Ferro saccarato (Fresenius m.c.nephr.deut.gmbh)

Soluzione iniettabile 50f 5ml20mg/ml

Principio attivo:Ferrisaccarato
Gruppo terapeutico:Preparati a base di ferro
Tipo di farmaco:Farmaco generico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Osp - uso ospedaliero
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
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Posologia

Monitorare attentamente i pazienti per segnali e sintomi di reazioni di ipersensibilità durante e dopo ogni somministrazione di Ferro Saccarato FME.

Ferro Saccarato FME deve essere somministrato solamente nel caso in cui sia immediatamente disponibile del personale addestrato a valutare e gestire reazioni anafilattiche, in una struttura dove possono essere garantite delle complete apparecchiature per la rianimazione. Il paziente deve essere tenuto sotto osservazione in relazione alle reazioni avverse per almeno 30 minuti dopo ogni iniezione di Ferro Saccarato FME (vedere paragrafo 4.4).

Calcolo del dosaggio richiesto

Adulti e Anziani:

La dose cumulativa totale di Ferro Saccarato FME, equivalente al deficit di ferro totale (mg), è determinata dal livello di emoglobina e dal peso corporeo. La dose e lo schema di dosaggio per Ferro Saccarato FME devono essere stimati individualmente per ciascun paziente sulla base di un calcolo del deficit di ferro totale:

Deficit di ferro totale [mg] = peso corporeo [kg] x (Hb target – Hb attuale) [g/l] x 0,24* + ferro di deposito [mg]

Fino a 35 kg di peso corporeo: Hb target = 130 g/l rispettivamente ferro di deposito = 15mg/kg di peso corporeo

Sopra i 35 kg di peso corporeo: Hb target = 150 g/l rispettivamente ferro di deposito = 500 mg

* Fattore = 0,0034 x 0,07 x 1000 (Contenuto di ferro dell’emoglobina 0,34%; Volume ematico 7% del peso corporeo; Fattore 1000 = conversione da g a mg)

La quantità totale di Ferro Saccarato FME richiesta è determinata dal calcolo di cui sopra o dalla seguente tabella di dosaggio (basata su una emoglobina target pari a 130g/l per un peso corporeo ≤ 35 kg, e pari a 150g/l per un peso corporeo > 35 kg):

Peso corporeo Numero totale di fiale di Ferro Saccarato FME da
[kg]   somministrare:  
  Hb 60 g/l Hb 75 g/l Hb 90 g/l Hb 105 g/l
30 9,5 8,5 7,5 6,5
35 12,5 11,5 10 9
40 13,5 12 11 9,5
45 15 13 11,5 10
50 16 14 12 10,5
55 17 15 13 11
60 18 16 13,5 11,5
65 19 16,5 14,5 12
70 20 17,5 15 12,5
75 21 18,5 16 13
80 22,5 19,5 16,5 13,5
85 23,5 20,5 17 14
90 24,5 21,5 18 14,5

Per convertire l’Hb (mM) in Hb (g/l), moltiplicare il primo fattore per 16,1145.

Quando la dose totale necessaria supera la dose massima giornaliera, è necessario suddividere la somministrazione.

Quando, dopo 1–2 settimane, i parametri ematologici non mostrano alcuna reazione, è necessario riconsiderare la diagnosi iniziale.

Calcolo del dosaggio per sostituire perdite di sangue e compensare trasfusioni di sangue autologo

Se si conosce la quantità di sangue perso:

La somministrazione di 200 mg di ferro (= 2 fiale di Ferro Saccarato FME) provoca un aumento di emoglobina che equivale a 1 unità di sangue (= 400 ml con 150 g/l di Hb).

Ferro da integrare [mg] = numero totale di unità di sangue perse x 200 oppure

Numero di fiale di Ferro Saccarato FME necessarie = numero di unità di sangue perse x 2

Se il valore dell’emoglobina è ridotto:

Usare la formula summenzionata, considerando che i depositi di ferro non necessitano di essere ripristinati.

Ferro da integrare [mg] = peso corporeo [kg] x 0,24 x (Hb ideale – Hb reale) [g/l]

ad es.: peso corporeo = 60 kg, deficit di Hb = 10 g/l => quantità di ferro da integrare = 150 mg = sono necessarie 1,5 fiale (= 7,5 ml) di Ferro Saccarato FME.

Posologia

Adulti e Anziani:

La dose cumulativa di Ferro Saccarato FME deve essere somministrata in dosi singole da 100 mg di ferro (una fiala di Ferro Saccarato FME) somministrate non più di tre volte alla settimana in funzione dei valori di emoglobina. Tuttavia, se le circostanze cliniche richiedono un rapido rifornimento di ferro alle riserve corporee, lo schema di dosaggio può essere aumentato a 200 mg di ferro non più di tre volte alla settimana.

La dose massima consentita per ogni somministrazione è pari a: 200 mg di ferro (2 fiale di Ferro Saccarato FME) iniettate nell’arco di almeno 10 minuti oppure 0,35 ml di Ferro Saccarato FME /kg di peso corporeo (= 7 mg di ferro/kg di peso corporeo), non superando 5 fiale/die (500 mg di ferro) diluite in 500 ml di soluzione fisiologica e somministrate per infusione endovenosa nell’arco di almeno 3,5 ore una volta a settimana.

Bambini:

L’uso di Ferro Saccarato FME non è stato adeguatamente studiato nei bambini e, pertanto, Ferro Saccarato FME non è raccomandato nei bambini.

Gruppi di pazienti speciali:

Non è noto in che misura disfunzioni renali o epatiche possano influenzare le caratteristiche farmacologiche del complesso ferro (III) – idrossisaccarato.

Modalità di somministrazione:

Ferro Saccarato FME deve essere somministrato esclusivamente per via endovenosa. Questo deve avvenire tramite iniezione endovenosa lenta o tramite fleboclisi. Tuttavia, la somministrazione per fleboclisi è la via di somministrazione preferita in quanto può contribuire a ridurre il rischio di episodi ipotensivi e perdite paravenose. Ferro Saccarato FME è una soluzione altamente alcalina (pH 10,5 – 11,1) e non deve essere mai somministrata per via sottocutanea o intramuscolare, né è idonea per la TDI (infusione della dose totale) nella quale la necessaria dose totale di ferro equivalente alla deplezione di ferro viene somministrata in una sola volta.

Le fiale devono essere ispezionate visivamente prima dell’uso per la presenza di sedimenti e rotture. Devono essere usate esclusivamente le soluzioni omogenee e prive di sedimenti. La soluzione diluita deve apparire di colore marrone e limpida. Vedere anche il paragrafo 6.3 "Periodo di validità".

Infusione endovenosa goccia a goccia:

Ferro Saccarato FME deve essere diluito esclusivamente in una soluzione di cloruro di sodio allo 0,9% (soluzione fisiologica normale). Ogni fiala da 5 ml (100 mg di ferro) di Ferro Saccarato FME deve essere diluita in 100 ml di soluzione salina allo 0,9% immediatamente prima dell’infusione (ad es. 2 fiale in 200 ml, ecc. fino a un massimo di 5 fiale in 500 ml di soluzione fisiologica). Per questioni di stabilità, non sono ammesse diluizioni di concentrazioni più basse di Ferro Saccarato FME. La soluzione deve essere somministrata alle seguenti velocità: 100 ml in almeno 15 minuti; 200 ml in almeno 30 minuti; 300 ml in almeno 1,5 ore; 400 ml in almeno 2,5 ore; 500 ml in almeno 3,5 ore.

Iniezione endovenosa:

Ferro Saccarato FME può essere somministrato per iniezione endovenosa lenta a una velocità di 1 ml di soluzione non diluita al minuto (cioè 5 minuti per fiala) e non eccedendo 2 fiale di Ferro Saccarato FME (200 mg di ferro) a iniezione. Dopo l’iniezione endovenosa, estendere e sollevare il braccio del paziente e applicare pressione sul sito di iniezione per almeno 5 minuti per ridurre il rischio di perdita paravenosa.

Iniezione in dializzatore:

Ferro Saccarato FME può essere somministrato durante l’emodialisi direttamente nella linea venosa del dializzatore seguendo le stesse procedure descritte per la somministrazione endovenosa.

Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
  • asma, eczema
  • altre
  • gravidanza
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    Interazioni
  • ferro
  • dopo
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    Avvertenze

    Preparazioni a base di ferro somministrate per via parenterale possono causare reazioni di ipersensibilità che includono reazioni anafilattiche/anafilattoidi gravi e potenzialmente fatali. Sono state anche segnalate reazioni di ipersensibilità dopo dosi di complessi a base di ferro per uso parenterale già somministrate in precedenza e senza incidenti.

    Il rischio aumenta per i pazienti con allergie note che includono allergie ai farmaci, compresi i pazienti con anamnesi di asma grave, eczema o altre allergie atopiche.

    Esiste anche un aumento del rischio di reazioni di ipersensibilità ai complessi a base di ferro per uso parenterale in pazienti in condizioni infiammatorie o di natura immunitaria (per es. lupus eritematoso sistemico, artrite reumatoide).

    Ferro Saccarato FME deve essere somministrato solamente nel caso in cui sia immediatamente disponibile del personale addestrato a valutare e gestire reazioni anafilattiche, in una struttura dove possono essere garantite delle complete apparecchiature per la rianimazione. Ogni paziente deve essere tenuto sotto osservazione in relazione alle reazioni avverse per almeno 30 minuti dopo ogni iniezione di Ferro Saccarato FME. Se durante la somministrazione si presentano reazioni di ipersensibilità o segnali di intolleranza, si deve interrompere il trattamento immediatamente. Devono essere disponibili apparecchiature per la rianimazione cardiorespiratoria e attrezzature per gestire reazioni anafilattiche/anafilattoidi, che comprendono una soluzione iniettabile di adrenalina 1:1000. Deve essere somministrato in modo appropriato un trattamento ulteriore di antistaminici e/o corticosteroidi.

    Nei pazienti con disfunzione epatica, il ferro parenterale deve essere somministrato esclusivamente dopo attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. La somministrazione di ferro parenterale deve essere evitata nei pazienti con disfunzione epatica quando il sovraccarico del ferro è un fattore precipitante, in particolare nella Porfiria Cutanea Tarda (PCT). Si raccomanda un attento monitoraggio dello stato del ferro per evitarne un sovraccarico.

    Il ferro parenterale deve essere usato con cautela in caso di infezioni acute o croniche. Si raccomanda che la somministrazione di ferro saccarato venga interrotta nei pazienti con batteriemia in corso. Nei pazienti con infezione cronica deve essere effettuata una valutazione del rapporto rischio/beneficio, tenendo in considerazione la soppressione dell’eritropoiesi.

    Possono verificarsi episodi ipotensivi se l’iniezione viene effettuata troppo rapidamente.

    In caso di superamento della dose raccomandata sono state osservate più comunemente reazioni allergiche, che in alcuni casi includono artralgia.

    È necessario evitare perdite paravenose perché la fuoriuscita di Ferro Saccarato FME nel sito di iniezione può provocare dolore, infiammazioni, necrosi tissutale, ascesso sterile e alterazione cromatica marrone della cute.

    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose, pertanto è essenzialmente "privo di sodio".

    Gravidanza

    Non esiste nessuno studio adeguato e ben controllato di Ferro Saccarato FME nelle donne in gravidanza. Pertanto prima dell’uso in gravidanza si richiede un’attenta valutazione del rischio/beneficio e Ferro Saccarato FME non deve essere usato in gravidanza se non chiaramente necessario (vedere paragrafo 4.4).

    L’uso di Ferro Saccarato FME è controindicato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.3).

    Un’anemia da carenza di ferro che si presenta nel primo trimestre di gravidanza può in molti casi essere trattata con ferro per via orale. Il trattamento con Ferro Saccarato FME deve essere limitato al secondo e al terzo trimestre se si giudica che il beneficio superi il rischio potenziale sia per la madre che per il feto.

    È improbabile che il ferro saccarato non metabolizzato passi nel latte materno. Quindi, non è previsto alcun effetto per il lattante. Ferro Saccarato FME può essere usato durante l’allattamento al seno.

    Effetti Collaterali

    Le più frequenti reazioni avverse al farmaco (ADR) di Ferro Saccarato FME negli studi clinici sono state una transitoria alterazione del gusto, ipotensione, febbre e brividi, reazioni nel sito di iniezione e nausea, verificatesi in una percentuale che va da 0,5 a 1,5% di pazienti. Raramente si sono verificate reazioni anafilattoidi non gravi. In generale, le reazioni anafilattoidi sono potenzialmente le reazioni avverse più gravi (vedere paragrafo 4.4). Negli studi clinici, sono state riportate le seguenti reazioni avverse in relazione temporale con la somministrazione EV di ferro saccarato, con almeno un possibile nesso causale.

    All’interno di ciascuna classe sistemico–organica, le reazioni avverse al farmaco vengono

    catalogate sulla base della frequenza delle segnalazioni, utilizzando la seguente convenzione:

    Molto comune (≥ 1/10)

    Comune (≥1/100, <1/10)

    Non comune (≥ 1/1.000, <1/100)

    Raro (≥1/10.000, <1/1.000)

    Molto raro (<1/10.000)

    Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

    Patologie del sistema nervoso

    Comune: alterazioni transitorie del gusto (in particolare gusto metallico).

    Non comune: cefalea; vertigini.

    Raro: parestesia.

    Molto raro: convulsioni (nel contesto delle reazioni da ipersensibilità).

    Patologie cardiovascolari

    Non comune: ipotensione e collasso; ipertensione, tachicardia e palpitazioni.

    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

    Non comune: broncospasmo, dispnea.

    Patologie gastrointestinali

    Non comune: nausea; vomito; dolore addominale; diarrea.

    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

    Non comune: prurito; orticaria; rash, esantema, eritema.

    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

    Non comune: crampi muscolari, mialgia.

    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

    Non comune: febbre, brividi, rossore; dolore e oppressione al petto.

    Disturbi nel sito di iniezione quali flebite superficiale, bruciore, gonfiore.

    Rare reazioni anafilattoidi (che raramente evolvono in artralgia); edema periferico; affaticamento; astenia; malessere.

    Inoltre, in seguito a segnalazioni spontanee, sono state riportate le seguenti reazioni avverse:

    Non nota: riduzione del livello di coscienza, senso di stordimento, confusione; angioedema e gonfiore alle articolazioni, iperidrosi, dolore alla schiena.

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

    Eccipienti

    Acqua per iniettabili Idrossido di sodio

    Conservazione

    Conservare il medicinale nella confezione originale per tenerlo al riparo dalla luce. Non congelare.

    Per le condizioni di conservazioni dopo diluizione vedere il paragrafo 6.3.