Enantone die (Takeda italia spa)

Soluzione iniettabile sc fl 14d 1mg+14s

da112.88 €
Principio attivo:Leuprorelina acetato
Gruppo terapeutico:Ormoni e sostanze correlate
Tipo di farmaco:Farmaco etico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutinePresente
LattosioNon presente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • cancro della prostata con metastasi
  • trattamento dell’infertilità nella donna
  • procreazione assistita.</p
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    Posologia

    Nel trattamento del cancro alla prostata con metastasi la dose usuale è di 1 mg/die (0.2 ml) per somministrazione sottocutanea.

    Nel trattamento dell’infertilità femminile la dose usuale è di 1 mg/die (0.2 ml) per somministrazione sottocutanea singola o divisa in due dosi di 0.5 mg ogni 12 ore.

    In abbinamento al GnRH pulsatile: la leuprorelina 1 mg/die viene iniziata 6–8 settimane prima dell’inizio dell’induzione dell’ovulazione con GnRH pulsatile. La somministrazione di leuprorelina viene sospesa immediatamente prima dell’inizio del trattamento.

    In abbinamento alle gonadotropine con regime lungo: La leuprorelina 1 mg/die viene iniziata almeno una settimana prima dell’inizio del trattamento con gonadotropine nella fase luteale media del ciclo mestruale. La leuprorelina viene sospesa quando la maturazione follicolare è completa, immediatamente prima della somministrazione di hCG.

    In abbinamento alle gonadotropine con regime breve (flare–up): La leuprorelina viene iniziata, contemporaneamente alle gonadotropine, all’inizio del ciclo mestruale e sospesa quando la maturazione follicolare è completa, immediatamente prima della somministrazione di hCG.

    In abbinamento alle gonadotropine per indurre il picco preovulatorio endogeno di LH: al termine della stimolazione ovarica con gonadotropine e quando viene ottenuta una follicologenesi ottimale, la leuprorelina viene somministrata in alternativa all’hCG.

    Prelevare dal flacone, con una delle siringhe contenute nella confezione, 0,2 ml di soluzione (1 mg) ed iniettare per via sottocutanea.

    Come per tutti i prodotti iniettabili è buona norma assicurarsi, prima dell’uso, della limpidezza e del carattere incolore della soluzione.

    Per trattamenti sottocutanei prolungati, il sito di iniezione deve essere modificato periodicamente.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
  • allattamento
  • sanguinamenti vaginali
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    Interazioni
  • state riportate interazioni con altri farmaci
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    Avvertenze

    Nell’uomo, all’inizio del trattamento sono stati riportati casi isolati di aggravamento dei sintomi clinici, come ad esempio dolore osseo, ostruzione del tratto urinario ed ematuria, debolezza degli arti inferiori e parestesia, il più delle volte transitori, dovuto ad un aumento temporaneo del livello di testosterone sierico. Questo giustifica una sorveglianza medica particolarmente attenta durante le prime settimane del trattamento in particolare in quei pazienti sofferenti di un blocco alle vie escretrici e in quei pazienti che presentino delle metastasi vertebrali (vedere la sezione 4.8).

    Per la stessa ragione all’inizio del trattamento i soggetti che presentano segni premonitori di compressione midollare dovranno essere attentamente valutati.

    Per la presenza di alcool benzilico, il prodotto non deve essere somministrato ai bambini al di sotto dei due anni.

    Nell’uomo può essere utile verificare periodicamente la testosteronemia che non deve essere superiore a 1 ng/ml.

    La risposta terapeutica può essere valutata a livello osseo attraverso esame scintigrafico e/o tomografico; a livello prostatico la risposta verrà valutata attraverso ecografia e/o tomografia (oltre l’esame clinico e l’esplorazione rettale).

    Nella donna, in caso di trattamento prolungato, può essere utile verificare periodicamente i valori di densitometria ossea poichè gli analoghi liberatori delle gonadotropine producono uno stato di ipoestrogenismo che induce una riduzione del contenuto minerale osseo. La durata del trattamento dovrebbe comunque essere limitata a 6 mesi.

    In caso di insorgenza di sanguinamento vaginale grave durante il trattamento, la paziente dovrà essere monitorata attentamente e, qualora necessario, si dovrà intervenire opportunamente. Prima di iniziare la terapia con leuprorelina acetato deve essere esclusa una eventuale gravidanza in atto.

    C’è un aumento del rischio di depressione incidente (che può essere grave) in pazienti in trattamento con agonisti GNRH, come leuprorelina. I pazienti devono essere informati di conseguenza e trattati in modo appropriato se i sintomi si manifestano.

    Gravidanza

    Il medicinale non va impiegato durante la gravidanza e l’allattamento.

    Effetti Collaterali

    L’inizio del trattamento è alcune volte accompagnato da una accentuazione del quadro clinico e dei sintomi, e abitualmente da un discreto aumento dei dolori ossei, artralgia, mialgia. In alcuni casi sono state segnalate l’aggravamento di una ematuria preesistente, o di un blocco urinario, la comparsa di una sensazione di debolezza o di parestesie a livello degli arti inferiori.

    Queste manifestazioni sono abitualmente transitorie, e scompaiono in 1–2 settimane dall’inizio del trattamento. Comunque, la possibilità di una esacerbazione temporanea dei sintomi durante le prime settimane di trattamento deve essere presa in considerazione nel malato minacciato dall’insorgere di disordini neurologici o in quelli che presentano un blocco urinario.

    Durante il trattamento sono stati segnalati degli effetti indesiderati: vampate di calore (nell’ordine del 40%); irritazione transitoria e moderata al sito di iniezione (nell’ordine dell’11%) come: eritema, bruciore, prurito, indurimento o tumefazione; impotenza o diminuzione della libido (nell’ordine del 14%), atrofia testicolare, ginecomastia, vaginite, secchezza vaginale, riduzione del volume mammario; febbre, nausea, vomito, rash cutaneo, prurito (nell’ordine del 3–4%), reazioni anafilattiche; vertigini e dispnea (meno del 2%); cefalea, palpitazioni, edema, alterazioni ponderali, diarrea, costipazione, disturbi della vista, disturbi psichiatrici: labilità emotiva, alterazioni dell’umore e depressione (frequenza: comune (uso a lungo termine); non comune (uso a breve termine), anoressia, aumento della sudorazione, sudori notturni, sudori freddi, caduta dei capelli, sonnolenza (meno dell’1%), alterazioni, generalmente transitorie, dei parametri di funzionalità epatica, ostruzione delle vie urinarie, perdita della massa ossea.

    Come con altri farmaci di questa classe, sono stati riportati casi molto rari di apoplessia ipofisaria a seguito di iniziale somministrazione in pazienti con adenoma ipofisario.

    Eccipienti

    Alcool benzilico, sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili

    La soluzione contiene idrossido di sodio e/o acido acetico glaciale per l’aggiustamento del pH.

    Conservazione

    Conservare a temperatura non superiore ai 25°C e al riparo dalla luce.