Posologia
Uso negli adulti, inclusa la popolazione anziana
Il dosaggio è di una goccia di DuoTrav nel sacco congiuntivale dello/degli occhio/occhi affetto/i una volta al giorno, al mattino o alla sera. Deve essere somministrato ogni giorno alla stessa ora.
Se si salta una dose, proseguire il trattamento con la dose successiva come programmato. La dose non dovrà essere superiore ad una goccia al giorno per occhio/i affetto/i.
Popolazioni speciali
Insufficienza epatica e renale
Non sono stati condotti studi sull’uso di DuoTrav o colliri contenenti 5 mg/ml di timololo in pazienti con insufficienza epatica o renale.
Travoprost è stato studiato in pazienti con insufficienza epatica da lieve a grave e in pazienti con insufficienza renale da lieve a grave (clearance della creatinina fino a 14 ml/min). Non è stata necessaria alcuna modifica del dosaggio in questi pazienti. È improbabile che il trattamento di pazienti con insufficienza epatica o renale richieda una modifica del dosaggio di DuoTrav (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia di DuoTrav in bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di età non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione
Uso oftalmico.
Il paziente deve rimuovere l’involucro protettivo esterno immediatamente prima di utilizzare il prodotto. Per impedire la contaminazione della punta del flacone contagocce e della soluzione, porre attenzione a non toccare le palpebre, le aree circostanti o altre superfici con la punta del flacone.
L’assorbimento sistemico viene ridotto occludendo il condotto naso lacrimale o abbassando la palpebra per 2 minuti. Questo può risultare in una riduzione degli effetti indesiderati sistemici ed in un aumento dell’attività locale (vedere paragrafo 4.4).
Se si stanno utilizzando più farmaci oftalmici per uso topico, questi devono essere somministrati a distanza di almeno 5 minuti (vedere paragrafo 4.5).
Quando DuoTrav viene usato in sostituzione di un altro medicinale oftalmico anti–glaucoma, si deve interrompere la somministrazione dell’altro medicinale e iniziare la terapia con DuoTrav il giorno successivo.
Ai pazienti si deve comunicare di togliere le lenti a contatto morbide prima dell’applicazione di DuoTrav e di reinserirle 15 minuti dopo l’instillazione di DuoTrav (vedere paragrafo 4.4).
Effetti sistemici
Come altre sostanze oftalmiche per uso topico, travoprost e timololo vengono assorbiti per via sistemica. A causa della componente beta–adrenergica, timololo, si possono verificare gli stessi effetti indesiderati cardiovascolari, polmonari ed altre reazioni avverse osservate con i medicinali beta–bloccanti adrenergici sistemici. L’incidenza di ADR sistemiche dopo somministrazione oftalmica topica è inferiore rispetto alla somministrazione sistemica. Per ridurre l’assorbimento sistemico vedere paragrafo 4.2.
Patologie Cardiache
In pazienti con malattie cardiovascolari (per esempio cardiopatia coronarica, angina di Prinzmetal e insufficienza cardiaca) ed ipotensione, la terapia con i beta–bloccanti deve essere valutata criticamente e deve essere presa in considerazione la terapia con altri principi attivi. In pazienti con malattie cardiovascolari devono essere monitorati segnali di peggioramento di tali malattie e reazioni avverse.
A causa dell’effetto negativo sul tempo di conduzione, i beta–bloccanti devono essere somministrati con cautela in pazienti con blocco cardiaco di primo grado.
Disturbi vascolari
I pazienti con gravi alterazioni/disturbi circolatori periferici (per esempio gravi forme di malattia di Raynauld o di sindrome di Raynauld) devono essere trattati con cautela.
Patologie respiratorie
Sono state riportate reazioni respiratorie, inclusa morte dovuta a broncospasmo in pazienti con asma, a seguito di somministrazione di alcuni beta–bloccanti oftalmici.
In pazienti con malattia polmonare ostruttiva cronica da lieve a moderata DuoTrav deve essere usato con cautela e solo se il beneficio potenziale supera il rischio potenziale.
Ipoglicemia/diabete
I beta–bloccanti devono essere somministrati con cautela in pazienti soggetti ad ipoglicemia spontanea o in pazienti affetti da diabete labile, in quanto i beta–bloccanti possono mascherare i segni ed i sintomi dell’ipoglicemia acuta.
Debolezza muscolare
È stato riportato che i medicinali beta–bloccanti adrenergici incrementano la debolezza muscolare consistente con alcuni sintomi miastenici (es. diplopia, ptosi e debolezza generalizzata).
Malattie corneali
I beta–bloccanti oftalmici possono causare secchezza secchezza degli occhi. I pazienti con malattie corneali devono essere trattati con cautela.
Distacco di coroide
È stato riportato distacco di coroide con somministrazione di terapia acquosa di soppressione (per esempio timololo, acetazolamide) dopo procedure di filtrazione.
Altri agenti beta–bloccanti
L’effetto sulla pressione intra–oculare o gli effetti sistemici noti dei beta–bloccanti possono essere potenziati quando il timololo viene somministrato a pazienti che ricevono già un medicinale beta–bloccante sistemico. La risposta di tali pazienti deve essere attentamente monitorata. L’uso topico di due agenti beta–bloccanti adrenergici non è raccomandato (v. paragrafo 4.5).
Anestesia chirurgica
La preparazioni oftalmologiche beta–bloccanti possono bloccare gli effetti sistemici beta–agonisti per esempio dell’adrenalina. L’anestesiologo deve essere informato quando il paziente sta assumendo timololo.
Ipertiroidismo
I beta–bloccanti possono mascherare i segni dell’ipertiroidismo.
Contatto cutaneo
Le prostaglandine e gli analoghi delle prostaglandine sono sostanze biologicamente attive che potrebbero essere assorbite attraverso la pelle. Donne in stato di gravidanza o che intendono concepire devono adottare opportune precauzioni per evitare l’esposizione diretta al contenuto del flacone. In caso di accidentale contatto con una quantità abbondante contenuta nel flacone, sciacquare accuratamente ed immediatamente l’area esposta.
Reazioni anafilattiche
Durante il trattamento con beta–bloccanti, i pazienti con un’anamnesi di atopia o di grave reazione anafilattica causata da allergeni di varia natura possono essere più reattivi al contatto ripetuto con tali allergeni e possono non rispondere alle dosi usuali di adrenalina impiegate per il trattamento di reazioni anafilattiche.
Terapia concomitante
Il timololo può interagire con altri farmaci (vedere paragrafo 4.5).
Si sconsiglia l’uso topico di due prostaglandine.
Effetti oculari
Travoprost può indurre un graduale cambiamento del colore dell’iride aumentando il numero di melanosomi (granuli di pigmento) nei melanociti. Prima di iniziare il trattamento, i pazienti devono essere informati circa la possibilità di un cambiamento permanente del colore dell’iride. Il trattamento unilaterale può portare ad eterocromia permanente. Gli effetti a lungo termine sui melanociti e ulteriori conseguenze sono attualmente sconosciuti. Il cambio del colore dell’iride avviene lentamente e può non essere notato per mesi o anni. Il cambio di colorazione degli occhi è stato notato principalmente in pazienti con iridi di colore misto, es. blu–marrone, grigio–marrone, giallo–marrone e verde–marrone; è stato tuttavia osservato anche in pazienti con occhi marroni. Tipicamente, la colorazione marrone intorno alla pupilla si diffonde concentricamente verso la zona periferica degli occhi interessati, ma tutta o parte dell’iride finisce per tendere al marrone.
Non è stato osservato un ulteriore aumento della pigmentazione marrone dell’iride dopo la sospensione della terapia.
Con gli analoghi delle prostaglandine sono state osservate modifiche periorbitali e della palpebra, incluso un aumento del solco palpebrale.
In studi clinici controllati, è stata riportata una pigmentazione progressivamente più scura della pelle nella zona periorbitale e/o palpebrale in associazione all’uso di travoprost.
Travoprost può indurre cambiamenti graduali nelle ciglia dello(gli) occhio(i) trattato(i); tali cambiamenti sono stati osservati in circa metà dei pazienti durante gli studi clinici e comprendono: un aumento della lunghezza, dello spessore, della pigmentazione e/o del numero di ciglia. Il meccanismo delle variazioni a livello delle ciglia e le loro conseguenze a lungo termine sono attualmente sconosciute.
Studi nelle scimmie hanno dimostrato che travoprost determina un leggero allargamento della fessura palpebrale. Comunque, questo effetto non è stato osservato durante gli studi clinici ed è considerato specie specifico.
Non c’è esperienza sull’uso di DuoTrav nelle infiammazioni oculari; né nei glaucomi neovascolari, da chiusura d’angolo, ad angolo stretto o congenito, e solo un’esperienza limitata nelle patologie oculari legate a disfunzioni tiroidee, nel glaucoma ad angolo aperto in pazienti pseudofachici e nel glaucoma pigmentario o pseudoesfoliativo.
È stato riportato edema maculare durante il trattamento con analoghi delle prostaglandine F2 a. Si raccomanda cautela nell’utilizzo di DuoTrav in pazienti afachici, in pazienti pseudofachici con una lacerazione della capsula posteriore o con lenti in camera anteriore, o in pazienti a rischio conclamato per l’edema maculare cistoide.
In pazienti con fattori accertati di predisposizione al rischio di irite/uveite ed in pazienti con infiammazione intraoculare attiva, DuoTrav può essere utilizzato con cautela.
Eccipienti
DuoTrav contiene glicole propilenico che può causare irritazione cutanea.
DuoTrav contiene olio di ricino poliossidrilato idrogenato 40, che può causare reazioni cutanee.
Istruire i pazienti di togliere le lenti a contatto prima dell’applicazione di DuoTrav e di attendere 15 minuti dall’instillazione della dose prima di inserire nuovamente le lenti a contatto (vedere paragrafo 4.2).
Donne potenzialmente gravide/contraccezione
DuoTrav non deve essere utilizzato in donne potenzialmente gravide a meno che non stiano adottando misure contraccettive adeguate (vedere paragrafo 5.3).
Gravidanza
Travoprost ha effetti farmacologici dannosi sulla gravidanza e/o sul feto/neonato.
I dati sull’uso di DuoTrav o dei suoi componenti in donne in gravidanza non sono disponibili o sono limitati.. Il timololo non deve essere usato durante la gravidanza se non in caso di assoluta necessità.
Studi epidemiologici non hanno evidenziato effetti mal formativi ma mostrano un rischio di ritardo nella crescita intra–uterina quando in beta–bloccanti sono somministrati per via orale. In aggiunta, quando i beta–bloccanti sono stati somministrati fino al momento del parto, nei neonati sono stati osservati segni e sintomi degli effetti dei beta–bloccanti (per esempio bradicardia, ipotensione, distress respiratorio e ipoglicemia). Se DuoTrav è somministrato fino al momento del parto, il neonato deve essere attentamente monitorato nei primi giorni di vita.
DuoTrav non deve essere utilizzato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessità. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Allattamento
Non è noto se il travoprost somministrato in collirio viene escreto nel latte materno umano. Studi condotti sugli animali hanno mostrato escrezione di travoprost e metaboliti nel latte materno. Il timololo viene escreto nel latte materno e può potenzialmente causare reazioni avverse gravi nel bambino durante l’ allattamento. Tuttavia, alle dosi terapeutiche di somministrazione del timololo in collirio, è improbabile che nel latte materno siano presenti quantità sufficienti da causare sintomi clinici degli effetti dei beta–bloccanti nel bambino. Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Si sconsiglia l’utilizzo di DuoTrav da parte di donne che allattano.
Fertilità
Non sono disponibili dati relativi agli effetti di DuoTrav sulla fertilità umana. Studi condotti sugli animali non hanno evidenziato effetti di travoprost o timololo sulla fertilità a dosi 250 volte superiori alla dose massima raccomandata nell’uomo per uso oftalmico.
Riassunto del profilo di sicurezza
In studi clinici condotti su 2170 pazienti trattati con DuoTrav,la reazione avversa correlata con il trattamento che è stata riportata più frequentemente è l’iperemia oculare (12,0%).
Tabella delle reazioni avverse
Le reazioni avverse elencate nella seguente tabella sono state osservate nel corso di studi clinici o durante l’esperienza post–marketing. Esse sono ordinate in accordo alla classificazione per sistemi e organi e classificate secondo la seguente convenzione: molto comuni (≥1/10), comuni (≥1/100, fino a <1/10), non comuni (≥1/1000, fino a <1/100), rari (≥1/10.000, fino a <1/1000) molto rari (<1/10.000) o non note (non possono essere valutate sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità.
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Reazioni Avverse |
Disturbi del sistema immunitario | Non comuni | ipersensibilità |
Disturbi psichiatrici | Rare | nervosismo. |
Non noti | depressione. | |
Patologie del sistema nervoso | Non comuni | capogiri, cefalea. |
Non note | episodio cerebrovascolare, sincope, parestesia. | |
Patologie dell’occhio | Molto comuni | iperemia oculare. |
Comuni | cheratite puntata, dolore oculare, disturbo visivo, visione offuscata, occhio secco, prurito oculare, fastidio oculare, irritazione dell’occhio. | |
Non comuni | cheratite, irite, congiuntivite, infiammazione della camera anteriore, blefarite, fotofobia, riduzione dell’acuità visiva, astenopia, gonfiore oculare, aumento della lacrimazione, eritema della palpebra, crescita delle ciglia, allergia oculare, edema congiuntivale. | |
Rare | erosione della cornea, meibomianite, emorragia congiuntivale, formazione di croste sul margine palpebrale, trichiasi, distichiasi.. | |
Non note | edema maculare, ptosi palpebrale. | |
Patologie cardiache | ||
Non comuni | bradicardia. | |
Rare | Aritmia, battito cardiaco irregolare | |
Non note | insufficienza cardiaca, tachicardia, dolore toracico, palpitazioni. | |
Patologie vascolari | Non comuni | ipertensione, ipotensione |
Non note | Edema periferico | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | ||
Non comuni | dispnea, gocciolamento dal naso. | |
Rare | Dispnea, broncospasmo, tosse, irritazione alla gola, dolore orofaringeo, fastidio nasale | |
Non note | asma. | |
Patologie gastrointestinali | Non note | disgeusia |
Patologie epatobiliari | Rare | aumento dell’alanina amminotransferasi, aumento dell’aspartato amminotransferasi. |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | ||
Non comuni | dermatite da contatto, ipertricosi. | |
Rare | Orticaria, colorazione della pelle, alopecia, iperpigmentazione della pelle (perioculare). | |
Non note | eruzione cutanea. | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Rare | dolore alle estremità. |
Patologie renali e urinarie | Rare | cromaturia |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | rare | Sete, affaticamento. |
Ulteriori reazioni avverse, che sono state osservate con uno dei principi attivi e che possono potenzialmente verificarsi con DuoTrav:
Travoprost
Classificazione per sistemi e organi | Termine preferito MedDRA |
Patologie dell’occhio | Uveite, disturbo congiuntivale, follicoli congiuntivali, iperpigmentazione dell’iride |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Esfoliazione della cute |
Timololo
Come altri farmaci oftalmici applicati localmente, il timololo viene assorbito nella circolazione sistemica. Questo può causare effetti indesiderati simili a quelli rilevati con agenti beta–bloccanti sistemici. Ulteriori reazioni indesiderate includono reazioni riscontrate nella classe dei beta–bloccanti oftalmici. L’incidenza di ADR sistemiche dopo somministrazione oftalmica topica è inferiore rispetto alla somministrazione sistemica. Per ridurre l’assorbimento sistemico vedere paragrafo 4.2.
Classificazione per sistemi e organi | Termine preferito MedDRA |
Disturbi del sistema immunitario | Reazioni allergiche sistemiche, incluso angioedema, orticaria, rash localizzato e generalizzato, prurito, anafilassi |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Ipoglicemia. |
Disturbi psichiatrici | Insonnia, incubi, perdita di memoria |
Patologie del sistema nervoso | Ischemia cerebrale, aumento di segni e sintomi della miastenia grave |
Patologie dell’occhio | Segni e sintomi di irritazione oculare (es.bruciore, puntura, prurito, lacrimazione, arrossamento), distacco coroidale dopo chirurgia di filtrazione (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego), diminuzione della sensibilità corneale, diplopia. |
Patologie cardiache | Dolore al petto, palpitazioni, edema, insufficienza cardiaca congestizia, blocco atrioventricolare, arresto cardiaco. |
Patologie vascolari | Fenomeno di Raynaud, mani e piedi freddi. |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Broncospasmo (prevalentemente in pazienti con preesistente patologia broncospastica). |
Patologie gastrointestinali | Disgeusia, nausea, dispepsia, diarrea, bocca secca, dolore addominale, vomito. |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Rash psoriasiforme o esacerbazione della psoriasi. |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Mialgia |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Disfunzione sessuale, calo della libido. |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | astenia |
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Polyquaternium–1.
Mannitolo (E421).
Glicole propilenico (E1520).
Olio di ricino poliossidrilato idrogenato 40 (HC0–40).
Acido borico.
Sodio cloruro.
Sodio idrossido e/o acido cloridrico (per la regolazione del pH).
Acqua depurata.
Non conservare a temperatura superiore ai 30° C.