Posologia
Come con tutti i diuretici, la terapia deve essere iniziata con la dose più bassa possibile.
Il dosaggio deve essere stabilito individualmente, in base al quadro clinico e alla risposta del paziente, in modo da ottenere il massimo beneficio terapeutico e il minor impatto in termini di effetti indesiderati.
Modo di somministrazione
Per uso orale. Il dosaggio di Esidrex può essere somministrato quotidianamente come dose singola o in due dosi refratte. Può essere assunto con o senza cibo.
Popolazione generale
Ipertensione arteriosa
L’intervallo di dosaggio efficace è 12,5–50 mg/die. La dose iniziale raccomandata è 12,5 o 25 mg/die. Alla dose definita, l’effetto completo viene raggiunto dopo 3–4 settimane. Se con 25 o 50 mg/die la riduzione dei valori pressori non è adeguata, è consigliabile associare ad Esidrex un altro preparato antipertensivo. Prima di utilizzare Esidrex in combinazione con un ACE inibitore o un inibitore del recettore dell’angiotensina (ARB) o un inibitore diretto della renina (DRI), la deplezione di sodio e\o di volume deve essere corretta.
Edemi di origine cardiaca, renale o epatica
La più bassa dose efficace deve essere identificata per titolazione e somministrata solo per periodi limitati. Le dosi non devono superare i 50 mg/die.
Popolazioni speciali
Insufficienza renale
Non è richiesto un aggiustamento della dose iniziale nei pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). L’uso di Esidrex è controindicato nei pazienti con anuria e nei pazienti con grave insufficienza renale (velocità di filtrazione glomerulare (GFR) < 30 ml/min/1,73 m²).
Insufficienza epatica
Per pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata (vedere paragrafo 5.2) non è richiesto l’aggiustamento della dose iniziale. I tiazidici, come altri diuretici, quando utilizzati per trattare l’ascite cirrotica, possono provocare squilibrio elettrolitico, encefalopatia epatica e sindrome epato–renale. L’idroclorotiazide è controindicata nei pazienti con insufficienza epatica grave (vedere paragrafo 4.3).
Anziani
Nei soggetti anziani, rispetto ai soggetti giovani, le concentrazioni plasmatiche allo stato stazionario di idroclorotiazide sono più alte, mentre la clearance sistemica è significativamente più bassa. Pertanto, è opportuna un’attenta sorveglianza dei pazienti anziani in trattamento con idroclorotiazide (vedere paragrafo 5.2).
Insufficienza renale e trapianto di rene
I diuretici tiazidici possono far precipitare l’azotemia in pazienti con malattia renale cronica. Quando Esidrex è usato nei pazienti con compromissione della funzione renale è raccomandato il monitoraggio periodico degli elettroliti sierici, incluso il potassio, della creatinina e dei livelli sierici di acido urico. Esidrex è controindicato nei pazienti con compromissione grave della funzione renale o anuria (vedere paragrafo 4.3).
Non è necessario un aggiustamento del dosaggio nei pazienti con compromissione della funzione renale da lieve a moderata (GFR ≥ 30 ml/min/1,73 m²).
Non vi è esperienza in merito alla somministrazione di Esidrex in pazienti sottoposti di recente a trapianto di rene.
Insufficienza epatica
Per pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata (vedere paragrafi 4.2 e 5.2) non è richiesto l’aggiustamento della dose iniziale. I tiazidici, come altri diuretici, quando utilizzati per trattare l’ascite cirrotica, possono provocare squilibrio elettrolitico, encefalopatia epatica e sindrome epato–renale. L’idroclorotiazide è controindicata nei pazienti con insufficienza epatica grave.
Squilibrio elettrolitico
Il trattamento con Esidrex deve essere iniziato solo dopo aver corretto l’ipokaliemia e l’eventuale concomitante ipomagnesiemia. I diuretici tiazidici possono causare ipokaliemia di nuova insorgenza o esacerbare una preesistente ipokaliemia. I diuretici tiazidici devono essere somministrati con cautela in pazienti con condizioni che comportano un aumento della perdita di potassio, ad esempio nefropatie con perdita di sali e insufficienza pre–renale (cardiogenica) della funzione renale. Nel caso si sviluppi ipokaliemia, in particolare se accompagnata da segni clinici (per es. debolezza muscolare, paresi, alterazioni elettrocardiografiche) il trattamento con Esidrex deve essere interrotto fino alla correzione stabile del bilancio di potassio.
Come per tutti i diuretici tiazidici, l’eliminazione di potassio indotta da Esidrex è dose dipendente. Nel trattamento cronico, le concentrazioni di potassio sierico devono essere controllate all’inizio della terapia e dopo 3–4 settimane circa. In seguito – se il bilancio del potassio non è influenzato da ulteriori fattori (per es. vomito, diarrea, alterazione della funzionalità renale, ecc.) – la potassiemia può essere verificata ogni 4–6 mesi.
Nei pazienti che ricevono digitale, nei pazienti che mostrano segni di malattia coronarica (a meno che non ricevano anche un ACE inibitore), nei pazienti che
ricevono alte dosi di un agonista β–adrenergico e in tutti i casi in cui le concentrazioni plasmatiche di potassio sono < 3,0 mmoli/l, può essere presa in considerazione la somministrazione contemporanea con un sale di potassio per via orale (ad esempio KCl). Se le preparazioni orali a base di potassio non sono tollerate, Esidrex può essere associato ad un diuretico risparmiatore di potassio.
In tutti i casi di terapia associata, il mantenimento e la normalizzazione del bilancio del potassio devono essere attentamente controllati.
Esidrex è controindicato nei pazienti con ipokaliemia refrattaria (vedere paragrafo 4.3).
Nei pazienti che ricevono anche ACE inibitori, bloccanti del recettore dell’angiotensina II (ARBs) o inibitori diretti della renina (DRIs), deve essere evitato il trattamento associato di Esidrex con un sale potassico o con un diuretico risparmiatore di potassio.
I diuretici tiazidici possono provocare un’iponatremia di nuova insorgenza e un’alcalosi ipocloremica o esacerbare una preesistente iponatremia. È stata osservata iponatremia accompagnata da sintomi neurologici (nausea, disorientamento progressivo, apatia). Il trattamento con idroclorotiazide deve essere iniziato solo dopo la correzione di un’iponatremia pre–esistente. In caso di iponatremia grave o a rapida insorgenza durante la terapia con Esidrex, il trattamento deve essere sospeso fino alla normalizzazione della natremia.
Esidrex è controindicato nei pazienti con iponatriemia refrattaria (vedere paragrafo 4.3).
Tutti i pazienti in trattamento con diuretici tiazidici devono essere controllati periodicamente per squilibri degli elettroliti, in particolare potassio, sodio e magnesio.
Pazienti sodio e/o volume depleti
Nei pazienti sodio e/o volume depleti, come coloro che ricevono alte dosi di diuretici, può verificarsi ipotensione sintomatica dopo l’inizio del trattamento con Esidrex. Esidrex deve essere utilizzato solo dopo la correzione di una qualsiasi preesistente deplezione di sodio e/o di volume.
Il monitoraggio degli elettroliti sierici è particolarmente indicato negli anziani, nei pazienti con ascite dovuta a cirrosi epatica e nei pazienti con edema dovuto a sindrome nefrosica.
In quest’ultimo caso Esidrex deve essere usato solo sotto stretto controllo in pazienti con potassiemia normale che non mostrano segni di deplezione della volemia o grave ipoalbuminemia.
Lupus eritematoso sistemico
E’ stato osservato che i diuretici tiazidici, compresa l’idroclorotiazide, possono esacerbare o attivare il lupus eritematoso sistemico.
Effetti sul metabolismo e sull’apparato endocrino
I diuretici tiazidici, incluso idroclorotiazide, possono alterare la tolleranza al glucosio ed aumentare i livelli sierici di colesterolo e trigliceridi.
Nei pazienti diabetici può essere necessario l’aggiustamento della dose di insulina o degli ipoglicemizzanti orali.
Esidrex è controindicato nell’iperuricemia sintomatica (vedere paragrafo 4.3). L’idroclorotiazide può innalzare i livelli sierici di acido urico per una ridotta clearance di acido urico e può causare o esacerbare un’iperuricemia così come precipitare la gotta in pazienti predisposti.
I tiazidici diminuiscono l’escrezione urinaria del calcio e, in assenza di disturbi noti del metabolismo del calcio, possono causare un aumento intermittente e lieve del calcio sierico. Esidrex è controindicato nei pazienti con ipercalcemia e deve essere usato solo dopo aver corretto una pre–esistente ipercalcemia. Esidrex deve essere interrotto se si sviluppa ipercalcemia durante il trattamento. I livelli sierici di calcio devono essere monitorati periodicamente durante il trattamento con tiazidici. Una marcata ipercalcemia può essere indicativa di iperparatiroidismo latente. La somministrazione dei tiazidici deve essere sospesa prima di effettuare i test di funzionalità paratiroidea.
Fotosensibilità
Durante il trattamento con diuretici tiazidici sono stati riportati casi di reazioni di fotosensibilità (vedere paragrafo 4.8). Se si verificano reazioni di fotosensibilità durante il trattamento con Esidrex, si raccomanda di sospendere il trattamento. Se si ritiene necessario riprendere la somministrazione del diuretico, si raccomanda di proteggere le parti esposte al sole o ai raggi UVA artificiali.
Glaucoma acuto ad angolo chiuso
Idroclorotiazide, un sulfamidico, è stato associato ad una reazione idiosincrasica risultante in miopia acuta transitoria e glaucoma acuto ad angolo chiuso. I sintomi includono diminuzione dell’acuità visiva a insorgenza acuta o dolore oculare e tipicamente insorgono entro ore fino a settimane dall’inizio della terapia con il farmaco. Il glaucoma acuto ad angolo chiuso non trattato può portare a perdita permanente della vista.
Il trattamento primario è l’interruzione più rapida possibile dell’idroclorotiazide. Può essere necessario considerare un rapido trattamento medico o chirurgico nel caso la pressione intraoculare si mantenga non controllata. I fattori di
rischio per lo sviluppo del glaucoma ad angolo acuto possono includere una storia di allergia ai sulfamidici o alla penicillina.
Altre precauzioni
L’effetto antiipertensivo degli ACE inibitori, ARBs o DRIs è potenziato dagli agenti che aumentano l’attività della renina plasmatica (diuretici). Deve essere esercitata cautela quando un ACE inibitore (o ARB o DRI) viene aggiunto a Esidrex particolarmente in pazienti con deplezione grave di sodio e/o di volume.
Reazioni di ipersensibilità da idroclorotiazide possono verificarsi in tutti i pazienti, ma sono più probabili in pazienti con allergia ed asma.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
Esidrex contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp–lattasi o da malassorbimento di glucosio–galattosio non devono assumere questo medicinale.
Esidrex contiene amido di frumento: l’amido di frumento può contenere glutine, ma solo in tracce, ed è quindi considerato sicuro per le persone affette da morbo celiaco.
Gravidanza
L’esperienza sull’uso di idroclorotiazide durante la gravidanza è limitata, specialmente durante il primo trimestre. Gli studi condotti sugli animali sono insufficienti.
L’idroclorotiazide attraversa la placenta. In base al suo meccanismo d’azione l’uso dell’idroclorotiazide durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza può compromettere la perfusione feto–placentare e causare effetti fetali e neonatali come ittero, alterazioni dell’equilibrio elettrolitico e trombocitopenia.
L’idroclorotiazide non deve essere usata nell’edema gestazionale, l’ipertensione gestazionale o la pre–eclampsia a causa del rischio di riduzione del volume plasmatico e di ipoperfusione placentare, senza effetti benefici sul decorso della malattia.
L’idroclorotiazide non deve essere usata nell’ipertensione essenziale in donne in gravidanza ad eccezione di situazioni rare in cui non può essere utilizzato alcun altro trattamento.
Allattamento
L’idroclorotiazide viene escreta nel latte materno in piccole quantità. I tiazidici ad alti dosaggi causano un’intensa diuresi che può inibire la produzione di latte. L’uso di Esidrex durante l’allattamento al seno non è raccomandato. Se Esidrex viene usato durante l’allattamento, le dosi devono essere mantenute ai livelli più bassi possibili.
Fertilità
Non ci sono dati sulla fertilità umana per idroclorotiazide. In studi animali idroclorotiazide non ha effetti sulla fertilità e sul concepimento (vedere paragrafo 5.3).
Le reazioni avverse sono ordinate per frequenza, le più frequenti per prime, utilizzando la seguente convenzione: molto comune (1/10); comune (1/100, <1/10); non comune (1/1.000, <1/100); raro (1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000) incluse segnalazioni isolate.
Patologie del sistema emolinfopoietico | |
Raro: | Trombocitopenia, talvolta con porpora |
Molto raro: | Agranulocitosi, depressione del midollo osseo, anemia emolitica, leucopenia |
Non nota: | Anemia aplastica |
Disturbi del sistema immunitario | |
Molto raro: | Ipersensibilità |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | |
Molto comune: | Ipokaliemia |
Comune: | Iperuricemia, ipomagnesiemia, iponatremia |
Raro: | Ipercalcemia, iperglicemia, peggioramento dello stato metabolico diabetico |
Molto raro: | Alcalosi ipocloremica |
Disturbi psichiatrici | |
Raro: | Depressione, disturbi del sonno |
Patologie del sistema nervoso | |
Raro: | Capogiro, cefalea, parestesia |
Patologie dell’occhio | |
Raro: | Compromissione della visione |
Non nota: | Glaucoma acuto ad angolo chiuso |
Patologie cardiache | |
Raro: | Aritmie cardiache |
Patologie vascolari | |
Comune: | Ipotensione ortostatica |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |
Molto raro: | Distress respiratorio (compresa polmonite ed edema polmonare) |
Patologie gastrointestinali | |
Comune: | Diminuzione dell’appetito, nausea, vomito |
Raro: | Disturbi addominali, costipazione, diarrea |
Molto raro: | Pancreatite |
Patologie epatobiliari | |
Raro: | Colestasi intraepatica, ittero |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Comune: | Orticaria e altre forme di eruzione cutanea |
Raro: | Reazioni da fotosensibilità |
Molto raro: | Reazioni simili a lupus eritematoso cutaneo, riattivazione di lupus eritematoso cutaneo, vasculite necrotizzante e necrolisi epidermica tossica |
Non nota: | Eritema multiforme |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | |
Non nota: | Spasmo muscolare |
Patologie renali e urinarie | |
Non nota: | Disfunzione renale, insufficienza renale acuta |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | |
Comune: | Impotenza |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |
Non nota: | Astenia, piressia |
Esami diagnostici | |
Molto comune: | Aumento del colesterolo e dei trigliceridi |
Raro: | Glicosuria |
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo "www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili".
Lattosio monoidrato; silice colloidale anidra; magnesio stearato; talco; amido di frumento.
Conservare le compresse nella confezione originale per proteggerle dall’umidità e dalla luce.