Principio attivo:Sodio acetato/potassio cloruro/magnesio cloruro/potassio bibasico/glucosio (destrosio) monoidrato
Gruppo terapeutico:Soluzioni endovena
Tipo di farmaco:Farmaco generico
Rimborsabilità:C
Ricetta:Rr - ripetibile 10v in 6mesi
GlucosioNon presente
GlutineNon presente
LattosioPresente



FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Indicazioni terapeutiche
  • acidosi
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    Posologia

    La soluzione è ipertonica con il sangue e deve essere somministrata per infusione endovenosa con cautela e a velocità controllata di infusione.

    Agitare bene prima della somministrazione.

    La dose è dipendente dall’età, dal peso e dalle condizioni cliniche e dal quadro elettrolitico del paziente, tenendo in considerazione che il fabbisogno giornaliero ordinario di potassio per i bambini è 2–3 mEq/kg al giorno.

    Il medicinale deve essere somministrato solo a funzionalità renale integra e ad una velocità non superiore a 10 mEq potassio/ora e a 0,4–0,8 g di glucosio per kg di peso corporeo per ora.

    Generalmente la dose è di circa 500 ml/die, somministrati ad una velocità di infusione di circa 500 ml/ora.

    In particolare, il dosaggio e la velocità di somministrazione del glucosio devono essere scelte in funzione dell’età, del peso e delle condizioni cliniche del paziente. Occorre particolare cautela nei pazienti pediatrici e soprattuto nei neonati o nei bambini con un basso peso corporeo (vedere paragrafo 4.4).

    Non iniettare per via intramuscolare, o sottocutanea o nei tessuti perivascolari.

    La somministrazione deve essere interrotta se il paziente manifesta dolore o rossore al sito di iniezione, in quanto ciò potrebbe indicare uno stravaso del farmaco.

    Infusioni troppo rapide possono causare dolore locale e la velocità di infusione deve essere aggiustata in rapporto alla tolleranza.

    È raccomandabile che il paziente rimanga disteso per un breve periodo dopo la somministrazione.

    Controindicazioni
  • ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti
  • iperkaliemia
  • ritenzione di potassio
  • insufficienza epatica grave
  • incapacità a metabolizzare lo ione acetato
  • insufficienza renale oligurica
  • patologia miocardica grave
  • alcalosi metabolica e respiratoria
  • anuria
  • emorragia
  • disidratazione
  • crampi
  • grave insufficienza
  • coma
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    Interazioni
  • diuretici
  • corticosteroidi
  • corticotropina
  • magnesio
  • barbiturici
  • narcotici
  • ipnotici
  • anestetici
  • calcio
  • glicosidi cardioattivi
  • digitalici
  • digossina
  • digitossina
  • antibiotici aminoglicosidici
  • alluminio
  • nifedipina
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    Avvertenze

    Per la presenza di sodio, usare con cautela in pazienti con scompenso cardiaco congestizio, insufficienza renale grave e in stati clinici in cui esiste edema con ritenzione salina; in pazienti in trattamento con farmaci ad azione inotropa cardiaca o con farmaci corticosteroidei o corticotropinici.

    I sali di sodio devono essere somministrati con cautela in pazienti con ipertensione, insufficienza cardiaca, edema periferico o polmonare, funzionalità renale ridotta, pre–eclampsia, o altre condizioni associate alla ritenzione di sodio (vedere paragrafo 4.5).

    Per la presenza di potassio, la somministrazione deve essere guidata attraverso elettrocardiogrammi seriati; la potassiemia non è indicativa delle concentrazioni cellulari di potassio.

    Alte concentrazioni plasmatiche di potassio possono causare morte per depressione cardiaca, aritmie o arresto. Per evitare intossicazioni da potassio, l’infusione deve essere lenta.

    Il medicinale deve essere somministrato con cautela in pazienti:

    – con insufficienza renale (la somministrazione di soluzioni contenenti ioni potassio in pazienti con diminuita funzionalità renale, può causare ritenzione di potassio);

    – con insufficienza cardiaca, in modo particolare se digitalizzati;

    – con insufficienza surrenalica;

    – con insufficienza epatica;

    – con paralisi periodica familiare;

    – con miotonia congenita;

    – nelle prime fasi post–operatorie.

    Per la presenza di magnesio, il medicinale deve essere somministrato con cautela in pazienti:

    – con insufficienza renale;

    – con insufficienza cardiaca, in modo particolare se digitalizzati;

    – con miastenia grave;

    – in trattamento con farmaci depressivi del sistema nervoso centrale e bloccanti neuromuscolari.

    Durante l’infusione è buona norma monitorare il bilancio dei fluidi, gli elettroliti, la pressione arteriosa, il tracciato elettrocardiografico e i riflessi osteotendinei, questi ultimi al fine di monitorare un’eventuale paralisi respiratoria.

    Occorre monitorare attentamente i livelli sierici di magnesio durante la terapia per controllare che questi non eccedano.

    Per la presenza di fosfati, l’infusione del medicinale può provocare ipocalcemia.

    Per la presenza di acetato, usare con cautela in pazienti con alcalosi metabolica e respiratoria e in quelle condizioni in cui c’è un aumento del livello o un’insufficiente utilizzazione di questo ione, come nel caso di insufficienza epatica lieve o media.

    Per la presenza di glucosio, il medicinale deve essere somministrato con cautela nei pazienti con diabete mellito conclamato o subclinico o con intolleranza al glucosio di qualsiasi natura. Un grammo di glucosio fornisce un contributo calorico pari a 3,74 Kcal (circa 15,6 Kjoule).

    Per minimizzare il rischio di iperglicemia e conseguente glicosuria, è necessario monitorare il glucosio nel sangue e nelle urine e, se richiesto, somministrare insulina. Durante un uso prolungato di soluzioni di glucosio può verificarsi un sovraccarico idrico, stato congestizio e deficit di elettroliti. Prestare particolare attenzione nel somministrare glucosio nei pazienti che ricevono corticosteroidi o corticotropina (vedere paragrafo 4.5).

    Nei pazienti pediatrici, in particolare nei neonati e nei bambini con un basso peso corporeo, la somministrazione di glucosio può aumentare il rischio di iperglicemia. Inoltre, nei bambini con un basso peso corporeo, un’infusione rapida o eccessiva può causare un aumento dell’osmolarità sierica ed emorragia intracerebrale.

    Durante l’infusione del medicinale è fondamentale il monitoraggio del tracciato elettrocardiografico ed è buona norma monitorare il bilancio dei fluidi, gli elettroliti, l’osmolarità plasmatica, la pressione arteriosa, l’equilibrio acido–base, i riflessi osteotendinei, questi ultimi al fine di monitorare un’eventuale paralisi respiratoria e la glicemia.

    Occorre monitorare attentamente i livelli sierici di magnesio durante la terapia per controllare che questi non eccedano.

    Usare subito dopo l’apertura del contenitore. La soluzione deve essere limpida, incolore o di colore leggermente giallo paglierino e priva di particelle visibili. Serve per una sola ed ininterrotta somministrazione e l’eventuale residuo non può essere utilizzato.

    Informazioni importanti su alcuni eccipienti: il sodio metabisolfito può provocare in soggetti sensibili, e particolarmente negli asmatici, reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi.

    Gravidanza

    Non applicabile (il medicinale è destinato ad una popolazione pediatrica)

    Effetti Collaterali

    Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati di Elettrolitica equilibrata pediatrica, organizzati secondo la classificazione organo–sistema MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati.

    Disturbi del sistema immunitario

    Reazioni di ipersensibilità, orticaria.

    Patologie gastrointestinali

    Disturbi e irritazione gastrointestinali, sete, ridotta salivazione, nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, stipsi, sapore metallico, sapore calcareo, transito intestinale ritardato, ileo paralitico.

    Patologie del sistema nervoso

    Disturbi neuromuscolari, rigidità muscolare, parestesie, paralisi flaccide, debolezza, confusione mentale, cefalea, vertigini, irrequietezza, irritabilità, convulsioni, emorragia cerebrale, ischemia cerebrale, coma, morte.

    Disturbi psichiatrici

    Sonnolenza, stati confusionali, disturbi mentali.

    Patologie cardiache

    Aritmie, tachicardia, bradicardia, disturbi della conduzione, scomparsa dell’onda P, allargamento del QRS nel tracciato elettrocardiografico, sincope, fibrillazione ventricolare, arresto cardiaco.

    Patologie vascolari

    Ipotensione, ipertensione, edema periferico, vasodilatazione, vampate, sudorazione, shock.

    Disordini dell’equilibrio idrico ed elettrolitico

    Ipernatriemia, ipervolemia, ipercloremia, iperosmolarità, ipocalcemia.

    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

    Dispnea, arresto respiratorio, edema polmonare, pneumotorace.

    Patologie dell’occhio

    Ridotta lacrimazione.

    Patologie renali e urinarie

    Insufficienza renale, poliuria.

    Disturbi del metabolismo e della nutrizione

    Aumento della velocità metabolica, iperglicemia, ipoglicemia, aumento del livello di insulina, aumento del livello di adrenalina.

    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

    Debolezza muscolare.

    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

    Risposte febbrili, infezione nel sito di infusione, dolore o reazione locale, rossore, rush, irritazione venosa, trombosi o flebite venosa che si estende dal sito di infusione, stravaso, necrosi tissutale, formazioni di ascessi.

    Eccipienti

    Sodio metabisolfito 0,1 g, acido acetico glaciale q.b., acqua per preparazioni iniettabili q.b.

    Conservazione

    Conservare nella confezione originale e nel contenitore ermeticamente chiuso. Non refrigerare o congelare.