Le capsule di Estracyt vanno somministrate per via orale con un sorso d’acqua, dopo i pasti. La dose totale giornaliera raccomandata è compresa tra 10 e 14 mg/kg di peso corporeo, pari a una capsula di Estracyt per 10 kg di peso. Questa dose va frazionata in 2–3 somministrazioni, ciascuna di 2–3 capsule. Non deve essere superata la dose totale di 9 capsule al giorno.
Se dopo 3–4 settimane di trattamento non si riscontrano miglioramenti, la somministrazione di Estracyt va interrotta. Se invece subentrano miglioramenti del quadro clinico, la terapia con Estracyt alle dosi prima indicate va continuata per almeno 3–4 mesi, in base alla risposta terapeutica ed alla comparsa di effetti secondari.
Qualora gli effetti secondari fossero intensi, la posologia di Estracyt dovrà essere opportunamente ridotta.
Nei pazienti precedentemente sottoposti a terapia ormonale, la somministrazione di Estracyt può essere iniziata senza frapporre intervalli di tempo.
L’estramustina deve essere utilizzata con cautela nei pazienti con una storia di tromboflebiti, trombosi o disturbi tromboembolici, specialmente se associati alla terapia estrogenica. Inoltre deve essere usata cautela in pazienti con patologie cerebrovascolari o coronariche.
Tolleranza al glucosio
– I pazienti diabetici devono essere attentamente monitorati durante il trattamento con estramustina perché la tolleranza al glucosio può essere ridotta.
Pressione sanguigna elevata
– La pressione sanguigna deve essere monitorata periodicamente perché può verificarsi ipertensione.
Ritenzione di liquidi
– In alcuni pazienti in trattamento con estramustina sono stati riportati casi di esacerbazione di edema periferico preesistente o iniziale o di insufficienza cardiaca congestizia.
Altri disturbi che potrebbero essere influenzati dalla ritenzione di liquidi, come ad esempio epilessia, emicrania o disfunzioni renali, necessitano un attento monitoraggio.
Metabolismo del calcio/fosforo
– L’estramustina può influenzare il metabolismo del calcio e del fosforo e deve essere utilizzata con cautela in pazienti con alterazioni del metabolismo osseo associate ad ipercalcemia o in pazienti con insufficienza renale. I pazienti con carcinoma della prostata e metastasi osteoblastiche sono a rischio di ipocalcemia e pertanto in questi pazienti i livelli di calcio devono essere attentamente monitorati.
Estracyt deve essere somministrato con cautela in pazienti con insufficienza epatica, poiché potrebbe essere scarsamente metabolizzato. I test di funzionalità epatica devono essere eseguiti ad intervalli regolari.
I farmaci a base di estrogeni influenzano alcune funzioni endocrine ed epatiche e pertanto i corrispondenti parametri di laboratorio vengono alterati.
Somministrazione di vaccini vivi o vivi attenuati
– La somministrazione di vaccini vivi o vivi attenuati in pazienti immunocompromessi a seguito dell’utilizzo di agenti chemioterapici, tra cui l’estramustina, può comportare infezioni gravi o fatali. La vaccinazione con vaccini vivi in pazienti in trattamento con estramustina deve essere pertanto evitata, mentre possono essere utilizzati vaccini uccisi o inattivati; la risposta a questi vaccini potrebbe tuttavia essere ridotta.
Il prodotto, come del resto la maggior parte dei farmaci antitumorali immunosoppressori, ha dimostrato proprietà cancerogene negli animali ed in particolari condizioni sperimentali.
Inoltre, anche se il test di Ames non ha dimostrato un’azione mutagena per l’estramustina fosfato, è acquisito che sia l’estradiolo che la mostarda azotata sono mutageni. Il conteggio della formula ematica e il controllo della funzionalità epatica vanno eseguiti a regolari intervalli.
Sia l’estradiolo sia la mostarda azotata sono mutageni e pertanto i soggetti in trattamento con estramustina devono adottare misure contraccettive.
Gli effetti indesiderati più comuni includono ginecomastia ed impotenza, nausea/vomito e ritenzione di liquidi/edema.
Gli effetti indesiderati più gravi sono tromboembolismo, cardiopatia ischemica, insufficienza cardiaca congestizia e, raramente, edema angioneurotico.
Le reazioni avverse sono riportate secondo il sistema di classificazione sistemica organica MedDRA.
Patologie del sistema emolinfopoietico: anemia, leucopenia, trombocitopenia si verificano raramente.
Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipersensibilità.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ritenzione di liquidi.
Disturbi psichiatrici: confusione e depressione si verificano raramente.
Patologie del sistema nervoso: cefalea e letargia si verificano raramente.
Patologie cardiache: insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica, infarto del miocardio.
Patologie vascolari: ipertensione, tromboembolismo.
Patologie gastrointestinali: nausea e vomito, diarrea (specialmente nelle prime due settimane di tratamento).
Patologie epatobiliari: compromissione della funzionalità epatica.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: rash cutaneo allergico.
Edema angioneurotico (edema di Quincke, edema laringeo) può verificarsi raramente. In molti dei casi riportati, tra cui uno fatale, i pazienti assumevano contemporaneamente ACE inibitori.
In caso di edema angioneurotico la terapia con Estracyt deve essere immediatamente interrotta.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: debolezza muscolare si verifica raramente.
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella: ginecomastia, impotenza.
In rari casi è stato riscontrato un aumento transitorio dei tassi ematici delle transaminasi e della bilirubina.
Sodio laurilsolfato, silice colloidale anidra, magnesio stearato, talco, gelatina, titanio diossido E171.
Nessuna.