Femara (Novartis farma spa)

Compresse rivestite 30cpr riv 2,5mg

da73.06 €
Principio attivo:Letrozolo
Gruppo terapeutico:Antagonisti ormonali e sostanze correlate
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:A
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • carcinoma mammario in fase avanzata
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    Posologia

    Posologia

    Pazienti adulte ed anziane

    La dose raccomandata di Femara è di 2,5 mg una volta al giorno. Non è richiesta alcuna modifica della dose nelle pazienti anziane.

    Nelle pazienti con carcinoma mammario avanzato o metastatico, il trattamento con Femara deve essere continuato finché la progressione tumorale risulta evidente.

    Nel trattamento adiuvante e nel trattamento adiuvante dopo terapia standard con tamoxifene, il trattamento con Femara deve essere continuato per 5 anni o fino alla comparsa di recidiva del tumore, a seconda di cosa si verifichi per prima.

    Nel trattamento adiuvante può essere considerato anche uno schema di trattamento sequenziale (letrozolo per 2 anni seguito da tamoxifene per 3 anni) (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).

    Nel trattamento neoadiuvante, il trattamento con Femara deve essere continuato da 4 a 8 mesi in modo da stabilire una riduzione ottimale del tumore. Se la risposta non è adeguata, il trattamento con Femara deve essere interrotto

    e deve essere programmato l’intervento chirurgico e/o devono essere discusse con la paziente ulteriori alternative terapeutiche.

    Popolazione pediatrica

    Femara non è raccomandato per l’uso nei bambini e negli adolescenti. La sicurezza e l’efficacia di Femara nei bambini e negli adolescenti di età maggiore di 17 anni non sono state ancora stabilite. Sono disponibili dati limitati e non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.

    Compromissione renale

    Non è richiesta alcuna modifica della dose di Femara per le pazienti con insufficienza renale con clearance della creatinina ≥10 ml/min. Non sono disponibili dati sufficienti nei casi di insufficienza renale con clearance della creatinina inferiori a 10 ml/min (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).

    Compromissione epatica

    Non è richiesta alcuna modifica della dose di Femara per le pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata (Child–Pugh A o B). Non sono disponibili dati sufficienti per pazienti con insufficienza epatica grave. Pazienti con insufficienza epatica grave (Child–Pugh C) richiedono uno stretto controllo (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).

    Modo di somministrazione

    Femara deve essere assunto per via orale e può essere assunto con o senza cibo.

    La dose dimenticata deve essere assunta appena il paziente se ne ricorda. Tuttavia, se è quasi tempo per la dose successiva (entro 2 o 3 ore), la dose dimenticata non deve essere assunta e il paziente deve tornare al suo normale orario di assunzione. Le dosi non devono essere raddoppiate perché con dosi giornaliere sopra la dose raccomandata di 2,5 mg, è stata osservata una esposizione sistemica sovraproporzionale (vedere paragrafo 5.2).

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo
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    Interazioni
  • cimetidina
  • noto
  • estrogeni
  • agenti
  • tamoxifene
  • nota
  • fenitoina
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    Avvertenze

    Stato menopausale

    Nelle pazienti dove lo stato menopausale non è chiaro prima di iniziare il trattamento con Femara devono essere misurati l’ormone luteinizzante (LH), l’ormone follicolo–stimolante (FSH) e/o l’estradiolo. Solo le donne con stato ormonale postmenopausale possono ricevere Femara.

    Compromissione renale

    Femara non è stato studiato in un numero sufficiente di pazienti con una clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min. In tali pazienti deve essere attentamente considerato il potenziale rapporto rischio/beneficio prima della somministrazione di Femara.

    Compromissione epatica

    In pazienti con grave compromissione epatica (Child–Pugh C), l’esposizione sistemica e l’emivita terminale sono approssimativamente doppie rispetto ai volontari sani. Queste pazienti devono quindi essere tenute sotto stretto controllo (vedere paragrafo 5.2).

    Effetti sull’osso

    Femara è un potente agente di riduzione degli estrogeni. Le pazienti con anamnesi di osteoporosi e/o di fratture, o con aumentato rischio di osteoporosi, devono essere sottoposte ad una valutazione della densità minerale ossea prima dell’inizio del trattamento adiuvante e del trattamento adiuvante dopo terapia standard con tamoxifene e devono essere monitorate durante e dopo il trattamento con letrozolo. Il trattamento o la profilassi

    dell’osteoporosi devono essere iniziati in modo appropriato e monitorati attentamente. Nel trattamento adiuvante potrebbe essere considerato anche uno schema di trattamento sequenziale (letrozolo per 2 anni seguito da tamoxifene per 3 anni) sulla base del profilo di sicurezza della paziente (vedere paragrafi 4.2, 4.8 e 5.1).

    Altre avvertenze

    La somministrazione concomitante di Femara con tamoxifene, altri anti–estrogeni o terapie contenenti estrogeni deve essere evitata in quanto queste sostanze possono diminuire l’azione farmacologica del letrozolo (vedere paragrafo 4.5).

    Poiché le compresse contengono lattosio, Femara non è raccomandato per pazienti affette da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da gravi deficit di lattasi o da malassorbimento di glucosio–galattosio.

    Gravidanza

    Donne in stato perimenopausale o in età fertile

    Femara deve essere usato solo in donne con uno stato di post–menopausa definito chiaramente (vedere paragrafo 4.4). Poiché vi sono segnalazioni di donne che hanno recuperato la funzione ovarica durante il trattamento con Femara nonostante un chiaro stato postmenopausale all’inizio della terapia, il medico deve discutere di una contraccezione adeguata in caso di necessità.

    Gravidanza

    Sulla base dei dati sull’uomo in cui ci sono stati casi isolati di difetti alla nascita (fusione labiale, genitali ambigui), Femara può causare malformazioni congenite quando somministrato durante la gravidanza. Gli studi su animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

    Femara è controindicato durante la gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 5.3).

    Allattamento

    Non è noto se il letrozolo/metaboliti siano escreti nel latte materno. Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso.

    Femara è controindicato durante l’allattamento (vedere paragrafo 4.3).

    Fertilità

    L’azione farmacologica del letrozolo è di ridurre la produzione di estrogeni attraverso l’inibizione dell’aromatasi. Nelle donne in premenopausa, l’inibizione della sintesi degli estrogeni determina come risposta aumenti nei livelli di gonadotropine (LH, FSH). Gli aumentati livelli di FSH stimolano a loro volta la crescita follicolare e possono indurre l’ovulazione.

    Effetti Collaterali

    Riassunto del profilo di sicurezza

    Le frequenze delle reazioni avverse per Femara sono principalmente basate su dati raccolti da studi clinici.

    Fino a circa un terzo delle pazienti trattate con Femara nella fase metastatica e circa l’80% delle pazienti in trattamento adiuvante, così come nel trattamento adiuvante dopo terapia standard con tamoxifene, hanno manifestato delle reazioni avverse. La maggior parte delle reazioni avverse si sono manifestate durante le prime settimane di trattamento.

    Le reazioni avverse riportate con maggiore frequenza negli studi clinici sono state vampate, ipercolesterolemia, artralgia, affaticamento, aumento della sudorazione e nausea.

    Ulteriori reazioni avverse importanti che si possono manifestare con Femara sono: eventi scheletrici come osteoporosi e/o fratture ossee ed eventi cardiovascolari (comprendenti eventi cerebrovascolari e tromboembolici). La categoria di frequenza per queste reazioni avverse è descritta in Tabella 1.

    Elenco in tabella delle reazioni avverse

    Le frequenze delle reazioni avverse per Femara sono principalmente basate su dati raccolti da studi clinici.

    Le seguenti reazioni avverse, elencate in Tabella 1, sono state segnalate dagli studi clinici e dall’esperienza successiva alla commercializzazione di Femara:

    Tabella 1

    Le reazioni avverse sono classificate all’interno di ciascuna classe di frequenza, in ordine decrescente di frequenza, usando la seguente convenzione: molto comune 10%, comune da 1% a 10%, non comune da 0.1% a 1%, raro da 0.01% a 0.1%, molto raro 0.01%, non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

    Infezioni ed infestazioni

    Non comune: Infezione del tratto urinario

    Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)

    Non comune: Dolore tumorale1

    Patologie del sistema emolinfopoietico

    Non comune: Leucopenia

    Disturbi del sistema immunitario

    Non nota: Reazioni anafilattiche

    Disturbi del metabolismo e della nutrizione

    Molto comune: Ipercolesterolemia

    Comune: Anoressia, aumento dell’appetito

    Disturbi psichiatrici

    Comune: Depressione

    Non comune: Ansietà (incluso nervosismo), irritabilità

    Patologie del sistema nervoso

    Comune: Cefalea, capogiri

    Non comune: Sonnolenza, insonnia, compromissione della memoria, disestesia

    (incluse parestesia, ipoestesia), alterazione del gusto, accidente

    cerebrovascolare, sindrome del tunnel carpale

    Patologie dell’occhio

    Non comune Cataratta, irritazione agli occhi, visione offuscata

    Patologie cardiache

    Non comune: Palpitazioni1, tachicardia, eventi ischemici cardiaci (inclusa

    angina di nuova insorgenza o aggravamento di angina, angina che

    richiede un intervento chirurgico, infarto del miocardio e ischemia

    miocardica)

    Patologie vascolari

    Molto comune: Vampate

    Comune: Ipertensione

    Non comune: Tromboflebiti (incluse tromboflebiti delle vene superficiali e

    profonde)

    Raro: Embolia polmonare, trombosi arteriosa, infarto cerebrovascolare

    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

    Non comune: Dispnea, tosse

    Patologie gastrointestinali

    Comune: Nausea, dispepsia1, costipazione, dolore addominale, diarrea,

    vomito

    Non comune: Secchezza della bocca, stomatiti1

    Patologie epatobiliari

    Non comune: Aumento degli enzimi epatici

    Non nota: Epatite

    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

    Molto comune: Aumento della sudorazione

    Comune: Alopecia, eruzione cutanea (inclusa eruzione eritematosa,

    maculopapulare, simile a psoriasi, e eritema vescicolare),

    secchezza della pelle

    Non comune: Prurito, orticaria

    Non nota: Angioedema, necrolisi epidermica tossica, eritema multiforme

    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

    Molto comune: Artralgia

    Comune:

    Non comune:

    Mialgia, dolore alle ossa¹, osteoporosi, fratture ossee

    Artrite

    Non nota: Dito a scatto

    Patologie renali e urinarie

    Non comune: Aumento della frequenza urinaria

    Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella

    Comune: Sanguinamento vaginale

    Non comune: Secrezione vaginale, secchezza vaginale, dolore al seno

    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

    Molto comune: Affaticamento (inclusa astenia, malessere)

    Comune: Edema periferico

    Non comune: Edema generale, secchezza delle mucose, sete, piressia

    Esami diagnostici

    Comune: Aumento di peso

    Non comune: Perdita di peso

    ¹ Reazioni avverse al farmaco segnalate solo nel trattamento della fase metastatica

    Alcune reazioni avverse sono state segnalate con considerevoli differenze di frequenza nel trattamento adiuvante. Le tabelle seguenti forniscono informazioni sulle significative differenze tra Femara verso tamoxifene in monoterapia e tra Femara–tamoxifene in trattamento sequenziale:

    Tabella 2 Monoterapia adiuvante con Femara verso tamoxifene in monoterapia – eventi avversi con

    differenze significative

      Femara, tasso di incidenza Tamoxifene, tasso di incidenza
      N=2448 N=2447
         
      Durante il trattamento (Mediana 5 anni) In qualsiasi momento dopo la randomizzazione (Mediana 8 anni) Durante il trattamento (Mediana 5 anni) In qualsiasi momento dopo la randomizzazione (Mediana 8 anni)
    Fratture ossee 10,2% 14,7% 7,2% 11,4%
    Osteoporosi 5,1% 5,1% 2,7% 2,7%
    Eventi Tromboembolici 2,1% 3,2% 3,6% 4,6%
    Infarto del miocardio 1,0% 1,7% 0,5% 1,1%
    Iperplasia endometriale / tumore endometriale 0,2% 0,4% 2,3% 2,9%
    Nota: "Durante il trattamento" comprende 30 giorni dopo l’ultima dose. "In qualsiasi momento" comprende il periodo di follow–up dopo il completamento o l’interruzione del trattamento in studio.
    Le differenze erano basate su rapporti di rischio e gli intervalli di confidenza al 95%.

    Tabella 3 Trattamento sequenziale verso Femara in monoterapia – eventi avversi con differenze

    Significative

      Femara in Monoterapia Femara–>tamoxifene Tamoxifene–>Femara
      N=1535 N=1527 N=1541
      5 anni 2 anni–> 3 anni 2 anni–> 3 anni
    Fratture ossee 10,0% 7,7%* 9,7%*
    Disturbi della proliferazione endometriale 0,7% 3,4%** 1,7/**
    Ipercolesterolemia 52,5% 44,2%** 40,8%**
    Vampate 37,6% 41,7%** 43,9%**
    Sanguinamento vaginale 6,3% 9,6%** 12,7%**
    * Significativamente minore rispetto a Femara in monoterapia
    ** Significativamente maggiore rispetto a Femara in monoterapia
    Nota: Il periodo riportato e quello durante il trattamento o quello compreso nei 30 giorni dopo l’interruzione del trattamento

    Descrizione di reazioni avverse selezionate

    Reazioni avverse cardiache

    Nel trattamento adiuvante, in aggiunta ai dati presentati in Tabella 2, sono state riportate le seguenti reazioni avverse rispettivamente per Femara e tamoxifene (alla durata mediana del trattamento di 60 mesi piu 30 giorni): angina che ha richiesto un intervento chirurgico (1,0% vs. 1,0%); insufficienza cardiaca (1,1% vs. 0,6%); ipertensione (5,6% vs. 5,7%); accidente cerebrovascolare/attacco ischemico transiente (2,1% vs. 1,9%).

    Nel trattamento adiuvante dopo terapia standard con tamoxifene sono stati riportati rispettivamente per Femara (durata mediana del trattamento di 5 anni) e placebo (durata mediana del trattamento 3 anni): angina che ha richiesto un intervento chirurgico (0,8% vs. 0,6%); angina di nuova insorgenza o aggravamento di angina (1,4% vs. 1,0%); infarto del miocardio (1,0% vs. 0,7%); eventi tromboembolici* (0,9% vs. 0,3%); ictus/attacco ischemico transitorio* (1,5% vs. 0,8%).

    Gli eventi contrassegnati con * avevano differenze statisticamente significative nei due gruppi di trattamento.

    Reazioni avverse scheletriche

    Per i dati di sicurezza sugli eventi scheletrici nel trattamento adiuvante, si prega di fare riferimento alla Tabella 2.

    Nel trattamento adiuvante dopo terapia standard con tamoxifene, significativamente più pazienti trattate con Femara hanno riportato fratture ossee o osteoporosi (fratture ossee, 10,4% e osteoporosi 12,2%) rispetto ai pazienti nel gruppo (rispettivamente 5,8% e 6,4%). La durata mediana del trattamento era di 5 anni per Femara, rispetto a 3 anni per il placebo.

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco, Sito web: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili

    Eccipienti

    Contenuto delle compresse: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, amido di mais, carbossimetilamido sodico, magnesio stearato e silice colloidale anidra.

    Rivestimento: ipromellosa, talco, macrogol 8000, titanio diossido (E171) e ossido di ferro giallo (E172).

    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore a 30°C.

    Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità.