  • stati condotti studi di interazione
  • cisapride
  • fluconazolo
  • astemizolo
  • pimozide
  • eritromicina
  • altri medicinali
  • idroclorotiazide
  • diuretici
  • rifampicina
  • dopo
  • evidenziato
  • amitriptilina
  • nessuna interazione
  • noto
  • warfarin
  • stati segnalati
  • anticoagulanti
  • cumarinici
  • azitromicina
  • midazolam
  • benzodiazepine
  • triazolam
  • carbamazepina
  • calcio
  • nifedipina
  • celecoxib
  • ciclosporina
  • ciclofosfamide
  • stato segnalato
  • atorvastatina
  • simvastatina
  • fluvastatina
  • metadone
  • anti–infiammatori non steroidei
  • ibuprofene
  • contraccettivi orali
  • etinilestradiolo
  • fenitoina
  • prednisone
  • saquinavir
  • clorpropamide
  • tolbutamide
  • tacrolimus
  • teofillina
  • vitamina
  • zidovudina
  • state osservate interazioni
  • cimetidina
  • antiacidi
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    Avvertenze

    Il fluconazolo deve essere somministrato con cautela ai pazienti con alterazioni della funzionalità epatica.

    Il Fluconazolo è stato associato a rari casi di grave tossicità epatica, talvolta fatali, soprattutto nei pazienti con gravi patologie di base. Nei casi di epatotossicità associata al Fluconazolo non è stato possibile stabilire una relazione con la dose utilizzata, la durata della terapia, il sesso o l’età del paziente; questi episodi si sono generalmente rivelati reversibili alla sospensione del trattamento.

    I pazienti che nel corso della terapia con FLUCOSTENOL evidenziano alterazioni della funzionalità epatica devono essere attentamente monitorati per la possibile insorgenza di danni epatici più gravi. Nel caso si manifestassero segni o sintomi clinici di disturbi epatici attribuibili al farmaco la terapia con FLUCOSTENOL dovrà essere sospesa.

    In corso di terapia con Fluconazolo si sono verificati solo rari episodi di reazioni cutanee esfoliative tra cui la sindrome di Stevens–Johnson e la necrolisi epidermica tossica; i pazienti affetti da AIDS sono maggiormente soggetti a sviluppare reazioni cutanee gravi a molti farmaci. Qualora in un paziente in terapia con Fluconazolo per infezioni micotiche superficiali si manifestasse rash cutaneo attribuibile al farmaco, il trattamento con questo agente dovrà essere interrotto. I pazienti con infezioni micotiche invasive/sistemiche che sviluppano rash cutaneo dovranno essere attentamente monitorati ed il trattamento con Fluconazolo dovrà essere sospeso qualora si manifestassero lesioni bollose o un eritema multiforme.

    La somministrazione concomitante di Fluconazolo a dosi inferiori a 400 mg/die e terfenadina deve essere attentamente monitorata (vedere paragrafi 4.3 Controindicazioni e 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione). Come con altri azoli, in rari casi è stata segnalata anafilassi.

    Alcuni azoli, incluso il Fluconazolo, sono stati associati ad un prolungamento dell’intervallo QT nell’elettrocardiogramma. Durante la fase successiva alla commercializzazione del prodotto, nei pazienti che assumevano Fluconazolo si sono raramente presentati casi di prolungamento delll’intervallo QT e di torsioni di punta. Questi casi comprendevano pazienti gravemente malati con molteplici fattori di rischio confondenti, come malattie strutturali del cuore, anomalie elettrolitiche e farmaci concomitanti che possono aver contribuito alle anomalie del ritmo.

    Il Fluconazolo deve essere somministrato con cautela nei pazienti che presentano queste potenziali condizioni di proaritmia.

    Il fluconazolo inibisce potentemente il citocromo CYP2C9 e inibisce moderatamente il citocromo CYP3A4. I pazienti trattati con fluconazolo in terapia concomitante con farmaci che hanno una stretta finestra terapeutica e sono metabolizzati attraverso il CYP2C9 e il CYP3A4 devono essere monitorati (vedere paragrafo 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione).

    Il fluconazolo deve essere somministrato con cautela ai pazienti con alterazioni della funzionalità renale. (vedere anche paragrafo 4.2).

    Le capsule contengono lattosio, quindi non sono adatte per i soggetti con deficit di lattasi, galattosemia o sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio.

    Gravidanza

    Gravidanza

    I dati risultanti da diverse centinaia di donne incinte trattate con dosaggi standard di fluconazolo (<200 mg/die), somministrati in dosi singole o ripetute nel corso del primo trimestre, non hanno mostrato effetti indesiderati a carico del feto.

    Nei neonati le cui madri erano sottoposte a terapia con alti dosaggi di Fluconazolo (400–800 mg/die) per coccidioidomicosi per un periodo ≥ 3 mesi, sono state riportate anomalie congenite multiple. Il rapporto tra l’uso di Fluconazolo e tali eventi non è chiaro. Studi negli animali mostrano effetti teratogeni.

    L’uso del prodotto durante la gravidanza deve comunque essere limitato ai casi di infezioni micotiche gravi quando, a giudizio del medico, i potenziali benefici superano i rischi possibili (vedere sezione "Controindicazioni").

    Allattamento

    I livelli di Fluconazolo raggiunti nel latte materno sono simili ai livelli plasmatici; pertanto, si sconsiglia l’uso del prodotto durante l’allattamento (vedere sezione "Controindicazioni").

    Effetti Collaterali

    Il fluconazolo è generalmente ben tollerato.

    In alcuni pazienti, in particolare in quelli affetti da gravi patologie quali l’AIDS o il cancro, sono state osservate alterazioni della funzionalità epatica, renale o ematologica durante trattamento con fluconazolo e farmaci di confronto (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego), ma il significato clinico e la correlazione con il trattamento sono incerti.

    Durante il trattamento con fluconazolo sono stati osservati e segnalati i seguenti effetti indesiderati, con le frequenze seguenti: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100 a <1/10); non comune (≥1/1000, <1/100); raro (≥1/10000, <1/1000); molto raro (<1/10000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

    Classificazione per apparati e sistemi Frequenza Effetti indesiderati
    Patologie del sistema emolinfopoietico Raro Agranulocitosi, leucopenia, neutropenia, trombocitopenia
    Disturbi del sistema immunitario Raro Anafilassi
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione Non comune Iperpotassiemia
    Raro Ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia
    Disturbi psichiatrici Non comune Insonnia, sonnolenza
    Patologie del sistema nervoso Comune Cefalea
    Non comune Convulsioni, capogiri, parestesia, alterazione del gusto
    Raro Tremore
    Patologie dell’orecchio e del labirinto Non comune Vertigine
    Patologie cardiache Raro Torsioni di punta, prolungamento del QT
    Patologie gastrointestinali Comune Dolore addominale, diarrea, nausea, vomito
    Non comune Dispepsia, flatulenza, secchezza delle fauci
    Patologie epatobiliari Comune Aumento dell’alanina aminotransferasi, aumento dell’aspartato aminotransferasi, aumento della fosfatasi alcalina ematica
    Non comune Colestasi, ittero, aumento della birilubina
    Raro Insufficienza epatica, necrosi epatocellulare, epatite, danno epatocellulare
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune Rash
    Non comune Prurito, orticaria, aumento della sudorazione, eruzione
    Raro Necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens–Johnson, pustolosi esantematosa generalizzata acuta, dermatite esfoliativa, angioedema, edema facciale, alopecia
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Non comune Mialgia
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Non comune Fatica, malessere, astenia, febbre

    Popolazione pediatrica :

    La tipologia e l’incidenza degli effetti indesiderati e delle alterazioni dei parametri di laboratorio riscontrati nel corso degli studi clinici pediatrici sono paragonabili a quelli osservati negli adulti.

    Eccipienti

    Capsule: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, amido di mais pregelatinizzato, silice colloidale, magnesio stearato, sodio laurilsolfato.

    Gli opercoli utilizzati per le capsule contengono:

    Capsule da 50 mg: gelatina, giallo chinolina (E104), ferro ossido (E172), patent blue (E131), titanio diossido (E171).

    Capsule da 100 mg: gelatina, ferro ossido, titanio diossido.

    Capsule da 150 mg: gelatina, giallo chinolina, giallo tramonto (E110), titanio diossido.

    Capsule da 200 mg: gelatina, titanio diossido.

    Conservazione

    Nessuna.