Principio attivo:Ketoprofene sodico
Gruppo terapeutico:Farmaci antiinfiammatori ed antireumatici non steroidei
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • trattamento sintomatico degli episodi dolorosi acuti
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    Posologia

    Fiale intramuscolari da 100 mg: 1–2 fiale al giorno

    La dose massima giornaliera è 200 mg. Il rapporto rischio e beneficio deve essere attentamente considerato prima di iniziare il trattamento con la dose giornaliera di 200 mg, e dosi più alte non sono raccomandate (vedi anche sezione 4.4).

    Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere sezione 4.4).

    L’uso del prodotto è riservato ai pazienti adulti.

    Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopra indicati.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
  • broncospasmo
  • asmatici
  • riniti
  • orticaria
  • altre
  • acido acetilsalicilico
  • gravidanza
  • grave insufficienza cardiaca
  • ulcera peptica
  • emorragia gastrointestinale
  • gastrite
  • diatesi emorragica
  • grave insufficienza epatica
  • insufficienza renale
  • leucopenia
  • diuretica
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    Interazioni
  • antinfiammatori
  • salicilati
  • eparina
  • warfarin
  • agenti
  • ticlopidina
  • clopidogrel
  • litio
  • dopo
  • metotrexato
  • diuretici
  • prostaglandine
  • antagonisti dell’angiotensina
  • antagonista dell’angiotensina
  • beta–bloccanti
  • antiipertensiva
  • tacrolimus
  • sali di potassio
  • ciclosporina
  • trimetoprim
  • difenilidantoina
  • sulfamidici
  • interazione
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    Avvertenze

    Avvertenze.

    Questo farmaco non può essere considerato un semplice antidolorifico e richiede di essere impiegato sotto lo stretto controllo del medico, inoltre, superato l’episodio doloroso acuto, è prudente passare all’impiego di preparazioni per uso non parenterale che, pur offrendo qualitativamente gli stessi effetti collaterali, sono meno inclini ad indurre reazioni gravi. L’eventuale impiego del farmaco per un periodo di trattamento più prolungato è consentito solo negli ospedali e case di cura.

    Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.2 – Posologia e modo di somministrazione e i paragrafi sottostanti sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari).

    Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l’aspirina (vedere paragrafo 4.5 – Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione).

    L’uso concomitante di Flexen con altri FANS, deve essere evitato, inclusi gli inibitori selettivi delle cicloossigenasi–2.

    Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali.

    Il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi elevate di FANS, in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3 – Controindicazioni), e negli anziani. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile. L’uso concomitante di agenti protettori (es. misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere sotto e paragrafo 4.5 – Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione).

    Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare gli anziani, devono riferire qualsiasi sintomo addominale (soprattutto emorragia gastrointestinale) soprattutto nelle fasi iniziali del trattamento.

    I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica, e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con ketoprofene soltanto dopo attenta valutazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattore di rischio per malattia cardiovascolare (es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo).

    Anziani: i pazienti anziani hanno una frequenza aumentata di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali.

    Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono Flexen il trattamento deve essere sospeso.

    Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens–Johnson e necrolisi epidermica tossica, sono state riportate molto raramente in associazione con l’uso dei FANS (vedere paragrafo 4.8 – Effetti indesiderati). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio, l’insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Flexen deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni delle mucose o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.

    Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (es. infarto del miocardio o ictus). Non ci sono dati sufficienti per escludere un rischio simile per ketoprofene.

    Alcune evidenze epidemiologiche suggeriscono, che ketoprofene può essere associato a un elevato rischio di grave tossicità gastrointestinale rispetto ad altri FANS, soprattutto ad alte dosi (vedere anche paragrafo 4.2 – Posologia e modo di somministrazione e 4.3 – Controindicazioni).

    Precauzioni

    Pazienti con storia di ulcera peptica o ulcera peptica in atto.

    I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) perché tali condizioni possono essere esacerbate (vedere paragrafo 4.8 – Effetti indesiderati).

    Rischio di sanguinamento gastroenterico: il rischio relativo aumenta nei pazienti con basso peso corporeo. In caso di sanguinamento o ulcera, il trattamento deve essere immediatamente sospeso.

    All’inizio del trattamento, si deve monitorare attentamente la funzione renale:

    – nei pazienti con insufficienza cardiaca, cirrosi e nefrosi

    – nei pazienti in terapia diuretica, con insufficienza renale cronica

    in particolar modo nei pazienti anziani.

    In tali pazienti la somministrazione di ketoprofene può indurre una riduzione del flusso ematico renale, dovuta all’inibizione delle prostaglandine, e determinare uno scompenso renale.

    È richiesta cautela nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata, poiché in associazione al trattamento con i FANS in tali pazienti sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema.

    Come per altri antinfiammatori non steroidei, in presenza di infezione, gli effetti antinfiammatori, analgesici ed antipiretici del ketoprofene possono mascherare i sintomi comuni di progressione dell’infezione come ad esempio la febbre.

    Nei pazienti con test di funzionalità epatica compromessa o con precedenti patologie epatiche, si devono valutare regolarmente le transaminasi soprattutto durante le terapie a lungo termine.

    L’uso dei FANS può ridurre la fertilità femminile, e non è raccomandato nelle donne che intendono avere una gravidanza. Nelle donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità, la sospensione del FANS dovrebbe essere presa in considerazione.

    Pazienti con asma associata a riniti croniche, sinusiti croniche e/o polipi nasali presentano un rischio più elevato di allergie all’aspirina e/o ai FANS rispetto al resto della popolazione. La somministrazione di questa specialità medicinale può causare attacchi d’asma o broncospasmo, in particolare in soggetti allergici all’aspirina o ai FANS (vedere paragrafo 4.3 – Controindicazioni).

    Durante i trattamenti a lungo termine devono essere eseguiti controlli dell’ematocrito e delle funzioni epatica e renale.

    Iperpotassiemia

    Iperpotassiemia può essere provocata dal diabete e da trattamento concomitante con farmaci risparmiatori di potassio (vedere sezione 4.5 – Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione). In questa circostanza, i livelli di potassiemia devono essere costantemente monitorati.

    Gravidanza

    Gravidanza

    L’inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale.

    Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’1% fino a circa l’1,5%. È stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia.

    Negli animali la somministraziaone di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post–impianto e di mortalità embrio–fetale.

    Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.

    Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza Flexen non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari.

    Se Flexen è usato da una donna in attesa di concepimento, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le più basse possibili.

    Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a:

    – tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);

    – disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo–idroamnios;

    la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, possono essere esposti a:

    – possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può verificarsi anche a dosi molto basse;

    – inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.

    Conseguentemente, Flexen è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.

    Allattamento

    Non sono disponibili dati sulla secrezione di ketoprofene nel latte materno. È sconsigliato l’impiego di Flexen durante l’allattamento.

    Effetti Collaterali

    Come tutti i medicinali, FLEXEN può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino.

    Le seguenti reazioni sono state riportate con l’uso di ketoprofene nell’adulto.

    Patologie del sistema emolinfopoietico:

    Anemia emorragica, leucopenia, trombocitopenia, agranulocitosi.

    Disturbi del sistema immunitario:

    Reazioni anafilattiche (compreso shock).

    Disturbi psichiatrici:

    Alterazioni dell’umore.

    Patologie del sistema nervoso:

    Cefalea, vertigini, sonnolenza, convulsioni.

    Patologie dell’occhio:

    Visione offuscata (vedere paragrafo 4.4 – Avvertenze speciali e precauzioni di impiego).

    Patologie dell’orecchio e del labirinto:

    Tinnito.

    Patologie cardiache:

    Insufficienza cardiaca.

    Patologie vascolari:

    Ipertensione.

    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:

    Attacchi d’asma, broncospasmo (particolarmente in pazienti con nota ipersensibilità ad acido acetilsalicilico ASA e altri FANS), riniti.

    Patologie gastrointestinali:

    Nausea, vomito, malessere gastroenterico, dolore gastrico, stipsi, diarrea, gastrite, flatulenza, stomatiti, ulcere peptiche, colite, emorragia gastrointestinale, perforazione

    Patologie epatobiliari:

    Epatiti, aumento dei livelli delle transaminasi, aumento della bilirubina sierica dovuto a malattie epatiche.

    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:

    Rash, prurito, fotosensibilizzazione, alopecia, orticaria, aggravamento dell’orticaria cronica, angioedema, reazioni bollose, comprese la Sindrome di Stevens–Johnson e la necrolisi epidermica tossica.

    Patologie renali e urinarie:

    Insufficienza renale acuta, nefrite tubulare interstiziale, sindrome nefritica, ritenzione idro–salina con possibile edema, iperpotassiemia (vedere paragrafi 4.4 – Avvertenze speciali e precauzioni di impiego e 4.5 – Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione).

    Danno renale che può provocare insufficienza renale acuta: sono stati riportati casi isolati di necrosi tubulare acuta, e di necrosi acuta delle papille renali.

    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:

    Edema.

    Sono stati riportati alcuni casi di dolore e bruciore nel sito di iniezione.

    Dopo somministrazione di Flexen sono stati riportati anche: melena, ematemesi, disuria transitoria, astenia ed esantema cutaneo.

    Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus) (vedere paragrafo 4.4 – Avvertenze speciali e precauzioni di impiego).

    Eccipienti

    Ogni fiala di liofilizzato contiene:

    Glicocolla

    Ogni fiala solvente da 2,5 ml contiene:

    Alcool benzilico, acqua per preparazioni iniettabili.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede nessuna condizione particolare di conservazione.