Uso oftalmico
Posologia
Dose raccomandata negli adulti (inclusi pazienti anziani)
La terapia raccomandata è una goccia una volta al giorno nell’occhio(i) da trattare.
In caso di mancata somministrazione di una dose, il trattamento deve continuare con la dose successiva, come pianificato. La dose non deve superare una goccia al giorno nell’occhio(i) da trattare.
Praticando l’occlusione naso–lacrimale o chiudendo le palpebre per 2 minuti, l’assorbimento sistemico viene ridotto. Questo può portare ad una riduzione degli effetti indesiderati sistemici ed un aumento dell’attività locale.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia di Ecutol nei bambini e negli adolescenti non è stata ancora dimostrata.
Modo di somministrazione
Evitare il contatto con le lenti a contatto morbide
Le lenti a contatto devono essere rimosse prima dell’instillazione del collirio e possono essere riapplicate dopo 15 minuti (vedere paragrafo 4.4).
Se si usa più di un farmaco oftalmico per uso topico, i farmaci devono essere somministrati almeno cinque minuti l’uno dall’altro.
Istruzioni per l’uso
I pazienti devono essere informati di lavarsi le mani prima dell’uso ed evitare successivamente il contatto diretto della punta del contagocce con l’occhio o con le zone circostanti.
I pazienti devono essere anche informati che le soluzioni oculari, se manipolate in maniera impropria, possono essere contaminate da batteri comuni che notoriamente causano infezioni oculari. Gravi danni all’occhio e successiva perdita della vista possono essere il risultato dell’uso di soluzioni contaminate.
1. Prima di aprire il flaconcino–contagocce per la prima volta assicurarsi che la chiusura sia intatta
2. Aprire il flaconcino–contagocce girando a sinistra il tappo
3. piegare la testa all’indietro ed abbassare con delicatezza la palpebra inferiore fino a formare una sacca tra l’occhio e la palpebra
4. tenere il flaconcino–contagocce capovolto e premere con delicatezza con il pollice e le punte delle dita il centro del flaconcino–contagocce fino a quando una goccia cade nell’occhio. NON PERMETTERE CHE L’OCCHIO O LA PALPEBRA TOCCHINO IL CONTAGOCCE
5. Se prescrittole dal medico, ripetere le fasi 3 e 4nell’altro occhio.
6. Riavvitare il tappo sul flacone contagocce. Non stringere troppo il tappo.
Effetti sistemici
Come altri agenti oftalmici per uso topico, il timololo viene assorbito per via sistemica. A causa del componente beta–adrenergico timololo, si possono verificare gli stessi effetti indesiderati cardiovascolari,polmonari ed altri effetti indesiderati osservati con gli agenti sistemici bloccanti dei recettori beta–adrenergici. L’incidenza delle reazioni avverse sistemiche in seguito a somministrazione oftalmica topica è più bassa rispetto a quella osservata dopo somministrazione sistemica. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Patologie cardiache
Nei pazienti con malattie cardiovascolari (ad es. coronaropatia, angina di Prinzmetal ed insufficienza cardiaca) e ipotensione la terapia con i beta–bloccanti deve essere valutata con attenzione e deve essere presa in considerazione una terapia con altri principi attivi. I pazienti con malattie cardiovascolari devono essere tenuti sotto osservazione per segni di peggioramento di queste malattie e di reazioni avverse.
A causa degli effetti negativi sul tempo di conduzione, i beta–bloccanti devono essere somministrati con cautela nei pazienti con blocco cardiaco di primo grado.
Patologie vascolari
I pazienti affetti da gravi disturbi/patologie della circolazione periferica (come le forme gravi di malattia di Raynaud e sindrome di Raynaud), devono essere trattati con cautela.
Patologie respiratorie
Sono state segnalate a seguito di somministrazione di alcuni beta–bloccanti oftalmici reazioni respiratorie incluso il decesso causato da broncospasmo in pazienti con asma.
Ecutol deve essere usato con cautela in pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) lieve–moderata e solo se il potenziale beneficio supera il potenziale rischio.
Ipoglicemia/diabete
I beta–bloccanti devono essere somministrati con cautela nei pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o a pazienti con diabete labile, poiché i beta–bloccanti possono mascherare i segni e i sintomi di ipoglicemia acuta.
I beta– bloccanti possono anche mascherare i segni di ipertiroidismo.
Patologie della cornea
I beta–bloccanti oftalmici possono indurre secchezza oculare. I pazienti con patologie della cornea devono essere trattati con cautela.
Altri agenti beta–bloccanti
Gli effetti sulla pressione intraoculare o gli effetti conosciuti di un beta–blocco sistemico possono essere potenziati quando il timololo viene somministrato a pazienti che già assumono un agente beta–bloccante sistemico. La risposta di questi pazienti deve essere attentamente monitorata. L’uso topico di due agenti beta–bloccanti non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5).
Reazioni anafilattiche:
Durante il trattamento con beta–bloccanti, pazienti con un’anamnesi di atopia o di grave reazione anafilattica causata da allergeni di varia natura possono risultare più reattivi all’esposizione ripetuta a questi allergeni e non rispondere alle dosi usuali di adrenalina usate per il trattamento di reazioni anafilattiche.
Distacco coroidale
È stato riportato distacco della coroide durante la somministrazione di una terapia inibente la produzione di umore acqueo (per esempio timololo, acetazolamide) dopo procedure di filtrazione. Anestesia chirurgica Le preparazioni oftalmiche di beta–bloccanti possono bloccare gli effetti beta–agonisti sistemici, come ad esempio dell’adrenalina. Se il paziente sta assumendo timololo l’anestesista deve esserne informato.
Terapia concomitante:
Timololo può interagire con altri farmaci, vedere anche paragrafo 4.5.
Effetti oculari:
Latanoprost può alterare gradualmente il colore dell’occhio aumentando la quantità di pigmento marrone nell’iride. In maniera analoga all’esperienza con latanoprost collirio, nel 16–20% di tutti i pazienti trattati con latanoprost/timololo per un periodo superiore ad un anno è stata osservata una aumentata pigmentazione dell’iride (basata su fotografie).Questo effetto è stato notato soprattutto in pazienti con iridi di colore disomogeneo, ad es. verde–marrone, giallo–marrone o blu/grigio–marrone, ed è dovuto ad un aumento del contenuto di melanina nei melanociti dello stroma dell’iride.
Tipicamente la pigmentazione marrone attorno alla pupilla si diffonde concentricamente verso la zona periferica dell’occhio interessato, ma tutta l’iride o una parte di essa può diventare tendente al marrone. Questa alterazione si è riscontrata solo raramente in pazienti con occhi di colore omogeneo blu, grigio, verde o marrone durante studi clinici con latanoprost in due anni di trattamento.
Il cambiamento di colore dell’iride avviene lentamente e può non essere evidente per parecchi mesi o anni e non è stato associato ad alcun sintomo o alterazione patologiche.
Dopo la sospensione del trattamento, non si è riscontrato un’ulteriore aumento della pigmentazione marrone dell’iride, ma il cambiamento di colore ottenuto può essere permanente.
Né nevi né areole dell’iride sono stati influenzati dal trattamento.
Non è stato osservato accumulo di pigmento nel trabecolato sclero–corneale o in altre parti della camera anteriore, ma i pazienti devono essere controllati sistematicamente e, in base alla situazione clinica, il trattamento può essere sospeso se si verificasse un aumento della pigmentazione dell’iride. Prima dell’inizio del trattamento è prassi informare i pazienti della possibilità di un cambiamento di colore dell’occhio. Il trattamento unilaterale può causare un’eterocromia permanente.
Non esiste esperienza documentata, circa l’utilizzo di latanoprost in presenza di glaucoma infiammatorio, neovascolare, ad angolo chiuso cronico o congenito, nel glaucoma ad angolo aperto in pazienti pseudofachici e nel glaucoma pigmentario. Latanoprost non ha alcuno o lievi effetti sulla pupilla, ma non si ha alcuna esperienza documentata in merito ad attacchi acuti di glaucoma ad angolo chiuso. Quindi, si deve usare cautela nell’impiego di Ecutol in queste circostanze, finché non si avrà ulteriore esperienza.
Latanoprost deve essere usato con cautela in pazienti con anamnesi di cheratite erpetica e deve essere evitato nei casi di cheratite da herpes simplex in fase attiva e nei pazienti con anamnesi di cheratite erpetica ricorrente associata in modo specifico agli analoghi delle prostaglandine. Durante il trattamento con latanoprost è stato segnalato edema maculare, incluso edema maculare cistoide. Questi eventi si sono verificati soprattutto in pazienti afachici, in pazienti pseudofachici con la rottura della capsula posteriore del cristallino, o in pazienti con fattori di rischio accertati di edema maculare. In questi pazienti Ecutol deve essere usato con cautela.
Test antidoping:
l’uso di Ecutol può produrre risultati positivi nei controlli antidoping.
Uso di lenti a contatto
Ecutol contiene benzalconio cloruro che viene comunemente utilizzato come conservante nei prodotti oftalmici. È stato riportato che il benzalconio cloruro è causa di cheratopatia puntata e/o cheratopatia ulcerativa tossica, può causare irritazione oculare ed è noto provocare un’ alterazione delle lenti a contatto morbide. Si richiede un attento monitoraggio nei pazienti affetti da secchezza oculare che utilizzano Ecutol frequentemente o per periodi prolungati, o nei casi in cui la cornea sia compromessa.
Evitare il contatto con lenti a contatto morbide.
Rimuovere le lenti a contatto prima dell’applicazione e attendere almeno 15 minuti prima di riapplicarle.
Il farmaco è noto per alterare il colore delle lenti a contatto morbide (vedere paragrafo 4.2).
Gravidanza
Latanoprost:
Non ci sono dati sufficienti relativi all’uso di latanoprost in donne in gravidanza. Studi nell’animale hanno mostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per l’uomo non è conosciuto.
Timololo:
Non ci sono dati sufficienti relativi all’uso di timololo in donne in gravidanza. Il timololo non deve essere utilizzato durante la gravidanza se non in caso di evidente necessità. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Studi epidemiologici condotti con beta–bloccanti somministrati per via orale non hanno mostrato effetti malformativi ma hanno rivelato il rischio di un ritardo di crescita intrauterina. Nei neonati sono stati inoltre osservati i segni e i sintomi di un beta–blocco (come bradicardia, ipotensione, distress respiratorio e ipoglicemia) quando i beta–bloccanti sono stati somministrati fino al parto. Se Ecutol viene somministrato fino al parto, il neonato deve essere attentamente monitorato durante i primi giorni di vita.
Di conseguenza Ecutol non deve essere usato in gravidanza (vedere paragrafo 5.3).
Allattamento
I beta–bloccanti vengono escreti nel latte materno. Tuttavia, alle dosi terapeutiche di timololo collirio, è improbabile che nel latte materno siano presenti quantità sufficienti a produrre i sintomi clinici di un beta–blocco nel bambino. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Latanoprost e i suoi metaboliti possono passare nel latte materno. Ecutol non deve quindi essere usato in donne che allattano.
Fertilità
Latanoprost:
Non sono stati stabiliti effetti sulla fertilità maschile e femminile in ratti.
Timololo:
Non sono stati mostrati effetti sulla fertilità maschile e femminile in ratti.
Per quanto concerne il latanoprost, la maggioranza degli effetti indesiderati riguarda il sistema oculare. Nei risultati ottenuti dalla fase di estensione degli studi clinici principali di latanoprost+timololo, nel 16–20% dei pazienti è stato riscontrato un aumento della pigmentazione dell’iride, che può risultare permanente. In uno studio in aperto di 5 anni sulla sicurezza di latanoprost, il 33% dei pazienti ha sviluppato la pigmentazione dell’iride (vedere paragrafo 4.4). Gli altri eventi avversi oculari sono in genere transitori e si manifestano alla somministrazione della dose. Per il timololo, gli effetti indesiderati più gravi sono di tipo sistemico e includono bradicardia, aritmia, insufficienza cardiaca congestizia, broncospasmo e reazioni allergiche.
Come altri medicinali oftalmici applicati per via topica, il timololo viene assorbito nella circolazione sistemica. Questo può determinare effetti indesiderati simili a quelli osservati con agenti beta–bloccanti sistemici. L’incidenza delle reazioni avverse sistemiche dopo somministrazione oftalmica topica è inferiore rispetto a quella osservata dopo somministrazione sistemica. Le reazioni avverse elencate sono quelle osservate all’interno della classe dei beta– bloccanti oftalmici.
Gli effetti indesiderati correlati al trattamento e riportati negli studi clinici con latanoprost/timololo sono elencati di seguito.
Gli eventi avversi sono classificati per frequenza come segue:
molto comune (≥1/10)
comune (≥1/100, <1/10)
non comune (≥1/1000, <1/100) raro (≥1/10.000, <1/1000) molto raro (<1/10.000)
non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Patologie del sistema nervoso
Non comune: cefalea.
Patologie dell’occhio
Molto comune: aumentata pigmentazione dell’iride
Comune: irritazione oculare (inclusa irritazione, bruciore e prurito), dolore oculare
Non Comune: iperemia oculare, congiuntivite, visione offuscata, aumento della lacrimazione,
blefarite, disturbi corneali.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non Comune: esantema della cute, prurito.
Sono stati segnalati ulteriori eventi avversi legati all’uso dei singoli componenti di Ecutol sia negli studi clinici, sia nelle segnalazioni spontanee, sia nella letteratura disponibile.
Per latanoprost, sono:
Infezioni ed infestazioni
Cheratite erpetica.
Patologie del sistema nervoso
Capogiri.
Patologie dell’occhio
Cambiamenti delle ciglia e della peluria (aumento nell’allungamento, nell’ispessimento, nella pigmentazione e nell’infoltimento). Erosione epiteliale puntata, edema periorbitale, iriti/uveiti, edema maculare (in pazienti afachici, pseudofachici con rottura della capsula posteriore del cristallino, o in pazienti con fattori di rischio accertati per edema maculare), secchezza oculare, cheratite, edema corneale e erosioni, alterato orientamento delle ciglia talvolta risultante in irritazione oculare, ciste dell’iride.
Patologie cardiache
Aggravamento dell’angina in pazienti con patologia preesistente, palpitazioni.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Asma, esacerbazione dell’asma, dispnea.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Inscurimento della cute palpebrale.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Dolore articolare, dolore muscolare.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Dolore toracico.
Per il timololo sono:
Disturbi del sistema immunitario
Reazioni allergiche sistemiche incluse angioedema, orticaria, eruzione cutanea localizzata o generalizzata, prurito, reazione anafilattica.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Ipoglicemia
Disturbi psichiatrici
Insonnia, depressione, incubi, perdita di memoria.
Patologie del sistema nervoso
Sincope, accidente cerebrovascolare, ischemia cerebrale, aumento di segni e sintomi della miastenia
grave, capogiri, parestesia e cefalea.
Patologie dell’occhio
Segni e sintomi di irritazione oculare (come bruciore, irritazione, prurito, lacrimazione, arrossamento), blefarite, cheratite, visione offuscata e distacco coroidale a seguito di chirurgia filtrante (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego), diminuzione della sensibilità corneale, secchezza oculare, erosione corneale, ptosi, diplopia.
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Tinnito.
Patologie cardiache
Bradicardia, dolore toracico, palpitazioni, edema, aritmia, insufficienza cardiaca congestizia, blocco atrioventricolare, arresto cardiaco, insufficienza cardiaca.
Patologie vascolari
Ipotensione, fenomeno di Raynaud, mani e piedi freddi.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Broncospasmo (particolarmente in pazienti con malattia broncospastica pre–esistente), dispnea, tosse.
Patologie gastrointestinali
Disgeusia, nausea, dispepsia, diarrea, bocca secca, dolore addominale, vomito.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Alopecia, eruzione cutanea psoriasiforme o esacerbazione della psoriasi, esantema della cute.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Mialgia
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Disfunzione sessuale, diminuzione della libido.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Astenia/affaticamento.
Sodio cloruro
Benzalconio cloruro
Sodio diidrogeno fosfato monoidrato
Sodio fostato dibasico anidro
Acido cloridrico 0,1 N (per l’aggiustamento del pH a 6.0)
Sodio idrossido 0,1 N (per l’aggiustamento del pH a 6.0)
Acqua per preparazioni iniettabili
Conservare in frigorifero (2°C–8°C)
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Dopo la prima apertura:
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C
Tenere il flacone contagocce nell’astuccio esterno per proteggerlo dalla luce.